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13-05-2025, 10:11
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#6461
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,097
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Libro estremamente fazioso, non leggetelo o, se proprio ci tenete, prendetelo in biblioteca o rubatelo, ma non acquistatelo.
Si tratta di un autore appartenente all'ala conservatrice britannica (neanche poi tanto conservatrice), esponente di un modo di pensare assai terra-terra, privo di una solida base filosofico-politica per potersi cimentare nell'analisi critica di quello che lui definisce "post-modernismo". Infatti nell'area in cui si dedica al vituperio dei pensatori neo-marxisti come Laclau, non è assolutamente in grado di opporre contro-argomentazioni solide ma soltanto benevole prese in giro improntate all'idea che del pensiero neo-marxista "non si capisce niente" e che questi "non parlano come mangiano".
Il libro poi si inabissa nello scandagliare gli isterismi tipici della comunicazione da social media e tale critica potrebbe pure starci, ma è limitata a mettere in ridicolo la controparte (i progressisti o sedicenti tali) senza soffermarsi sulla mole esorbitante di isterismo comunicativo che caratterizza anche i conservatori.

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Avevo letto La pazzia delle follie, sarebbe stato un libro migliore
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13-05-2025, 10:11
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#6462
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
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13-05-2025, 10:12
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#6463
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,097
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Qualcuno ha letto Kristin Lavransdatter?
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16-05-2025, 17:36
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#6464
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
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Nobili contraddizioni: Vizi e virtù dell'aristocrazia inglese del Settecento, di Francesca Sgorbati Bosi.
L'autrice ne sa un sacco, ma soprattutto scrive in maniera molto ironica. Lettura molto piacevole.
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19-05-2025, 17:22
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#6465
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
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Non mi attirano i piaceri innocenti. Costumi scandalosi nella Parigi del Settecento, di Francesca Sgorbati Bosi.
Meno brillante del precedente libro che ho letto dell'autrice, ma comunque sempre interessante.
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22-05-2025, 21:15
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#6466
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
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Eros e virtù. Aristocratiche e borghesi da Watteau a Manet, di Alberto Mario Banti.
Libro brevissimo, probabilmente lo finirò già domani.
Molto interessante, più che altro mi fa rendere conto di quanto io sia ignorante in storia dell'arte, cosa forse inevitabile visto che alle superiori ho avuto quattro insegnanti diversi in tre anni, di cui solo l'ultimo ha effettivamente cercato di insegnare qualcosa.
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24-05-2025, 11:42
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#6467
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
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Il fu Mattia Pascal, di Luigi Pirandello.
Primo libro di Pirandello che leggo in vita mia, l'ho scelto come classico del '900 per le mie letture del 2025.
È abbastanza diverso da quanto mi aspettavo e in realtà ha un'aria più da lettura ottocentesca che contemporanea, del resto è stato pubblicato nel 1904.
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25-05-2025, 17:44
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#6468
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
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Le quattro casalinghe di Tokyo, di Kirino Natsuo.
Incredibilmente non avevo ancora letto nulla di questa autrice giapponese di così grande successo. Tempo di rimediare col suo titolo più noto.
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25-05-2025, 19:24
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#6469
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Avanzato
Qui dal: Jun 2023
Messaggi: 306
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hor, ma davvero leggi così tanto? quante pagine ti spari in un giorno!?
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25-05-2025, 19:32
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#6470
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
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Quote:
Originariamente inviata da Atlas2
hor, ma davvero leggi così tanto? quante pagine ti spari in un giorno!?
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Di solito un centinaio.
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27-05-2025, 13:53
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#6471
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Principiante
Qui dal: Feb 2025
Ubicazione: Veneto (VE/TV)
Messaggi: 28
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E' da moltissimo tempo che non cadevo sulla narrativa contemporanea italiana (che trovo spesso autoreferenziale e in qualche modo 'lontana'), benché Le Perfezioni non appartenga completamente al genere: non del tutto narrativa, insofferente verso il clima culturale italiano. In effetti, non credo sia casuale che la pubblicazione abbia avuto più successo all'estero che in Italia, da cui la natura ampiamente autobiografica dell'opera. Un poco mortificante a livello personale, se posso aggiungere.
Mi sembra in generale un buon lavoro, a cui seguirà la lettura de 'La chiave di Berlino' nei prossimi giorni.
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27-05-2025, 14:02
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#6472
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
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Quote:
Originariamente inviata da GioPonti02
E' da moltissimo tempo che non cadevo sulla narrativa contemporanea italiana (che trovo spesso autoreferenziale e in qualche modo 'lontana')
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Anch'io i contemporanei italiani li guardo soprattutto da lontano, ma credo per altri motivi, che poi sono forse solo pregiudizî.
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27-05-2025, 14:18
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#6473
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Principiante
Qui dal: Feb 2025
Ubicazione: Veneto (VE/TV)
Messaggi: 28
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Anch'io i contemporanei italiani li guardo soprattutto da lontano, ma credo per altri motivi, che poi sono forse solo pregiudizî.
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Per quanto mi riguarda, la distanza è dettata dal fatto che tutta la produzione culturale italiana più in generale mi sembra alquanto avvitata attorno a se stessa, è in un certo senso arretrata, ha contenuti e linguaggi che credo facciano difficoltà a uscire dai confini proprio perché si nutrono di alcuni miti tutti italiani, la superiorità della formazione classica, un qual certo vittimismo, l'incapacità di spiegarsi le radici dell'arretratezza che ne segue e così via. Gran parte delle iniziative culturali (dai convegni locali al cinema) sono largamente sussidiate e hanno poco mercato (altro nemico -peraltro- di gran parte degli autori nostrani).
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Ultima modifica di GioPonti02; 27-05-2025 a 14:22.
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