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Vecchio 13-10-2020, 18:59   #21
Esperto
 

Credo sia abbastanza paradossale porre una simile domanda in un forum dove quasi tutti una vita normale ritengono di non riuscire ad averla.
Ringraziamenti da
CryingOnMyMind (13-10-2020)
Vecchio 13-10-2020, 20:32   #22
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis- Visualizza il messaggio
Per ottenere una vita normale è fondamentale non perdere tempo, e chi ha problematiche varie lo perde quasi sempre, tutte le persone di successo hanno posto le fondamenta del proprio futuro da giovani.

Ritrovarsi a 30+ anni a porsi queste domande è un pessimo segnale, e vale anche per me.
La cosa paradossale è che si vive a lungo, ma il tempo per costruire la felicità è limitato, tutto il resto scorre per inerzia.
Si ma quelle persone molto spesso avevano doti fuori dal normale, mica tutti i meccanici sono Edd china, di quelli ne nasce uno ogni 50 anni.
La gente di successo si è data da fare sin da giovane è vero, ma sono nati con delle doti, predisposti a fare quelle cose.
Vecchio 13-10-2020, 20:37   #23
Esperto
L'avatar di Cancelletto
 

Secondo me la felicità è un concetto, un senso di soddisfazione e appagamento generale. Sono arrivata alla conclusione (?) che questo appagamento sia frutto del saper vivere ed essere,, ovvero:
Vivere con lo Scopo di {1}fare esperienze (positive E negative), e con lo scopo di {2}essere te stesso il più possibile, quindi di allontanarti dai pensieri e atteggiamenti che limitano lo sviluppo e la tranquillità della tua persona, cioè che si riferiscono alla concezione di te degli altri, a varie situazioni immaginarie, a momenti futuri o passati. Semplicemente libero di essere, capace di maneggiare te stesso (emozioni, abitudini, ecc) e capace di reagire nel miglior modo possibile a quello che succede all'esterno (capire che senza il tuo consenso niente ha il potere di sconvolgere la tua interiorità, le emozioni possono cambiare, ma tu non sei le tue emozioni)
Inoltre aiuta abbandonare l'idea di essere una persona BUONA che fa cose buone, che si comporta bene ecc ecc. Questo perché, sempre secondo me, è un'altra limitazione per l'espressione individuale oltre ad essere una qualità che ha bisogno dell'approvazione altrui per essere valida, e tu non hai bisogno di alcuna approvazione per avere un forte senso di identità

Ultima modifica di Cancelletto; 11-11-2020 a 04:08.
Vecchio 13-10-2020, 21:52   #24
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da JR_Reloaded Visualizza il messaggio
Io ad esempio sono una persona "serotoninergica" non ho bisogno di comprarmi una macchina costosa per provare "l'ebbrezza" della felicità e della soddisfazione, mi bastano piccole cose, come ad esempio ascoltare una canzone che mi piace o guardare sorgere l'alba.
Io devo arrivare almeno a masturbarmi per provare una certa quota di piacere, queste cose, ascoltare musica e così via le faccio, ma il piacere è comunque abbastanza contenuto per me.
In ogni caso non provo piacere nel superare me stesso, perciò non so in che categoria dovrei finire in base alla tua classificazione.
Non provo molto piacere nel fare piccole cose ma nel contatto umano, erotico e fisico con persone dell'altro sesso che a me piacciono sì.
Non sono cose che hanno a che fare col raggiungimento di chissà quali obiettivi o il superamento di me stesso, se non indirettamente per motivi contingenti.
Il problema è che il mondo sociale per com'è fatto collega queste cose ad altre che in genere sono complicate da raggiungere, ovviamente quando non puoi pagarle in natura.
A me non frega nulla di avere una lamborghini e nemmeno un'auto, ma se socialmente per ottenere altre cose che a me piacciono queste cose devo averle dovrò poi per forza fare questa scalata del cavolo per ottenerle, ma non provo alcun piacere nel fare la scalata, la scalata è un mezzo. L'auto sportiva magari funziona come il profumo di un alimento che sente un animale e inizia ad avere l'acquolina in bocca, è una cosa che è collegata mentalmente ad altro, il cervello osserva un'auto e l'associa al sesso (che praticamente sempre associano questa cosa qua quando le pubblicizzano), ma non è all'auto che si è direttamente interessati così come l'animale non è interessato direttamente al profumo dell'alimento ma all'alimento che si suppone a questo punto quasi a portata di mano. Insomma bisogna tener presente anche che tutto lo sbattimento che occorre per procurarsela un'auto del genere, far debiti e così via potrebbe non far bene.
Ad esempio vedi un tizio che si sta preparando da cucinare ma magari mentre lo fa bestemmia perché ne farebbe volentieri a meno. Il problema è che se non cucina lui il pranzo non glielo prepara nessuno, ma è al pranzo e a mangiare che è interessato, non a cucinare, potrebbe detestare questa cosa.
Questi conflitti non riesco a collegarli direttamente a singole sostanze chimiche, infatti mi sa che gli psichiatri non hanno capito un tubo.
Magari nel fare certe cose vengono prodotte certe sostanze che danno piacere, ma quando se ne fanno altre che servono al raggiungimento proprio di queste cose (a causa di vincoli reali a cui è sottoposto un certo organismo in un ambiente) vengono prodotte sostanze antagoniste che fanno star male.
Così un certo organismo si trova costretto a sopportare certe quote di dispiacere in cambio di un piacere incerto alla fine.
Per me può esserci un problema di economia globale che magari non si risolve. Questo tipo di depressione a me sembra diverso da quella che descrivono, non è che non si desidera più nulla, il problema è un altro.
Una cosa è non desiderare in sé un rapporto sessuale o un certo tipo di contatto fisico, altra non voler raggiungere cose del genere perché la fatica che serve per raggiungere cose del genere (nel contesto sociale e con le risorse di cui si dispone) produce uno stress tale che l'organismo rimane stremato.

Ultima modifica di XL; 13-10-2020 a 22:29.
Ringraziamenti da
Alakazam (16-10-2020)
Vecchio 13-10-2020, 22:40   #25
Avanzato
L'avatar di Inner_Beauty89
 

Quote:
Originariamente inviata da JR_Reloaded Visualizza il messaggio
In questo mio post non parlerò di concetti "filosofici" e spirituali,benchè sia consapevole che la felicità non sia solo una questione materiale, in questo post parlerò più che altro di concetti "pratici" e concreti, poichè se mi inoltrassi nell'ambito filosofico verrebbe un post troppo lungo.

Essendo esseri che vivono in un corpo fisico la nostra felicità e il nostro appagamento derivano anche dalla produzione di delle sostanze chimiche all'interno del nostro organismo. Il punto è che non tutti siamo fatti allo stesso modo, ognuno di noi ha una genetica differente, un vissuto differente, e dunque anche un modo differente di reagire a di queste sostanze. C'è chi è più sensibile alla dopamina ad esempio, chi più alla serotonina. Una persona più sensibile alla dopamina non sarà mai felice a fare una vita troppo tranquilla, ma dovrà costantemente sfidare se stesso, ottenere sempre di più e velocemente, chi è più sensibile a questa sostanza è felice solo quando si sente gratificato dopo uno sforzo importante (ad esempio l'attività fisica), ottenendo sempre di più da se stesso e dagli altri.

Chi invece è più sensibile alla serotonina riesce a trarre piacere anche dalle piccole cose quotidiane, come mangiare un cioccolatino ad esempio, o ridere insieme ad un amico. Il modo in cui possiamo essere felici dunque dipende da noi, dalla nostra fisiologia, dobbiamo arrampicarci su una montagna, comprare macchine costose, conseguire master su master per essere felici o possiamo esserlo anche conducendo una vita "normale", conseguendo piccoli traguardi per noi significativi?

Il problema principale è che questa nostra società è una società "dopaminergica", ci arriva da ogni parte l'informazione errata che la felicità è per tutti solo giungere "ad alte vette", avere sempre di più e subito, ma non è per tutti così. Io ad esempio sono una persona "serotoninergica" non ho bisogno di comprarmi una macchina costosa per provare "l'ebbrezza" della felicità e della soddisfazione, mi bastano piccole cose, come ad esempio ascoltare una canzone che mi piace o guardare sorgere l'alba, consapevole di questo ormai non guardo più quello che fanno gli altri, conduco la mia vita come sento di doverla condurre, traendo soddisfazione e appagamento dalle piccole cose che sono piacevoli per me. Allo stesso modo però non condanno ne giudico più chi invece deve vivere sempre "spingendosi" oltre i propri limiti per essere felice, perchè so che è il suo modo di essere e non condannando e non giudicando più nessuno sono anche più serena con me stessa e con gli altri.
Discorso interessante e molto particolare, che prova a toccare alcuni temi legati alla neurobiologia come una delle cause della nostre pulsioni, discostandosi da opzioni materiali.
Anch'esse validissime e meritevoli, per carità.
Vecchio 14-10-2020, 01:48   #26
Principiante
 

io avevo una vita normale,prima che una malattia rara me la cambiasse per sempre.prima di tutto bisogna avere la salute,senza di quella e dura avere una vita normale.
Vecchio 14-10-2020, 06:50   #27
Esperto
 

Vorrei dire una cosa riguardo al lavoro.
Ho letto che qualcuno ha scritto che avendo il lavoro, ti si aprono tante porte nella vita che sono poi il viatico per essere felici.
Io lavoro, ho un lavoro fisso, ma sono spesso sul forum di fobia sociale, sono tagliato fuori da tutto e da tutti. Non ho giri di amici, non ho giri di donne, non ho niente di niente, eppure lavoro e ho la macchina...
Nella stessa mia azienda, quindi gente che fa il mio stesso lavoro e ha la macchina esattamente come me, hanno una vita felice, appagante dal punto di vista di amicizie e relazioni sociali e sentimentali e sessuali...
E quindi...?
Quindi, come ha detto qualcuno, per essere felici, non devi avere determinati problemi psicologici e di salute, devi riuscirti tutto in modo naturale e automatico.
Già il fatto di andare da psichiatri e prendere farmaci per provare a vedere se per caso si riesce a non balbettare e stare male dall'ansia quando si è in mezzo agli altri, è indice che qualcosa non va.
L'essere sempre su forum come questo, è anche qui indice che qualcosa non va.
Una persona normale, con una vita felice e appagante, neanche sa che esistono forum come questo.
Ovviamente sottolineo il valore di questo forum, ci mancherebbe, e credo che tutti capiscono cosa intendo dire.
Vecchio 14-10-2020, 08:28   #28
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Il lavoro socialmente serve spesso come condizione sine qua non per avere certi tipi di relazioni. D'altra parte è una cosa che mangia e risucchia energie a certi tipi di persone, e una volta che queste energie non le hai non riesci a condurre quelle attività che servono per relazionarsi. Per me questi tipi di economia per certe persone non sono sostenibili.
Ci si trova schiacciati in una situazione in cui se non lavori "sei un difetto sociale" e per l'altro sesso diventi quasi invisibile, a meno che non disponi di una fisicità abbastanza attrattiva, mentre se lavori non riesci a relazionarti perché ti servirebbero molte piú energie per farlo, ma non le hai perché in buona misura le hai consumate per gestire tutto.
Delle persone hanno bisogno di piú energie per relazionarsi forse a causa di un certo temperamento, da qualcosa a monte.
Il periodo di totale isolamento sociale piú grave di tutti c è stato nella mia vita quando lavoravo. Non avevo piú le energie nemmeno per curarmi minimamente dell igiene personale e se puzzi è difficile avvicinare qualcuno.
Adesso qualche amico ce l'ho, ma le relazioni con l'altro sesso sono quasi precluse.
Se parli di cose del genere a certe persone ti guardano come un alieno.
Mi riallaccio anche qua al discorso di prima, diventa piú chiaro in questo senso che non basterà lavorare se globalmente questa cosa poi rappresenta comunque un impedimento in altri sensi per coltivare relazioni sociali appaganti e sane.
Cosí facendo si sposta solo l ostacolo tra noi e la meta lungo il percorso di marcia ma sempre davanti a noi sta impedendoci di raggiungerla.

Ultima modifica di XL; 14-10-2020 a 09:32.
Vecchio 14-10-2020, 17:30   #29
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74 Visualizza il messaggio
Vorrei dire una cosa riguardo al lavoro.
Ho letto che qualcuno ha scritto che avendo il lavoro, ti si aprono tante porte nella vita che sono poi il viatico per essere felici.
Io lavoro, ho un lavoro fisso, ma sono spesso sul forum di fobia sociale, sono tagliato fuori da tutto e da tutti. Non ho giri di amici, non ho giri di donne, non ho niente di niente, eppure lavoro e ho la macchina...
Nella stessa mia azienda, quindi gente che fa il mio stesso lavoro e ha la macchina esattamente come me, hanno una vita felice, appagante dal punto di vista di amicizie e relazioni sociali e sentimentali e sessuali...
E quindi...?
Quindi, come ha detto qualcuno, per essere felici, non devi avere determinati problemi psicologici e di salute, devi riuscirti tutto in modo naturale e automatico.
Già il fatto di andare da psichiatri e prendere farmaci per provare a vedere se per caso si riesce a non balbettare e stare male dall'ansia quando si è in mezzo agli altri, è indice che qualcosa non va.
L'essere sempre su forum come questo, è anche qui indice che qualcosa non va.
Una persona normale, con una vita felice e appagante, neanche sa che esistono forum come questo.
Ovviamente sottolineo il valore di questo forum, ci mancherebbe, e credo che tutti capiscono cosa intendo dire.
Verissimo. Il lavoro con la vita sociale non c’entra un ca... puoi lavorare come un dannato 12 ore al giorno e poi la sera stai a casa a vedere la tv.
Vecchio 14-10-2020, 17:42   #30
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74 Visualizza il messaggio
Vorrei dire una cosa riguardo al lavoro.
Ho letto che qualcuno ha scritto che avendo il lavoro, ti si aprono tante porte nella vita che sono poi il viatico per essere felici.
Io lavoro, ho un lavoro fisso, ma sono spesso sul forum di fobia sociale, sono tagliato fuori da tutto e da tutti. Non ho giri di amici, non ho giri di donne, non ho niente di niente, eppure lavoro e ho la macchina...
Nella stessa mia azienda, quindi gente che fa il mio stesso lavoro e ha la macchina esattamente come me, hanno una vita felice, appagante dal punto di vista di amicizie e relazioni sociali e sentimentali e sessuali...
E quindi...?
Quindi, come ha detto qualcuno, per essere felici, non devi avere determinati problemi psicologici e di salute, devi riuscirti tutto in modo naturale e automatico.
Già il fatto di andare da psichiatri e prendere farmaci per provare a vedere se per caso si riesce a non balbettare e stare male dall'ansia quando si è in mezzo agli altri, è indice che qualcosa non va.
L'essere sempre su forum come questo, è anche qui indice che qualcosa non va.
Una persona normale, con una vita felice e appagante, neanche sa che esistono forum come questo.
Ovviamente sottolineo il valore di questo forum, ci mancherebbe, e credo che tutti capiscono cosa intendo dire.
Anch’io ho quasi sempre lavorato , ma socialmente ho grandissima difficoltà, ho proprio problemi a superare anche le cose minime della socialità, praticamente da anni parlo solo un po’ a lavoro ( il necessario) durante lo svolgimento di commissioni come spese ecc ( sempre il necessario) e con i miei famigliari, chiaramente ho troppa difficoltà per via di problemi psicologici, di ansie e fobie e nel mio caso anche di aspetto fisico

Ultima modifica di Delta80; 14-10-2020 a 17:46.
Vecchio 14-10-2020, 18:52   #31
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Essendo normali
Vecchio 14-10-2020, 18:54   #32
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da IO&EVELYN Visualizza il messaggio
Non si ottiene, ci si nasce semplicemente.

Io farmaci e psichiatri gli ho mandati affanculo, non ho mai ottenuto niente.

A me dovevano buttarmi nella spazzatura appena nato.
Crudo..ma efficace
Vecchio 14-10-2020, 20:18   #33
Esperto
L'avatar di Astrid
 

Per avere una vita normale bisogna essere dotati di un cervello normale ,io una vita normale non ce l avrò mai perchè non ho capacità psico fisiche adatte per stare in questo mondo .
Vecchio 14-10-2020, 22:19   #34
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Astrid Visualizza il messaggio
Per avere una vita normale bisogna essere dotati di un cervello normale ,io una vita normale non ce l avrò mai perchè non ho capacità psico fisiche adatte per stare in questo mondo .
Come si fa a stare in una societa’ così che vuole scemi?!
Vecchio 14-10-2020, 22:20   #35
Banned
 

Essendo normali, se non lo sei non la ottieni
Ringraziamenti da
misanthropyh_ (14-10-2020)
Vecchio 14-10-2020, 23:05   #36
Esperto
L'avatar di Servo di Yahweh
 

Perchè tutte le persone che vedo in giro sono sistemate lavorativamente e hanno già famiglia, mentre io ho solo problemi sia di lavoro che per interazioni sociali.
Vecchio 15-10-2020, 06:32   #37
Esperto
L'avatar di Black_Hole_Sun
 

Sulla questione lavoro stoppo subito chi sostiene che ti permette di vivere meglio a livello sociale.

Ho sempre lavorato, a contatto con il pubblico tra l'altro. Mi ha aiutato solo ad avere indipendenza economica, umanamente mi ha solo danneggiato. Nei primi anni sono stato sistematicamente bullizzato da un collega violento e arrogante con insulti e minacce anche fisiche, stessa cosa da alcuni "clienti" rom e tossicodipendti che hanno anche cercato di estorcermi denaro con minacce a me e alla mia famiglia. Dopo nemmeno un anno di lavoro ho avuto il primo crollo nervoso a soli 21 anni con ricovero psichiatrico a causa delle fobie ossessive causate dal lavoro. Potevo denunciare queste persone ma non lo facevo perché avevo paura di vendette, quindi tacevo e incassavo.

Bello il lavoro si, almeno ora queste situazioni non ci sono più da anni ma la ferita non si è mai rimarginata, se sono così e scrivo su questo forum è anche "grazie" al lavoro.
Ringraziamenti da
XL (15-10-2020)
Vecchio 15-10-2020, 07:25   #38
Esperto
 

A proposito di lavoro. Ieri sentivo uno che ha la metà dei miei anni, cioè lui ne ha 23,che diceva che stamattina deve andare a fare il rogito per la casa, convive con la sua ragazza...
Io ho il doppio dei suoi anni e non so niente di ste cose, non saprei neanche come muovermi, non capisco niente di tutte quelle cose, e se mai dovessi andare a vivere da solo, sicuramente non sarei in grado di valutare elementi negativi in una casa, non sarei sgamato in tutte quelle situazioni dove si deve scegliere, probabilmente mi fregherebbero..
Questi invece parlano a 23 anni di rogiti, compromessi eccetera con una facilità uguale a quella di parlare di un sacchetto di patatine...
Questo ha 23 anni e ha detto che è fidanzato da 7 anni, vuol dire che è fidanzato da quando aveva 16 anni...
Anche da queste cose mi sento lontano, inferiore agli altri, loro sono sicuri, spavaldi, sanno come muoversi in ogni situazione senza paura...
E poi anche se decidessi di andare a vivere da solo, ornai a 46 anni potrei andare solo in affitto, impossibile aprire un mutuo adesso... forse neanche finirei di pagarlo, oppure sarei lì a 75/80 anni con alzaihmer. Anche perché non avrei grosse somme di anticipo da dare per fare meno anni di mutuo...
Boh, é avvilente sentire gli altri che sanno districarsi anche in queste cose e io invece neanche saprei come muovermi..
Poi loro, sento parlare che se devono fare un trasloco, conoscono sempre tutti, hanno l'amico dell'amico che viene col furgone e li aiuta, io non conosco nessuno, nessuno mi caga...
Vecchio 15-10-2020, 07:28   #39
Banned
 

Io sono in affitto da anni però per le cose pratiche mi aiutano i miei famigliari, altrimenti sono negato in tutto anch’io , certo non so ora con questa crisi come riuscirò a mantenere quel minimo di ciò che ho adesso , visto non ho forza perché sono molto debole caratterialmente
Vecchio 15-10-2020, 09:13   #40
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun Visualizza il messaggio
Sulla questione lavoro stoppo subito chi sostiene che ti permette di vivere meglio a livello sociale.

Ho sempre lavorato, a contatto con il pubblico tra l'altro. Mi ha aiutato solo ad avere indipendenza economica, umanamente mi ha solo danneggiato. Nei primi anni sono stato sistematicamente bullizzato da un collega violento e arrogante con insulti e minacce anche fisiche, stessa cosa da alcuni "clienti" rom e tossicodipendti che hanno anche cercato di estorcermi denaro con minacce a me e alla mia famiglia. Dopo nemmeno un anno di lavoro ho avuto il primo crollo nervoso a soli 21 anni con ricovero psichiatrico a causa delle fobie ossessive causate dal lavoro. Potevo denunciare queste persone ma non lo facevo perché avevo paura di vendette, quindi tacevo e incassavo.

Bello il lavoro si, almeno ora queste situazioni non ci sono più da anni ma la ferita non si è mai rimarginata, se sono così e scrivo su questo forum è anche "grazie" al lavoro.
Un ex amico mi disse che la vita sarebbe cambiata per lui con il lavoro e la macchina, adesso anche lui non ha ancora vita sociale nonostante ha avuto quelle cose. Il lavoro con le relazioni non c’entra un cavolo, anzi, spesso come dici tu si viene bullizzati e derisi, come quando io facevo il cameriere e 1/2 colleghi di lavoor mi prendevano in giro.
Ringraziamenti da
Inner_Beauty89 (15-10-2020)
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