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26-11-2019, 15:03
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#21
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Esperto
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,419
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Quote:
Originariamente inviata da Saturnino
No, non succede per il semplice fatto che so come trascorrere il tempo (cmq sono stato a casa solo 2 giorni dal lavoro...ora ho ripreso). Mi sono dedicato un po' ai giochi della ps4 in arretrato che avevo....per il fatto che, durante la settimana...causa lavoro..il tempo che ci dedico non è mai quanto quello che vorrei.
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Questo senz'altro, lavorando il tempo lo occupi già in qualche modo
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26-11-2019, 15:25
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#22
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,770
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Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Cambia tutto.
Ci sono una marea di attività che si possono fare da soli, l'unico vero limite fisico è il territorio in cui si vive, perché se abiti in una zona di campagna circondato solo dai boschi e piove è un conto, se abiti in città circondato da negozi, viali del passeggio, centri commerciali e iniziative nei locali, è tutta un'altra cosa.. Allora li si che è quasi meglio (anzi, senza il quasi) uscire da soli perché puoi decidere liberamente dove andare e cosa fare e non sei vincolato a nessuno
Certo, questo solo se abiti in città, se abiti in un paese piccolo l'unica opzione è uscire per fare sport e poi spostarsi nella città più vicina per incontrare qualcuno
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Appunto, non tutti vivono nella grande città, prendetene coscienza
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26-11-2019, 15:44
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#23
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Esperto
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,419
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Quote:
Originariamente inviata da lowman's
Appunto, non tutti vivono nella grande città, prendetene coscienza
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Nemmeno io vivo nella grande città.
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26-11-2019, 15:53
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#24
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,770
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probabilmente anche se vivessi nella grande città non uscirei, perché i sensi di colpa mi tengono bloccato in casa...e si, mi rompo a stare chiuso qui...però, in un certo senso è confortevole, mi sento al sicuro...infatti credo di essere sulla buona strada per la pazzia
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26-11-2019, 17:19
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#25
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,306
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis-
In teoria potrei anche non lavorare mai nella vita secondo me, facendo due conti, ma qualcosa devo fare perchè alzarsi al mattio senza uno scopp è da suicidio, non è vita e ti toglie la dignità di persona.
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Quoto
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26-11-2019, 17:23
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#26
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Esperto
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: Isola di Poveglia
Messaggi: 6,369
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Io invece invidio chi vive nei piccoli paesi, non crediate che vivere nella grande città renda la vita più facile ad un fobico/timido anzi, è tutto il contrario.
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26-11-2019, 17:41
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#27
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,375
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Quote:
Originariamente inviata da Peste Nera
Io invece invidio chi vive nei piccoli paesi, non crediate che vivere nella grande città renda la vita più facile ad un fobico/timido anzi, è tutto il contrario.
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Lo penso anch'io, non deve essere per niente facile ritrovarsi in mezzo al casino appena esci dalla porta di casa.
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
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26-11-2019, 17:54
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#28
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Esperto
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: Isola di Poveglia
Messaggi: 6,369
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Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
Lo penso anch'io, non deve essere per niente facile ritrovarsi in mezzo al casino appena esci dalla porta di casa.
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
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E questo è solo uno degli svantaggi del vivere nella medio/grande città. Non dimentichiamoci del costo della vita superiore (qui dove vivo io per meno di 500 Euro non affitti neanche un monolocale), della enorme difficoltà nel socializzare per colpa del ritmo di vita frenetico e se cercate di abbordare una ragazza in un locale preparatevi ad una concorrenza agguerritissima.
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26-11-2019, 20:49
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#29
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Banned
Qui dal: Jul 2018
Messaggi: 3,358
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Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Cambia tutto.
Ci sono una marea di attività che si possono fare da soli, l'unico vero limite fisico è il territorio in cui si vive, perché se abiti in una zona di campagna circondato solo dai boschi e piove è un conto, se abiti in città circondato da negozi, viali del passeggio, centri commerciali e iniziative nei locali, è tutta un'altra cosa.. Allora li si che è quasi meglio (anzi, senza il quasi) uscire da soli perché puoi decidere liberamente dove andare e cosa fare e non sei vincolato a nessuno
Certo, questo solo se abiti in città, se abiti in un paese piccolo l'unica opzione è uscire per fare sport e poi spostarsi nella città più vicina per incontrare qualcuno
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Sacrosanta verità, io aggiungo che servono anche i soldi.
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27-11-2019, 00:19
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#30
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Principiante
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 93
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Io anche a 30 anni non l'ho ancora capito e ho paura non lo capirò mai.
Vorrei trovare un lavoro dove riesco a stare tranquilla, con gente non dico amica (anche perché se sono troppo appiccicosi e buoni li vedo come persone false ed è comunque brutto) ma insomma normali, che ti rispettano anche se tu sei brutta, chiusa, antipatica, non socievole, non conforme alla società ecc.
L'ultimo è stato come aiutante amministrativo, statale e fisso, ma in pratica era perché non sapevano dove mettermi. Dovevo "aiutare" ma alla lunga non è andata bene.
Se fossi stata normale, carina, simpatica questa cosa probabilmente sarebbe sorvolata.. sai com'è, i capi erano uomini, dottori, quindi pensavano "Se dobbiamo lavorarci insieme perché lo Stato purtroppo l'ha assunta, almeno che sia bella, non è che ho studiato tanto per poi ritrovarmi insieme a una cosa così".
E alla fine ho lasciato.. però senza un minimo di supporto economico come fa uno? Per ora ho la pensione di mia madre ma sono 500€ al mese e siamo in 3, quando non ci sarà più lei io non so mica cosa posso fare, con i problemi che ho poi.
Bella non lo posso diventare (il fisico è quello che è, anche se mi trucco), socievole posso anche provarci ma non è facile, è proprio un problema di incompatibilità con gli altri, non li capisco, non riesco ad entrare nelle loro "caste", come quando ero a scuola.
Comunque ho rifatto domanda e mi hanno riammessa, stavolta in archivio, almeno lì nessuno dovrebbe più rompermi le scatole.
Certo che non è il massimo del lavoro, perché appunto sono messa lì perché non so fare niente, non ho competenze, non mi so rapportare con gli altri.
Ma cos'altro posso fare allora? Prendermi una laurea? E in cosa? Per fare cosa? Che tanto se mi ritrovo in un gruppo e c'è anche solo una persona con cui non vado d'accordo è la fine?
Stare quindi disoccupata?
Ho provato nel privato ancora, anche il test alle Poste e non sono stata presa. Provato come operaia, addetta alle pulizie, siti web, ma niente.. ma poi chi me lo fa fare a rischiarmela nel privato, che se la ditta fallisce mi ritrovo a casa lo stesso.
"Eh ma almeno hai avuto esperienza, ti sei formata".. e sai che esperienza, per finire lo stesso per strada? Allora tanto vale faccio la parassita statale, alla fine tra la mia sopravvivenza e la "sopravvivenza" statale ora come ora preferisco la mia, e che cavolo, non ho mai fatto male a nessuno, ho sempre cercato di aiutare (anche lì a lavoro), sono brutta e chiusa ma non ci posso fare molto, ho avuto anche problemi e quindi non ho potuto laurearmi e studiare (che cosa poi???), ho fatto non so quanti colloqui quando ancora ero giovane e mai presa, e mi devo sentire dire che lo Stato assume chi non sa fare niente, di iniziare un percorso e trovare la mia strada, come per dire che lì non servi e quindi studiare che trovi un lavoro?
Non so ancora come io abbia fatto a rimanere calma, senza tirare addosso sedie a quelle specie di "medici". Hanno solo avuto la fortuna di poter studiare (probabilmente con i soldi di paparino) e fare i concorsi, fine.
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Ultima modifica di debb_; 27-11-2019 a 00:22.
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27-11-2019, 00:43
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#31
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Esperto
Qui dal: Nov 2019
Ubicazione: Ducato di Modena e Reggio
Messaggi: 512
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La cosa divertente poi è che la disoccupazione viene ritenuta un colpa individuale e non una responsabilità sociale: se per qualunque motivo non hai compiuto i passi giusti (formazione adeguata, esperienze lavorative, ecc.) evidentemente significa che non sai stare al mondo e perciò meriti la condizione in cui ti trovi, non hai diritto a nessun aiuto, non c'è possibilità di riscatto. La colpa è solo tua. Quando si è disoccupati si viene considerati dalla moltitudine al pari di un paria.
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27-11-2019, 00:59
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#32
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Principiante
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 93
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Quote:
Originariamente inviata da Idiota
La cosa divertente poi è che la disoccupazione viene ritenuta un colpa individuale e non una responsabilità sociale: se per qualunque motivo non hai compiuto i passi giusti (formazione adeguata, esperienze lavorative, ecc.) evidentemente significa che non sai stare al mondo e perciò meriti la condizione in cui ti trovi, non hai diritto a nessun aiuto, non c'è possibilità di riscatto. La colpa è solo tua. Quando si è disoccupati si viene considerati dalla moltitudine al pari di un paria.
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In quel caso si spera nella Caritas, aiuti statali, reddito di cittadinanza ecc.. Abbiamo problemi, non riusciamo a trovare un nostro posto nel mondo, non ci date nemmeno una mano? Bene, allora graviamo sullo Stato, quindi su "voi" che lavorate.
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27-11-2019, 01:25
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#33
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Avanzato
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 300
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di professione faccio il parassita.
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27-11-2019, 02:27
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#34
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,053
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Quote:
Originariamente inviata da Idiota
La cosa divertente poi è che la disoccupazione viene ritenuta un colpa individuale e non una responsabilità sociale: se per qualunque motivo non hai compiuto i passi giusti (formazione adeguata, esperienze lavorative, ecc.) evidentemente significa che non sai stare al mondo e perciò meriti la condizione in cui ti trovi, non hai diritto a nessun aiuto, non c'è possibilità di riscatto. La colpa è solo tua. Quando si è disoccupati si viene considerati dalla moltitudine al pari di un paria.
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Il passo da disoccupato perché non c'è lavoro a disoccupato perché non vuole lavorare è molto breve.
In fondo se non vuoi fare lo schiavo è perché non vuoi lavorare.
Ansie, problemi relazionali, etc, poi sono tutte scuse, ti ridono in faccia se li vai a raccontare in giro. La verità è che non vuoi lavorare.
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27-11-2019, 10:51
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#35
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,770
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nessuno qui che ammetta che lavorare è come un dito in culo per un sociofobico...avete mai lavorato?
sono l'unico che se potesse non venderebbe un arto del suo corpo a sti carnefici?
io avevo una visione idealizzata del lavoro, non vedevo l'ora di mettermi in gioco, poi ho lavorato in un paio di aziende e non so se sia stata la sfiga o la semplice realtà sbattuta in faccia, ma mai mi sono sentito così a disagio in vita mia, sia emotivamente che fisicamente, e sfruttato...perché prendersi in giro?
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27-11-2019, 11:18
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#36
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Esperto
Qui dal: Mar 2018
Messaggi: 914
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Rimanendo in topic c'è qualcun'altro che nella vita non ha mai capito che fare? Escludendo fobia ecc, perché magari uno sa quello che vuol fare ma la fobia glielo impedisce.
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Ultima modifica di Mik80; 27-11-2019 a 11:40.
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27-11-2019, 11:20
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#37
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Avanzato
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 300
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Quote:
Originariamente inviata da Mik80
Rimanendo in topic c'è qualcun'altro che nella vita non ha mai capito che fare?
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io mai capito...
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27-11-2019, 11:29
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#38
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 7,899
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Quote:
Originariamente inviata da Mik80
Rimanendo in topic c'è qualcun'altro che nella vita non ha mai capito che fare?
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Io, non servo a niente, una vita inutile.
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07-01-2020, 22:09
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#39
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Esperto
Qui dal: Mar 2018
Messaggi: 914
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Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Questo senz'altro, lavorando il tempo lo occupi già in qualche modo
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Riaggiorno la discussione, io penso però che il lavoro che si cerca lo si cerca anche in virtù di quello che ci piace fare. Perché invece certe persone lo cercano senza saper minimamente che fare? Abbiamo tutti bisogno di lavorare però non ho mai capito questa distinzione.
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08-01-2020, 00:58
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#40
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Intermedio
Qui dal: Nov 2019
Messaggi: 187
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Ho fatto un po di tutto ma non ho mai avuto un obiettivo nella vita, e ora ne pago le conseguenze.
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