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24-09-2019, 17:24
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,267
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Ma perchè mi sale sempre tutta sta ansia mista a depressione/senso di colpa ogni volta che ripenso a ritornare a lavoro? Sono passati diversi mesi ormai, ma ogni volta che tento di riavvicinarmi all'argomento ho la sensazione di essere un incapace, prima non era così.
Sembra quasi un ansia reattiva, non riesco a scrollarmi di dosso il ricordo dell'ultimo anno (ho subìto mobbing, forse non l'ho mai detto) e penso sempre che in tutti gli ambienti si possano ripetere le stesse cose, e questo mi blocca.
Anche stamattina, ho fatto dei giri qui intorno nelle zone che conosco, appena ho visto la gente in movimento e tutte quelle situazioni tipiche lavorative mi ha preso un nodo in gola e un ansia forte, ho come dei flash in testa che mi dicono "dove vuoi andare li dentro, se ne accorgono che sei depresso/ansioso e stai male, e poi cominciano a prenderti di mira".
Poi con i punzecchiamenti va a finire che sbrocco e si sa come poi va a finire.
Negli anni scorsi non sono mai stato il primo a cominciare a rispondere male a qualcuno, ci mancherebbe, sul lavoro sarei per il vivi e lascia vivere figuriamoci, piuttosto ho dovuto passare quasi un anno a difendermi continuamente da attacchi dagli altri.
Queste reazioni leggendo quà e là mi pare di capire assomiglino molto a un disturbo post traumatico, ed è veramente pesante perchè mi blocca praticamente in ogni attività inerente curriculum, colloqui, contatti etc. mi viene automatico pensare che siano tutti delle carogne pronte a fotterti.
Ovviamente capita che le persone che mi circondano fraintendono questa situazione e la vedono come scusa, ma la faccenda è molto più complessa, perchè questa ansia quando esce non mi fa più essere lucido, è come paralizzante e anche verso la fine dell'anno scorso, sul lavoro, ogni tanto dovevo fermarmi per non fare errori.
Nessuno di voi ha avuto esperienze simili?
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Ultima modifica di Nightlights; 24-09-2019 a 17:29.
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24-09-2019, 17:43
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#2
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Esperto
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: Isola di Poveglia
Messaggi: 6,388
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Ti capisco benissimo, fino a pochi mesi fa ero un operaio specializzato con grandi responsabilità ed oggi mi ritrovo a fare colloqui con dei ragazzini incravattati e che non hanno ancora la barba e che mi guardano dall'alto in basso perché loro hanno la laurea e sono dei "recruiter" a 25 anni per conto di grandi aziende.
Se permetti un consiglio cerca di non passare più in certe zone anche se so che è difficile visto che io lavoravo vicino a casa e mi tocca spesso passare davanti alla mia ex azienda e vedo degli spettacoli che mi fanno veramente incazzare.
Anch'io sono in ansia nella ricerca di un lavoro anche perché sono stato tradito sia dagli eredi della mia ex azienda (il vecchio titolare invece era un uomo estremamente corretto anche se burbero) sia da un mio ex collega leccaculo infatti sto pensando di andare lontano dalla mia città che ormai non sopporto quasi più, sto pensando di cercare lavoro nel nord Italia perché credo che sia più facile anche se l'incertezza per ora mi blocca.
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24-09-2019, 17:47
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,049
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Quote:
si, ho avuto DPTS sia dovuto a mobbing, che a trasferimenti che altro (soprattutto quest'ultima voce di cui però per privacy preferisco non parlare).
è stata dura ricominciare, però con le unghie e con i denti ci ho riprovato.
purtroppo al lavoro c'è la brava gente (si c'è) e la cattiva gente. io nel dubbio sono amico di tutti ma non mi fido di nessuno. Perché questo? Perché ai colleghi, non sempre ma molto spesso gliene frega più del loro tornaconto che di te e se possono mettertelo nel fondoschiena per trarne un vantaggio per loro.. lo fanno.. sia che tu sia buono, medio o cattivo.
Io per sopravvivere mi lamento poco, non parlo mai male di nessuno e se mi sparlano mi tutelo andando a parlare io con i superiori prima che lo facciano gli altri.
Nella giungla bisogna diventare per forza un po' lupi.
Però nel periodo in cui ci stavo dentro fino al collo mi sono preso un'adeguato periodo di pausa con annessi psicoterapia e farmaci. E' servito a riprendermi.
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24-09-2019, 17:56
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,267
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Io ho resistito in quella situazione pesante per quasi un anno (non sto ad entrare nei dettagli, per esempio sono arrivato ad accorgermi della sottrazione volontaria degli ordini, quando in realtà c'erano ed erano caricati a sistema...), non ho gettato subito la spugna e riuscivo comunque a svolgere i miei compiti nonostante ormai le comunicazioni fossero praticamente assenti, poichè ero lì da parecchio tempo ed avevo una certa esperienza, ma alla fine, dopo il licenziamento, è come se si fosse prosciugata tutta la motivazione.
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24-09-2019, 18:59
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#5
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Esperto
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: Isola di Poveglia
Messaggi: 6,388
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Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
Io ho resistito in quella situazione pesante per quasi un anno (non sto ad entrare nei dettagli, per esempio sono arrivato ad accorgermi della sottrazione volontaria degli ordini, quando in realtà c'erano ed erano caricati a sistema...), non ho gettato subito la spugna e riuscivo comunque a svolgere i miei compiti nonostante ormai le comunicazioni fossero praticamente assenti, poichè ero lì da parecchio tempo ed avevo una certa esperienza, ma alla fine, dopo il licenziamento, è come se si fosse prosciugata tutta la motivazione.
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Non è facile purtroppo ripartire da zero o quasi specie dopo aver passato una situazione difficile, lo dico perché ci sono dentro pure io e fino al collo. Credo che alla fine l'unica cosa da fare sia quella di sforzarsi, io per esempio ho cercato le aziende in Italia nel mio settore e sto pensando di inviare cv un po' per volta per vedere se riesco a ricollocarmi ma è dura.
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24-09-2019, 19:46
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#6
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,267
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Quote:
Originariamente inviata da Peste Nera
Non è facile purtroppo ripartire da zero o quasi specie dopo aver passato una situazione difficile, lo dico perché ci sono dentro pure io e fino al collo. Credo che alla fine l'unica cosa da fare sia quella di sforzarsi, io per esempio ho cercato le aziende in Italia nel mio settore e sto pensando di inviare cv un po' per volta per vedere se riesco a ricollocarmi ma è dura.
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Ci vuole un certo tempo di "riassestamento", credo...
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24-09-2019, 20:38
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Purtroppo al lavoro si va un po' a fortuna, possono capitare bei gruppi e bei ambienti oppure il contrario. Quando si trovano gruppi e ambienti negativi si fa che si sopravvive, occhio per occhio dente per dente.
Le dinamiche sono le classiche, se intravedono una debolezza o incapacità di reazione iniziano i tentativi di mettere piedi in testa, sbeffeggiamenti, derisioni e prese per il culo, questa dinamica è normale in un ambiente competitivo e con alto tasso di frustrati impazienti di eseguire penetrazioni deretaniche, cosi da sentirsi appagatamente superiori e lanciati verso la retta via per il successo.
Consigli su come affrontare queste situazioni sono difficili da dare, certo é che essere insicuri, con blocchi e troppo dipendenti dal giudizio non aiuta affatto ad affrontare certe situazioni. Situazioni che molte volte richiedono una certa tempestività e cioé, mettere subito, meglio se indirettamente, le cose in chiaro. Prima il rispetto, poi possiamo essere amici anche se sei una testa di cazzo.
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24-09-2019, 20:51
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#8
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,267
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Purtroppo al lavoro si va un po' a fortuna, possono capitare bei gruppi e bei ambienti oppure il contrario. Quando si trovano gruppi e ambienti negativi si fa che si sopravvive, occhio per occhio dente per dente.
Le dinamiche sono le classiche, se intravedono una debolezza o incapacità di reazione iniziano i tentativi di mettere piedi in testa, sbeffeggiamenti, derisioni e prese per il culo, questa dinamica è normale in un ambiente competitivo e con alto tasso di frustrati impazienti di eseguire penetrazioni deretaniche, cosi da sentirsi appagatamente superiori e lanciati verso la retta via per il successo.
Consigli su come affrontare queste situazioni sono difficili da dare, certo é che essere insicuri, con blocchi e troppo dipendenti dal giudizio non aiuta affatto ad affrontare certe situazioni. Situazioni che molte volte richiedono una certa tempestività e cioé, mettere subito, meglio se indirettamente, le cose in chiaro. Prima il rispetto, poi possiamo essere amici anche se sei una testa di cazzo.
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La cosa che non sono riuscito ancora a spiegarmi e che tutto l'astio si è manifestato solo nell'ultimo anno, prima i rapporti erano normali, anzi avevo ricevuto anche apprezzamenti, svolgevo molte cose in solitaria (cose che a dir la verità non erano nemmeno competenza di un magazziniere tralaltro) e non c'erano problemi. Probabilmente sono state scelte di organico, certo è che fatta così non ti resta proprio un bel ricordo.
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24-09-2019, 21:10
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,049
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Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
La cosa che non sono riuscito ancora a spiegarmi e che tutto l'astio si è manifestato solo nell'ultimo anno, prima i rapporti erano normali, anzi avevo ricevuto anche apprezzamenti, svolgevo molte cose in solitaria (cose che a dir la verità non erano nemmeno competenza di un magazziniere tralaltro) e non c'erano problemi. Probabilmente sono state scelte di organico, certo è che fatta così non ti resta proprio un bel ricordo.
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A volte è difficile mandare via una persona da un'azienda o da una sede.. e allora fanno in modo che sia tu ad andartene.. non necessariamente per demerito tuo, ma a volte anche solo per far entrare un'altro che DEVE entrare.
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24-09-2019, 22:48
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#10
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,267
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
A volte è difficile mandare via una persona da un'azienda o da una sede.. e allora fanno in modo che sia tu ad andartene.. non necessariamente per demerito tuo, ma a volte anche solo per far entrare un'altro che DEVE entrare.
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Infatti negli ultimi tempi è arrivato uno nuovo, e a quel punto ho capito la manovra.
Poi siccome vedevano che legavo anche con lui non gli stava bene e si sono avvelenati ancora di più.
Però non gliel'ho data vinta, alla fine mi hanno licenziato loro per sfinimento, col cavolo che davo le dimissioni (per la cronaca, l'età media dei colleghi era piuttosto alta, prossima al pensionamento, per quello penso che ci siano state ragioni strategiche dietro)
Almeno quello...
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25-09-2019, 08:01
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,049
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Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
Infatti negli ultimi tempi è arrivato uno nuovo, e a quel punto ho capito la manovra.
Poi siccome vedevano che legavo anche con lui non gli stava bene e si sono avvelenati ancora di più.
Però non gliel'ho data vinta, alla fine mi hanno licenziato loro per sfinimento, col cavolo che davo le dimissioni (per la cronaca, l'età media dei colleghi era piuttosto alta, prossima al pensionamento, per quello penso che ci siano state ragioni strategiche dietro)
Almeno quello...
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Di solito nelle aziende non troppo piccole ci sono motivi strategici dietro i licenziamenti, difficile che ci sia un demerito, dal momento che l'ha persona l'hanno scelta e formata..difficile che ci sia demerito. di solito devono prendere qualcuno a cui non si può dire di no.. e scelgono il di cacciare quello più "cacciabile": il ragazzo, oppure quello senza amicizie importanti, o quello poco funzionale (leggasi meno spione e lecchino) al sistema.
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25-09-2019, 08:27
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2019
Ubicazione: Shibuya
Messaggi: 542
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Tanti dicono che quando vuoi mollare un lavoro l'ideale sarebbe farsi licenziare così si ha diritto alla disoccupazione, ma come si fa materialmente? Io mi sono licenziato sempre per questo chiedo.
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25-09-2019, 15:28
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#13
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,267
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Quote:
Originariamente inviata da cringe
Tanti dicono che quando vuoi mollare un lavoro l'ideale sarebbe farsi licenziare così si ha diritto alla disoccupazione, ma come si fa materialmente? Io mi sono licenziato sempre per questo chiedo.
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Ci sono molte strade, alcune di queste non molto ortodosse "eticamente" diciamo (Non presentarsi più o mettersi continuamente in malattia) oppure il licenziamento per giusta causa (disciplinare).
Tutti casi comunque molto lontani dal mio, non c'è stata nessuna grave motivazione come giustificazione, infatti nella lettera la motivazione ufficiale è stata un ridimensionamento del personale a causa di un calo del fatturato. A rimetterci sono stati i nervi, perché mantenersi calmi e non sbottare in questi casi richiede molto sangue freddo.
La strada più pacifica credo sia quella di tentare un dialogo e proporre il licenziamento.
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25-09-2019, 16:23
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#14
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Ubicazione: Quarto pianeta della stella Sirio
Messaggi: 5,135
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Non riuscirei più a lavorare in fabbrica per questo motivo, anche se volendo troverei facilmente... I ricordi brutti superano i pochi momenti piacevoli che ho passato in alcune ditte. Non dimenticherò mai le pause pranzo passate a piangere nei bagni insieme ad altri "novellini" come me. Le persone più crudeli e spietate le ho conosciute in fabbrica. Mai più, piuttosto vado sotto un ponte.
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25-09-2019, 16:40
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,049
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Quote:
Originariamente inviata da cringe
Tanti dicono che quando vuoi mollare un lavoro l'ideale sarebbe farsi licenziare così si ha diritto alla disoccupazione, ma come si fa materialmente? Io mi sono licenziato sempre per questo chiedo.
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ci sono tanti modi.. mettersi in malattia ad intermittenza, calo del rendimento, fare errori di proposito.. queste pratiche però sono sconsigliabili poiché ci si farebbe un cattivo nome. E' possibile che i nuovi datori di lavoro contattino quelli precedenti per avere info sul nuovo lavoratore.
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25-09-2019, 17:43
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#16
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,267
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Quote:
Originariamente inviata da Baby Lemonade
Non riuscirei più a lavorare in fabbrica per questo motivo, anche se volendo troverei facilmente... I ricordi brutti superano i pochi momenti piacevoli che ho passato in alcune ditte. Non dimenticherò mai le pause pranzo passate a piangere nei bagni insieme ad altri "novellini" come me. Le persone più crudeli e spietate le ho conosciute in fabbrica. Mai più, piuttosto vado sotto un ponte.
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È proprio questo il pensiero che mi impedisce di tornare in certi ambienti, il fatto che so già le situazioni che possono capitare.
Personalmente non ho mai avuto crisi di pianto, semmai forti incazzature che per stare calmo tenevo assopite, per poi sfogarle fuori (cosa non si fa per tenersi un lavoro )
Forse solo inizialmente avevo un certo senso di colpa, ma poi avendo capito che la cosa era fatta di proposito si è tramutata in una specie di guerra di nervi.
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27-09-2019, 15:15
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2019
Ubicazione: Shibuya
Messaggi: 542
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
ci sono tanti modi.. mettersi in malattia ad intermittenza, calo del rendimento, fare errori di proposito.. queste pratiche però sono sconsigliabili poiché ci si farebbe un cattivo nome. E' possibile che i nuovi datori di lavoro contattino quelli precedenti per avere info sul nuovo lavoratore.
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