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02-12-2018, 11:42
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#21
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Non volpe e 'uva, ma una difesa.
Per non soffrire ci si fa la comfort zone,e ci credo a chi dice che ci sta bene dentro.Ma bisognerebbe vedere come sarebbe andata la sua vita senza famiglia disfunzionale,senza bullismo,traumi da abbandono eccetera.Se sarebbe stato da solo/a felicemente comunque.Non lo so.
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si ma nn tutti reagiscono alle avversità cosi , nn è matematico che uno affonda dopo certe avversità , certi si rialzano meglio di prima .... è un fatto di carattere , tutto è un fatto di carattere .... se becchi la combo avversità e carattere di merda sei fottuto
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02-12-2018, 11:45
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#22
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
si ma nn tutti reagiscono alle avversità cosi , nn è matematico che uno affonda dopo certe avversità , certi si rialzano meglio di prima .... è un fatto di carattere , tutto è un fatto di carattere .... se becchi la combo avversità e carattere di merda sei fottuto
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E io che ho detto
Certo,i modi di reagire sono sempre diversi.
Meglio uno che si chiude in casa sereno,che uno che reagisce diventando molesto e rompicoglioni
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02-12-2018, 12:47
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#23
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Esperto
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 2,473
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
si ma nn tutti reagiscono alle avversità cosi , nn è matematico che uno affonda dopo certe avversità , certi si rialzano meglio di prima .... è un fatto di carattere , tutto è un fatto di carattere .... se becchi la combo avversità e carattere di merda sei fottuto
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e il carattere si può cambiare come tutto
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02-12-2018, 12:49
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#24
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quando sono in mezzo agli altri non vedo l'ora ora di tornare solo
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02-12-2018, 12:50
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#25
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da bukowskiii
e il carattere si può cambiare come tutto
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Dissento
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02-12-2018, 12:57
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#26
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,346
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
ma esistono anche quelli autentici che soffrono tremendamente a contornarsi di gente che gli fa ribrezzo , e trovano sollievo e anche la forza di continuare a vivere stando da soli.
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Non serve arrivare al ribrezzo o all'odio, io ad esempio non odio nessuno, semplicemente stare per troppo tempo tra la gente mi crea disagio (per causa mia, non degli altri... se uno è troppo diverso, troppo fuori dal coro, è impossibile creare punti di contatto reali e duraturi, ti senti isolato in ogni caso, anche in mezzo agli altri), a prescindere che si tratti di parenti, conosciuti o sconosciuti.
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02-12-2018, 13:07
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#27
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da bukowskiii
e il carattere si può cambiare come tutto
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Il temperamento è innato e non si cambia.È scienza.
E dire che tutto si può cambiare,in generale,è offensivo verso situazioni immutabili varie.Andateci piano a dire certe cose.
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02-12-2018, 13:15
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#28
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,748
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a me degli altri non mi frega niente, tanto prima o poi ti abbandonano tutti
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02-12-2018, 13:22
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#29
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da Hazel Grace
a me degli altri non mi frega niente, tanto prima o poi ti abbandonano tutti
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Eh.
L'abbandono reiterato è uno dei motivi per cui si arriva a distanziarsi,a non fidarsi piú.
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02-12-2018, 13:24
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#30
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,748
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Eh.
L'abbandono reiterato è uno dei motivi per cui si arriva a distanziarsi,a non fidarsi piú.
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sono talmente stufa delle persone che non mi interessa nemmeno quello che hanno da dire, ne della loro compagnia. Non ne sento la mancanza quando sto da sola, tanto sono convinta che sono solo una tassello nella loro stupendissima vita
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02-12-2018, 14:00
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#31
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Esperto
Qui dal: Mar 2018
Messaggi: 920
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Quote:
Originariamente inviata da Stasüdedòs
Basta essere schizoidi, e da solo ci stai bene realmente.
Certo è solo il disturbo a renderti tale, normalmente non sarebbe così... ma finchè dura questa condizione, uno ne prende atto e può dire di stare bene da solo senza timore di essere smentito.
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Il problema è che la società ti impone di stare in mezzo alla gente per questioni lavorative, infatti è chiamato disturbo proprio per quello. Cioè a meno che tu non sia fortunato di trovare un lavoro isolato ma nel 90% dei lavori sei in mezzo alle persone e devi saper gestire contatti duraturi.
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02-12-2018, 14:20
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#32
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 911
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
se quando stai in mezzo alla gente ti senti come un ebreo ad auschwitz col tempo adori la solitudine , nn è un fatto della volpe e l'uva , è sopravvivenza e anche volersi bene .... dovresti cambiare il tuo pensiero su tutto per integrarti , e dato l'esempio , passare da ebreo a nazista , è impossibile . per quello esiste gente che ama la solitudine non come ripiego ma come condizione necessaria per vivere. poi esisteranno pure quelli che dici te , che dicono di amarla ma nn è vero , ma esistono anche quelli autentici che soffrono tremendamente a contornarsi di gente che gli fa ribrezzo , e trovano sollievo e anche la forza di continuare a vivere stando da soli.
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Neanche io quando mi sento solo mi accontento della compagnia di gente a caso.
Però in qualche modo cerchi sempre la compagni di persone affini. E se ne incontri qualcuno inizi a sentirne la mancanza
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02-12-2018, 14:20
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#33
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,346
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Quote:
Originariamente inviata da Mik80
Il problema è che la società ti impone di stare in mezzo alla gente per questioni lavorative, infatti è chiamato disturbo proprio per quello. Cioè a meno che tu non sia fortunato di trovare un lavoro isolato ma nel 90% dei lavori sei in mezzo alle persone e devi saper gestire contatti duraturi.
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Ah ma tra colleghi (tutti operai nel mio caso) non ho problemi, anche perchè solitamente in ambito lavorativo i rapporti sono superficiali per definizione, ognuno pensa a svolgere la propria mansione e stop, qualche chiacchera sporadica ci scappa ogni tanto ma quasi sempre riguarda comunque solo questioni lavorative ... ecco, un contesto del genere sono sempre in grado di reggerlo (infatti il lavoro è l'unico punto di contatto vero con la società che mi rimane), finchè non si va "oltre" ... ovvero, se un gruppo di colleghi dovesse decidere di ritrovarsi per stare insieme (incluso me) anche al di fuori del lavoro, per feste, cene, locali e menate varie, dove si ride si scherza e si parla del più e del meno... quello è "game over" per me ancor prima di cominciare, totalmente fuori portata, con disagio a manetta e voglia di tornarmene a casa al più presto.
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02-12-2018, 14:26
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#34
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da Stasüdedòs
Non serve arrivare al ribrezzo o all'odio, io ad esempio non odio nessuno, semplicemente stare per troppo tempo tra la gente mi crea disagio (per causa mia, non degli altri... se uno è troppo diverso, troppo fuori dal coro, è impossibile creare punti di contatto reali e duraturi, ti senti isolato in ogni caso, anche in mezzo agli altri), a prescindere che si tratti di parenti, conosciuti o sconosciuti.
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No nn odio nessuno manco io , ma in genere provo schifo per come ragionano o quello che dicono tante delle persone che ascolto , la maggior parte , quasi la totalità ... e nn sono interessato a trovare punti di contatto, non vedo l' ora di tornare a casa e stare da solo serenamente .
Mi sento isolato anche io ma dato che stanno così le cose , mi sento fortunato di essere isolato , nn la vedo come una mia colpa , manco una loro colpa ... è solo un dato di fatto
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02-12-2018, 14:31
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#35
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,748
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anche perché io vedo più che altro il marcio nelle persone, non riesco ad essere empatica e a capire, nessuno lo ha mai fatto con me d'altronde e la gente dopo un po' trova sempre di meglio rispetto allo stare con me. Mi fanno schifo anche solo come parlano o camminano delle volte, ho raggiunto il livello massimo della misantropia
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02-12-2018, 14:34
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#36
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Esperto
Qui dal: Dec 2017
Ubicazione: Nel mondo virtuale
Messaggi: 2,703
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Dopo qualche giorno nella mia comfort zone mi inizia a pesare tanto essere solo
Allo stesso tempo stando fuori , per necessità, avverto un forte disagio e voglia di tornare a casa
Bella m****
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02-12-2018, 14:37
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#37
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,239
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A volte la soffro ma proprio non riesco ad interessarmi a nessuno....
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02-12-2018, 17:51
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#38
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Esperto
Qui dal: Mar 2018
Messaggi: 920
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Quote:
Originariamente inviata da Stasüdedòs
Ah ma tra colleghi (tutti operai nel mio caso) non ho problemi, anche perchè solitamente in ambito lavorativo i rapporti sono superficiali per definizione, ognuno pensa a svolgere la propria mansione e stop, qualche chiacchera sporadica ci scappa ogni tanto ma quasi sempre riguarda comunque solo questioni lavorative ... ecco, un contesto del genere sono sempre in grado di reggerlo (infatti il lavoro è l'unico punto di contatto vero con la società che mi rimane), finchè non si va "oltre" ... ovvero, se un gruppo di colleghi dovesse decidere di ritrovarsi per stare insieme (incluso me) anche al di fuori del lavoro, per feste, cene, locali e menate varie, dove si ride si scherza e si parla del più e del meno... quello è "game over" per me ancor prima di cominciare, totalmente fuori portata, con disagio a manetta e voglia di tornarmene a casa al più presto.
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Eh magari fosse così dappertutto.
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02-12-2018, 18:10
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#39
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Esperto
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 2,473
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Non dovrebbero però fare soffrire cosi tanto la solitudine se è davvero cosi amata, cioè capisco il concetto che le persone amate ci fanno soffrire ma questa sofferenza indirizzata a se stessi ha qualcosa di diverso, ho la sensazione che sia qualcosa che non voglio curare con la conoscenza di altri esseri umani perché loro sono solo un ulteriore innalzamento dello stato sofferente causato da questa forma di solitudine; E allora come si reagisce? Se non si riesce a dominarla completamente senza sbalzi, se le altre persone sono il male, come si fa a essere felici della propria solitudine?
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intanto cambiando se stessi partendo dal proprio carattere, dai propri limiti, dai propri paradigmi... se aspettiamo big farma con la pillolina magica stiamo freschi, tutto dipende da quante cose siamo disposti a mettere in discussione, noto soprattutto qui un certo rifiuto a punti di vista alternativi e quindi si ritorna alla pillolina nuova e vabbé aspetta e spera la pillolina nuova...
la definizione di follia di einstein è aspettarsi un risultato diverso seguendo gli stessi schemi.
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Ultima modifica di bukowskiii; 02-12-2018 a 18:14.
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02-12-2018, 18:50
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#40
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Messaggi: 522
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Io vorrei tanto avere una famiglia..è quella la mia "solitudine" ideale. Avere una moglie, dei figli, passare i sabato sera in casa, sul divano a guardare la tv, fare nottata perché il bimbo non dorme, oppure farmi una passeggiata in centro con mia moglie.. Solo io e lei.. Questa è la solitudine che vorrei.. Perché per me avere una ragazza (moglie) significa essere soli ma in compagnia, perché non hai più bisogno di socializzare..
Purtroppo la fidanzata con cui credevo di passare il resto della mia vita l'ho perduta e ora mi ritrovo costretto a socializzare nei gruppi.. Che è la cosa che più odio..è piuttosto che essere costretto a socializzare vorrei rimanere completamente da solo..
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