Ero indecisa se parlarne qui o meno, ma ho deciso di farlo perché credo mi aiuti ad elaborare i miei pensieri e comunque vorrei sfogarmi.
Ho un problema di gelosia e in parte invidia con mia sorella minore, che dal 2020 in poi è praticamente esploso.
Avviso che sarà un po' lungo e anche condito con una discreta quantità di autocommiserazione.
Ma andiamo con ordine.
-Il contesto-
Mia sorella è più piccola di me di pochi anni, ma siamo state indivisibili fin dall'infanzia. Abbiamo frequentato le stesse scuole, abbiamo interessi praticamente quasi uguali e molti amici in comune.
Siamo tutte e due un concentrato di insicurezza pazzesca, solo che lei in qualche modo riesce a stare più "al mondo" e ha delle capacità prettamente artistiche decisamente più sviluppate della norma (canta, suona quasi ogni strumento a corda, scrive canzoni, disegna stra bene, quasi a livello professionistico) credo inoltre si ritrovi con una autostima e voglia di fare maggiore delle mie.
Oltre a caratteristiche fisiche "Migliori" (è più alta, non ha mai avuto problemi alimentari,non ha mai dovuto mettere occhiali da vista). Per contro, è molto più timidia in contesti sociali.
In effetti c'è un po' un senso di rivalità tra noi, che comunque è deleterio e non ha senso (anche perché mi "batte" in qualsiasi contesto).
In ogni caso pur volendomi bene lei ha sempre voluto "staccarsi" dal rapporto (comunque profondo e vero) con me mentre io ci provavo ma in fondo in fondo mi piaceva averla come punto di riferimento e non cercavo molte altre amicizie (sbagliando su tutti i fronti).
Credo di poterla chiamare codipendenza? Non ne sono sicura.
-Inizio 2020-
Ad inizio lockdown, più o meno nad aprile 2020 prende seriamente l'utilizzo delle app di incontri.
Si mette a chattare giorno e notte con un ragazzo. A giugno inizia ad uscire con lui.
-Estate di Merda 2020-
Da lì in poi... scompare quasi completamente dalla mia vita.
Se prima la vedevo tutti i giorni, anche a causa del lockdown, di punto in bianco sta via anche per giorni interi senza avvertire quando se ne andrà e quando ritornerà (dividiamo la camera ed è strano sapere che di punto in bianco dormirò da sola o magari mi sveglierà perché è tornata alle 6 del mattino).
Oppure si porta il tipo in casa, nella "stanza degli ospiti", e mette in chiaro che quella diventa la "loro" stanza quando c'è lui, praticamente agli inizi neanche ce lo presenta.
Per me è abbastanza schockante.
Non che avessi chissà quale vita sociale prima, ma quella estate si azzera quasi del tutto.
Lei vuole ovviamente fare tutto con lui.
io non lavoro e in quel periodo sto scrivendo la tesi di laurea. Ho un fratello molto più piccolo di me ma giustamente preferisce stare con gli amici ogni singolo giorno fuori casa.
Ho amiche che vivono fuori città/ regione, le più vicine hanno una paura fottuta del covid e al massimo escono per una passeggiata quindi io principalmente in quei caldissimi mesi estivi non faccio quasi
NIENTE.
La maggior parte delle giornate vagabondo con il cane in giro per la città.
Vorrei andare al mare (il caldo è insopportabile) ma da sola ho problemi (non vedo una mazza senza occhiali) quindi ci vado giusto con i miei genitori.
Vorrei esplorare qualche sentiero di montagna ma non ne conosco nessuno e rinuncio.
Se chiedo a lei di accompagnarmi ovviamente preferisce fare altro con il tipo, mi snobba quasi completamente.
Riesco giusto a fare una mini vacanza in Toscana, completamente da sola.
Ogni tanto ci incontriamo con amiche e la invitiamo, ma lei parla solamente di quanto sia figo lui.
Lui è anche ricco e le regala di tutto, fanno anche una vacanza insieme in giro per l'Italia. La cosa triste è vanno anche loro in Toscana, ovviamente paga tutto lui quindi vanno per ristoranti e alberghi costosi e non per musei come ho fatto io. Postano tutte le foto di dove sono andati.
Quindi alla gelosia si unisce l'invidia (tra l'altro è la prima volta che usciva con un uomo! E' praticamente il suo primo ragazzo! La prima persona con cui sia mai uscita è già una storia seria!
)
Stavo già relativamente abbattuta prima del covid perché ho i miei problemi di depressione e ansie varie ma
questo mi "ammazza". In quel periodo sono sempre vicina alle lacrime, non dormo (anche perché soffro il caldo), non voglio fare niente, ho pensieri ossessivi, anche autolesionistici, sviluppo addirittura ansia da separazione quando qualcuno esce di casa manco fossi un cane(non so quando tornerà) e la mia autostima ne risente tantissimo ("Ma quindi nessuno vuole passare del tempo con me? Cazzo, vuol dire che faccio proprio schifo!").
L'analista che mi segue per un po' va in pausa. Comincio a riprendere un antidepressivo (che avevo smesso anni prima).
Comincia a starmi stretto stare dentro casa, ho attacchi di panico e crisi di pianto anche in camera mia.
Mia madre in quel periodo è quella che mi sta più vicina e mi dice che lo stare male è positivo in quanto mi sto rendendo conto che devo iniziare a staccarmi e fare una vita mia e di base sarei d'accordo...
Però quello era oggettivamente il periodo peggiore in assoluto per emanciparsi economicamente e socialmente.
Ho sempre avuto problemi sia a fare nuovi amici che a trovare un lavoro, dove cazzo trovavo entrambi in poco tempo? Con la pandemia e le restrizioni?
-FUORI CASA-
Chiedo ai miei di poter andare a vivere fuori e loro dopo qualche tentennamento accettano... a condizione che finisca presto l'uni e che mi trovi un lavoro.
Avanti veloce di qualche mese, ad ottobre trovo una stanza in centro e dei coinquilini con cui vado d'accordo.
Avanti ancora veloce fino ad adesso.
Sto (relativamente) meglio, almeno ho finito l'università, ma mi rendo conto di non aver superato completamente tutto questo, e sopratutto sono ancora in qualche modo 'dipendente' psicologicamente da lei.
La cosa peggiore è che non ho ancora trovato un lavoro, presto lascerò la casa in affitto ma mi ha fatto bene stare via.
Mi ha fatto rendere conto che di base, ho ancora bisogno del sostegno di mia sorella... che non ricambia questo mio pensiero.
Se torno il weekend dopo essere stata via una settimana intera lei comunque non ha interesse a sapere cosa mi è successo, mi saluta e va tranquillamente con il ragazzo, questo perché non ha bisogno di stare con me come io vorrei stare con lei, e non sente minimamente la mia mancanza.
Questo in parte mi fa male, ma almeno non mi sento devastata e angosciata come mi sentivo questa estate. Sto cercando di camminare un po' di più con le mie gambe e coltivare interessi diversi, anche se ho ancora una autostima molto bassa.
Mi deprimo ancora, perché è comunque un periodo difficile, ma non mi arrendo.
Scusate il papiro.