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12-03-2021, 23:42
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#1
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
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Ce l'ho in maniera severa.
Non ce l'ho in maniera severa.Non ce la faccio più.
Cosa potrei fare? Qualcuno ne è uscito?
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12-03-2021, 23:49
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#2
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: lombardia
Messaggi: 9,513
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Io l'ho solo per le mani, da quando ce covid ancora di più, ho pelle delle mani secca a forza di lavarle diecine di volte al giorno
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10-11-2021, 03:16
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#3
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
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Per me è un problema serio.
Passo ore ed ore a lavarmi.
Mani, denti, docce.
Cosa devo fare? Qualcuno che ne è uscito?
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10-11-2021, 07:05
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#4
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Intermedio
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Roma
Messaggi: 119
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No, purtroppo non so cosa consigliarti.
Non ho mai avuto questo disturbo, ne ho avuto qualcuno simile in passato e ne sono uscito riflettendo che in fondo, è una cosa normale.
Purtroppo ognuno ha la sua malattia, c'è chi ha 15 anni muore in motorino e chi ha questo, è semplicemente l'orrore della natura, non bisogna sentirsi sbagliati.
Se hai voglia di parlarne comunque puoi scrivermi
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10-11-2021, 09:11
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#5
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,643
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Da quando hai questo doc? Riesci a ricondurlo ad una causa, ad un episodio particolare?
Hai anche la paura di sporcarti, toccare oggetti e/o persone?
Più che consigliarti un percorso con psicoterapeuta e/o psichiatra non saprei come aiutarti...
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10-11-2021, 16:29
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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10-11-2021, 17:27
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 8,162
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Io ho risolto con la psicoterapia.
Nello specifico, quella breve strategica.
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11-11-2021, 05:28
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#8
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
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Quote:
Originariamente inviata da Singer
No, purtroppo non so cosa consigliarti.
Non ho mai avuto questo disturbo, ne ho avuto qualcuno simile in passato e ne sono uscito riflettendo che in fondo, è una cosa normale.
Purtroppo ognuno ha la sua malattia, c'è chi ha 15 anni muore in motorino e chi ha questo, è semplicemente l'orrore della natura, non bisogna sentirsi sbagliati.
Se hai voglia di parlarne comunque puoi scrivermi
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È vero.Poteva anche andarmi peggio.
Ti ringrazio della disponibilità.
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11-11-2021, 05:31
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#9
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
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Quote:
Originariamente inviata da ~~~
Da quando hai questo doc? Riesci a ricondurlo ad una causa, ad un episodio particolare?
Hai anche la paura di sporcarti, toccare oggetti e/o persone?
Più che consigliarti un percorso con psicoterapeuta e/o psichiatra non saprei come aiutarti...
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Ce l' ho da 8 anni circa dopo che presi la varicella.Poi la prese mia madre e vedendola sovrastata da pustole iniziai a temere la contaminazione e a lavarmi.
Adesso però non credo sia più molta paura di contaminazione, solo marginalmente, ma di non averlo fatto in modo adeguato, una sorta di perfezionismo.Se non raggiungo il perfezionismo immaginato mi crea ansia.
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11-11-2021, 05:31
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#10
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
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Molto interessante.Grazie.
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11-11-2021, 05:34
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#11
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Tanto tempo fa conoscevo un ragazzo con la stessa ossessione.
Ma è cambiato radicalmente tanto da diventare l'opposto.
Come ha fatto? Ha iniziato a fare uso di droghe leggere, e lo prendevano in giro al inizio:
"Ti sei dimenticato di lavarti le mani" e lui sfatto rideva.
Non l'ho frequentato personalmente, era uno sconosciuto di un altro pianeta, ma lo ricordo.
Ricordo la sua ossessione iniziale e di come poi sia diventato una sorta di seguace del rastafari.
È stata una sorta d'ispirazione, qualsiasi ossessione non può battere la chimica.
Se non sono droghe sono medicinali, ma anche l'amore ti cambia rientrando nella chimica.
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È vero.
I cannabinoidi stimolano le endorfine e queste placano l'ossessività.
Io non ho mai fumato cannabis, non so se varrebbe la pena iniziare.
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11-11-2021, 05:34
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#12
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
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Quote:
Originariamente inviata da Silent Bob
Io ho risolto con la psicoterapia.
Nello specifico, quella breve strategica.
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Interessante.Grazie.
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11-11-2021, 09:23
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#13
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Esperto
Qui dal: May 2021
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 604
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Hai avuto la possibilità di provare la terapia cognitivo-comportamentale?
O hai mai assunto farmaci SSRI?
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11-11-2021, 22:06
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#14
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Ho il doc da una ventina d'anni, autodiagnosticato, mai stato in cura. Probabilmente i farmaci su questo disturbo fanno qualcosa, non credo che possa risolversi più di tanto ad esempio indagando sulle cause. Ho una forma di fobia verso l'uso dei farmaci, probabilmente dipende sempre dalla paura di perdere il controllo della situazione, e in questo specifico caso sento di far bene così, ma non lo consiglierei ad altri (in realtà neanche l'opposto). Ho provato varie strategie che si sono rivelate tutte fallimentari; un po' meglio è andata con quella di rimandare il pensiero ossessivo a un altro momento (segnandoselo nella memoria, ma quando riesci a fare questo l'hai già in parte superato, infatti poi te ne dimentichi, il problema è che non sempre riesci a fare quel passo iniziale). I momenti di stress, per motivi giustificati, aumentano la predisposizione alle ossessioni / compulsioni.
Ultimamente sto provando un altro approccio che un po' aiuta: visto che è impossibile superare quei pensieri / azioni ragionando sulla loro infondatezza ("hai già controllato 10 volte la manopola del gas può mai essere che non te ne sia accorto che non era chiusa?" -> "beh magari sembra chiusa ma non è perfettamente allineata e può esserci stata una distorsione ottica" OR "magari nel controllarla con la mano l'ho involontariamente spostata leggermente" -> "dunque ricontrolliamo") sto provando puntando sulla volontà di non ridurmi a quelle condizioni di stress e disagio dei momenti più pesanti di comportamento ossessivo, dicendomi di accettare anche di correre qualche piccolo (sì, deve essere ritenuto comunque limitato) rischio. Dopo tutto se non fossero momenti spiacevoli un ossessivo potrebbe ritenere pure giustificato passare tutta la giornata a effettuare i suoi controlli/rituali vedendoli come un modo sicuro per tenersi lontano da generici, definiti o non definiti, guai. E a volte quando ho più tempo libero e non so che fare mi pare che trovi anche la scusa che perderci qualche minuto in più appresso a quegli impulsi sia un modo per farlo passare il tempo.
Ma in genere li vivo come una forma di violenza verso di me, per cui cerco di pensare che non voglio avere questo male, che è giusto non essere superficiale nei controlli ma neanche devo rovinarmi le giornate, e la vita.
I risultati sono modesti, ma meglio di niente. Es. inizio a fare dei "cicli" di lavaggio di una pentola e penso che dopo il successivo mi devo fermare perché voglio fermarmi. Non va proprio così: magari faccio altri 4 cicli, ma senza quella "decisione" ne avrei fatti ad esempio altri 8.
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Ultima modifica di alien boy; 12-11-2021 a 00:48.
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12-11-2021, 05:40
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#15
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
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Quote:
Originariamente inviata da Dr. House
Hai avuto la possibilità di provare la terapia cognitivo-comportamentale?
O hai mai assunto farmaci SSRI?
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Mai la terapia cognitivo comportamentale.
SSRI si.Presi il Fevarin. Non mi pare mi risolvesse molto.
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12-11-2021, 05:43
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#16
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy
Ho il doc da una ventina d'anni, autodiagnosticato, mai stato in cura. Probabilmente i farmaci su questo disturbo fanno qualcosa, non credo che possa risolversi più di tanto ad esempio indagando sulle cause. Ho una forma di fobia verso l'uso dei farmaci, probabilmente dipende sempre dalla paura di perdere il controllo della situazione, e in questo specifico caso sento di far bene così, ma non lo consiglierei ad altri (in realtà neanche l'opposto). Ho provato varie strategie che si sono rivelate tutte fallimentari; un po' meglio è andata con quella di rimandare il pensiero ossessivo a un altro momento (segnandoselo nella memoria, ma quando riesci a fare questo l'hai già in parte superato, infatti poi te ne dimentichi, il problema è che non sempre riesci a fare quel passo iniziale). I momenti di stress, per motivi giustificati, aumentano la predisposizione alle ossessioni / compulsioni.
Ultimamente sto provando un altro approccio che un po' aiuta: visto che è impossibile superare quei pensieri / azioni ragionando sulla loro infondatezza ("hai già controllato 10 volte la manopola del gas può mai essere che non te ne sia accorto che non era chiusa?" -> "beh magari sembra chiusa ma non è perfettamente allineata e può esserci stata una distorsione ottica" OR "magari nel controllarla con la mano l'ho involontariamente spostata leggermente" -> "dunque ricontrolliamo") sto provando puntando sulla volontà di non ridurmi a quelle condizioni di stress e disagio dei momenti più pesanti di comportamento ossessivo, dicendomi di accettare anche di correre qualche piccolo (sì, deve essere ritenuto comunque limitato) rischio. Dopo tutto se non fossero momenti spiacevoli un ossessivo potrebbe ritenere pure giustificato passare tutta la giornata a effettuare i suoi controlli/rituali vedendoli come un modo sicuro per tenersi lontano da generici, definiti o non definiti, guai. E a volte quando ho più tempo libero e non so che fare mi pare che trovi anche la scusa che perderci qualche minuto in più appresso a quegli impulsi sia un modo per farlo passare il tempo.
Ma in genere li vivo come una forma di violenza verso di me, per cui cerco di pensare che non voglio avere questo male, che è giusto non essere superficiale nei controlli ma neanche devo rovinarmi le giornate, e la vita.
I risultati sono modesti, ma meglio di niente. Es. inizio a fare dei "cicli" di lavaggio di una pentola e penso che dopo il successivo mi devo fermare perché voglio fermarmi. Non va proprio così: magari faccio altri 4 cicli, ma senza quella "decisione" ne avrei fatti ad esempio altri 8.
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interessante.grazie
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12-11-2021, 10:23
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#17
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Esperto
Qui dal: May 2021
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 604
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Quote:
Originariamente inviata da Cioran
Mai la terapia cognitivo comportamentale.
SSRI si.Presi il Fevarin. Non mi pare mi risolvesse molto.
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Per tua informazione le linee guida prescrivono la cognitivo-comportamentale come terapia di prima linea per il DOC.
Per quanto riguarda i farmaci SSRI (di cui la fluvoxamina cioè il Fevarin, a 150-300 mg/die, è tra quelli indicati) sono la base del trattamento sul versante farmacologico; è altresì vero che, nei casi di risposta parziale alla monoterapia, vi è la possibilità di associare altri tipi di farmaci a fini di potenziamento, ma se non te li hanno prescritti credo ci siano state delle ragioni dietro.
Quindi sull’altro versante la cognitivo-comportamentale resta la prima scelta. Integrare questa con i farmaci è una strategia valida che il clinico potrebbe proporre.
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