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13-10-2020, 01:09
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#1
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Principiante
Qui dal: May 2020
Messaggi: 64
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Cioè, (al di là della psicoterapia), 'in concreto' cosa si dovrebbe fare per essere 'felici' - o se non altro per avere una vita normale?
Schematizzare il proprio tempo può aiutare?
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13-10-2020, 01:19
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#2
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Messaggi: 712
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Quote:
Originariamente inviata da misanthropyh_
Cioè, (al di là della psicoterapia), 'in concreto' cosa si dovrebbe fare per essere 'felici' - o se non altro per avere una vita normale?
Schematizzare il proprio tempo può aiutare?
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Prima di tutto devi definire cio' che per te e' una vita normale. Poi vai in quella direzione, una volta stabilito il concetto. Pero' se "il tuo essere normale" e' in contrasto con il tuo carattere (per es. te sei introverso e vuoi 1000 amici e vuoi andare a 1000 feste),piano piano ti annulli nella ricerca di uno stile di vita non tuo, che non ti porta felicita'. E' fondamentale costruire la tua strada in base a cio' che sei te e se sei un introverso che ha voglia di essere felice bisogna accettare questo modo solitario di vivere la vita, altrimenti si cade nella depressione. Piu' stai bene con te stesso piu' le persone si avvicinano a te.
Schematicamente, come dici te e' cosi: 1) faccio cose piacevoli che mi fanno stare bene
2)imparo a conoscere me stesso e rispetto me stesso
3)mi pongo dei chiari e raggiungibili obiettivi che uniscono il rispetto di me stesso e del mio carattere con cio' che desidero nella vita
3) raggiungo gli obiettivi stabiliti
4)mi stacco dalle pressioni sociali e mando a fanculo chi vuole a tutti i costi impormi uno stile di vita non mio
5)cerco sempre il contatto con me stesso, con le mie emozioni e cerco sempre la gioia dentro di me, la forza, la bellezza
6)amo me stesso e gli altri
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13-10-2020, 06:18
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#3
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
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Per me una vita normale sarebbe non avere problemi d’ansia e fobia , riuscire a fare le cose senza esserne spaventato , mi basterebbe questo
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13-10-2020, 06:59
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#4
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Anzitutto bisogna "funzionare" in maniera normale, se esiste il concetto di normale o meno è relativo.
Saper socializzare, avere scopi e obiettivi, non avere disturbi mentali o malanni fisici e che impediscono queste cose condannandoti ad un vita d'inferno.
Esiste una selezione naturale per cui tot persone devono essere tagliate fuori dalla normalità, non c'è posto per tutti a questo mondo. Alcuni soggetti nascono con tutte le funzioni al loro posto, altri sono geneticamente deficitari e restano fuori.
Per cui la mia risposta è che una vita normale non si ottiene, o ce l'hai o passi la vita tra farmaci e psichiatri.
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Ultima modifica di Black_Hole_Sun; 13-10-2020 a 07:55.
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13-10-2020, 07:32
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#5
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Siamo infelici perché le cose non vanno come vorremmo.
Le cose che vogliamo sostanzialmente le prendiamo confrontando la nostra vita con quella degli altri e vediamo che hanno più cose di noi.
Per essere felici bisogna ottenere queste cose ma non solo non è facile a volte è impossibile.
Oltre a dei nostri limiti potrebbero esserci metodi sbagliati, quello è qualcosa su cui si potrebbe lavorare. In questo caso è difficile dare consigli concreti perché ogni caso è a sé.
In generale sarebbe meglio non focalizzarsi troppo sulle vite degli altri, sopratutto di chi sta molto meglio di noi perché è quello che tediamo a vedere soltanto, noi vogliamo sempre migliorare e la cosa è da perseguire perché ha un suo senso.
Magari aiuterebbe abbassare l'asticella, cercare di raggiungere i traguardi di chi sta meglio di noi ma non tanto meglio di noi e continuare così poco alla volta godendo dei piccoli successi perché se non han significato per noi è tutto inutile.
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13-10-2020, 08:39
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#6
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Intermedio
Qui dal: Sep 2020
Ubicazione: Sotto un manto di stelle
Messaggi: 137
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Per me una vita "normale" sarebbe quella dove si ha la propria stabilità interiore. Stare bene con se stessi è tutto. Poi ovviamente, c'è anche quella economica, almeno per chi come me lavora e vive ancora a casa con i suoi.
In questo periodo tra Covid e cassa integrazione, mi sento molto nervosa e insoddisfatta, perché mi tocca lavorare lo stesso e purtroppo, devo limitare o scegliere le cose che vorrei fare. E non sono il tipo che chiede qualcosa in più, nonostante i miei genitori lo fanno lo stesso.
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13-10-2020, 09:03
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2020
Messaggi: 690
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Io penso che uno appena si realizza lavorativamente, inizia a tracciare il suo percorso di felicità, poi ovviamente con il lavoro ti si apre un mondo, puoi iniziare ad uscire di più ed essere indipendente.
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13-10-2020, 09:16
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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già farsi sta domanda o cmq arrivare a formularla , allontana parecchio dal risultato finale
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13-10-2020, 09:24
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#9
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Quote:
Originariamente inviata da misanthropyh_
Cioè, (al di là della psicoterapia), 'in concreto' cosa si dovrebbe fare per essere 'felici' - o se non altro per avere una vita normale?
Schematizzare il proprio tempo può aiutare?
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Avere delle relazioni, un lavoro dignitoso, una ragazza magari, una casa.
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13-10-2020, 10:22
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#10
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,299
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Personalmente mi interessa poco una vita "normale", intesa come l'adesione a ciò che fa normalmente la media delle persone (ad es. uscire per locali, viaggiare, cercare determinate persone, ecc.).
Mi interesserebbe molto invece vivere tutte le mie particolarità, ciò che sono (che è molto lontano dalla norma) e così via in modo sereno, ed è questo il problema, visto che attualmente ciò che sono cozza contro il senso comune ed è questo che mi condanna all'alienazione e alla solitudine.
Dovrebbero cambiare diverse cose del Mondo perché io possa vivere quanto meno serenamente, ma so che ciò è impossibile o quantomeno molto improbabile, e lo è altrettanto che io possa cambiare cose di me che sono profondamente radicate (ma nemmeno lo voglio, che cambino).
Il risultato è molto sconfortante ma non ci posso far molto, e cerco di portare avanti nonostante tutto una specie di vita. Il fatto di avere un lavoro quantomeno decente è già qualcosa.
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13-10-2020, 10:56
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#11
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,745
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Non si ottiene, ci si nasce semplicemente.
Io farmaci e psichiatri gli ho mandati affanculo, non ho mai ottenuto niente.
A me dovevano buttarmi nella spazzatura appena nato.
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13-10-2020, 11:06
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#12
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Esperto
Qui dal: Sep 2020
Ubicazione: In una città lombarda
Messaggi: 680
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solo noi stessi possiamo portarci ad avere la vita che possiamo considerare soddisfacente e quindi normale (anche se trovo soggettivo il concetto di normalità).
quindi come raggiungerlo? prendendo come modello me stessa, credo che l'unica cosa da fare sia rimboccarsi le maniche e darsi una svegliata.
purtroppo nulla cade dal cielo, il tempo passa e solo noi possiamo esser capaci di costruire qualcosa.
nessun altro lo farà per noi.
magari saranno necessari piccolissimi passi e molto più tempo rispetto agli altri.
però ecco, non so cosa intendi con schematizzare il tempo, ma penso che darsi dei piccoli obbiettivi e raggiungerli sia una buona idea.
mi fisso un obbiettivo, devo mettermi al lavoro per arrivare alla meta e se ci arrivo mi sentirò soddisfatta e carica, se non ci arrivo proverò un senso di delusione.
voglio stare male? no, quindi devo impegnarmi.
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Ultima modifica di tsubaki; 13-10-2020 a 11:08.
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13-10-2020, 11:13
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#13
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Quote:
Originariamente inviata da tsubaki
solo noi stessi possiamo portarci ad avere la vita che possiamo considerare soddisfacente e quindi normale (anche se trovo soggettivo il concetto di normalità).
quindi come raggiungerlo? prendendo come modello me stessa, credo che l'unica cosa da fare sia rimboccarsi le maniche e darsi una svegliata.
purtroppo nulla cade dal cielo, il tempo passa e solo noi possiamo esser capaci di costruire qualcosa.
nessun altro lo farà per noi.
magari saranno necessari piccolissimi passi e molto più tempo rispetto agli altri.
però ecco, non so cosa intendi con schematizzare il tempo, ma penso che darsi dei piccoli obbiettivi e raggiungerli sia una buona idea.
mi fisso un obbiettivo, devo mettermi al lavoro per arrivare alla meta e se ci arrivo mi sentirò soddisfatta e carica, se non ci arrivo proverò un senso di delusione.
voglio stare male? no, quindi devo impegnarmi.
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Se devi impegnarti il primo punto è stabilire in COSA.
Impegnarsi a fare cose che costano fatica fine a se stessa senza garanzie di risultati peggiora solo le cose.
Aggiungi affanno e frustrazione in una vita già fatta di affanno e frustrazione. Mi rimbocco le maniche ma sono sempre al punto di partenza. Serve uno scopo, se non ce l'hai meglio lasciar perdere e campare alla giornata.
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13-10-2020, 11:22
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#14
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Esperto
Qui dal: Sep 2020
Ubicazione: In una città lombarda
Messaggi: 680
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Se devi impegnarti il primo punto è stabilire in COSA.
Impegnarsi a fare cose che costano fatica fine a se stessa senza garanzie di risultati peggiora solo le cose.
Aggiungi affanno e frustrazione in una vita già fatta di affanno e frustrazione. Mi rimbocco le maniche ma sono sempre al punto di partenza. Serve uno scopo, se non ce l'hai meglio lasciar perdere e campare alla giornata.
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io penso che nessuna esperienza sia fine a se stessa, se la pensiamo così allora finiamo per non fare più niente.
lo scopo ce l'hai: avere una vita normale.
siccome ognuno di noi parte da livelli diversi l'obbiettivo potrebbe anche solo essere uscire di casa da solo a fare una passeggiata nella strada di fronte.
non mi riferisco a chissà quali ambizioni, non possiamo averle se non riusciamo a fronteggiare situazioni di base.
poi, la fatica è la base della vita e se non sei disposto ad affrontarla e magari anche a prenderti delle grandi delusioni rimarrai per sempre fermo in un punto.
ma io stessa sono così, sono ferma immobile nello stesso punto che ormai è diventato confortevole.
ma se voglio cambiare, non posso stare qui e tanto meno vivere alla giornata.
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13-10-2020, 11:23
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Io direi che è una vita soddisfacente per sé quella che si cerca e non una vita normale.
Il problema di fondo è che spesso, in base a quel che si è e al mondo com è fatto si riesce a condurre una vita molto lontana da questo modello, mancano persone, cose da fare e oggetti che si desiderano davvero e per questo si vive male.
Io soluzioni per questo conflitto di fondo non ne possiedo, o si adattano le aspettative all esistenza concreta che si può condurre (ma non è una scelta è una cosa che dovrebbe avvenire non si sa come) o il conflitto resta piú o meno aperto a seconda dei casi... E si vive male.
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Ultima modifica di XL; 13-10-2020 a 11:35.
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13-10-2020, 11:35
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#16
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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La vita non dovrebbe essere fatica, è quello che ci vogliono far credere ma è una stronzata.
Se fai fatica a fare le cose stai facendo le cose sbagliate e imbocchi solo strade senza uscita. Sei come un cieco che si muove a destra e sinistra in una stanza chiusa e invece di trovare l'uscita sbatte sempre contro i muri e alla fine si sfracella la testa.
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13-10-2020, 12:35
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#17
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Esperto
Qui dal: Oct 2020
Messaggi: 690
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Chi ha iniziato ad avere delle basi per il futuro verso i 21-22 anni sicuramente parte avvantaggiato. Quando superi i 30 le porte iniziano a chiudersi, a meno che non hai fatto molta esperienza lavorativa. I grandi supermercati stanno assumendo solo giovani dai 16 ai 29 anni, per sfruttarli e pagandoli una miseria.
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13-10-2020, 14:32
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#18
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Esperto
Qui dal: Jun 2019
Ubicazione: Negaverso
Messaggi: 6,228
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Devi fare quello che porta te alla felicità, la normalità è spesso un concetto imposto dalla società. Occuparti delle tue passioni ,esprimere te stessa darti tempo di capire cosa desideri ed esplorare la tua dimensione interiore ,poi quando sai cosa ti piacerebbe realizzare, piano piano inizi a porti obbiettivi piccoli e costanti e premiati quando qualcosa va bene. Non importa che sia un risultato ottimale ma anche solo un progresso. Impegnati con costanza e vedrai che col tempo qualcosa di bello uscirà e tu starai meglio . Pensa a te stessa e concentrati senza giudicarti.
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13-10-2020, 14:51
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#19
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Avanzato
Qui dal: Oct 2020
Messaggi: 394
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Normalità e Felicità, sono due concetti che difficilmente possono essere sviscerati senza ricadere nella soggettività.
La vera domanda da porsi non è quella del significato delle due parole, ma di cosa rappresentano per noi, in base alla nostra esperienza di vita, la personalità, le aspirazioni che in segreto coltiviamo, e la realtà sociale che ci circonda.
Il tutto senza tener conto dell'imprevedibilità della vita, in contesti in cui, nonostante l'apertura e gli sforzi che un individuo può fare per accogliere gli altri nel presente quotidiano, l'acquisizione di una nuova, ipotetica normalità potrebbe rivelarsi non soddisfacente.
A me è capitato, in piena adolescenza, di desiderare di avere accanto un gruppo folto di persone con cui condividere le uscite pomeridiane e serali, con cui dialogare e sentirsi parte di un qualcosa; questo, in un periodo di forte solitudine percepita.
Volevo semplicemente essere come gli altri
Paradossalmente, sul finire del Liceo, riuscii incredibilmente grazie anche ad altri due amici a formare un gruppo, salvo poi accorgermi che forse avevo, in passato, idealizzato troppo la cosa, non tenendo in considerazione pregi e difetti della questione.
In sostanza, quello che mi sento di dire, è che ognuno di noi non dovrebbe proiettare sugli altri la propria felicità, ma cercare nel profondo di sé un modo per indirizzare la propria vita e possibilmente farsi apprezzare per ciò che si è e non per quello che tanti altri vogliono.
E mi rendo conto che è un affare complicatissimo, e che probabilmente la soluzione sta nel mezzo.
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13-10-2020, 14:56
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#20
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Intermedio
Qui dal: Oct 2020
Ubicazione: Bari
Messaggi: 122
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L'unica cosa che mi sta rendendo felice in questo periodo è fare shopping online, è diventato il mio psicofarmaco. Mi rilassa.
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