Ho subito bullismo per parte delle elementari, per tutte le medie (vorrei poter tornare indietro ed essere la persona che sono ora ma ahimè non è possibile) e un bullismo più sottile alle superiori.
Le motivazioni scatenanti erano molto semplici: l'aspetto esteriore. Di mio, caratterialmente parlando, non ho mai saputo difendermi alla meglio e, anzi, ricorrevo al silenzio o alla mamma che parlava alle riunioni scolastiche, durante elementari e medie. La cosa non ha fatto altro che peggiorare la situazione perchè... boh? Non so dire con esattezza se a peggiorare sono stati i genitori altrui a parlar male dei miei genitori e di me, colpiti nell'orgoglio perchè una madre difendeva la figlia ed attaccava i figli bulletti, o sia stata una reazione "coraggiosa" dei bulletti stessi tipo rivolta verso l'autorità genitoriale altrui e dandoci di conseguenza giù più pesante ancora nei miei confronti.
Il bullismo in quel caso era piramidale: il bullo principale spingeva tutti gli altri, che di per sè non erano bulli ma trovavano divertente coalizzare con il più "forte" del gruppo. Sul femminile, invece, la cosa era più blanda ma omertosa, talvolta chi si rivoltava subiva ugualmente e spesso è stato lasciato che il gioco dei bulli continuasse sulle vittime preferite per evitare di diventarne una mira.
Dalla parte dei docenti, invece, c'era uno strano gioco. La "capo docenti" era una viperella che conosceva ogni singolo fatto ma non sopportava nè bulli nè vittime. Puniva in egual modo entrambi e sulle seconde infieriva. Credo, ad oggi, che il suo fosse un modo per "rendere forte il debole" secondo qualche astrusa idealogia atavica. Non ha idea di quanto bene potesse fare NON prendere quella strada.
Altri docenti amavano prendersi gioco di altri soggetti non bullizzati o farli sentire in colpa di qualcosa che non avevano commesso. (ricordo un episodio in particolare: ad una ragazza che era molto più sviluppata fisicamente delle altre, molto studiosa e dedita, uno dei bulli aveva messo le mani addosso. La professoressa aveva riso dicendo che "probabilmente in fondo le piaceva pure". Inutile dire come si è sentita lei...)
Ho passato tre anni a piangere, a svegliarmi al mattino ansiosa e intristita e tornare a casa da scuola sollevata che la cosa fosse finita, per quella giornata.
Alle superiori, vuoi che il periodo pre-adolescenziale in piena fase di cambio ormoni fosse lievemente passato, il bullismo era molto meno marcato. Ma ammetto che parlo più sul lato femminile qui, perchè di compagni maschi ne avevo solo uno
sempre sul lato estetico, inteso come corpo e vestiario, c'era una specie di gara a formare gruppi ad esclusione di altri. In questo periodo mi sono rafforzata, ma non vuol dire che sia stato piacevole al 100%.
Credo che chi ha detto "non è sempre negativa l'esperienza, qualcuno ne esce rafforzato" intendesse questo. Sono esperienze di base SEMPRE NEGATIVE, non dovrebbero esistere e chi di dovere (genitori in primis per l'educazione primaria e i docenti per quella sul luogo) debba prendere provvedimenti seri e immediati nel momento in cui si sospetta o si viene a sapere che il bullismo è compiuto. MAI, mai mai mai, giustificare. Una "bravata" è uno scherzo compiuto una volta, senza vittime di qualsiasi genere (ferite o traumi psicologici) che non viene ripetuta più, da cui si impara che ci sono modi migliori per divertirsi, e che non prende di mira un soggetto in particolare perchè lo si considera "inferiore". MAI, mai mai mai, considerare gesti simili come rafforzamento dei deboli, perchè alcuni (probabilmente molti) di questi deboli interiorizzeranno al punto da provare paura e odio. Anche se altri potrebbero uscirne rinnovati e più forti (o addirittura diventare bulli a loro volta), NO, non va giustificato, non va compiuto, NO.
La nostra società è fondata sulla prevaricazione del prossimo, in ogni ambito. E' utopico ma sarebbe bellissimo se mettessimo da parte questi atteggiamenti. Sembra che facciamo del male da piccoli come preparazione alla società dei grandi, per poi lamentarci del comportamento di altri piccoli o di altri grandi. Siamo un po' tanto deficienti e allo stesso tempo urliamo allo scandalo senza dare vere e proprie soluzioni, figuriamoci le precauzioni.