Premessa.
L’ansia è un modo del nostro corpo di opporsi allo stress.
Lo stress, qualsiasi sia la sua origine (patologica, fisiologica, conflittuale
o sociale, ...), è, ogni volta, riconducibile a tutta una sfilza di risposte,
che sono la manifestazione di una valorosa opposizione e salvaguardia
del corpo verso quei fattori (stressors: agenti stressanti, come
allenamento, fatica muscolare, rapporti sessuali, turbamenti, ...) non
specifici, che porterebbero a uno squilibrio omeostatico (della
regolazione dell'ambiente interno).
La nostra risposta allo stress è, entro certi limiti, connaturale,
necessaria, perché denota la nostra capacità di adattamento, ma se la
sollecitazione si ripercuote con elevata veemenza e per tempi
prolungati, essa costituisce un serio problema patologico.
Ora, dato che con lo stress dobbiamo imparare a convivere,
un’adeguata assunzione aminoacidica può venirci incontro e predisporci
al giusto approccio di essa, con tanto di ripristino del nostro stato di
salute.
Le principali fonti di carburante per attuare la gluconeogènesi (processo
metabolico attraverso cui, in condizioni di bisogno, per insufficienza di
glucosio nel circolo sanguigno, un composto non glucidico viene
permutato nello zucchero predetto) sono gli aminoacidi glucogenici,
quali gli Acidi glutammico e aspartico, l’Alanina, la Cisteina, la Glicina, la
Serina e la Treonina, oltre che l’Acido lattico e il Glicerolo.
Bene, il crescente calo aminoacidico glucogenico subentra allorquando il
corpo non sia stato sufficientemente approvvigionato delle idonee
sostanze nutritive, utili alla conservazione della propria stabilità organica.
Infatti, per conservare in vita tutte le funzioni primarie, l’organismo
ricorre ad alcuni di questi Aminoacidi, (attraverso il ciclo di Krebs,
complicata serie di reazioni chimiche, il cui scopo finale è quello di
produrre energia), che vengono così a perdersi (Aminorragia), in
maniera direttamente proporzionale al verificarsi degli eventi stressanti,
quali digiuno per tempi lunghi; abbassamento della glicemia al di sotto
dei valori normali; distress (situazione in cui non si è in grado di
fronteggiare le richieste sia esterne sia interne e che va a scombinare
tutto il sistema psico-neuro-endocrino-immunologico, causandoci una
caterva di patologie, quali stati d’ansia e somatizzazioni, attacchi di
panico, stati depressivi, variabilità dell’umore, malanni della sfera
sessuale, insonnia, ma anche abbassamento delle difese immunitarie,
cefalee ed emicranie, guai endocrini, patologie degenerative,
dell’apparato digerente, cardiache, ipertensione); sovrallenamento;
forte sbilanciamento aminoacidico; pratiche sportive di tipo aerobico,
come nuoto, tennis, fondo, ciclismo, ...).
E, purtroppo, quando anche le residue scorte aminoacidiche terminano,
ecco, che si ha una rovinosa caduta delle difese immunitarie, non si è
più in grado di sopportare le situazioni stressanti, si finisce
nell’esaurimento, che spalanca le porte allo stato patologico.
Adesso, dovrebbe apparire chiara l’importanza di saper discernere le
circostanze stressanti positive da quelle in grado di condurci alla
malattia, e l’importanza vitale di un equilibrio degli Aminoacidi, che
migliorano la nostra capacità di adattamento, ossia la capacità di
rallentare la fase dell’esaurimento.
Già, perché tutti veniamo colpiti da situazioni di stress (lesioni di vario
tipo, processi morbosi provocati da batteri o da virus, negativi
pensieri, ...) ma, come soppiamo, le reazioni individuali sono diverse,
relativamente alla durata del tempo occorrente per approdare alla fase
di esaurimento (scarsa resistenza all’esercizio di una funzione,
impossibilità a mantenere il grado di attenzione, insonnia, irascibilità).
Così come accade a livello agonistico, per es., tra centometristi che
vantano più o meno lo stesso tempo ma, in gara, c’è sempre chi arriva
primo, chi secondo, chi terzo, ..., e questo solo per una differente
capacità di adattamento, ossia, una maggiore o minore possibilità di
adattamento, riconducibile, alla fin fine, soprattutto, agli Aminoacidi.
Infatti, l’Adrenalina gioca un ruolo primario nell’adattamento, risultando
un prezioso carburante in grado di rafforzare il nostro corpo e di
provvedere alle incombenti esigenze metaboliche.
Questo fondamentale ormone prodotto dalle ghiandole surrenali, è,
tuttavia, elaborato attraverso una serie di reazioni di sintesi che partono
dalla Fenilalanina, aminoacido essenziale.
La Fenilalanina sviluppa, con l’enzima Fenilalanina 4 monossigenasi, una
reazione chimica, il cui risultato è l’aminoacido Tirosina, il quale, messo
in azione dall’enzima Tirosina idrossilasi, si trasforma nell’aminoacido L.
Dopa, convertito in Dopamina per intervento del Priridossal-5-Fosfato
(B6) e del Fosforo.
Inoltre, perché tale processo si compia al meglio, occorre che ci sia il
Magnesio.
Dopodiché, dalla Dopamina si ottiene l’Adrenalina, ma solo se vi sono
certe vitamine (prima fra tutte la C) e certi minerali (principalmente, il
Rame).
Infine, per trasformare la Noradrenalina in Adrenalina, prende parte un
enzima derivante dalla Metionina, ossia la Metionina S adenosilmetionina.
Da ciò, si capisce che gli enzimi descritti sono tutti composti da
Aminoacidi, associati, talvolta, a vitamine o minerali e, perciò, quanto
sia vitale il loro compito per combattere lo stress e per la continuazione
dell’esistenza organica.
Nello stress tutti i fattori mutritivi devono essere ben bilanciati: se, per
es., la Fenilalanina è carente, o se non ce la fa a raggiungere tutti
i “traguardi metabolici” cui prima mi riferivo, ecco, che il nostro corpo
non risulterà più in grado di fronteggiare lo stress, che sarà
caratterizzato da abbassamento delle stazioni immunitarie e, quindi, da
una ridotta capacità di affrontare le varie patologie, da stati ansiosi in
forma organica e depressiva, da senso di affaticamento, da senilità
precoce.
Quando, invece, una specifica, ottimale integrazione aminoacidica,
vitaminica e mineralica risanerebbe lo squilibrio e con esso la situazione
di emergenza in cui versiamo, ripristinando la salute (vitalità, funzioni
cognitive, ...) e il nostro generale stato di benessere, in brevissimo
tempo.
Pauling stesso creò il vocabolo “terapia ortomolecolare”, ossia quella
competenza endogena del corpo umano di badare, attraverso
un adeguato supplemento dietetico, ai momenti di grande lavoro
metabolico e alle malattie, anziché affidarci alla devastante
farmacologia.
Nelle situazioni di stress, la demolizione proteica alza i valori
dell’Ammonio, che il corpo cerca di espellere (ciclo dell’urea) con le
urine.
Perché si realizzi tale protezione, servono, ovviamente, la vitamina C, a
T.I., vitamine del complesso B (B1, B2, B3, B5, B6 (P5P), B7, B8, B9,
B10, B11, B12), Magnesio chelato, Manganese, un blend aminoacidico
con 15 aminoacidi L-cristallini (L-Alanina, L-Arginina, L-Fenilalanina, L-
Glicina, L-Glutamina, L-Isoleucina, L-Istidina, L-Leucina, L-Lisina, L-
Metionina, L-Prolina, L-Tirosina, L-Treonina, L-Triptofano, L-Valina), una
sana dieta, dopo aver effettuato un Alitest@, per verificare le
eventuali intolleranze alimentari.
Nel tuo caso specifico, ecco, una terapia ortomolecolare della sindrome
ansiosa che ti riequilibrerà, facendoti uscire dalla difficile situazione.
-vit C a T.I. (Tolleranza Intestinale);
-Quattrozampe (multivitaminico e multiminerale): 1 compressa durante la colazione, 1 compressa dopo la colazione, 1 compressa durante il pranzo, 2 compresse durante la cena;
-Ascorbato di Magnesio (se non hai problemi renali, fammi sapere la tua T.I. e ti dirò come fare per ricavarlo associando, in soluzione acquosa, l'Acido levo-ascorbico al Carbonato di Magnesio e le dosi);
-700 mg per capsula di Glutamina: 2 cps (capsule) a metà mattina e 2 cps a metà pomeriggio;
-400 mg per capsula di Triptofano: 2-3 cps durante la colazione, 2-3 cps prima di pranzo, 2-3 cps prima di cena, 4-6 cps prima di andare a letto;
-700 mg per capsula di Taurina: 2 cps durante la colazione, 2 cps durante il pranzo; 2 capsule durante la cena;
-20 mg per capsula (sublinguale) di GABA (Acido-Para-Amino Benzoico): 1 cps durante la colazione, 1 cps durante il pranzo, 1 cps durante la cena;
-50 mg per capsula di P-5-P (Vit. B6): 1 cps prima di colazione 1 cps prima di andare a dormire;
-1/2 cucchiaino di Bacillus acidofilus vivo: ½ (mezzo) cucchiaino prima di cena;
-Melatonina Zn-Se del Dr. Pierpaoli: considerata la tua età, 1 compressa da 3 mg al dì, da assumere la sera tardi, al momento di coricarti (sempre alla stessa ora, massimo un ritardo di mezz’ora, perché essa non è un sonnifero, serve solo a regolare i ritmi biologici ormonali e a normalizzare il cervello sul ritmo sonno-veglia).
In assenza di patologie, controlla ogni tanto FT3, FT4, TSH, Prolattina e Testosterone.
Dopo l’assunzione, è preferibile dormire al buio e non fare spuntini notturni.
L’eccesso di Melatonina viene espulso attraversi i reni, durante la notte, e lo eliminiamo con le urine.
A tutto ciò devi associare un blend aminoacidico e una sana dieta,
soprattutto a base di frutta e di verdura, secondo le indicazioni