Bluevelvet93

Finito Norwegian Wood di Murakami. Mi è piaciuto. Non un capolavoro ma rimane comunque un romanzo emozionante nella sua semplicità.

sardinia

leggo pochissimo,mi piacerebbe incominciare a leggere qualche libro

Odradek

un filo meglio della Yoshimoto...

Bluevelvet93

Mai letto nulla di lei. Solitamente non leggo roba contemporanea ma i classici.

zoe666

ha una bella scrittura la yoshimoto, molto semplice ma trovo sia sottovalutata dai più.

Bluevelvet93

A me invece piacciono maggiormente le cose intricate. La roba che mi è piaciuta di più quest' anno è, per ora, I miserabili di Hugo, un discreto mattonazzo

albertoc

visto che ti è piaciuto ma non abbastanza, cosa non ti è piaciuto del libro? troppo semplice dici? secondo me è un romanzo molto profondo..
quanto ci sono rimasto male per Sturmtruppen e quanto ho imparato dalla sua storia.. e se mi ha colpito un personaggio così secondario come lui figurati gli altri; è difficile trovare dei personaggi così realistici e così poetici in un romanzo..

Bluevelvet93

Penso che molti del forum si rivederebbero in Sturmtruppen A proposito, mi dava fastidio il fatto che di Sturmtruppen, a parte nell' inizio, non se ne parla più per tutto il resto del libro, ma con il senno di poi è una mossa azzeccata, rende benissimo l' idea di qualcosa scomparso ma che continua allo stesso tempo ad essere presente. Comunque di difetti palesi direi nessuno, ma manca quel qualcosa per reputarlo un librone vero e proprio. La cosa che mi è piaciuta di meno forse è la caratterizzazione anonima, o quantomeno ambigua, del protagonista. Però si vede che il tema del suicidio è molto sentito da Murakami.

Ansiaboy

in libreria l'altro ieri avevo incominciato a leggere La metafidica dei babbuini

un libro che parla la società di questa scimmie desrivendo fatti e aneddoti di un gruppo di babbuini del delta del okawango


il libro si concentra particolarmente sulla differenza dei ruoli dei babbuinu maschi e babbuine femmine

femmine aristocratiche e maschi competitivi e spacconi anche se non tutti son uguali.

Dedalus

Un paio di articoli, di Togliatti ed Asimov, di critica su 1984 di Orwell. Molto interessanti; il libro ne esce alla fine come un'accozzaglia di luoghi comuni e profezie mancate, buono solo a nutrire le isterie di una pseudosinistra che — tarata sulle sue lezioni — non può esistere in alcun modo.
L'opera di ridimensionamento dei miti politici più deleterî prosegue.

notime

strano che sia uno dei testi più citati qui vero?

ah, e l'Ideologia Tedesca.

liuk76

Ristorante al termine dell'Universo - Douglas Adams - Mondadori



Una gigantesca autostrada cosmica sta per essere costruita nei pressi del sistema solare. Un'uscita secondaria è prevista vicino a un piccolo pianeta azzurro-verde, abitato da primitive forme di vita intelligente, discendenti dalle scimmie. Un pianeta vecchio e inutile, insomma, che va rimosso. Viene a saperlo Ford Perfect, un alieno in incognito sulla Terra. Che fare? Abbandonare al più presto il pianeta in demolizione alla ricerca di lidi più sicuri. E così, in compagnia dell'amico umano Arthur Dent, dell'ex presidente della galassia Zaphod Beeblebrox, del lunatico androide Marvin e della sensuale profuga Trillian, Ford inizia le sue peregrinazioni attraverso l'universo. Alla ricerca di un ultimo angolo caldo dove poter gustare una buona cena, e dove il cibo "letteralmente" parla. L'irresistibile seguito di Guida galattica per autostoppisti , un capolavoro della science fiction del ventesimo secolo.

reknub

Marketing not marketing di patrizia pastore e
Il viaggio d'inverno di amelie nothomb

SUBurbe

finalmente ho finito Walden

_Diana_

E Murakami?

Scherzo, anche io ho questa preferenza per i classici, ma essendo un animale curioso, ai tempi che furono, provai "Kitchen" di Yoshimoto che non mi ha lasciato molto.

L'ho rivalutata quando lessi il racconto "Moonlight Shadow" che si trova alla fine dello stesso libro che ho citato prima, quello merita a mio dire, molto affascinante.

DeadMan87

Città di carta - John Green

Winston_Smith

Nel caso del servo di Stalin Togliatti, si tratta di evidente coda di paglia (alla faccia delle profezie mancate). Ovviamente la vera pseudosinistra è quella di chi, come il compagno Ercole, lecca gli stivali all'imperialismo, al culto della personalità e alla realpolitik che a Kissinger gli fa un baffo. Imperialismo che pretende di non essere tale solo perché si maschera con la bandiera rossa (ma intanto si spartisce la Polonia con i nazisti oppure invade Budapest con i carri armati, wow, questa sì che è vera sinistra).
Quanto ad Asimov, lo ricordavo più acuto. Anche il grande Omero ogni tanto sonnecchia (cit.).

Sulla questione, consiglio (forse l'ho già fatto qui) un'interessante lettura: Orwell oggi Orwell di Beatrice Battaglia

Dedalus

Pat pat, Winston.

Winston_Smith

Di cosa stiamo discutendo? Perché rispondi tirando in ballo me ad affermazioni che riguardano scrittori e uomini politici, ma non te?

rosadiserra

Anch'io ho avuto il mio periodo "Yoshimoto", anni fa, anche a me piaceva il suo stile scorrevole, soprattutto la capacità di trattare argomenti potenzialmente foschi in maniera non soffocante, io lessi con piacere "Kitchen", probabilmente anche perché quando venne pubblicato in Italia poteva considerarsi, almeno per certe tematiche, originale.

È parecchio che non leggo qualcosa di suo, c'è qualche novità interessante?