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30-07-2024, 15:15
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#6181
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Esperto
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,038
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31-07-2024, 17:27
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#6182
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 14,647
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Bébi, il primo amore, di Sándor Márai.
Primo libro che leggo di questo autore. Oggi sono arrivato a un terzo, ma la storia di cui si parla nella quarta di copertina, e a cui credo rimandi il titolo, ancora non si vede. Per il resto ci sono molte elucubrazioni mentali un po' inconcludenti, cosa tipica di molta letteratura europea "colta".
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01-08-2024, 08:12
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#6183
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,519
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Questa città che non finisce mai. Lettere da Roma 1822-32,
Giacomo Leopardi
Queste donne romane che non la danno mai 188822,
Giancazzo Loperdi
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02-08-2024, 17:49
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#6184
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 14,647
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Electric dreams, di Philip K. Dick.
Raccolta di racconti. È sempre piacevole leggere Dick, anche quando non è al massimo della forma sa sempre dare qualcosa.
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02-08-2024, 18:22
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#6185
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 5,263
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Sanctuary di Faulkner
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04-08-2024, 17:25
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#6186
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
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Invernale, di Dario Voltolini.
Leggo molto di rado italiani contemporanei, ma questo l'ho visto consigliato da una persona che trovo abbastanza affidabile.
È breve, l'ho cominciato oggi, lo sto già per finire, è scritto molto bene e lo stile si eleva man mano che la storia procede in tragedia: mi piace pensare che questo l'autore l'abbia fatto apposta, cosa che denoterebbe un ottimo controllo del mezzo espressivo.
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05-08-2024, 09:41
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#6187
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
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Questa è l'acqua, di David Foster Wallace.
Rilettura. È il secondo libro che riesco a rileggere quest'anno, dopo che l'anno scorso non ero riuscito a fare nemmeno una rilettura.
Un po' alla volta mi piacerebbe rileggere tutto quello che ha scritto Wallace, magari partendo proprio dalle cose sue che mi erano piaciute meno.
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06-08-2024, 17:30
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#6188
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
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Sword & Sorcery: L'epopea di Fafhrd e del Gray Mouser, di Fritz Leiber.
Un classicone del fantasy.
Ne avevo letto qualche pezzo, penso alle superiori, e non ne ero rimasto molto colpito.
Ora approfitto di questo volumone che riunisce tutta la saga. Sono appena all'inizio, ma sembra tutto molto intrigante.
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06-08-2024, 17:47
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#6189
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
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How to Scam the Scammer
Consigliatissimo!
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06-08-2024, 22:11
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#6190
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Regno dei fini
Messaggi: 1,912
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Qualcuno lo ha letto?  io no e credo che non ci capirei un’acca
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11-08-2024, 20:26
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#6191
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 14,647
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Quote:
Originariamente inviata da Tobia Asociale
Mi potete consigliare un buon libro recente di fantascienza? Sono di gusti difficili e ristretti, lo ammetto, e non sto trovando niente che mi attiri. Mi piacerebbe un suggerimento da parte di hor, se possibile.
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Fantascienza può voler dire molte cose e i gusti variano anche da lettore a lettore di fantascienza. Comunque provo a proporti alcuni titoli.
Non so se possa essere considerato "recente", ma il mio libro di fantascienza preferito, Luce dell'universo, in Italia è stato pubblicato nel 2006. È una fantascienza un po' particolare, misticheggiante, dalla trama non necessariamente solida e lineare, è una lettura che richiede un certo impegno.
Invece tra le cose di fantascienza più recenti che ho letto, mi vengono in mente:
- La trilogia Rivelazione di Alastair Reynolds, raccolta due anni fa in un volumone unico. Se hai letto e apprezzato il ciclo della Fondazione di Asimov potrebbe piacerti, visto che ne riprende l'ambizione di narrare eventi su scala galattica, con in più il dettaglio, la complessità e le problematiche più tipiche dei nostri anni. Un difetto può essere che il volume è davvero grosso e richiede tempo per arrivare fino in fondo.
- I cronoliti, di Robert Charles Wilson. In Italia è stato pubblicato l'anno scorso, anche se l'originale è del 2001.
- La canzone del tempo, di Ian R. MacLeod. Pubblicato in Italia due anni fa, l'originale risale al 2009. Anche questa è una fantascienza un po' particolare, molto poetica e poco tecnologica. Ho notato apprezzamenti contrastanti da parte dei lettori.
Mi viene in mente adesso: se invece vuoi provare qualcosa di poco noto, ma molto buono come idee e gestione della trama, c'è Tutto l'amore disperato delle cose, di Tadako Okada, misteriosa autrice nippo-italiana che secondo me merita di essere più conosciuta.
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Ultima modifica di Hor; 11-08-2024 a 20:32.
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16-08-2024, 11:29
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#6192
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 1,810
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È il primo libro che leggo di Mishima. Di lui conosco a grandi linee la biografia e l’omonimo film di Paul Schrader che consiglio a tutti. Pensavo che sarebbe stato Neve di Primavera ad introdurmi al mondo di Mishima. Invece qualche giorno fa sono andato in una libreria nuova, molto bella. Il proprietario ha detto che l’affitto costa molto quindi ha dovuto sistemare i libri come meglio poteva. Toccava spostare, sollevare libri per trovarne altri. Poi mi sono imbattuto in Confessioni di una maschera e ho sentito l’obbligo interiore di comprarlo. Il tema dell’indossare una maschera e celare la propria identità è a me molto caro.
Ho letto qualche pagina e si prospetta un ottimo libro. Ho grandi aspettative.
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16-08-2024, 11:32
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#6193
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Regno dei fini
Messaggi: 1,912
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Quote:
Originariamente inviata da juan
È il primo libro che leggo di Mishima. Di lui conosco a grandi linee la biografia e l’omonimo film di Paul Schrader che consiglio a tutti. Pensavo che sarebbe stato Neve di Primavera ad introdurmi al mondo di Mishima. Invece qualche giorno fa sono andato in una libreria nuova, molto bella. Il proprietario ha detto che l’affitto costa molto quindi ha dovuto sistemare i libri come meglio poteva. Toccava spostare, sollevare libri per trovarne altri. Poi mi sono imbattuto in Confessioni di una maschera e ho sentito l’obbligo interiore di comprarlo. Il tema dell’indossare una maschera e celare la propria identità è a me molto caro.
Ho letto qualche pagina e si prospetta un ottimo libro. Ho grandi aspettative. 
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Libro stupendo! Buona lettura Juan e ben ritrovato sul foro!
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17-08-2024, 00:18
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#6194
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Esperto
Qui dal: May 2014
Messaggi: 4,224
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Quanto vorrei un Fromm umano tascabile...
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19-08-2024, 16:20
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#6195
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,505
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Recenti letture...
Fiesta - Ernest Hemingway
Mentre morivo - William Faulkner
Creatura di sabbia - Tahar Ben Jelloun
Puri uomini - Mohammed Mbougar Sarr
Ritorno a Haifa - Ghassan Kanafani
Voci in fuga - Abdulrazak Gurnah
Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano - Eric-Emmanuel Schmitt
Casa di giorno casa di notte - Olga Tokarczuk
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20-08-2024, 18:26
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#6196
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 1,810
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Molto piacevole.
Mi ha colpito quando all'inizio Zarathustra si rivolge al sole dicendo '' che cosa mai sarebbe la tua felicità se tu non avessi a chi splendere''.
Belle anche le tre metamorfosi di cui il mutamento finale è quello in fanciullo.
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21-08-2024, 17:01
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#6197
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Esperto
Qui dal: May 2020
Messaggi: 4,683
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Donkey Kong. La leggenda dei platform
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23-08-2024, 17:22
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#6198
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
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Messaggi: 14,647
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Percival Everett di Virgil Russell, di Percival Everett.
Letteratura sperimentale. Richiede attenzione alla lettura ma è piacevole, anche se ha la mania americana per le storie di vita un po' disastrate.
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25-08-2024, 17:51
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#6199
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 14,647
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Anime morte, Nikolai Gogol.
Sto facendo un po' di fatica a ingranare con la tipica prosa ottocentesca e il suo ritmo disteso, ma vado avanti anche perché da quel che ho capito il romanzo contiene elementi fantastici (invece quelli satirici, che dovrebbero esserci anch'essi, mi sa che li sto perdendo tutti, ma del resto della Russia dell'800 non so nulla).
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25-08-2024, 19:52
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#6200
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,384
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Rizieri Mercatante è un soldato della Seconda Guerra Mondiale che, complici le atrocità del campo di battaglia, decide di disertare dalla Sicilia per fare rientro nella sua terra (la Calabria); terra che sta venendo letteralmente scossa da quello che si crede essere il minotauro della leggenda. In tutto questo pendono sul suo destino, come predettogli in età fanciullesca da una zingara, tre stelle che corrispondono ad altrettante figure femminili. E una terribile sentenza.
Dovevo finire Oga Magoga da tipo due anni se non di più ma alla fine l'ho abbandonato e ripreso diverse volte. Purtroppo quando comincio a leggere un libro lo devo portare a termine a tutti i costi (l'unica eccezione è stata un'introduzione al pensiero di Foucault che penso getterò nel caminetto che neanche possiedo), altrimenti non penso proprio che avrei utilizzato tutto questo tempo per leggere il romanzo in questione. Il problema non è che si tratta di un'opera brutta, anzi, ci sono diversi aspetti positivi e pure molto validi:
-Abbiamo l'utilizzo di una lingua, con una sua melodia che traspare già dal titolo, che è un misto tra il calabrese e l'italiano e su cui lo stesso Occhiato, rivendica l'originalità rispetto ad altri suoi contemporanei:
"Quando, nel 1975, vedeva la luce Horcynus Orca, già da un ventennio circa il mio romanzo era bell’e definito nel suo essenziale congegno narrativo (ne conservo le vecchie stesure), e quando Camilleri attingeva la fama intorno agli anni 1994-95, credo, già un quinquennio prima era uscito il mio libro Carasace. Penso che questo basti. Semmai, più che un seguace, potrei essere considerato un anticipatore"
L'amico se la tirava poco 
-L'accuratezza del mondo rappresentato: si capisce benissimo che l'autore ha una conoscenza, anche e soprattutto diretta, di quel preciso contesto culturale e sociale (a tal proposito mi fa ridere che il finale sia lo stereotipo della terronata  ). Non a caso è palese che la voce narrante sia lo stesso Occhiato, qua nelle vesti di un cugino di Rizieri e che molto raramente fa capolino.
-Passaggi molto riusciti come la discesa nell'aldilà di Donna Brandoria per sconfiggere il minotauro e il finale.
E però è un libro che ha anche diversi difetti:
-Non so quante volte viene ricordato che la mortazza, la Morte, la Mastressa traffina (e mille altre sinonimi di sorta) incombe su Rizieri. Un continuo. Ma un continuo continuo; ché se da un lato è una tecnica palesemente voluta per rendere l'idea dell'ineluttabile, dall'altro dopo trecento pagine uno già si è rotto. Non ho idea di quanto spazio sia stato utilizzato per parlare della figura antropomorfizzata della morte, ma è davvero eccessivo.
-Parzialmente legato al punto di prima: il volume del libro (1300 pagine in formato bello grande). Davvero troppo per quanto viene raccontato, anche perché se Occhiato ha uno stile molto interessante non è comunque Proust e le ripetizioni / allungamenti di brodo escono prepotentemente fuori. Probabilmente il romanzo si poteva dimezzare e non è un'iperbole.
-I personaggi: la loro gestione mi è sembrata un po' sconclusionata. Non che siano fatti di cartapesta (anzi, direi che sono tutti molto ben riusciti) ma più che dare il respiro di un'opera-mondo, come è stata definita, danno l'idea di essere tutti dei burattini che vengono prepotentemente sovrastati da Rizieri e dalle sue stelle.
In ogni caso è un libro interessante in cui i miti vengono interpretati come un dispositivo costantemente capace di rinnovarsi nel presente ma sul quale avevo aspettative grossisime, visto anche quanto avevo letto in merito, che sono state deluse. Anche perchè se mi leggo un mattone io voglio qualcosa di più dell'"interessante".
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