Una volta facevo un certo tipo di vita, in un altro luogo e in un altro tempo, ed ero molto molto triste, solo che non lo sapevo. Questo consisteva in uscire con delle persone il sabato sera e cazzeggiare totalmente. Ebbene, dopo anni ho capito che stavo malissimo a fare quello e che mi causava un disagio fortissimo, non solo per la fobia sociale e quindi per la paura di espormi, ma anche e soprattutto per un mio rifiuto personale(nevrotico?un evitamento?) a vivere in quel modo, uscite, discoteca, parlare del nulla per luoghi comuni, prendere in giro persone diverse, parlare di gossip, ridere in continuazione senza apparente motivo. Ecco, questo stile di vita mi deprime moltissimo, sento un mal di testa tremendo ogni sera così che faccio, un senso spaventoso di vuoto e di baratro si apre dinnanzi a me ogni volta che torno a casa, mi sento io per primo senza senso, poi gli altri che fanno questa vita senza senso, poi la vita stessa senza senso...in poco tempo queste considerazioni mi portano alla conclusione irrazionale che è meglio farla finita...per cui io proprio non riesco a trovare una mia dimensione in questo stile di vita.
Bene, fatta questa premessa, ecco dove sta il problema: mi trovo in queste settimane e giorni a dover fronteggiare inviti continui di questa compagnia di amici diciamo anche (sbilanciandosi)discotecari, che fa questo stile di vita sopra detto. Ecco, in un primo tempo mi ero lasciato coinvolgere da loro(per uscire un pò dalla solitudine cosa non si fa), ed attratto dalla voglia di conoscerli come persone. Ben presto ho però capito che è gente che fa questa vita, che non c'è niente da conoscere o meglio che se anche dovessi conoscerli conoscerei un certo tipo di persone che vive convintamente in un certo modo e pensa convintamente in un certo modo, diciamo, da popolo della notte. Ovviamente non condivido questa visione e perciò mi trovo nella posizione molto scomoda di recitare la parte della persona che rifiuta continuamente gli inviti di questa compagnia e di varie persone che la compongono, che sono molto insistenti e approfittano anche di questi miei rifiuti per prendersi gioco di me e dire ora che sono pigro(tralascio questo argomento visto che praticamente non sto vedendo mai casa per obblighi che ho, in questi ultimi mesi), ora che sono un vecchio, ora che ''il sabato tutti escono e fanno così e si divertono e bla bla bla''. Ecco, così la condanna è definitiva, non solo devo recitare la parte di chi rifiuta inviti e quindi dello scorbutico e solitario, ma anche devo subire gli sfottimenti continui di questa gente insistente e sfottente. D'altra parte non avrei problemi a dire a questa gente che: non mi piace la vita che fanno- se non esco non è perchè ho sonno o sono stanco ma perchè mi annoia la loro vita e la trovo priva di significato-sbadiglierei tutta la sera ad ascoltare le loro insulse battute condite da stupide risate-a fine serata sarei un uomo ancora più solo e triste di quanto non lo sia adesso.
Tuttavia, vuoi per opportunismo, vuoi per non guastare i rapporti definitivamente in un ambiente piccolo, ristretto e chiuso di mentalità nel quale vivo, non vorrei assolutamente fare questa rottura che risulterebbe eclatante e mi attirerebbe sopra una gragnuola di insulti da parte di tutta questa compagnia(già, essi sono del tipo che amano sfottere più che ignorare) e quindi magari mi farei un nome di solitario, scorbutico, pigro , etc. Questo mi dà proprio fastidio, perchè non è affatto così: non è detto che un fobico sia un solitario, non è detto che sia pigro, non è detto che sia scorbutico. Può essere che esistano persone a cui piace fare altro che andare in disco o mangiare la classica pizza la sera... Ma quante volte ognuno di noi ha fatto questo mi chiedo? Non è una vita sterile ripetere all'infinito, come una condanna, anche lo stesso tipo di ''divertimento?'' Si dice che non si bada al divertimento se si sta bene con determinate persone:probabilmente con queste persone, tipo di persone non ci sto bene in questo posto, come non ci stavo bene almeno 10 anni fa, stessa categoria di persona, stessi modi di vivere, deja vu incredibili. Io non so più come scrollarmi di dosso queste persone senza risultare ''str...o''. Perchè non mi ritengo tale, e poi come potrebbe considerarsi tale una persona che vuole solamente vivere come vuole e non come vogliono gli altri?