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07-10-2018, 16:30
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#3681
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Banned
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 6,485
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16-10-2018, 18:49
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#3682
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 608
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Sto leggendo diversi saggi ultimamente, ma mi rendo conto che mi rimane poco e apprendo poco. Veramente frustrante. Penso che il motivo principale è il lavoro prettamente mentale e mnemonico che svolgo per 8/9 ore al giorno che non mi permette di immagazzinare molte altre informazioni, o comunque di perderle alla svelta.
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Ultima modifica di TheProphet; 16-10-2018 a 18:59.
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16-10-2018, 18:59
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#3683
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Avanzato
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 304
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Quote:
Originariamente inviata da TheProphet
Sto leggendo diversi saggi ultimamente, ma mi rendo conto che mi rimane poco e apprendo poco. Veramente frustrante.
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Pure io ho questo problema, non riesco a far mio quello che leggo, se non alcune cose, ma che comunque fatico ad esplicare all'esterno. Si è frustrante..
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16-10-2018, 19:11
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#3684
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: Paris, Rue de la Merde
Messaggi: 4,503
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Monsieur Teste di Valery
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16-10-2018, 19:15
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#3685
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 608
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Quote:
Originariamente inviata da Tragicomico
Pure io ho questo problema, non riesco a far mio quello che leggo, se non alcune cose, ma che comunque fatico ad esplicare all'esterno. Si è frustrante..
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So che leggere un certo tipo di saggi, economici/politici/filosofici dovrebbe essere un po' come studiare, quindi dovrebbe aiutare prendere appunti, creare mappe concettuali e soprattutto esporre e discuterne, ma a quel punto non avrei più tempo sufficiente, dunque spero di riuscire ad acquisire i concetti anche tralasciando dei dettagli che comunque potrei andare a ricercare, ma inizio ad essere un po' scettico.
Va anche detto che magari ripensando ad un argomento dal nulla non si riesce a ricordare nulla, poi magari nell'ambito di una discussione pian piano le informazioni tornano alla memoria.
Per me che faccio della lettura l'unico interesse è totalmente sconfortante.
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16-10-2018, 19:43
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#3686
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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RIP Arto Paasilinna
uno dei miei scrittori preferiti
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16-10-2018, 19:54
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#3687
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Principiante
Qui dal: Aug 2018
Ubicazione: ansialandia
Messaggi: 71
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Finito battle royale devo dire che e un bel libro,
Poi sto leggendo the mist di Stephen King (un Po noioso)
E infine leggero pure il racconto dell'ancella☺
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17-10-2018, 18:38
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#3688
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,433
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Ho cominciato oggi a leggere Jerusalem di Alan Moore.
Sono circa 1.500 pagine, mi terrà compagnia per un bel po'...
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17-10-2018, 20:17
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#3689
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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Quote:
Originariamente inviata da Gilliant
- 'Perchè si devono amare i bambini' di Sue Gerhardt
In pratica la non (o l'eccessiva) stimolazione di alcune aree cerebrali può portare (conta anche l'esperienza e l'ambiente in cui cresce il soggetto) all'emergere di condizioni patologiche quali anoressia, abuso di sostanze, disturbi della personalità e comportamenti anti-sociali.
Le relazioni interpersonali formano il nostro carattere, risulta fondamentale l'amore per svilupparci pienamente come esseri umani.
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Già…
Infatti anche l'isolamento e l'abbandono da parte della madre, di cuccioli di scimpanzé, porta inevitabilmente a quest'ultimi, sintomi come automatismi, depressione etc.
Così pure si è visto in passato che i bambini piccolissimi, cresciuti in orfanotrofi, deprivati di affettività materna, mostravano anche loro sintomi depressivi, di mutismo e anoressia come i cuccioli animali.
Questo spiegherebbe la teoria complessa della genetica, della chimica e dell'ambiente nella depressione e di altri disturbi…
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21-10-2018, 00:00
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#3690
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Avanzato
Qui dal: Mar 2017
Ubicazione: pavia
Messaggi: 416
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Quote:
Originariamente inviata da Noriko
Già…
Infatti anche l'isolamento e l'abbandono da parte della madre, di cuccioli di scimpanzé, porta inevitabilmente a quest'ultimi, sintomi come automatismi, depressione etc.
Così pure si è visto in passato che i bambini piccolissimi, cresciuti in orfanotrofi, deprivati di affettività materna, mostravano anche loro sintomi depressivi, di mutismo e anoressia come i cuccioli animali.
Questo spiegherebbe la teoria complessa della genetica, della chimica e dell'ambiente nella depressione e di altri disturbi…
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Ciao Noriko,avviene proprio come nei concetti da te espressi...l'integrità psico-fisica dell'essere umano adulto dipende molto da come la madre (o la figura di attaccamento) interagisce con lui/lei fin dai primi mesi di vita o addirittura quando questo/a è ancora nell'utero.
Dalla relazione con la madre un bambino (tenuto conto delle variabili ambientali e future esperienze) impara a interagire con il prossimo...
Col tempo ho preso coscienza di questo...mi accorgo di applicare gli stessi schemi 'infantili' nelle situazioni interpersonali 'difficili'. Ho sempre avuto un carattere 'evitante', soprattutto con chi mi allontana o rifiuta...a questo altrui comportamento rispondo a mia volta con un allontanamento, soffrendo tantissimo. Come conseguenza mi ritraggo in me stesso isolandomi.
Molte volte sono io stesso a ricreare le condizioni per un rifiuto, oppure vado a innamorarmi (è successo pochissimo) di ragazze per niente o poco interessante alla mia persona...è come rotolarsi nel fango.
Assolutamente non voglio dare la colpa ai miei genitori...bisogna darsi una mossa...forse un leggero miglioramento si può ancora fare.
Con l'esperienza di obiettore in un ente che accoglieva ragazze madri, mamme in difficoltà con i loro bambini, bimbi dati in affido dal tribunale dei minori, ho toccato con mano queste problematiche. Simpatizzavo con questi bambini, forse perchè in parte mi rivedevo in loro.
L'argomento della psicologia dello sviluppo e dell'infanzia, insieme alle neuro-scienze, mi sta appassionando molto.
Pochi giorni fà ho finito di 'Una base sicura' di Bowlby (un classico della teoria dell'attaccamento) ed ho iniziato 'bambini del futuro' di W. Reich.
Ovviamente le letture, le ricerche servono ben poco se non sono coadiuvate dall'azione.
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21-10-2018, 00:17
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#3691
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
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Quote:
Originariamente inviata da Gilliant
...l'integrità psico-fisica dell'essere umano adulto dipende molto da come la madre (o la figura di attaccamento) interagisce con lui/lei fin dai primi mesi di vita o addirittura quando questo/a è ancora nell'utero.
Dalla relazione con la madre un bambino (tenuto conto delle variabili ambientali e future esperienze) impara a interagire con il prossimo...
Col tempo ho preso coscienza di questo...mi accorgo di applicare gli stessi schemi 'infantili' nelle situazioni interpersonali 'difficili'.
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Argomento molto interessante, lo tratto in terapia e spiega molto bene il modo in cui si interagisce con gli altri, soprattutto i rapporti più stretti.
Quote:
"La teoria dell'attaccamento. John Bowlby e la sua scuola" di Jeremy Holmes
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Quote:
'Perchè si devono amare i bambini' di Sue Gerhardt
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Segno.
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21-10-2018, 09:10
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#3692
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Avanzato
Qui dal: Mar 2017
Ubicazione: pavia
Messaggi: 416
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Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
Argomento molto interessante, lo tratto in terapia e spiega molto bene il modo in cui si interagisce con gli altri, soprattutto i rapporti più stretti.
Segno.
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Nella teoria dell'attaccamento sono contemplati quattro stili caratteriali (o meglio 'modelli operativi interni'):
1.sicuro; in questo caso la madre interagisce adeguatamente alle richieste del bambino. Quest'ultimo sviluppa un modello interno di una persona che si prende cura di lui, affidabile, sensibile, di un sé meritevole di amore. Crescendo con questo background, acquista sicurezza nei rapporti sociali.
2.ansioso; l'individuo non ha la certezza che il genitore sia disponibile a rispondere o dare aiuto se chiamato in causa. Ciò porta all'angoscia di separazione, all'attaccamento morboso, nel ricercare conferma dell'amore o dell'accettazione perché di questo non si è sicuri. La 'sindrome dell'abbandono' in poche parole.
3.evitante; l'individuo, non avendo la fiducia di venire accolte le sue richieste di aiuto nel bisogno, si aspetta di essere rifiutato seccamente.
Il più delle volte e' generata da lutti o abbandoni.
Inutile aggiungere altro...molti (me compreso) sul forum hanno questa 'sindrome'...
4.ambivalente; il bambino non sa quale possa essere il comportamento del genitore nei suoi confronti.
In questo caso potrebbero rientrare abusi, maltrattamenti sui piccoli. Cosi come genitori che non hanno superato un lutto o madri che hanno subito loro stesse abusi nell'infanzia.
Ovviamente, quelli descritti, sono casi limite...ottenuti dall'osservazione dei bambini in tenera età...poi da tener conto ci sono le esperienze future.
Sttregatta, una curiosità: che tipo di terapia stai seguendo:comportamentale, gestaltica o altro?
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Ultima modifica di Gilliant; 21-10-2018 a 09:13.
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21-10-2018, 10:18
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#3693
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
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Stavo leggendo la valle lunga trovato a casa dei nonni e quando finisce il primo “capitolo” mi accorgo che non era un romanzo ma una raccolta di racconti, ci sono rimasta troppo di merda perché io volevo sapere come andava avanti la storia della donna di questo primo racconto ):
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21-10-2018, 12:01
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#3694
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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Comprato ieri a 4 euro da Mercatopoli, ho iniziatoLa verità sul caso Harry Quebert.. dato che ne ho sentito parlare molto bene. Sono alle prime pagine e mi sembra molto ben scritto, uno stile molto scorrevole
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21-10-2018, 12:19
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#3695
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
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Quote:
Originariamente inviata da Gilliant
3.evitante; l'individuo, non avendo la fiducia di venire accolte le sue richieste di aiuto nel bisogno, si aspetta di essere rifiutato seccamente.
Il più delle volte e' generata da lutti o abbandoni.
Inutile aggiungere altro...molti (me compreso) sul forum hanno questa 'sindrome'...
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Sì, anche io.
Quote:
Sttregatta, una curiosità: che tipo di terapia stai seguendo:comportamentale, gestaltica o altro?
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TCC con schema therapy.
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21-10-2018, 13:06
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#3696
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Intermedio
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 160
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Sibilla Aleràmo, Una donna
(Ho cominciato a leggerlo ieri sera al lume dei lampioni dentro la mia automobile parcheggiata, in una specie di momento di pausa; ero fuori casa, nella città vicina).
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26-10-2018, 17:00
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#3697
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 784
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LE PRESENZE INVISIBILI di Philip K. Dick (è un raccolta di racconti brevi)
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26-10-2018, 17:34
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#3698
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Avanzato
Qui dal: Jun 2018
Messaggi: 445
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Copia-e-incolla di Danny Wallace
Me lo avevano regalato per il compleanno anni fa, non so come mai non l'ho ancora letto...
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03-11-2018, 00:05
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#3699
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Principiante
Qui dal: Oct 2018
Messaggi: 28
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Ho iniziato Il Processo, di Kafka.
L'ho comprato senza sapere che è un'opera incompiuta spero di non rimanere troppo deluso quando si interromperà
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03-11-2018, 00:43
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#3700
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Intermedio
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 131
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Quote:
Originariamente inviata da fobotto
Ho iniziato Il Processo, di Kafka.
L'ho comprato senza sapere che è un'opera incompiuta spero di non rimanere troppo deluso quando si interromperà
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Penso che la delusione non sarà così intensa, considerando che un capitolo finale c'è. Il Castello, invece, credo che lasci un più marcato senso di incompiutezza - ma è pur sempre un capolavoro letterario di prim'ordine.
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