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Vecchio 06-12-2013, 14:47   #1
Esperto
L'avatar di Toxy
 

Avete dei problemi con il giudizio degli altri?
In fondo ognuno pensa a se stesso e non capisco come mai noi timidi(non mi piace la definizione fobico) ci poniamo continuamente la domanda ''cosa stanno pensando di me'' ''No, non faccio questa cosa perchè vi vergogno'' e la cosa piu grave e che cele facciamo inconsciamente cioè senza volerlo...
Io ho la mia politica di vita che e questa '' Se una cosa ti rende felice...beh falla non importa cosa dicono gli altri, l'importante e che tu sia felice(Essendo timido faccio molta fatica a seguirlo, anche se ci sto provando...).
In fondo il senso della vita e cercare la felicità!
Vecchio 06-12-2013, 15:20   #2
Avanzato
 

io ho grossi problemi con il giudizio degli altri, forse e' il mio problema principale...
Vecchio 06-12-2013, 15:29   #3
Intermedio
L'avatar di Uzik
 

Beh, l'essere timidi e l'essere sociofobici non è la stessa cosa. Diciamo che una estrema timidezza potrebbe portare anche a sviluppare quello che è appunto la fobia sociale. Ci sono anche tante persone che sono timide e paradossalmente reagiscono alle situazioni di imbarazzo con aggressività risultando agli occhi dell'altra gente come tutt'altro che timidi!
Il discorso del timore del giudizio degli altri è molto importante perché spesso è la chiave di molte svolte nell'ambito psicologico. E' normale cercare di piacere alla gente e quindi "preoccuparsi" del loro giudizio verso noi. A volte il giudizio degli altri può migliorare tanti nostri aspetti perché riceviamo un feedback da altre persone e quindi ci mette a conoscenza di aspetti che noi non vediamo direttamente. Quando però questo aspetto diventa troppo presente e vincolante ecco che c'è un aumento della propria insicurezza. L'autostima si abbassa perché si entra nel tunnel del complesso del giudizio e basta una sola osservazione negativa per far credere che tutto l'individuo è negativo. Se non si esce da questo loop si possono veramente sviluppare tante paranoie e vivere davvero male.

Il giudizio degli altri è inevitabile e normale. Le persone che temono parecchio i giudizi sono proprio quelle che giudicano parecchio a loro volta.

La timidezza non è una malattia o un problema. Anzi, spesso può essere anche un valore. A me le persone timide e riservate piacciono parecchio.
Vecchio 06-12-2013, 15:31   #4
Esperto
L'avatar di IO&EVELYN
 

beh mi giudicano come brutto e come idiota, ma la maggioranza delle volte lascio prendere aria alla loro boccuccia da ignoranti.
Vecchio 06-12-2013, 15:45   #5
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da Pablo19 Visualizza il messaggio
Se una cosa ti rende felice...beh falla non importa cosa dicono gli altri, l'importante e che tu sia felice(Essendo timido faccio molta fatica a seguirlo, anche se ci sto provando...).
In fondo il senso della vita e cercare la felicità!
giusto, ma la vera felicità non è mai "facile", va ricercata evitando false piste e soprattutto tenendo ben presente che non sta in nessun oggetto o in nessuna persona particolare, altrimenti si tratterebbe solo di un o stato emotivo passeggero, il che sarebbe molto deludente
Vecchio 06-12-2013, 15:50   #6
Esperto
L'avatar di Lino_57
 

Del giudizio degli altri non me ne fregherebbe una cippa... il problema è quando non è un giudizio generico, di persone anche sconosciute, ma quando qualcuno è pagato proprio per giudicare le persone; ad esempio in ambito lavorativo, mi interessa molto il giudizio di un superiore, perché può essere questione di continuare o meno a lavorare, o di prendere un premio oppure no (in genere è no perché non sono un leccapiedi).
Quindi "giudizio" è un termine vago, si è giudicati in famiglia, a scuola, al lavoro... praticamente sempre!
Vecchio 06-12-2013, 16:17   #7
Esperto
 

io passo la vita a liberarmi dal pregiudizio altrui..a cominciare dalla mia famiglia
Vecchio 06-12-2013, 16:29   #8
Super Moderator
L'avatar di Loner
 

Quote:
Originariamente inviata da Pablo19 Visualizza il messaggio
Avete dei problemi con il giudizio degli altri?

Una volta avevo sempre questa problema..ora un pò di meno, dipende dalle situazioni sociali
Vecchio 06-12-2013, 19:57   #9
Esperto
L'avatar di ANTIMATERIA
 

Adesso no, è una di quelle cose che evaporano.

Quel che ti posso dire è che la gente non guarda minimamente a quello che fai, è persa nei suoi problemi, se ci guarda, ci guarda qualche secondo.

E' una fissazione, nient'altro.
Vecchio 06-12-2013, 20:03   #10
Intermedio
L'avatar di BigBen
 

Confermo, con il tempo migliora. Di norma negli ultimi tempi se mi accordo che sto cercando di evitare qualcosa a causa del (presunto) giudizio altrui mi sforzo di impormi di farlo... un bel 'chissenefrega' e via.
Vecchio 06-12-2013, 20:34   #11
Esperto
L'avatar di ANTIMATERIA
 

A me è andato via con il tempo quello del giudizio, il rossore idiota che mi veniva, la timidezza, la paura di non sapere cosa dire.

Senza nessun libro o percorso, è andato via, ho smesso di pensarci, me ne sono fregato, anche perchè nel momento in cui per un attimo te ne freghi, hai la visione degli altri abitanti della terra e ti accorgi che non frega a nessuno, non solo di te, ma proprio di niente che non sia il loro orticello.

Devo anche ammettere che mi è venuto di peggio.

Una rabbia che la so solo io cattiveria dentro proprio
Vecchio 06-12-2013, 21:38   #12
Esperto
L'avatar di Alchemist
 

Si scrive giudizio degli altri, ma si legge giudizio da se stessi (proiettato all'esterno).
Vecchio 06-12-2013, 21:58   #13
Esperto
L'avatar di ANTIMATERIA
 

Si è giusto, anche se qualcosa degli altri c'è in certe fasi, se tre teppisti ti prendono di mira non te lo inventi e questo incide nelle tue fantasie.

Se hai un padre che ti mena non te lo inventi e incide nelle tue fantasie.

Anche se ti schifano tutte le ragazze non te lo inventi e incide nelle tue fantasie.

Il problema è ingigantire le fantasie e non pensare a cosa si può fare di concreto per migliorare, accetarsi, stare bene, fregarsene e via discorrendo, nemmeno la strada è unica, ognuno avrà le sue esigenze di come risolvere.

Per prima cosa, uno non deve dire "faccio schifo interamente", se non sa ballare per fare un esempio, deve dire "faccio schifo a ballare", ora se io faccio questo, capisco anche una possbile soluzione, se proprio ci tengo: imparo a ballare, mi esercito, vado a lezione, ne parlo con chi sa fare per capire come fa lui, etc...

E' molto diverso dirsi la cosa giusta e la cosa sbagliata, non è tanto sbagliato giudicarsi, anzi se uno negato in certe cose, e il fobico è negato in alcune cose, è giusto ammetterlo e magari imparare.


Vorrei postare questo estratto di piscologia che spiega cosa intendo, sono errori tipici cognitivi, per errori intendo che formulare la questione in questi termini (ed è una cosa frequente per tutti, ma per i fobici è la regola) non permette alcuna via di uscita sostanzialmente, è un vero e proprio loop nella programmazione.

Aaron Beck, fondatore della terapia cognitiva,

I diversi errori di ragionamento si possono raggrupare nelle seguenti aree:

1. Deduzione arbitraria o “saltare alle conclusioni”

Trarre una certa conclusione dall’analisi di una situazione benchè non vi siano prove o addirittura a dispetto di evidenze in senso contrario (es: “al funerale di suo zio, Carlo non mi ha sorriso, perché ce l’ha con me”

2. Fare l’oracolo

Predire con certezza il futuro (es: “mi verrà un attacco di panico se andrò in quel supermercato”)

3. Astrazione selettiva o “filtro mentale”

La persona estrapola un particolare dal contesto ponendo attenzione solo al particolare spesso negativo (es: alla festa sono stato un disastro perché mi sono sentito imbarazzato quando mi hanno presentato la ragazza che mi piace)

4. Catastrofizzazione

Esagerare l’importanza e le conseguenze di un evento (es: “se mi verrà un attacco di panico morirò d’infarto”; “se sbaglio mi licenzieranno”)

5. Personalizzazione

Porre gli eventi esterni in relazione a se stessi (es: “Maria sta male perché io le ho detto di no”

6. Pensiero dicotomico

Tutto o niente: non permetto possibilità intermedie (es: “se non svolgo il lavoro perfettamente allora non varrà nulla”)

7. Generlizzazione

Trarre conclusioni basandosi su di un singolo episodio (es: “non sono riuscito a fare l’esercizio, quindi non sono capace di fare nulla”

8. Giudicare in base alle emozioni

Dare per vero che le emozioni riflettano i fatti (es: mi sento in ansia, quindi ci deve essere una minaccia”)

9. Telepatia

Lettura della mente, pensare di sapere quello che pensano gli altri. Proiettare il proprio pensiero sugli altri. (es: “l’ho visto strano…sarà arrabbiato per quello che è successo”)

10. Ingigantire/minimizzare

Esaltare o ridurre l’importanza di eventi, situazioni. Minimizzare è un processo simile a quello della “svalutazione” in cui le esperienze positive non vengono considerate in quanto prive di valore
Vecchio 07-12-2013, 00:29   #14
Esperto
L'avatar di Tararabbumbieee
 

Quote:
Originariamente inviata da Pablo19 Visualizza il messaggio
Avete dei problemi con il giudizio degli altri?
Sì, ho sicuramente dei problemi con il giudizio degli altri, ma più di tutto temo il giudizio del mio incontentabile (nonché incontenibile) censore interiore...
Vecchio 07-12-2013, 00:46   #15
Esperto
L'avatar di ANTIMATERIA
 

Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis Visualizza il messaggio
Non quando le cose te le dicono apertamente,poi da lì ci si autosvaluta di conseguenza..
Hai ragione anche te, è quello che volevo dire.

Dovrei fare un post kilometrico sulla piscologia, i suoi limiti, per come li vedo io, ma 10000 caratteri mi stanno un po' stretti se sono ispirato e ho l'insonnia da 4 di mattina.

Però il fatto è questo, ti lancio uno dei mei aforismi famigerati :

Qualsiasi sia la causa passata che non puoi cancellare, una conseguenza è un presente e un futuro che puoi non importi.
Vecchio 07-12-2013, 01:09   #16
Esperto
L'avatar di Alchemist
 

Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis Visualizza il messaggio
Non quando le cose te le dicono apertamente,poi da lì ci si autosvaluta di conseguenza..
Sì è vero ci sono anche casi espliciti, ma la maggior parte dei giudizi che subiamo vengono da noi stessi. Poi è vero, si instaura un circolo vizioso che è difficile da estirpare.
Vecchio 07-12-2013, 13:07   #17
Esperto
L'avatar di Bluevelvet93
 

Ma il giudizio, anche e soprattutto inconsapevole delle persone, c' è sempre ed è anche un bene, il fatto è che il fobico lo ingigantisce o lo distroce in maniera estrema.
Vecchio 07-12-2013, 13:45   #18
Banned
 

Paura del giudizio altrui ? Dipende dalle persone, alcune non le calcolo nemmeno.
Vecchio 07-12-2013, 14:52   #19
Banned
 

Quote:
Avete dei problemi con il giudizio degli altri?
Purtroppo sì, più che altro perchè con me stessa sono assolutamente spietata e cattiva e la mia parte "fobica" è convinta che gli altri lo siano altrettanto.
Vecchio 09-12-2013, 02:12   #20
Esperto
L'avatar di ANTIMATERIA
 

Gli animali sono così perchè non parlano, sentono le persone, sentono gli altri animali.

Con la parola noi non riusciamo a sentirci veramente, ma solo a descrivere quello che vediamo, è un tentativo di quantificare le sensazioni e la realtà.

Credo che nel momento stesso in cui cerchi di farlo perdi il senso stesso della realtà, che è completamente indistinta e nebulosa e abbastanza ricca di crudeltà e cose stupefacenti ai sensi.

Non riesci più a pensare senza usare le parole nella mente, il linguaggio, e quindi gli schemi che ti sei fatto per separare, catalogare il tuo grado di lealtà alla tua coerenza interiore.

Il pensiero e la parola si confondono nei termini, diventano prospettiva.

Il giudizio degli altri è qualcosa di ridicolo da considerare, al pari di qualsiasi altro pensiero che abbiamo, poichè è basato sulla fantasia che le parole che il cervello associa piò o meno casualmente e in maniera drammaticamente controllata abbiano un senso condiviso che non hanno.

E' come leggere un libro e pensare che ci viviamo dentro.

E ognuno è fatto a suo modo e alcuni sono sul trhiller e il masochistico e per pura estrazione a sorte dei dadi.

A volte credo che pensare sia un sogno e una allucinazione, che ha una natura insolitamente tragica.

Quello che sentiamo quando si soffre o si inceppa il pensiero in un trip, più che un giudizio, è un errore grammaticale, ciò che diciamo a noi stessi non è abbastanza interessante da leggere e ce ne vergognamo.
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