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03-11-2019, 14:14
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#16701
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
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Quote:
Originariamente inviata da Orion
Durissimo attacco alla Costituzione dal PdC mancato
Non è semplicemente l'opinione pubblica: è la Costituzione della Repubblica Italiana, articolo 3 comma 2, bellezza!
Spero vivamente che all'attuale coalizione di governo non salti in testa di mandare proprio questo tizio al Quirinale nel 2022, una tale ignoranza costituzionale è inammissibile per un PdR...
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Non ho capito
Il problema è in quel tweet? Che ha detto di male?
Dicevo la stessa cosa poco fa, se fai manovre impopolari gli italiani non le accettano e i parlamentari legati ai territori non le votano
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03-11-2019, 14:17
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#16702
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Basta guardare le critiche mosse di elettori cdx alla manovra
La plastic tax non la vogliono, gli incentivi al pagamento elettronico nemmeno, la tassa sulle bevande zuccherate nemmeno.. popolo difficile da governare
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03-11-2019, 14:29
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#16703
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Non ho capito
Il problema è in quel tweet? Che ha detto di male?
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Il politico fa quello che sente gli convenga fare sulla base dell'opinione pubblica. E in Italia l'opinione pubblica é convinta che lo Stato sia lì per soddisfare i suoi bisogni e risolvere i suoi problemi
Secondo te lo Stato cosa ci sta a fare, se non quello?
Ovviamente i bisogni da soddisfare e i problemi da risolvere sono quelli di tutti, o del maggior numero di persone possibile, non di singole caste o lobby. E altrettanto ovviamente i cittadini devono partecipare attivamente a questo processo, come da art. 3 della Costituzione:
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Poi magari la prima parte del tweet non è così sbagliata, nel senso che il politico dovrebbe fare ciò che è giusto nell'interesse comune più ampio possibile, non quello che gli arriva dall' "opinione pubblica" (magari tramite tweet fabbricati da troll o sondaggi pilotati).
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03-11-2019, 14:39
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#16704
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Il politico fa quello che sente gli convenga fare sulla base dell'opinione pubblica. E in Italia l'opinione pubblica é convinta che lo Stato sia lì per soddisfare i suoi bisogni e risolvere i suoi problemi
Secondo te lo Stato cosa ci sta a fare, se non quello?
Ovviamente i bisogni da soddisfare e i problemi da risolvere sono quelli di tutti, o del maggior numero di persone possibile, non di singole caste o lobby. E altrettanto ovviamente i cittadini devono partecipare attivamente a questo processo, come da art. 3 della Costituzione:
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Poi magari la prima parte del tweet non è così sbagliata, nel senso che il politico dovrebbe fare ciò che è giusto nell'interesse comune più ampio possibile, non quello che gli arriva dall' "opinione pubblica" (magari tramite tweet fabbricati da troll o sondaggi pilotati).
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Se leggi l'intervista diventa chiaro il senso di quel tweet , ed è difficile non essere d'accordo
Giudicare una persona da un tweet di poche parole non è saggio
Cottarelli farebbe piangere tante persone, alcune lacrime di coccodrillo, altre vere, ma sappiamo tutti che questo paese non puoi risollevarlo con manovre convenzionali, ci hanno provato tutti e nessuno è riuscito
Occorrono misure straordinarie che scontentino tante persone nell'immediato, ossia occorre il coraggio di non fare quello che il popolo vuole o si aspetta, ma quello che è necessario
Questo è il senso del tweet
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Ultima modifica di lauretum; 03-11-2019 a 14:44.
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03-11-2019, 16:38
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#16705
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Anche in questo siamo asserviti agli USA? Che bello.
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Che c'entra l'asservimento? Noi guadagniamo vendendo A, B e C negli USA e gli usa guadagnano vendendo X, Y e Z qui da noi.
Chi si occupa di XYZ in Italia sarà infastidito dagli americani e chi si occupa di ABC negli USA sarà infastidito dagli italiani.
Ti stai solo lamentando di non potere avere la botte piena e la moglie ubriaca.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Quindi i negozietti possono andare a morire ammazzati (cit. Brunetta)?
I retrogradi che non si aprono l'azienda di ecommerce sono destinati a morire di fame?
Io non ho mai fatto acquisti online e non ho intenzione di farne, secondo te dovrò esservi costretto? E' questo il """"libero"""" mercato? Quello dove vince chi ha più soldi e potere?
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La tua libertà di preferire il negozietto vale esattamente quanto la libertà di un'altra persona di preferire l'ecommerce.
La diffusione dei negozietti dipenderà dal numero di persone con le tue preferenze, la diffusione dell'ecommerce da chi ha una preferenza diversa.
Non penso che negozietti debbano chiudere tutti ma è ovvio che pian piano si raggiungerà un punto di equilibrio diverso.
Prima magari c'erano 20 negozi ogni 1000 abitanti dato che tutti e 1000 compravano da loro, ora pian piano si scenderà a 10 perché 500 di quei 1000 preferiscono comprare online.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
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Due torti non fanno una ragione e su questo siamo d'accordo.
Volevo semplicemente mettere in luce il fatto che la retorica della multinazionale cattiva vs negozietti "umani" ha stancato perché in quanto a porcate e diritti negati i secondi non hanno nulla da invidiare alle prime.
È che il proprietario del negozietto è il vicino di casa quindi urlargli addosso che è un evasore e sfruttatore fa brutto mentre prendersela con un anonimo manager che sta dall'altra parte del mondo non è un problema.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Invece se parliamo di gestione collettiva dei mezzi di produzione, non vedo perché quest'ultima dovrebbe essere più "illiberale" della gestione pubblica della sanità o delle forze di polizia: la proprietà degli impianti industriali o dei software è una libertà più fondamentale di quella di cura o del possesso delle armi? E ancora, è più illiberale una società dove l'economia è in mano allo Stato ma garantisce a tutti bene o male un reddito dignitoso, e finanche entro certi limiti la possibilità di scegliere un lavoro più consono, sebbene limiti l'iniziativa imprenditoriale del singolo, oppure una società dove la libertà in campo economico ha molti meno limiti ma quelle garanzie di cui sopra sono molto meno assicurate, in quanto l'unico obiettivo è il profitto?
Non sono domande retoriche, il punto è porsi la questione di quali siano davvero le libertà a cui non si può rinunciare: schematicamente, il capitalismo "liberale" risponde che si tratta di quelle "civili" e "di mercato" (libertà di parola, di associazione, di impresa, di accumulo senza limiti della proprietà privata, ecc.), invece il comunismo risponde che si tratta di quelle "sociali" (libertà dal bisogno, solidarietà garantita a tutti, ecc.)
Ovviamente il top sarebbe garantire entrambe, ma quantomeno su un piano teorico non trovo che l'impianto economico del comunismo o del socialismo sia più "illiberale" di quello capitalista "puro".
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Ho tagliato la prima parte perché ci siamo. La differenza sta nell'importanza che diamo alla componente ideale rispetto all'esecuzione pratica. Io gliene do meno semplicemente perché ritengo il comunismo uno dei migliori esempi del detto "la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni". Poi per carità il fascismo è peggio e non ci piove ma è un po' come se mi chiedessero se preferisco che mi seghino via un braccio con o senza anestesia.
Vado ora al punto.
A me importa del risultato in termini di benessere che riesco ad ottenere e da questo punto di vista i risultati migliori sono stati ottenuti sempre in democrazie liberali a stampo liberista. Questo avviene perché i risultati dell'iniziativa individuale surclassano spesso e volentieri quelli dell'iniziativa collettiva. Una volta ottenuti i risultati poi si tratta solo di trovare il modo di ridistribuire tramite welfare una parte della ricchezza prodotta.
Quest'ultimo passaggio non è semplice e senza dubbio i risultati possono variare parecchio (vedi USA vs paesi nordici) ma di base preferisco un sistema dove il problema è come tagliare in modo più equo una grossa torta ad uno dove a tutti spetta una fetta equa di una torta misera.
La ragione è semplice: con la proprietà collettiva dei mezzi di produzione l'economia dipenderà dalla direzione che verrà decisa a livello collettivo. Se la direzione è giusta il paese aumenterà il proprio benessere, se è sbagliata tutto il paese avrà fatto una cazzata. In uno stato dove tutti sono liberi di fare come vogliono invece le chance di fare bene aumentano e ancora di più le chance di fare una grossa cazzata diminuiscono perché non tutte le uova sono nello stesso paniere. Alcuni sbaglieranno e falliranno, altri faranno la scelta giusta e cresceranno.
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03-11-2019, 20:37
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#16706
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
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Nascerà Altra Italia, uno spinoff di forza italia, ahahah
La parola Italia è decisamente inflazionata
fratelli d'Italia
Italia viva
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Ultima modifica di lauretum; 03-11-2019 a 20:39.
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03-11-2019, 20:38
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#16707
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Manca solo Italia democratica, Italia 5 stelle e lega Italia
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04-11-2019, 15:44
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#16708
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Manca solo Italia democratica, Italia 5 stelle e lega Italia
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Ultimo partito della storia: R.I.P. Italia.
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04-11-2019, 16:09
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#16709
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
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Esempio plastico di cosa non si occuperà la commissione Segre:
https://www.ilfoglio.it/cronache/201...remate-170947/ prefetto Karola Lamorgese
Ergo serve a qualcos altro: giogo politico per tappare la bocca alla destra. Mandi avanti una reduce dai campi di sterminio, ma dietro il velo c'è il codice Boldrini con la famosa piramide di odio per censurare i non allineati.
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04-11-2019, 16:18
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#16710
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da Mike Patton
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Lo sai già in anticipo?
Hai letto già le conclusioni?
C'hai la palla di vetro?
Ahah, la Lamorgese adesso è diventata una komunista rasta solo perché non spara minchiate sui social al ritmo di 10/ora come il capitone.
Quote:
Originariamente inviata da Mike Patton
Ergo serve a qualcos altro: giogo politico per tappare la bocca alla destra. Mandi avanti una reduce dai campi di sterminio, ma dietro il velo c'è il codice Boldrini con la famosa piramide di odio per censurare i non allineati.
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Dici che la destra non ha altri argomenti oltre a razzismo, antisemitismo e antiislamismo? Eh beh, in quel caso sì forse le si dovrebbe tappare la bocca.
Destra che intanto occupa palazzi abusivi a Roma da anni senza che nessuno faccia niente. Poveri perseguitati
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04-11-2019, 16:58
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#16711
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Originariamente inviata da Antonius Block
Che c'entra l'asservimento? Noi guadagniamo vendendo A, B e C negli USA e gli usa guadagnano vendendo X, Y e Z qui da noi.
Chi si occupa di XYZ in Italia sarà infastidito dagli americani e chi si occupa di ABC negli USA sarà infastidito dagli italiani.
Ti stai solo lamentando di non potere avere la botte piena e la moglie ubriaca.
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Non è questione di non avere concorrenza "leale", io mi riferivo ad amazon che di porcate ne fa (in primis contro i suoi dipendenti) e che però a quanto pare non potremmo cacciare a calci e neanche sanzionare perché gli USA ci tengono per le palle con eventuali dazi sulle nostre esportazioni, giusto?
Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block
La tua libertà di preferire il negozietto vale esattamente quanto la libertà di un'altra persona di preferire l'ecommerce.
La diffusione dei negozietti dipenderà dal numero di persone con le tue preferenze, la diffusione dell'ecommerce da chi ha una preferenza diversa.
Non penso che negozietti debbano chiudere tutti ma è ovvio che pian piano si raggiungerà un punto di equilibrio diverso.
Prima magari c'erano 20 negozi ogni 1000 abitanti dato che tutti e 1000 compravano da loro, ora pian piano si scenderà a 10 perché 500 di quei 1000 preferiscono comprare online.
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Il punto era che si parlava di fare o meno la guerra ai negozietti (ad amazon e simili non la sta facendo nessuno, mi pare). Lungi da me l'idea di tollerare l'evasione fiscale "di necessità" da parte loro (certi andrebbero pelati per bene), ma perché escludere a priori qualsiasi agevolazione ad esempio sulle commissioni dei pagamenti online?
Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block
Due torti non fanno una ragione e su questo siamo d'accordo.
Volevo semplicemente mettere in luce il fatto che la retorica della multinazionale cattiva vs negozietti "umani" ha stancato perché in quanto a porcate e diritti negati i secondi non hanno nulla da invidiare alle prime.
È che il proprietario del negozietto è il vicino di casa quindi urlargli addosso che è un evasore e sfruttatore fa brutto mentre prendersela con un anonimo manager che sta dall'altra parte del mondo non è un problema.
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Su questo posso essere d'accordo.
Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block
Ho tagliato la prima parte perché ci siamo. La differenza sta nell'importanza che diamo alla componente ideale rispetto all'esecuzione pratica. Io gliene do meno semplicemente perché ritengo il comunismo uno dei migliori esempi del detto "la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni". Poi per carità il fascismo è peggio e non ci piove ma è un po' come se mi chiedessero se preferisco che mi seghino via un braccio con o senza anestesia.
Vado ora al punto.
A me importa del risultato in termini di benessere che riesco ad ottenere e da questo punto di vista i risultati migliori sono stati ottenuti sempre in democrazie liberali a stampo liberista. Questo avviene perché i risultati dell'iniziativa individuale surclassano spesso e volentieri quelli dell'iniziativa collettiva. Una volta ottenuti i risultati poi si tratta solo di trovare il modo di ridistribuire tramite welfare una parte della ricchezza prodotta.
Quest'ultimo passaggio non è semplice e senza dubbio i risultati possono variare parecchio (vedi USA vs paesi nordici) ma di base preferisco un sistema dove il problema è come tagliare in modo più equo una grossa torta ad uno dove a tutti spetta una fetta equa di una torta misera.
La ragione è semplice: con la proprietà collettiva dei mezzi di produzione l'economia dipenderà dalla direzione che verrà decisa a livello collettivo. Se la direzione è giusta il paese aumenterà il proprio benessere, se è sbagliata tutto il paese avrà fatto una cazzata. In uno stato dove tutti sono liberi di fare come vogliono invece le chance di fare bene aumentano e ancora di più le chance di fare una grossa cazzata diminuiscono perché non tutte le uova sono nello stesso paniere. Alcuni sbaglieranno e falliranno, altri faranno la scelta giusta e cresceranno.
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1) Non sono sicuro che i risultati migliori in termini di benessere si siano ottenuti in società di stampo liberista (ovvero con il capitalismo "puro", senza regole, se ho ben inteso) piuttosto che nelle socialdemocrazie come quelle dell'Europa del Nord
2) Non condivido l'impostazione del dilemma "meglio avere il problema di come tagliare in modo più equo una grossa torta che quello in cui a tutti spetta una fetta equa di una torta misera", perché contiene a mio avviso delle implicazioni non necessariamente vere. Intanto non è detto che la torta "capitalistica" sia chissà quanto più ampia di quella "socialista/comunista"; soprattutto poi si può pensare che per semplicità posto 100 il capitalismo e 60 il comunismo, se dividiamo quest'ultimo per 10 otteniamo 6 (sufficienza per tutti), mentre nel primo caso è possibile che ci siano 3 persone con 30 a testa e le restanti 7 che abbiano da spartirsi il residuo 10. Non direi quindi che la problematica relativa al caso capitalistico sia per forza più semplice dell'altra, dipende da quanto è lo scarto tra le due "torte"
3) Anche nel sistema capitalista "puro" non tutti sono liberi di fare come vogliono in campo economico: idealmente tutti possono diventare Bill Gates o Jeff Bezos ma sappiamo bene che nei fatti non è così per una serie di motivi. Alla fine quindi le scelte in questo campo sono più obbligate di quanto sembri e la direzione dell'economia è più univoca di quanto sembri (es. la finanziarizzazione esasperata che ha favorito le crisi del 2008-2009 che ancora paghiamo: chi l'ha decisa per tutti?).
A mio parere è quindi abbastanza realistico considerare non già il capitalismo/liberismo/liberalismo come l'equilibrio ideale, lontano dagli estremismi di destra e di sinistra, ma come a suo modo un'aberrazione che estremizza il concetto di "libertà economica" fino a renderlo un dogma che prevale sugli altri diritti naturali dell'uomo (analogamente per quanto riguarda il concetto di "lotta di classe" per il comunismo e di "nazionalismo" per fascismo e nazismo).
La scelta ottimale sarebbe quindi fare un merging tra le aspirazioni migliori delle teorie con una parte positiva (liberalismo e socialismo, mentre per fascismo/nazismo non ci sono "cose buone" da salvare e va solo tirato lo sciacquone), cercando di preservare le rispettive aspirazioni (libertà ed eguaglianza, come nel 1789) senza che una comprometta l'altra.
Io darei comunque una minima priorità all'eguaglianza, ma questo è un altro discorso.
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Ultima modifica di Winston_Smith; 04-11-2019 a 17:03.
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04-11-2019, 22:05
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#16712
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
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Messaggi: 6,932
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Quote:
Originariamente inviata da Anonimo.
E ritornò il nemico
Per l'orgoglio e per la fame:
volea sfogare tutte le sue brame…
vedeva il pianto aprico,
di lassù: voleva ancora
sfamarsi e tripudiare come allora…
"No!" disse il Piave, "No!" dissero i fanti,
"Mai più il nemico faccia un passo avanti!"
Si vide il Piave rigonfiar le sponde,
e come i fanti combatteva le onde…
Rosso col sangue del nemico altero,
Il Piave comandò:
"Indietro va, straniero!"
4 NOVEMBRE - Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate
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I nostri coraggiosi padri si stanno rivoltando nella tomba.
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04-11-2019, 23:29
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#16713
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
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05-11-2019, 00:13
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#16714
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da silenzio
I nostri coraggiosi padri si stanno rivoltando nella tomba.
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A vedere la Meloni e Salvini che strumentalizzano la bandiera italiana.
Comunque la scelta di entrare in guerra nel 1915 fu foriera di nefaste conseguenze nell'immediato per la carneficina della guerra e politicamente negli anni a venire.
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Ultima modifica di Winston_Smith; 05-11-2019 a 00:16.
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05-11-2019, 12:22
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#16715
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Non è questione di non avere concorrenza "leale", io mi riferivo ad amazon che di porcate ne fa (in primis contro i suoi dipendenti) e che però a quanto pare non potremmo cacciare a calci e neanche sanzionare perché gli USA ci tengono per le palle con eventuali dazi sulle nostre esportazioni, giusto?
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Aspetta, controllare che amazon rispetti tutte le leggi che è tenuta a rispettare è un conto, porre veti/dazi/divieti alla sua possibilità di operare un'altra.
È la differenza che passa tra il fischiare falli e cartellini contro una squadra di calcio i cui giocatori compiono scorrettezze e l'impedirgli tout court di giocare o imporgli regole diverse dalle altre squadre in partenza.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
ma perché escludere a priori qualsiasi agevolazione ad esempio sulle commissioni dei pagamenti online?
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Per carità si può pensare ad una misura del genere ma suona tanto come scusa. Le commissioni medie in Italia sono già basse (1.1%) sia rispetto alla media europea (1.3%) sia rispetto ai paesi con più persone che usano i pagamenti elettronici (i pesi nordici di media le hanno all'1.5%).
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
1) Non sono sicuro che i risultati migliori in termini di benessere si siano ottenuti in società di stampo liberista (ovvero con il capitalismo "puro", senza regole, se ho ben inteso) piuttosto che nelle socialdemocrazie come quelle dell'Europa del Nord
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Alt, le socialdemocrazie sono pur sempre sistemi fortemente capitalistici e liberisti, non smettono mica di esserlo solo perché sono riuscite ad organizzarsi un buon welfare.
https://en.wikipedia.org/wiki/Index_of_Economic_Freedom
Non a caso a livello di libertà economiche le trovi tutte nella parte alta della classifica.
Tra l'"organizziamo istruzione, sanità e sussidio di disoccupazione in modo decente" e l'"aboliamo la proprietà privata dei mezzi di produzione" ci passa un abisso.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
2) Non condivido l'impostazione del dilemma "meglio avere il problema di come tagliare in modo più equo una grossa torta che quello in cui a tutti spetta una fetta equa di una torta misera", perché contiene a mio avviso delle implicazioni non necessariamente vere. Intanto non è detto che la torta "capitalistica" sia chissà quanto più ampia di quella "socialista/comunista"; soprattutto poi si può pensare che per semplicità posto 100 il capitalismo e 60 il comunismo, se dividiamo quest'ultimo per 10 otteniamo 6 (sufficienza per tutti), mentre nel primo caso è possibile che ci siano 3 persone con 30 a testa e le restanti 7 che abbiano da spartirsi il residuo 10. Non direi quindi che la problematica relativa al caso capitalistico sia per forza più semplice dell'altra, dipende da quanto è lo scarto tra le due "torte"
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Questi dati sono la cosa che più si avvicina ad un test.
Immaginiamo che il pil pro capite sia l'equivalente di una fetta perfettamente divisa. Nell'Unione Sovietica ciò implicherebbe circa 7500 dollari a testa immaginando una diseguaglianza nulla. Data la distribuzione della ricchezza USA ciò equivarrebbe ad una persona più povera ogni 5-6 più ricche.
In Europa occidentale si ottengono risultati simili perché la differenza di ricchezza era minore ma era minore anche la diseguaglianza.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
3) Anche nel sistema capitalista "puro" non tutti sono liberi di fare come vogliono in campo economico: idealmente tutti possono diventare Bill Gates o Jeff Bezos ma sappiamo bene che nei fatti non è così per una serie di motivi.
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Vabbè ovvio, uguale possibilità di provare non implica uguale possibilità di riuscire.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Alla fine quindi le scelte in questo campo sono più obbligate di quanto sembri e la direzione dell'economia è più univoca di quanto sembri (es. la finanziarizzazione esasperata che ha favorito le crisi del 2008-2009 che ancora paghiamo: chi l'ha decisa per tutti?).[/IMG]
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Tu hai un negozio e io sono il tuo miglior cliente. Io sono solito fare scelte rischiose che mi permettono di guadagnare tanto e spendere tanto nel tuo negozio rendendo indirettamente ricco anche te.
Un giorno la mia scelta si rivela sbagliata, perdo molti soldi e spendo molto meno nel tuo negozio.
È facile incazzarsi quando la decisione sbagliata ti colpisce senza tu abbia fatto nulla, è difficile rendersi conto quanti benefici hai indirettamente ricevuto dallo stesso identico sistema.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
A mio parere è quindi abbastanza realistico considerare non già il capitalismo/liberismo/liberalismo come l'equilibrio ideale, lontano dagli estremismi di destra e di sinistra, ma come a suo modo un'aberrazione che estremizza il concetto di "libertà economica" fino a renderlo un dogma che prevale sugli altri diritti naturali dell'uomo (analogamente per quanto riguarda il concetto di "lotta di classe" per il comunismo e di "nazionalismo" per fascismo e nazismo).
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Io penso che se avessi avuto modo di farti una chiacchierata con l'altro Smith - Adam - avresti trovato con lui molti più punti in comune di quanto non credi.
Alla fine i punti più spinosi e controversi del capitalismo sono i paletti minimi dei diritti dei lavoratori e la dimensione ed organizzazione del welfare. Entrambi però sono anche punti sui quali non esiste una versione "ufficiale" e condivisa ed è quindi facile prendere come esempio la situazione che fa più comodo alla propria narrazione (sia in positivo che in negativo).
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05-11-2019, 19:28
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#16716
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 4,200
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E te pareva, si aprono le scommesse su Ilva che passa a Cassa Depositi e Prestiti. Anziché imparare da Alitalia raddoppiamo.
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05-11-2019, 20:40
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#16717
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block
E te pareva, si aprono le scommesse su Ilva che passa a Cassa Depositi e Prestiti. Anziché imparare da Alitalia raddoppiamo.
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Arcelor mittal si attacca ar ca...
Hanno vinto una gara pubblica, se hanno sbagliato il business Plan sono cavoli loro
Ora sparano alto dicendo di andarsene, ma sanno benissimo che dovranno sedersi ad un tavolo per trovare una soluzione
Probabilmente stanno bluffando per avere aiuti di stato, e il via libera a licenziare qualche migliaio di lavoratori, poi sarebbero ben felici di tenerla
Anzi, sicuramente hanno questo in testa
Il problema , è che se non si affacciano altri acquirenti, dovremo accontentarli
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05-11-2019, 20:42
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#16718
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Intanto salvini ha gioco facile a fare terrorismo bugiardo , grandissima testa di ca..
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05-11-2019, 22:23
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#16719
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 4,200
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Arcelor mittal si attacca ar ca...
Hanno vinto una gara pubblica, se hanno sbagliato il business Plan sono cavoli loro
Ora sparano alto dicendo di andarsene, ma sanno benissimo che dovranno sedersi ad un tavolo per trovare una soluzione
Probabilmente stanno bluffando per avere aiuti di stato, e il via libera a licenziare qualche migliaio di lavoratori, poi sarebbero ben felici di tenerla
Anzi, sicuramente hanno questo in testa
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L'Ilva inquina in deroga alla legge da decenni e per decenni ce ne siamo sbattuti delle morti causate. Adesso c'è un investitore che vuole mettere soldi per sistemarla e acquisirla ma giustamente non vuole rischiare di finire in carcere per le cazzate fatte da altri. Se gli togli lo scudo penale (che vale solo per il periodo della messa a norma) cosa pensi che faccia?
Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Il problema , è che se non si affacciano altri acquirenti, dovremo accontentarli
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Realisticamente gli unici acquirenti possono essere Arcelormittal e ThyssenKrupp.
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05-11-2019, 23:32
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#16720
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block
L'Ilva inquina in deroga alla legge da decenni e per decenni ce ne siamo sbattuti delle morti causate. Adesso c'è un investitore che vuole mettere soldi per sistemarla e acquisirla ma giustamente non vuole rischiare di finire in carcere per le cazzate fatte da altri. Se gli togli lo scudo penale (che vale solo per il periodo della messa a norma) cosa pensi che faccia?
Realisticamente gli unici acquirenti possono essere Arcelormittal e ThyssenKrupp.
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Vogliono risolvere il contratto perché si sono accorti che la domanda di acciaio non è forte come pensavano un anno fa, perché perdono soldi , questo è un pretesto
Guarda il loro ultimo comunicato, anche se viene ripristinato lo scudo (che sarebbe incostituzionale) vanno via cmq, ma anche se ottengono questo e quest'altro.
Hanno sbagliato i conti e ora inventano scuse per tirarsi indietro, è palese
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