Norma

Hola. Causa una grave forma di paranoia decido solo adesso che oggi è il giorno giusto per presentarmi, ed entrare a far parte a pieno titolo di questa grande famiglia di infelici. Quindi inizio subito prima che ci ripensi. Premetto che non vi spiattellerò la solita lista di sintomi che tutti noi conosciamo più che bene; so già di avere tutti i requisiti. Brevemente(?): ho 15 anni e sono sociofobica da quando ho memoria. Sì: da quando all' asilo (per quel sadico gioco chiamato "mammaefiglia") mi chiudevano nello sgabuzzino delle scope dicendomi che ero in punizione :?: (guai tentare la fuga... pena:lo sganassone di papà); a quando, due giorni fa, (che per qualche ignoto motivo ho deciso di andare a fare un giro in bici in centro) pur di non incrociare i miei vecchi compagni di classe per tornare a casa ho fatto tutto il giro di Maranello Town (d' altronde come biasimarmi: l'anno scolastico appena trascorso non è stato certo dei migliori... ma vi racconterò tutto più avanti). La mia condizione attuale rappresenta alla perfezione uno dei peggiori incubi per un' adolescente medio: sono appena uscita (più o meno indenne) da un anno scolastico, francamente, DEL CAZZO. Diciamo che mi è stato riservato un trattamento "speciale" da depresso/ritardata mentale piuttosto fastidioso, per motivi che, come ho già detto, spiegherò più avanti sennò qui ci salta fuori un romanzo. Ora, come avrete certamente intuito, sono sola come un cane; sono in cura da quasi due anni da una psicologa di cui mi fido per fortuna, e diciamo anche da una neuropsichiatra che "ci prova"... Le mie giornate trascorrono nel più orripilante dei modi: sveglia alle nove e colazione con activia; dopodichè accensione del magico salvatore e navigamento in siti tranquilli fino alle 05:00pm, con stacco per la pausa pranzo ed eventuali attacchi di bulimia; segue l'inforcamento della graziella e la partenza verso via grizzaga (vietta campagnola semi-deserta e conosciutissima fin dall'infanzia) per la mia ora di moto quotidiano....che da un po' però ha un' altra attrattiva. Ovvero: una dondola con cui parlare. Sì, in pratica io prendo la bici percorro la via e una volta in fondo guardo che non ci sia nessuno e mi metto a parlare con la dondola (o eventualmente la panchina) di quello che mi passa per la testa, felice di constatare che almeno di lì ci passa sempre qualcosa. Ma la cosa più agghiacciante, almeno dal punto di vista di sanità mentale, è che la mia condizione non mi dispiace affatto, anzi: sto pure bene con me stessa. Mi dispiace molto invece il fatto che tutto ciò stia per finire, nostalgica come sono, e che fra circa... 4 GIORNIII?!?!?!? Si, beh... scoprirò se il Buon Dio si è premurato di farmi incontrare altri individui della mia stessa specie, qualunque essa sia, o se dovrò rassegnarmi per sempre a parlare alle panchine di via grizzaga. Sto parlando del temutissimo primo giorno di liceo, tanto sognato che mi sembra incredibile che debba ancora venire. Mi scuso se mi sono dilungata troppo, ma vi assicuro che per tutte le cose che avrei da dire e che non ho mai detto non basterebbero tutte le panchine di questo mondo. Concludo infine con una nota positiva: sociofobici, non sentitevi troppo penalizzati a esserlo. Se foste, come molti di voi sperano, dei cosiddetti "normali", noiosissimi, banalissimi "normali" ora stareste su un'altro forum a chiedere se chiamare il vostro chihuahua lilli o trissy ad altri normali e quindi... e quindi cos'è la norma? Ma soprattutto perchè ho scritto tutte ste minchiate, a chi interessano poi? In attesa di una vostra risposta, un abbraccio da Norma.


p.s.: spero dimentichiate i pregiudizi riguardo all' età, e un'ultima cosa: se avete qualcosa su cui ribattere vi prego fatelo molto delicatamente o aspettate almeno domani.... sentirmici mandata il 1o giorno mi provocherebbe uno shock (un'altro!) troppo grande x essere recuperato. Grazie mille. 8)

Endless_solitude

Ciao Norma.più o meno a 15 anni ero nella tua stessa situazione.pur con molte differenze.senza manco un amico.ubriacone.e giravo per i boschi da solo immaginandomi se potesse esistere una persona sola quanto me con cui poter condividere il mondo che sentivo dentro, sempre espandendosi.adesso ne ho 21 e come tutti, pur stando bene nell'immobilità , si và avanti.succedono cose.certi vanno avanti piu in fretta.altri no.ma cmnq si cambia.ognuno in modo diverso.ma non bisogna neanche pensarci troppo.perchè viene da sè.io mi ritengo fuori dalla "norma" sicuramente,e non solo per disturbi psichici..se non sbaglio la tua firma e una citazione di un bel film che ho visto"ghost world"se non erro.cmnq benevenuta nei quartieri fobici. :wink:

The_Mask

anch'io ricordo episodi all'asilo che, se non forse proprio fobia sociale, potrebbero esser considerati come minimo timidezza eccessiva. Per esempio il "gioco della casa" (così veniva chiamato e credo sia più o meno la stessa cosa di "mammaefiglia" tranne che nel mio caso nessuno veniva chiuso da nessuna parte): quasi tutti ci giocavano, io non ci ho mai giocato, preferivo starmene lontano con uno o due bambini con cui avevo più confidenza e giocare ad altro; poi mi ricordo quando si andava nelle altre classi (quindi bambini che non conoscevo) e mi ricordo che non mi trovavo a mio agio; per non parlare poi di quando quei bambini con cui avevo più confidenza non c'erano! Quando è capitato mi ricordo che mi annoiavo e non vedevo l'ora di tornarmene a casa!


Non mi sembra che hai scritto minchiate... hai raccontato la tua esperienza e, almeno dal mio punto di vista, conoscere esperienze altrui è interessante e può servire.
Comunque non ti preoccupare, anche a me capita a volte di avere ste paranoie di chiedermi se quello che ho detto è una minchiata oppure no, se può interessare a qualcuno oppure se non gliene può fregar di meno e se mi sto dilungando troppo e sto annoiando qualcuno.


Mandartici per che cosa? :wink: Ciao, benvenuta e un abbraccio anche a te!

valmor

benvenuta, qui siamo in tanti fuori dalla norma sei tra simili.

Anche se non ci hai dato i motivi del trattamento che ti è stato riservato (ovviamente se ti sentirai di dirceli o no è a tua discrezione, sicuramente non sarai giudicata comunque), non fatico a credere che hai passato anni di inferno a scuola; in un ambiente chiuso e violento come quello, in genere pieno di bulli di vario tipo e ragazzini/e aggruppati e conformati (alle medie e pure nei licei), dove l'odio per chi è diverso è comune un pò a tutti, un sociofobico/a (quindi diverso) non può che passarsela molto male. Spero comunque per te che al liceo tu sia più fortunata con chi ti capita in classe e di trovare anche una sola persona con cui parlare e costruire un rapporto leale e duraturo.

Positiva la cosa che sei già in cura alla tua giovane età, se ci si comincia a curare già da 15 anni magari si hanno più possibilità di migliorare o di prevenire lo sviluppo di una depressione cronica negli anni a venire.

Norma

Sapete, fa un effetto stranissimo interagire con altri sociofobici... Endless, beato te che almeno eri ubriacone...Io non sopporto neanche il sapore del vino. Uhm, però ho sentito dire che il brandy è dolce, chi lo sa, potrei provare... Ad ogni modo non sbagli affatto: basta aprire a caso uno dei miei vecchi libri di scuola per capire che ho una fissa per questo film!... che non ho visto nemmeno tutto! L'ho visto una notte in tv (mi alzo spesso) che era già iniziato e poi mi è tornato fuori, x qualche motivo, a più di anno di distanza... Cmq è bello quello che hai scritto: ma di cambiamenti ne ho visti già abbastanza per sapere che non mi piacciono.. ho visto persone di cui mi fidavo evolversi in creature disgustose e senza cervello, e non so se tu per cambiare intendevi questo ma a volte ho come l'impressione che per crescere non si possa fare altrimenti.. :cry: e quindi dico "ohihoi, crescere non fa per me.." The_Mask tra me e te c'è una sostanziale differenza: io ho le paranoie 24 ore su 24! Ci credi che per scegliere tra un'activia alla fragola e uno alla prugna ci impiego da 5 a 20min?? ...chiamasi crisi adolescenziale? sarà...

Endless_solitude

io non credo di essere cambiato molto caratterialmente, rispetto alla prima adolescenza.l'unica differenza e che ho capito che per vivere una tua vita devi per forza scontrarti con altre persone volente o nolente.ai tempi non ci pensavo neanche.anche se adesso credo sia al 50% solo uno spreco di energie.ma meglio che il vuoto.

vetro

Bel film!

Cos'è successo ,se ti va di parlarne ovviamente.Cmq io penso leggendo il tuo racconto che stai pian piano affrontando le tappe della tua crescita e forse ti senti un po' come thora birch.Lei alla fine si rende conto di non poter salvare il mondo, né sé stessa, dalla spietata macchina omologatrice del sistema.

rectius74

no , hai solo problemi adolescenziali . non hai nulla . basta che li affronti subito prima che loro affrontino te e ti sconfiggano . forza che sei giovanissima

inadatto

Benvenuta sul forum!

Ah questo pezzo mi ha fatto troppo ridere :


ma una curiosità, che "significa" la tua firma???? é una frase strana...

Norma

Neuch, neuch.... mi spiace contraddirti ma i problemi adolescenziali non esistono. Come se il fatto di essere un adolescente (anche se io non mi sento per niente tale) giustificasse tutto, come se dietro non ci fosse nient'altro... non fare l'errore di tutti rectius, non dirmi forza e coraggio che ce la fai... a fare cosa però non l'hanno specificato.

Riguardo al perchè del trattamento è presto detto (anche xchè mi rendo conto che è una cosa tutt'altro che trascurabile): durante la mia1^ terza media ho finalmente preso atto di non essere adatta a stare a questo mondo e mi sono barricata in casa per nove mesi consecutivi (salvo le uscite dalla psicologa), dormendo di giorno, alzandomi da sola la notte e vivendo di attacchi di bulimia, detto in parole molto povere. Ovviamente questo lo sanno solo in pochi... ai miei compagni, avidi di scoop, ho dato una versione soft x menti soft: in pratica sono convinti che abbia una strana forma di claustrofobia adolescenziale che fa venire la depressione e non mi permette di stare in mezzo alla gente ... Ora; questa mia strana malattia ha comportato ovviamente la bocciatura... e l'ignoranza in fatto di dolore della gente che mi stava intorno è sfociata in due diversi attaggiamenti, che io identifico entrambi come quelli riservati a un ritardato: premura, compassione, sguardi caritevoli e argomenti poco impegnativi da parte delle femmine e dei prof; disprezzo silenzioso da parte dei maschi, evidentemente frustrati dal fatto di non potermi dire apertamente che ero una sfigata, poverini.
A questo punto mi sembra lecito che io passassi il 50% del mio tempo ad augurare loro la morte più atroce..

gerrard

Benvenuta anche da parte mia.
anch'io in passato ho sempre vissuto male i primi giorni di scuola ,sempre ,il mio adattamento è sempre stato lento e sono sempre stato di una timidezza imbarazzante.Non parliamo poi dell'ultimo anno delle superiori,UNA VERA CONDANNA TIPO GALERA,non ce la facevo più.
poi anch'io mi tro vo abbastanza spesso a parlare da solo,per me rappresenta uno sfogo,quasi una vera e propria esigenza fisica,non posso dire mi faccia proprio sentir meglio ma tant'è.
E' vero che il fatto di essere adoloscente per me c'entra poco con questa serie di problemi,però è vero che prima tenti la cura e prima avrai dei risultati (si spera!).Io ho cominciato che avevo qusi il doppio della tua età e la cosa è cambiata ben poco,dopo 4 anni di cura.
Non ti incazzare troppo con coloro che ti trattano con "sguardi caritatevoli" come dici tu:la linea di confine fra comprensione vera e compassione è molto sottile ,sopratutto per chi non ha sofferto di questi diturbi
ciao!!!

Norma

Intendi "accentuate the negative"? Significa: "esalta il lato negativo delle cose"... 8)
Si, si, lo so che questo post è vecchio come mio nonno, ma DEVO rispondere a inadatto, mi capite? 8O Se non gli rispondo ce lo avrò sulla coscienza tutta la vita...

Ciao inadattuccio, compatiscimi và :wink: ...

inadatto

Tanto è vero che nel frattempo la tua firma la hai cambiata!

Esagerata!

Penso invece che il compatimento e ancora di più l'"autocompatimento" in cui spesso indulgiamo sia una delle cose peggiori è più brutte , per mille motivi , che possano capitare a chi è nella nostra situazione..ma non solo...

empatia, compartecipazione ,condivisione hanno un senso e sono necessarie e utili...compatimento proprio no

genau

ciao Norma, sono genau, ma non sono perfetta, io a 14 anni non aspettavo altro per farmi il libretto di lavoro, per sconfiggere una timidezza paurosa della gente, non lo so se è stato giusto perchè mi ha proiettato in un altro mondo...ancor più di non chiedere mai niente a nessuno. mi ha chiuso nel mondo dei giovani, e volvo vedere oltre, a scuola, a parte la timidezza, ma con dentro una forte sicurezza di essermi buttata e uscita davvero bene nel mondo della mia attuale professione , proprio la prima esperienza mi ha dato quella stima che mai nessuno a casa , forse mio padre, a quel tempo, credeva in me, poi lui è morto, e non racconto pochi mesi prima , quei 5 mesi, tra maturità...e contatti col mondo del lavoro, cosa mi è successo...il fatto di aver evitato, nel senso di non avere il tempo per mantenere le amicizie, così presto, inizialmente mi ci ha fatto pensare...morale della favola, sono riuscita nonostante avessi tutti contro a superare l'esame di maturità...ma è stata dura affrontare tutto il resto dopo, un padre visto per anni distrutto...bah...stammi bene cara

hermit_nightman

Di sicuro hai un senso dell'umorismo raffinato e scrivi molto bene....non sottovalutare quest'ultima virtu',potrebbe essere un'interessante risorsa........

Norma

ops:





Norma è una povera ragazza di 15 anni e abita a Maranello. Da sempre ha forti problemi emotivi e relazionali e ben pochi amici. Nessuno in pratica. Di recente ha scoperto un forum sul quale parlare dei suoi problemi, frequentato a sua volta da altra gente e ragazzi come lei; ma la sua vita non va avanti, passa le giornate al computer senza nessuno stimolo, ed è così depressa ed esaurita che non trova la forza di andarseli a cercare. Le cose migliorano apparentemente solo durante i temi di italiano e quando qualcuno le fa un complimento; questi ultimi la aiutano a darle un po' di speranza e riaquisire un po' di autostima. Se tutti facessimo una piccola firma per aiutare questa ragazza, forse potremmo sperare di rimetterla in sesto e salvarle la vita che più non vuole. Basta un piccolo gesto quotidiano per fare una grande cosa: Norma te ne sarebbe molto grata. DONA UNA FIRMA: SALVA UNA NORMA.

Campagna per la promozione dei complimenti in mio favore

Gesa

Ciao Norma,
ho il doppio dei tuoi anni, ma ricordo perfettamente che le medie sono stati gli anni più terribili della mia carriera scolastica: a quell'età si può essere veramente spietati ed io venivo lasciata al lato ovest della classe, mentre gli altri erano al lato est a parlare piano....a detta loro io mi davo troppe arie e stavo sempre sulle mie. Inutile pensare che possa capirci chi non ha gli stessi problemi: ho imparato ad accettarlo poco alla volta.
Norma credo che la "norma" non esista: hai la tua ricchezza interiore come ce l'hanno tutti gli altri, ma ancora non riesci a tirarla fuori e forse non la vedi neanche. Dici che stai bene nella tua solitudine, ma da quanto traspare non credo sia proprio così.
Penso che tu abbia anche ragione a dire che i tuoi problemi non sono adolescenziali: io, probabilmente per i miei problemi, sono sempre stata più matura della mia età e ancora oggi sono una quarantenne nel corpo di una trentenne ed ho vissuto la mia adolescenza personale molto più tardi, quando ho cominciato ad essere un po' più attiva nel mondo! Coraggio, dunque....ce la puoi fare!

Pride

Ecco le mie quattro firme,Norma.

Pride
Pride2
Pride3
Pride4

Norma

ops: ops: ops: ops: ops: ops: ops: ops: ops: non è vero microcosmo, anche tu scrivi molto bene...

che bastardo! :lol:

Pride2

Ma avevi chiesto le firme...se era una battuta non l'avevo colta,scusami.