rainy

Non è certo saper dire, pensare e fare la cosa giusta. La cosa giusta è prettamente soggettiva e tutto ciò che dipende da noi è fallibile.
L'intelligenza è, dunque, fare, pensare e dire la cosa giusta pur sapendo di fare, pensare e dire la cosa sbagliata.
E' un prendere atto dei propri limiti, se vogliamo. E badate bene: raggiungere il limite non è facile, vuol dire aver sviluppato un livello di conoscenza quasi pieno. Conoscere tutto ciò che è possibile conoscere... mica fuffa

Se parlassimo di possibilità di conoscenza, allora mi definirei una persona ignorante, poiché le fonti d'intelligenza sono infinite e ho attinto molto poco.
Ma se, invece, parlassimo di approfondimento ed espansione dei confini dell'intelletto allora potrei anche definirmi sufficientemente intellettuale

Inosservato

secondo me l'intelligenza è una dote che permette a ciascuno di poter osservare il mondo ricavando da questa osservazione insegnamenti per poter raggiungere la felicità, o quella che reputano tale (spesso sbagliando)

esempio di persone intelligenti ma molto diverse tra loro:
Ernest Hemingway, totò riina, flavio briatore....


sì ma non spetta me dirlo, spetta a tutti voi

Who_by_fire

Anche un folle vede quello che gli altri non vedono...

Blackrose

è difficile definirla anche perchè ci sono diversi tipi di intelligenza.

Baloordo

E' il mezzo con cui osserviamo il mondo circostante.

Marco Russo

la differenza è vedere quello che c'è e che gli altri non vedono (se non dopo, quando la cosa si palesa), e vedere quello che non c'è e che quindi non si paleserà mai.