pokorny

"Ordine mondiale" di H. Kissinger. Sembrava interessante ma si sta dimostrando noioso, non credo che la storia mondiale sia interpretabile usando la pace di Westfalia come metro di misura, anche se ovviamente è l'autore per primo a dire che non è applicabile fuori dal ristretto contesto in cui ha avuto senso.

pokorny

Ultimamente la B&B sta pubblicando cose che mi paiono non all'altezza degli anni scorsi. Sono stato in libreria qualche giorno fa e sullo scaffale scientifico ho visto roba che dopo averla sfogliata mi pare in qualche caso imbarazzante. Ma del resto se Adelphi pubblica i pensieri filosofici di Rovelli che filosofo non è, perché no?

zoe666

Blue Sky

Angus

E' il secondo che leggi di Mishima, se non sbaglio. Commenti?

Blue Sky

Lo sto iniziando oggi, seguo la logica del "che libro stATE leggendo" .

Non conosco molto di giapponese, ma mi sono piaciuti particolarmente i due che ho letto di Kawabata, col suo stile estetico e inespresso. Ne leggerò sicuramente altri suoi.
Quanto a Mishima, ho letto La voce delle onde, tra l'altro su consiglio di un mio caro amico, però a una prima lettura non mi ha colpito particolarmente, se non in alcuni passaggi. Ma prima di giudicarlo frettolosamente ho voluto leggerne il prima possibile un altro per avere un'idea appena più compiuta.
Tu hai qualche suo romanzo da consigliare?

Angus

Posto che ne ho letto solo alcuni, ho apprezzato la sua produzione giovanile più di quella matura. Più di tutto forse mi sono piaciuti i suoi (delicatissimi) racconti.

Blue Sky

Bene, ho visto che sono editi da Feltrinelli anche quelli. Magari al prossimo giro.

Demiurgo

I racconti del detective Kindaichi

no one

"Le origini del male" di Youjeong Jeong

juan

In caso non fosse ancora ben chiaro che mi piace Calvino

Hor

Riferito ad alcuni interventi più sopra: io Mishima non sono mai riuscito a farmelo piacere, ma forse finora ho letto solo i libri "sbagliati" (non ho mai letto quelli ritenuti più importanti, come Il padiglione d'oro, Confessioni di una maschera o la tetralogia del mare della fertilià).

Hor

Una rivoluzione della mente. L'Illuminismo radicale e le origini intellettuali della democrazia moderna, di Jonathan Israel.
Ho letto appena il primo capitolo ma mi sta già dando diverso spunti. Un piccolo problema è che l'autore tende a scrivere frasi lunghe e piene di incisi, spesso in maniera disordinata. A volte mi devo fermare e tornare indietro a rileggere. Ma forse è solo un problema di traduzione non eccelsa.

Angus

M. ha una capacità di approfondimento psicologico e scrive con un lirismo quasi confrontabili con un Herman Hesse. Mi ha lasciato a bocca aperta.

Gummo

Antico testamento @_@
È molto interessante ma tremendamente prolisso, con questi capitoli dedicati alle genealogie...

Intanto oggi ho trovato su eBay Viaggio al termine della notte di Céline, non vedo l'ora arrivi, mi ispira molto.

Hor

Irrazionalità: Storia del lato oscuro della ragione, di Justin E.H. Smith.
Ho letto l'introduzione, ma già mi sembra un libro formidabile. Mi sta dando tanto su cui pensare, l'autore sa molte cose e soprattutto dimostra una gran testa.
Rischia di diventare il miglior saggio che leggo per il 2023.

Hor

Scienza, quindi democrazia, di Gilberto. Corbellini.

Angus

E' interessante l'argomento secondo cui la scienza propone criteri cognitivi e morali (ovvero un'etica) che regolano la convivenza civile. Pochi fanno notare che è un ruolo tradizionalmente associato alla religione (anche per evitare il rischio di "volgarità" associato spesso a tale argomento). Quasi nessuno si chiede perché c'è tutto questo bisogno di guida etica nella gestione della vita pubblica.

Come sempre, nella nostra società va tutto al meglio, o siamo sulla strada giusta perché vada tutto al meglio.

Blue Sky

Dopo averlo letto, devo dire che la prima parte del romanzo, quella in cui parla dei suoi ricordi giovanili, ho davvero fatto fatica a portarla avanti. Forse non era il momento adatto per me, forse lo stress del lavoro, ma ho rischiato davvero di chiudere il libro.
Invece devo dire che tutta la seconda metà, in cui finalmente gli eventi iniziano a mettersi in fila in una narrazione più lineare, mi è piaciuta e ci sono stati dei punti che mi hanno coinvolto.
Non mi sono riconosciuto in molte emozioni raccontate dall'autore (il protagonista è uno svogliato giovane dalla non confessata omosessualità), però è notevole la capacità di introspezione del suo personaggio, ed è difficile non riconoscersi in almeno una riflessione, almeno un pensiero, dei tanti raccontati. Un romanzo costantemente rivolto a rappresentare emozioni e pensieri. Mi ha dato una chiave di lettura migliore anche per "La voce delle onde" che avevo letto prima.
Io avevo apprezzato molto Kawabata, che sotto questo aspetto mi pare l'opposto.

Angus

Mi fa piacere che tu l'abbia apprezzato. La capacità introspettiva di Mishima è davvero notevole, di una precisione e una profondità taglienti. Se vuoi sperimentare qualcosa di simile (ma con molte diversità), e se non l'hai già letto, ti consiglio di dare una possibilità a Herman Hesse.