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20-08-2011, 11:51
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#2081
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Banned
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 2,115
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Si hai proprio ragione Taxi....
Questo intervento lo trovo particolarmente ripugnante....
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20-08-2011, 12:23
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#2082
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quoto, stavo per postarlo io. L'ipocrisia è da sempre uno dei vizi più caratteristici diffusi tra le gerarchie ecclesiastiche, lo diceva anche il Sommo
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21-08-2011, 16:39
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#2083
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Banned
Qui dal: May 2011
Messaggi: 342
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ci vorrebbe una bella rivolta civile,il popolo contro lo stato.punto,altro che andare a votare e pagare le tasse,solo se la massa si ribella puo' cambiare qualcosa,altrimenti i potenti continueranno tranquillamente a fare come conviene a loro
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21-08-2011, 17:35
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#2084
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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Quote:
Originariamente inviata da electricfuneral
ci vorrebbe una bella rivolta civile,il popolo contro lo stato.punto,altro che andare a votare e pagare le tasse,solo se la massa si ribella puo' cambiare qualcosa,altrimenti i potenti continueranno tranquillamente a fare come conviene a loro
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Di rivoluzioni che non abbiano sparso sangue e soppiantato ingiustizie con altri generi di soprusi mai vi furono, a parte quella gloriosa inglese?
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21-08-2011, 19:18
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#2085
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Banned
Qui dal: May 2011
Messaggi: 342
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Di rivoluzioni che non abbiano sparso sangue e soppiantato ingiustizie con altri generi di soprusi mai vi furono, a parte quella gloriosa inglese?
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perche' bisognerebbe farla bene la rivoluzione,in modo civile usando ragione e buonsenso.
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22-08-2011, 00:07
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#2086
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Di rivoluzioni che non abbiano sparso sangue e soppiantato ingiustizie con altri generi di soprusi mai vi furono, a parte quella gloriosa inglese?
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Anche se così fosse, non è un buon motivo per lasciare tutto com'è.
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22-08-2011, 00:09
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#2087
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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- L'amico d'affari Ben Alì
- Lo zio di Ruby Mubarak
- L'esportatore del bunga-bunga Gheddafi
....A quando il turno del loro amico italiano?
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29-08-2011, 16:25
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#2088
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Qui dal: May 2011
Messaggi: 342
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Quote:
Originariamente inviata da James86
Infatti sotto il giogio della borghesia....nessun partito vagamente pericoloso per gli interessi della borghesia imperialista salirà mai al potere...
l'unica soluzione è la rivolta violentà ORGANIZZATA.... disse Marx,che l' insurrezione del popolo...è un'evento destinato a succedere......le contraddizioni che si generano tra potere capitale e popolo...porteranno alla rivoluzione
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aspetta,io parlo di rivolta civile in tutti i sensi,niente violenza,organizzata si,per forza,ma e' utopia,anche perche' le nazioni sono collegate,non e' che l'italia puo' fare quello che vuole,c'e' l'europa,gli u.s.a. ecc..non si puo' andare soli (come governo,come stato) contro tutti gli altri stati,finiremmo in guerra e poverta' nera.servirebbe una rivolta dei popoli a livello internazionale
come singolo popolo si potrebbe ottenere qualcosa,ma niente di particolarmente rivoluzionario
la rivolta violenta secondo me non porterebbe niente di positivo,ed e' molto piu' difficile da attuare,inoltre se non si e' tantissimi,lo stato ha i mezzi per contenere questo tipo di rivolte,ed anzi si otterrebbe l'effetto opposto,si passerebbe come dei violenti,esempi da non seguire,si finirebbe isolati come piccolo gruppo di pazzi rivoltai.
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29-08-2011, 16:34
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#2089
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Qui dal: May 2011
Messaggi: 342
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
E' vero... pensa nei paesi come la Tunisia, l'Egitto, la Libia ed altri che presto si aggiungeranno, se fossero stati buoni e tranquilli sarebbero ancora vessati...
Ora sta a loro non sprecare l'eroica impresa he hanno compiuto (interessi stranieri permettendo, perchè i poteri forti allungano sempre i loro tentacoli).
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beh..auguriamoci di non finire come quegli stati,noi siamo si schiavi del potere,ma non a quei livelli.
da noi non entrerebbero mai di casa in casa a sgozzarci perche' ci ribelliamo,sarebbe uno scandalo mondiale,non potrebbero mai farci una guerra simile;a maggior ragione,si poteva ottenere qualche risultato credendoci,ma come detto nel post sopra e' utopia,siamo fottuti
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30-08-2011, 14:56
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#2090
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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30-08-2011, 17:33
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#2091
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: Torino
Messaggi: 771
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I dieci comandamenti del potere mediatico.
La prima norma è la “strategia della distrazione”. Dice Chomsky: «Consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. E’ anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, dell’economia, della psicologia».
Seconda norma è quella che potremmo definire “falso problema/risposta demagogica”: «Si crea un problema, una ‘situazione’ prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desidera far accettare. Ad esempio si possono lasciar dilagar la violenza urbana e i disordini sociali, oppure creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici».
Terza norma è la gradualizzazione delle soluzioni politiche, e quindi «Per far accettare una misura inaccettabile basta applicarla gradualmente, col contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione di massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta».
Quarta norma è quella dello spostamento nel tempo: «Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento».
Quinta norma è il comunicare ai cittadini come fossero bambini. «La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, questa tenderà, con una certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico: come quella di una persona di 12 anni o meno».
La sesta norma è quella che definirei “patemica”. «Sfruttare l’emozione – afferma Chomsky – è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale e, infine, il senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del registro emotivo permette di aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti».
La settima, è la progettazione e gestione di un’ignoranza diffusa. «La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori». E questa norma è legata a doppia mandata con l’ottava. Quella che prevede che il pubblico mediatico si convinca che «è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti. E che questi sono valori positivi e condivisibili».
La norma numero nove è quella del “senso di colpa”, e quindi: «Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto-svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è ribaltamento né rivoluzione, non c’è nessuna possibilità di cambiamento in senso democratico»
L’ultima norma, la numero dieci, è quella che possiamo definire del “doppio binario della conoscenza scientifica”. Per Chomsky il vero potere consiste nel conoscere compiutamente i predicati psicobiologici del pubblico (mediante gli assoluti progressi della biologia, della neurobiologia e della psicologia applicata), e poter confidare sul fatto che i cittadini (scientificamente analfabeti) non siano in grado di conoscere sé stessi.
Noam Chomsky
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02-09-2011, 15:53
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#2092
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Banned
Qui dal: May 2011
Messaggi: 342
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riflettevo su una cosa..qualcuno sa all'incirca quanti lavoratori ci sono in italia? togliendo ricchi e benestanti...
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02-09-2011, 21:04
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#2093
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Banned
Qui dal: May 2011
Messaggi: 342
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Sicuramente una netta maggioranza... le cifre non saprei dirtele...
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mi chiedevo cosa succederebbe se questa maggioranza si organizzasse per uno sciopero totale di massa in un giorno prestabilito.......
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03-09-2011, 15:20
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#2094
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Banned
Qui dal: May 2011
Messaggi: 342
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Credo che servirebbe più di un giorno... in una sola giornata praticamente fai un classico sciopero generale... ma prova a bloccare tutto per una settimana, allora sì che scuoti il sistema dalle fondamenta...
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ovvio,ma anche un solo giorno non farebbe crollare l'economia a picco? chiedo,sono ignorante in materia
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06-09-2011, 20:29
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#2095
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Banned
Qui dal: May 2011
Messaggi: 342
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Un giorno è un po' poco, sì, fai danni all'economia sicuramente, ma non decisivi...
E' come la guerra: fanno più effetto dieci giorni di bombardamenti a tappeto o uno soltanto?
Direi dieci giorni... tutte le campagne militari degli ultimi anni hanno previsto diversi giorni di bombardamenti per piegare le resistenze nemiche...
Per lo sciopero è lo stesso, per creare problemi seri l'attività si deve fermare per giorni...
Comunque il fine dello sciopero non è distruggere uno stato, ma bensì ottenere delle riforme e miglior condizioni di vita per la popolazione.
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d'accordissimo.
secondo te la minaccia di uno sciopero di massa puo' costringere lo stato a scendere a patti col popolo? sopratutto per quanto riguarda la richiesta dell'aumento dei salari per le fascie medio-basse..
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06-09-2011, 22:37
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#2096
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Grande Fobia
I dieci comandamenti del potere mediatico.
La prima norma è la “strategia della distrazione”. Dice Chomsky: «Consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. E’ anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, dell’economia, della psicologia».
Seconda norma è quella che potremmo definire “falso problema/risposta demagogica”: «Si crea un problema, una ‘situazione’ prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desidera far accettare. Ad esempio si possono lasciar dilagar la violenza urbana e i disordini sociali, oppure creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici».
Terza norma è la gradualizzazione delle soluzioni politiche, e quindi «Per far accettare una misura inaccettabile basta applicarla gradualmente, col contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione di massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta».
Quarta norma è quella dello spostamento nel tempo: «Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento».
Quinta norma è il comunicare ai cittadini come fossero bambini. «La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, questa tenderà, con una certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico: come quella di una persona di 12 anni o meno».
La sesta norma è quella che definirei “patemica”. «Sfruttare l’emozione – afferma Chomsky – è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale e, infine, il senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del registro emotivo permette di aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti».
La settima, è la progettazione e gestione di un’ignoranza diffusa. «La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori». E questa norma è legata a doppia mandata con l’ottava. Quella che prevede che il pubblico mediatico si convinca che «è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti. E che questi sono valori positivi e condivisibili».
La norma numero nove è quella del “senso di colpa”, e quindi: «Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto-svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è ribaltamento né rivoluzione, non c’è nessuna possibilità di cambiamento in senso democratico»
L’ultima norma, la numero dieci, è quella che possiamo definire del “doppio binario della conoscenza scientifica”. Per Chomsky il vero potere consiste nel conoscere compiutamente i predicati psicobiologici del pubblico (mediante gli assoluti progressi della biologia, della neurobiologia e della psicologia applicata), e poter confidare sul fatto che i cittadini (scientificamente analfabeti) non siano in grado di conoscere sé stessi.
Noam Chomsky
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Ammazza, sembra 1984.
Quote:
Originariamente inviata da Nói
Peccato per loro che basta leggere saggi come questo per aprire gli occhi.
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Ma in quanti leggono questi saggi? Ricorda le regole numero 7 e 8.
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07-09-2011, 14:26
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#2097
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Avanzato
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: Nord Italia
Messaggi: 327
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probabilmente io non ci capisco niente,ma mi pare che all'Italia piacciano tanto le manifestazioni,ogni settimana una diversa.Le cause sono anche giuste,però non ci si rende conto che nessuno se le fila?un giorno di manifestazione a cosa serve? 2 minuti di tg..tante belle parole,tante belle bandierine ma il giorno dopo nulla è cambiato,anzi,chi dovrebbe prenderne atto se la ride di gusto.Certo,ora come ora si possono fare tutti gli scioperi che si vogliono,tanto ormai siamo fottuti,il dafault difficilmente lo eviteremo con le teste che abbiamo.Personalmente sono arrivato a pensare che forse l'unica inziativa efficace possa essere quella drastica,prendere esempio da paesi che tanto odiamo come la Tunisia o L'egitto.Saranno anche terzo mondo,saranno sporchi,saranno tutto quello che volete,però nella loro arretratezza hanno ottenunto ciò che volevano.Noi siamo tanti avanti,talmente avanti che abbiamo fatto il giro e ce lo mettiamo nel culo da soli.
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07-09-2011, 17:50
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#2098
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
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dobbiamo istituire una banca islamica, vedremo sì la rivoluzione scoppiare in un battibaleno
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07-09-2011, 19:35
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#2099
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Avanzato
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: Nord Italia
Messaggi: 327
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si perchè poi devi stare attento a come parli di queste cose,perchè sono tutti "moderati".Sono gli stessi che poi si lamentano ogni mese perchè aumentano i contributi,perchè senza che nessuno dica nulla si trovano un nuovo ente da finanziare,alla faccia dei tagli.Sono quelli che ti dicono "ah ma tu cosa sei un no global? ..cosa sei un black block? io non sono niente di tutto ciò,e se posso,non voglio ridurmi così.Sono semplicemente uno che ha preso atto della reale situazione.Ho preso atto che forse,i "moderati" è ora che si sveglino (quelli onesti ovviamente),che al posto di usare tanto la bocca usino i fatti.Una bella massa di persone con le palle girate che lancia uova marce, è molto più persuasiva della manifestazione del popolo viola,che più che farsi le cannette e cantare qualche bella canzone centenaria non fa.
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08-09-2011, 14:17
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#2100
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Avanzato
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: Nord Italia
Messaggi: 327
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speriamo che nella digos non ci siano fobici,non vorrei fare una brutta fine..
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