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04-01-2011, 14:32
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#1
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: Torino
Messaggi: 771
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Post idiota molti tirano fuori l'accettarsi come si è ma dimenticano di dire come si fa. Se si trattasse della soluzione alla Grande Questione, non sarebbe qualcosa di innescabile con un qualsiasi atto di volontà, sarebbe troppo facile. Eppure sembra che le persone pensino veramente di poter andare in giro e praticare "l'accettarsi", per buttare fuori dalla testa l'angoscia e la solitudine. Per come la vedo "accettarsi" e altre trovate sono solo cognizioni, ennesime razionalizzazioni, difese subdole, distrazioni dall'angoscia. Pensieri fuggenti un pò carichi di speranza che verranno spazzati via come se fossero il nulla, al primo attacco di solitudine. Se soffro, e questo è inevitabile, cosa vuol dire che intanto mi accetto? che cosa vorrebbe mai dire? niente. Scritto con ardore e sempre, soltanto la mia opinione.
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04-01-2011, 14:40
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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Quote:
Originariamente inviata da Grande Fobia
molti tirano fuori l'accettarsi come si è ma dimenticano di dire come si fa..
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Bisogna smettere di cercare a tutti i costi il cambiamento....prendersela un pò più comoda che tanto non ci corre dietro nessuno...
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04-01-2011, 15:38
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#3
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Banned
Qui dal: Dec 2010
Messaggi: 2,132
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E allora che famo?
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04-01-2011, 15:43
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#4
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Banned
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 1,827
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per come la vedo io quando uno sta bene con se stesso, sta bene anche da solo.
e quando si è stufato, avrà sicuramente molti meno problemi di noi a trovare qualcuno.
ci sono delle cose che non vanno accettate, a cui porre rimedio, ce ne sono poi altre che probabilmente vanno accettate altrimenti resteranno causa di inutile angoscia... poi boh.
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04-01-2011, 15:44
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 2,952
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Se io mi accetto ma gli altri non mi accettano, mi attacco al tram?
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04-01-2011, 15:51
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#6
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Accettarsi credo sia un passaggio obbligato ad un certo punto, ma non significa fermarsi lì, è solo un gradino necessario per poter proseguire il percorso in modo più "adeguato".
Se continuo a preoccuparmi degli altri che non mi accettano vuol dire che in fondo ancora non ho accettato me stesso.
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04-01-2011, 15:54
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#7
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Banned
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 1,827
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Quote:
Originariamente inviata da krool
Se io mi accetto ma gli altri non mi accettano, mi attacco al tram?
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se non ti accettano hai qualcosa che interferisce con loro, tipo sei eccessivamente collerico e poco amichevole... ma a questo puoi porre rimedio.
se sei un po' timido per dire, e accetti di esserlo, non ti estrometteranno... posto che tu faccia qualcosa per avvicinarti ad essi.
come dice myway, del resto, se ti preoccupi troppo di loro allora non ti sei ancora realmente accettato.
comunque, la mia opinione è che chi ha la giusta stima di sé (quindi accetta anche i propri difetti) ha tutto un altro appeal.
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04-01-2011, 15:55
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#8
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 1,641
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
Se continuo a preoccuparmi degli altri che non mi accettano vuol dire che in fondo ancora non ho accettato me stesso.
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Quoto lettera per lettera
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04-01-2011, 15:58
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#9
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: Rockwell
Messaggi: 2,018
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Grande Fobia, se aspetti la ricetta per la felicità stai fresca.
Tutto quello che hai scritto l'ho provato anch'io.
Ma a 35 anni son giunto a questa conclusione: accettarsi.
Come ci sono arrivato? Esperienze vissute. E pure e soprattutto quelle non vissute...
Come fare? Beh le strade sono tante, mica è detto che la mia vada bene per te.
Io poi non sono un filosofo, un saggio o comunque uno che si perde tanto dietro le parole. Non ne son capace. E un pò devo "ringraziare"i miei insegnanti per questo.
Non sono un semplicione per carità. Ma mi piace definirmi semplice.
E apprezzo la semplicità di quella parola. Mi infonde tranquillità.
Tra poco vado a sottopormi a una sewduta di cranio sacrale. Mi stà aiutando, almeno mi sembra. Sono agli inizi.
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04-01-2011, 16:03
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 2,952
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Quote:
Originariamente inviata da pirata
se non ti accettano hai qualcosa che interferisce con loro, tipo sei eccessivamente collerico e poco amichevole... ma a questo puoi porre rimedio.
se sei un po' timido per dire, e accetti di esserlo, non ti estrometteranno... posto che tu faccia qualcosa per avvicinarti ad essi.
come dice myway, del resto, se ti preoccupi troppo di loro allora non ti sei ancora realmente accettato.
comunque, la mia opinione è che chi si accetta ha tutto un altro appeal.
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Per la mia esperienza dipende molto dalle persone. Ho la sensazione che molti estro invece di accettare gli intro fanno di tutto per emarginarli o al massimo provano ad estrovertirli.
Per quanti tentativi possa fare sono loro che non accettano me, visto che non forzano in nessun modo la loro natura per avvicinarsi alla mia. Io provo a farmi avanti, ad essere più sciolto, a fare battute ma mi si rimarca continuamente che non faccio abbastanza, mentre loro per primi non fanno nulla. Ma magari semplicemente non ho incontrato le persone giuste.
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04-01-2011, 16:10
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#11
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da Grande Fobia
Se soffro, e questo è inevitabile, cosa vuol dire che intanto mi accetto? che cosa vorrebbe mai dire? niente. Scritto con ardore e sempre, soltanto la mia opinione.
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È anche la mia opinione: "accettarsi" somiglia troppo ad "accontentarsi".
Secondo me, questa filosofia è frutto di un fraintendimento di certe teorie psicologiche. Anni fa ho chiesto al mio analista cosa intendesse Freud per “trasformare le nevrosi in infelicità esistenziali”; ovviamente ero inorridito dalla prospettiva di un'inevitabile condanna del nevrotico all'infelicità; la sua risposta è stata: «si trasforma la nevrosi in infelicità perché sull'infelicità si può lavorare, sulla nevrosi no».
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04-01-2011, 16:23
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#12
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Esperto
Qui dal: Sep 2006
Messaggi: 5,489
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04-01-2011, 16:34
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#13
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Banned
Qui dal: Dec 2010
Messaggi: 2,132
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04-01-2011, 16:38
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#14
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da Redman
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04-01-2011, 16:54
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#15
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da zucchina
interessante! sta psicoanalisi ti è servita? le ha trasformate o no le nevrosi?
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Su questo sono in disaccordo col mio analista: lui sostiene di sì, io no… D'altra parte non m'ha mai spiegato come si distingue l'infelicità esistenziale da quella nevrotica… Infelice lo sono di sicuro
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04-01-2011, 16:55
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#16
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Ma io penso che non si potrà mai accettarsi se la propria vita va a rotoli... certo, sarebbe bello non avere più quella "fissa" di migliorarsi... però per nostra natura cerchiamo sempre di ottenere il meglio da noi stessi.
Poi ci sono delle volte che anch'io sono sul punto di gettare la spugna, ma poi alla fine prevale lo spirito di continuare a combattere... anche se magari la guerra è ormai persa.
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Accettarsi , secondo me, non vuol dire non voler cambiare, è più un mettere un punto prendere atto di una situazione e delle cause che l'hanno originata, fatto questo si riparte in modo nuovo, quasi con un nuovo slancio, come se avessimo compreso il succo delle nostre esperienze passate, ed a quel punto possiamo, darci un taglio, staccarci realmente da esse, e ripartire liberi.
La foto postata da Red è ironica, ma non è un cso che questi due concetti vengano indicati dalla stessa parola.
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04-01-2011, 17:32
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#17
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,334
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Quote:
Originariamente inviata da Grande Fobia
Post idiota molti tirano fuori l'accettarsi come si è ma dimenticano di dire come si fa.
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Non ci dicono come si fa perchè nessuno dall'esterno può dircelo... solo una persona può e deve scoprire come si fa: noi stessi.
Ovviamente non è facile, ma questo si sà fin dall'inizio...
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04-01-2011, 17:57
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#18
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Esperto
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 1,451
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Penso che accettarsi significhi farsi meno seghe mentali, avere meno pensieri e meno paure relativamente a noi stessi. Concordo sul fatto che non è la salvezza, credo sia solo un'arma in più per poter affrontare, ricercare e cogliere occasioni per migliorare la nostra vita. Tante volte ad esempio, più o meno consapevolmente, siamo noi stessi a ostacolarci o a sabotarci per insicurezze, paure, valanghe di pensieri, ecc... avere questa parte di noi come alleata che ci incoraggia e ci dà sicurezza anziché come nemica che ci butta giù non sarebbe la soluzione ma sarebbe un vantaggio.
Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
Bisogna smettere di cercare a tutti i costi il cambiamento....prendersela un pò più comoda che tanto non ci corre dietro nessuno...
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Fossimo immortali avresti pienamente ragione. Invece c'è un problema: il tempo scorre e quello che abbiamo a nostra disposizione è limitato. Per quanto ne sappiamo la vita è solo una.
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04-01-2011, 18:08
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#19
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: sul patibolo
Messaggi: 3,264
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accettarsi quindi rassegnarsi?
o accettarsi come punto di partenza per provare a fare un cambiamento?
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04-01-2011, 18:14
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#20
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da brio70
accettarsi quindi rassegnarsi?
o accettarsi come punto di partenza per provare a fare un cambiamento?
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Io la vedo come la seconda che hai detto.
Certamente accettarsi sul serio non è solo un discorso a livello razionale, ma è più complesso, anche a livello emotivo ecc
Se un certo episodio, magari l'ennesimo di un certo tipo , ancora ci procura scosse di rabbia incontrollabili vuol dire che ancora non ci siamo accettati.
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