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13-10-2020, 13:13
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#1
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Principiante
Qui dal: Oct 2017
Ubicazione: Lodi
Messaggi: 52
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Ciao, è da un po' che non scrivo sul forum ma ora avrei davvero bisogno di un vostro consiglio. Purtroppo è un periodo bruttissimo, uno dei peggiori della mia vita, sto davvero male. E' cominciato questa estate quando per vari motivi ho dovuto lasciare il lavoro che facevo da quasi 2 anni e che mi piaceva, e stupidamente ho accettato l'offerta di una piccola azienda che già in passato mi aveva cercato. Il lavoro non mi piace per nulla anzi lo odio, i titolari sono super esigenti e i ritmi di lavoro frenetici, tanto che mi sento sempre sotto pressione con un'ansia assurda, faccio fatica a dormire di notte. Inoltre, non posso permettermi il minimo errore, perchè un solo sbaglio può farti buttare via giorni di lavoro. Ho provato a parlarne con i miei genitori ma mi hanno vietato di andarmene fino a quando non avrò trovato un'altra occupazione (cosa non così facile purtroppo) e a causa di questo il clima in casa è tutt'altro che sereno. L'unica nota positiva è che alla sera sto seguendo un corso di specializzazione (come disegnatore CAD) che mi piace e che spero possa aiutarmi a trovare un altro lavoro più in linea con le mie aspettative. Però prima di completarlo passeranno almeno ancora 2 o 3 mesi, inoltre visto che nel tempo libero devo sempre studiare o esercitarmi non ho più tempo da dedicare a me stesso allo sport, svagarmi o altro, e questo non fa che peggiorare le cose. Passo tutta la giornata con pensieri negativi, l'ansia è alle stelle, spesso mi viene da piangere senza motivo. Sono stato la settimana scorsa dalla mia psicologa, ma in quel momento la situazione non era ancora così drammatica, è peggiorata moltissimo in questi ultimi giorni. Nell'attesa del prossimo colloquio (tra circa un mese) mi sto chiedendo se non sia il caso di recarmi in settimana dal mio medico di base per sentire se possa prescrivermi qualche psicofarmaco che possa aiutarmi a non stare così male. Premetto che non li ho mai presi, ma questa volta temo veramente di non farcela con le mie sole forze. Secondo voi è una cosa che potrebbe aiutarmi o alla fine non cambierebbe niente?
Grazie a tutti quelli che risponderanno
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13-10-2020, 13:20
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#2
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
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Ciao, in caso di urgenza non puoi andare anche al csm della tua zona ? In effetti un mese è tanto da aspettare se senti di avere necessità di aiuto ora
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13-10-2020, 13:30
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#3
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Principiante
Qui dal: Oct 2017
Ubicazione: Lodi
Messaggi: 52
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Purtroppo la situazione è complicata dal fatto che la sede in cui vado di solito per i colloqui non è agibile per via del regolamento covid e ora per incontrarci devo fare quasi 80 km tra andata e ritorno. Comunque magari proverò a telefonarle per sentire cosa ne pensa
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13-10-2020, 14:22
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#4
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Esperto
Qui dal: Mar 2018
Messaggi: 920
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Quote:
Originariamente inviata da CamMitchell
Purtroppo la situazione è complicata dal fatto che la sede in cui vado di solito per i colloqui non è agibile per via del regolamento covid e ora per incontrarci devo fare quasi 80 km tra andata e ritorno. Comunque magari proverò a telefonarle per sentire cosa ne pensa
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Scusa cam perché non vai a correre in bici o a piedi, può esserti di aiuto per scaricare la tensione.
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13-10-2020, 19:03
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#5
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Principiante
Qui dal: Oct 2017
Ubicazione: Lodi
Messaggi: 52
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Scusate il ritardo, sono tornato ora dal lavoro. In effetti un colloquio online lo avevo già fatto alcuni mesi fa (che poi è stata l'ultima volta che ci siamo parlati prima della settimana scorsa). Potrei provare a chiederglielo
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13-10-2020, 19:07
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#6
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Principiante
Qui dal: Oct 2017
Ubicazione: Lodi
Messaggi: 52
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Quote:
Originariamente inviata da Mik80
Scusa cam perché non vai a correre in bici o a piedi, può esserti di aiuto per scaricare la tensione.
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Hai ragione, sicuramente mi farebbe bene, considera che io sono uno che ha sempre fatto sport, fino a questa estate andavo in palestra anche 3 volte a settimana e mi aiutava molto. Purtroppo in questo periodo ho poco tempo libero a disposizione (lavoro dalle 8 di mattina alle 6 - 7 di sera), e quel poco devo impegnarlo studiando ed esercitandomi perchè è la priorità
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13-10-2020, 22:41
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#7
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Super Moderator
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 3,544
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Ti dico quello che farei io: conterei sul supporto della psicologa e cercherei di trovare con lei gli strumenti per affrontare questa situazione stressante (sperando sia momentanea). Dato che è lontana, come ti hanno già detto puoi provare le sedute in videochiamata, se ti trovi bene. Io sinceramente non me la sentirei (parlo da persona che prende da anni psicofarmaci) di entrare nel mondo degli psicofarmaci per una situazione del genere, senza contare che poi non è detto tu ne tragga giovamento.
Spero che questa situazione termini il più presto possibile e che tu possa trovare un nuovo lavoro più appagante, anche grazie al corso.
Edit: se poi, facendo dei tentativi con la psicologa, senti che proprio non ce la fai a tirare avanti, allora io farei un tentativo, ma gli psicofarmaci li lascerei proprio come ultima spiaggia.
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14-10-2020, 02:42
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#8
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 705
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Giusto, tuttavia eventualmente qualche goccia di una leggera benzodiazepina, rigorosamente al bisogno ,non la scarterei.
Considerando che il tuo lavoro richiede molta attenzione, però, prediligerei una a breve emivita (che dura meno nel sangue), magari alla sera per aiutarti a dormire o calmare i nervi nei momenti peggiori.
Prima eventualmente punta su qualcosa di naturale,e se non riesci puoi fartele prescrivere (ma che sia al bisogno,per breve periodo)
Senti anche la psicologa, però onestamente sulla risoluzione di una crisi,a tua detta intensa,con una seduta di un'ora online, nutro i miei dubbi.
Può darti forse qualche dritta ma non so quanto possa giovare, comunque provaci.
Ok che sembra più una questione dettata dal momento contingente, però insomma,se si può avere un po' di tregua è meglio.
Vedi un po' tu, comunque non temere,ne uscirai
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14-10-2020, 05:47
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#9
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,256
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Quote:
Originariamente inviata da CamMitchell
Nell'attesa del prossimo colloquio (tra circa un mese) mi sto chiedendo se non sia il caso di recarmi in settimana dal mio medico di base per sentire se possa prescrivermi qualche psicofarmaco che possa aiutarmi a non stare così male. Premetto che non li ho mai presi, ma questa volta temo veramente di non farcela con le mie sole forze. Secondo voi è una cosa che potrebbe aiutarmi o alla fine non cambierebbe niente?
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Diffida da chi intende introdurti allo psicofarmaco, poiché non ne hai motivo.
Le fonti del veleno sono i ritmi di lavoro disumanizzanti, la debolezza contrattuale, gli ambienti insalubri, la formazione costante.
Trattare il veleno come fosse nient'altro che qualche squilibrio chimico o neurologico dell'individuo, come fosse il risultato della sua fragilità o disadattamento, è umiliante poiché esclude a priori la vera causa sistemica, pretendendo poi di curare una reazione psichica che è naturalmente proporzionata al carico di stress.
È la classica situazione dove un problema politico (quindi collettivo) viene privatizzato e trattato come un problema di mente dell'individuo. E noi ci caschiamo perché nella nostra impotenza contemplativa siamo troppo depoliticizzati e isolati nelle nostre capsule digitali. Ma infondo lo sappiamo che al posto degli psicofarmaci c'è bisogno delle molotov e delle insurrezioni.
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14-10-2020, 13:16
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#10
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Principiante
Qui dal: Oct 2017
Ubicazione: Lodi
Messaggi: 52
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Grazie a tutti per le risposte. Ho parlato ieri sera con la psicoterapeuta e mi ha detto che possiamo sentirci online senza problemi, inoltre mi ha anche detto, se mi sento davvero in difficoltà, di andare tranquillamente dal medico consigliandomi però di prendere solo qualcosa di contingente, cioè per cercare di gestire meglio l'ansia e lo stress in questo periodo, evitando antidepressivi perchè vorrebbe dire iniziare un ciclo di assunzione di almeno 6 mesi.
Comunque stavo anche pensando di cambiare strategia: anzichè studiare la sera quando torno a casa (che mi sento stanco e vorrei solo andare a dormire salvo poi svegliarmi al mattino presto con l'ansia, senza riuscire a riaddormentarmi), potrei andare a dormire presto la sera, verso le 9-9,30, così da svegliarmi un paio d'ore prima del solito (quindi verso le 5) e potermi dedicare a esercitarmi mentre sono ancora riposato. In questo modo guadagnerei anche un'ora almeno alla sera per riprendere a fare un minimo di sport o comunque da dedicare a me stesso. Secondo voi è fattibile?
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14-10-2020, 15:35
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#11
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da idk
Diffida da chi intende introdurti allo psicofarmaco, poiché non ne hai motivo.
Le fonti del veleno sono i ritmi di lavoro disumanizzanti, la debolezza contrattuale, gli ambienti insalubri, la formazione costante.
Trattare il veleno come fosse nient'altro che qualche squilibrio chimico o neurologico dell'individuo, come fosse il risultato della sua fragilità o disadattamento, è umiliante poiché esclude a priori la vera causa sistemica, pretendendo poi di curare una reazione psichica che è naturalmente proporzionata al carico di stress.
È la classica situazione dove un problema politico (quindi collettivo) viene privatizzato e trattato come un problema di mente dell'individuo. E noi ci caschiamo perché nella nostra impotenza contemplativa siamo troppo depoliticizzati e isolati nelle nostre capsule digitali. Ma infondo lo sappiamo che al posto degli psicofarmaci c'è bisogno delle molotov e delle insurrezioni.
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Complimenti..ci fanno sentire sbagliati e ci prescrivono pure psicofarmaci!!!
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18-10-2020, 23:20
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#12
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Intermedio
Qui dal: Jul 2020
Messaggi: 246
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Mi trovo nella medesima situazione.
Lavoravo vicino Napoli e coi colleghi stavo divinamente. Dopo un anno mi sono avvicinato a casa (lombardia) per stare vicino alla fidanzata e comunque al posto dove sono cresciuto.
Non riesco a stare bene, sono sempre irrequieto e agitato. Il lavoro mi stressa e coi colleghi non riesco a legare minimamente
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21-10-2020, 10:57
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#13
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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La psicologa è dell'asl? Te lo chiedo perché le sedute dovrebbero essere settimanali, ma le asl hanno poco personale e una gran quantità di utenti.
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21-10-2020, 13:07
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#14
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Principiante
Qui dal: Oct 2017
Ubicazione: Lodi
Messaggi: 52
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Quote:
Originariamente inviata da shalton
Mi trovo nella medesima situazione.
Lavoravo vicino Napoli e coi colleghi stavo divinamente. Dopo un anno mi sono avvicinato a casa (lombardia) per stare vicino alla fidanzata e comunque al posto dove sono cresciuto.
Non riesco a stare bene, sono sempre irrequieto e agitato. Il lavoro mi stressa e coi colleghi non riesco a legare minimamente
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Guarda, ti capisco benissimo. Dove sto lavorando già siamo in tre gatti e per di più essendo i ritmi di lavoro frenetici (non c'è neanche la pausa caffè), ognuno sta per i fatti suoi a fare la sua parte, e quindi l'interazione sociale è ridotta a zero. Parlo molto di più da solo in macchina mentre vado e torno che quando sono là
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21-10-2020, 13:10
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#15
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Principiante
Qui dal: Oct 2017
Ubicazione: Lodi
Messaggi: 52
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Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
La psicologa è dell'asl? Te lo chiedo perché le sedute dovrebbero essere settimanali, ma le asl hanno poco personale e una gran quantità di utenti.
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Lavora come libero professionista presso l'usl
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16-11-2020, 22:21
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#16
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Esperto
Qui dal: Mar 2018
Messaggi: 920
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Quote:
Originariamente inviata da CamMitchell
Guarda, ti capisco benissimo. Dove sto lavorando già siamo in tre gatti e per di più essendo i ritmi di lavoro frenetici (non c'è neanche la pausa caffè), ognuno sta per i fatti suoi a fare la sua parte, e quindi l'interazione sociale è ridotta a zero. Parlo molto di più da solo in macchina mentre vado e torno che quando sono là
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Scusa ma non è che il problema non sia il lavoro ma la vita fuori assente?
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