Ma la salute ha a che fare solo con qualcosa di locale?
La situazione esterna non impatta sulla salute?
Lo specialista può anche non essere in grado di modificare certe cose, però non affermi che sono indipendenti dagli assetti esterni,
questa indipendenza nessuno l'ha mai dimostrata caso per caso.
Il problema interno non è separato e diviso dall'esterno.
Poi per me rappresenta una cosa paradossale sostenere che si hanno le cure per curare dei problemi relazionali e poi si presuppone che una persona abbia certe competenze relazionali per riuscire a seguire le cure che hanno messo in piedi proprio per risolvere questi problemi.
Se si vuol parlare correttamente di cure in questi ambiti qua secondo me bisogna togliere di mezzo ogni forma di responsabilità, perché la responsabilità sempre un costrutto psicologico e mentale è, e se bisogna curare anche questa non si può sostenere che un tizio "non vuole essere curato" ma più correttamente ed onestamente che la cura non funziona nel caso in esame.
Se durante la psicoterapia uno suggerisce e ordina velatamente ad una persona di esporsi e questa non lo fa, come si risolve la cosa?
Si dirà che
la persona non vuole essere curata, ma secondo me è scorretto fare così. dovrebbe essere la terapia stessa che riesce a convincere la persona ad esporsi e se fa cilecca, la terapia non funziona.
Se poi interventi esterni riescono a creare e modificare certi assetti mentali, non capisco perché non possano essere considerati terapeutici al pari di altre cose che vengono fatte tra quattro mura senza contattare altri organi e strutture.
Se io non sto bene e loro non riescono a risolvere questo mio non star bene, io deduco che la cura per il mio non star bene non ce l'hanno adesso e non che io non voglio star bene.