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Originariamente inviata da awasted
perchè ora paragonare i nostri comportamenti a quelli degli animali? sono ambiti completamente diversi.. per fare un esempio che forse risulterà idiota, se un lupo ha fame, sceglie la sua preda e la uccide, che gli dispiaccia o meno non ci è dato sapere, ma il lupo fa quello che deve fare, per la sua sopravvivenza e quella dei suoi cuccioli. Se un uomo ha fame, può scegliere se uccidere un cavallo o farsi un minestrone, in ogni caso, nella nostra cultura non verrebbe considerato crudele (se non dai vegetariani), e se uno non ci pensa, può mangiare carne senza sentirsi in colpa. Ma se lo stesso uomo europeo dovesse andare in Cina, e avendo fame gli venisse offerta carne di cane, cosa farebbe? Probabilmente ne sarebbe disgustato, eppure i cinesi non si fanno scrupoli nel mangiare i cani, proprio come noi non ci facciamo scrupoli nel mangiare teneri agnellini e puffosi coniglietti (pur avendo l'alternativa). Questo vuol dire che l'uomo è spietato? Non lo so, di sicuro l'influenza culturale è importante. In giappone, dare manifestazioni eccessive di confidenza, esprimere le emozioni in maniera esagerata come facciamo noi, è considerato poco appropriato, per non dire indecoroso! Se vivi in una cultura che ti abitua a tenere a bada le tue emozioni, non vuol dire che sei freddo, che non provi emozioni, semplicemente, forse sai gestirle meglio, non so, interiorizzando le emozioni, riflettendo razionalmente su di esse, invece di esternare tutto come facciamo noi, abituati a distinguere nettamente la razionalità dalle emozioni, incapaci di affrontare da soli i nostri problemi e per questo spinti a esteriorizzarli. Le emozioni nascono dalla mente, siamo daccordo, ed è con la parte razionale della nostra mente che dobbiamo cercare di controllarle, che non vuol dire reprimerle, ma dare la giusta direzioni alla nostra energia, riuscire a esprimere emotività quando (e quanto) ci vuole, cercare di essere lucidi quando l'emotività può farci solo del male. Lo stesso si può dire per il discorso giusto/sbagliato vs bene/male. ciò che è giusto per me, può essere considerato sbagliato da qualcun altro, questo nell'ambito soggettivo, ma la stessa cosa può avere una valenza piu' ampia se considerato a livello di società, dove assume la forma di bene/male. Dipende molto dalla cultura, con tutto il contorno di usanze, valori e morale di quel popolo, e in base a questo si definiscono concetti come bene e male. Almeno, così la vedo io ^^
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Quello che hai scritto ha senso, però io non parlavo solamente di uccidere per sopravvivere, quello è una cosa fondamentale per vivere, io sono vegetariano, però non faccio la predica a chi mangia carne, sarebbe anche inutile, siamo onnivori, come alcuni animali, il problema per me è il come, non mi piace il modo in cui gli esseri umani sfruttano gli animali(e questo non c'entra niente con la nostra cultura perchè a molta gente non frega nulla).
Anche se tu potresti dire che è un mio modo di pensare, ma perchè il mio modo dovrebbe essere sbagliato, e quello degli altri invece è giusto ? Perchè dovrei sottostare alle leggi della mia società anche se sbagliate ?
Perchè devo vedere gente che muore di fame ogni giorno, solo per un capriccio di paesi più potenti ?
Io non credo che la mia visione del mondo sia sbagliata.
Il concetto di bene e male, per me è inesistente, la cultura di ogni paese cambia i valori in cui credere, quindi penso che dovremmo andare oltre il nostro indottrinamento, bisogna cercare la verità, la verità è una sola, non esistono più verità, per quanto possa rispettare le credenze altrui, non accetterò mai la loro verità, proprio perchè è solamente loro.
Certo però è anche vero che il concetto di verità può risultare ambiguo, perchè è uguale al bene e male, giusto o sbagliato, la mia verità non è uguale alla tua, ma allora non esiste nulla di certo al mondo, ecco perchè voglio scoprire se esiste veramente.
Comunque il tuo discorso non fa una piega, il mondo va in questo modo, per quanto non mi piaccia, è così.