No, non ho mai detto nulla ai miei genitori fino ai 18-19 anni (cioè quando era ormai tutto finito).
I miei avevano intuito che qualcosa non andava, ma i loro rimasero per molto tempo solo dei sospetti, non ricevendo alcuna informazione su ciò che accadeva a scuola da parte mia (anzi, io facevo di tutto per dissimulare). Più che altro, si erano convinti (sotto suggerimento di certi miei insegnanti espertoni colle fette di salame sugli occhi) che io avessi semplicemente problemi di timidezza, che le mie crisi fossero principalmente dovute al fatto che non riuscissi a legare coi miei coetanei.
Se avessi parlato i miei mi avrebbero sicuramente sostenuto.
Mi tenni tutto dentro invece, accrescendo così il mio disagio, in quanto non avevo nessuno con cui confidarmi, a cui chiedere aiuto, un parere. Feci tutto ciò perché mi reputavo un fallito, pensavo che stessi disonorando i miei genitori e mi vergognavo di ciò. Riconosco di essere stato uno sciocco nel credere tutto ciò. Però pace, non ce l'avrei fatta ad agire diversamente allora.