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XL 18-06-2022 07:09

A chi o cosa chiedere aiuto?
 
Spesso io non sto bene, sono fortemente insoddisfatto dell'esistenza, gli altri mi disturbano, la solitudine forzata mi disturba, vorrei altro ma questo altro adesso non c'è e non so dove trovarlo né come costruirlo e nemmeno se è una cosa che dipende solo da me.

Posti questi problemi spesso in seguito a discorsi simili ti dicono di rivolgerti o alla psicoterapia o alla psichiatria o al limite a tutta quella roba che gravita attorno allo spirituale (preghiera, meditazione, yoga e vattelappesca), ma il problema che io ho, i problemi che ho, hanno a che fare davvero con queste roba, e la gente che opera in questi settori possiede davvero delle soluzioni?

Questi dubbi vengono sempre aggirati dai professionisti del settore che continuano a sostenere imperterriti che tu cerchi quel che loro vogliono venderti o offrirti.
Già si presuppone che quel che manca è situato in queste aree, ma non può essere che non è così e che manca altro? :interrogativo:

Io sono catalogabile in termini sintomatici tra i depressi, ma è una cura dalla depressione che cerco (come l'intendono loro), o tutt'altro?

Che non sto bene mi è chiaro, mi è chiarissimo, ma che il mio non star bene ha a che fare col tipo di cure che hanno in mente loro però resta un po' appeso per me, mi mancano certe cose ma le loro cure non mi sembra che riescano a mettere abbastanza a posto tutte queste mancanze, con tutto il rispetto possibile, a me sembra che sia così.

Altri avvertono questa cosa qua? il fatto che non riescono davvero ad intercettare le richieste di aiuto?

Spesso in modo veloce e immediato quando una persona manifesta disagio, insofferenza, frustrazione di certi bisogni psicologici, sessuali e così via, la si spedisce in questi ambiti qua, ma questi ambiti qua possiedono davvero qualcosa che farà stare, non dico bene, ma abbastanza bene la persona?

Come posso diventare buddista e avvertire che mi manca quel che manca ad un buddista se a me personalmente manca tutt'altro? Non sono infelice perché non ho raggiunto il nirvana ma magari perché mi mancano certi tipi di relazione e così via o magari mi manca il percepire e verificare effettivamente di esser rispettato in ambito sociale senza dover fare chissà che.

Devo per forza aderire a queste cose? E se a me non interessassero, se quel che a mie manca fosse tutt'altro? Bisogna essere per forza d'accordo a monte su questa roba altrimenti si è malati di mente e basta? :nonso:
Certe volte poi ti rigirano la domanda in modo sfacciato e ti dicono "perché ti sei rivolto a noi?" e la mia risposta è questa "perché nessuno ha suggerito più nient'altro, solo da voi spediscono, non si fa più assolutamente un cazzo quando uno si trova in queste condizioni".

Continuo a non vedere chi o cosa possa aiutarmi davvero pur avendo bisogno di aiuto perché da solo da questa situazione sento che non riesco ad uscirne vivo e contemporaneamente soddisfatto.

Maximilian74 18-06-2022 07:31

Re: A chi o cosa chiedere aiuto?
 
Magari mi sbaglio, ma spesso ho letto e leggo di gente che è andata o va tuttora dai cosiddetti specialisti per i problemi vari che conosciamo.
Mi sembra che queste persone continuano a scrivere qui del loro disagio e del loro star male.
Non ho ancora letto di qualcuno che, grazie a quegli specialisti da cui vanno, abbia finalmente risolto i problemi.
Cioè io continuo a vedere persone che stanno male e non ne vengono fuori, quindi mi viene il dubbio che andare da quelle figure non risolva nulla.

claire 18-06-2022 07:38

Re: A chi o cosa chiedere aiuto?
 
Dipende cosa vuoi. Nessuno psichiatra psicologo o sciamano ti farà piovere dal cielo niente. Se vuoi cose che dipendono dal caso o dalla fortuna, non andare a spendere soldi. Vacci solo se pensi di potertele procurare una volta acquisiti gli strumenti adeguati, oppure se vuoi lavorare sull'accettazione della mancanza di esse.

XL 18-06-2022 07:47

Re: A chi o cosa chiedere aiuto?
 
Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2719185)
Cioè io continuo a vedere persone che stanno male e non ne vengono fuori, quindi mi viene il dubbio che andare da quelle figure non risolva nulla.

Però quello su cui volevo riflettere non è tanto l'inefficacia, è il fatto che si pensi che sia l'efficacia così come la definiscono loro a mancare.
A me pare che è proprio quel che si vuol curare a monte che magari non centra l'obiettivo, non il fatto che sia inefficace la cura.
E' come se tu volessi mangiare verdura e ti spediscono dove vendono carne e una volta osservato che l'affare non va in porto perché tu la carne non la compri e non la vuoi mangiare (perché non ti manca per niente) si suppone che il problema irrisolto consista nel riuscire a venderti la carne o magari nel convincerti a diventare carnivoro quando magari a te è il mangiar verdura che ti mancava.

XL 18-06-2022 07:55

Re: A chi o cosa chiedere aiuto?
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2719187)
Dipende cosa vuoi. Nessuno psichiatra psicologo o sciamano ti farà piovere dal cielo niente. Se vuoi cose che dipendono dal caso o dalla fortuna, non andare a spendere soldi. Vacci solo se pensi di potertele procurare una volta acquisiti gli strumenti adeguati, oppure se vuoi lavorare sull'accettazione della mancanza di esse.

Un depresso è convintissimo che aiuto non lo darà nessuno o difficilmente qualcuno concretamente tornerà utile.
E' un sintomo per loro questo. Loro diranno che il fatto che non sia convinto è la malattia stessa.

Poi insomma non piove dal cielo nulla, ma una cosa ad esempio è doversi pagare le spese mediche un'altra averle gratuitamente, ora mi si dirà che le due situazioni sono equivalenti e che un tizio risolve tutto in egual modo in entrambi i casi, ma non è così in pratica.

Se manca l'assistenza gratuita a qualcuno, questa manca, la mancanza da colmare che dovrebbe curare un disagio può consistere in cose del genere e non è detto che non è più una mancanza se un tizio fosse incapace di mettere in piedi queste cose da solo.

Io dico solo che i disagi potrebbero dipendere da altro, e nel mio caso mi sa che è così.

claire 18-06-2022 08:03

Re: A chi o cosa chiedere aiuto?
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2719191)
Un depresso è convintissimo che aiuto non lo darà nessuno o difficilmente qualcuno concretamente tornerà utile.
E' un sintomo per loro questo. Loro diranno che il fatto che non sia convinto è la malattia stessa.

Dipende per cosa vuole aiuto e che aiuto vuole. Se un paraplegico vuole camminare perché la maggior parte delle persone camminano, non è lo psicologo che lo aiuterà a farlo. Al massimo può aiutare consigliando la scelta di medici e terapie, o ad accettare la praplegia se non è curabile.

XL 18-06-2022 08:08

Re: A chi o cosa chiedere aiuto?
 
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Originariamente inviata da claire (Messaggio 2719194)
Dipende per cosa vuole aiuto e che aiuto vuole. Se un paraplegico vuole camminare perché la maggior parte delle persone camminano, non è lo psicologo che lo aiuterà a farlo. Al massimo può aiutare consigliando la scelta di medici e terapie, o ad accettare la praplegia se non è curabile.

Ma se il paraplegico è depresso (ha proprio i sintomi della depressione, non ha voglia di vivere e pensa che la vita in quelle condizioni non abbia valore e non valga la pena vivere) e volesse suicidarsi è malato di depressione o di altro?
E' la depressione il problema in casi del genere o altro?

Il problema di salute quale è? :interrogativo:

claire 18-06-2022 08:12

Re: A chi o cosa chiedere aiuto?
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2719196)
Ma se il paraplegico è depresso e volesse suicidarsi è malato di depressione o di altro?
E' la depressione il problema in casi del genere o altro?

Credo sia opinabile, in questi casi nessuno ha il potere di dire "quale sia il problema", lo decide il singolo. Se va dagli specialisti hanno il dovere di preservare la sua vita e quindi gli cureranno la depressione. Anche perché che altro possono fare? Qual è l'aiuto che qualcuno dovrebbe dare, se non quello?

XL 18-06-2022 08:16

Re: A chi o cosa chiedere aiuto?
 
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Originariamente inviata da claire (Messaggio 2719199)
Credo sia opinabile, in questi casi nessuno ha il potere di dire "quale sia il problema", lo decide il singolo. Se va dagli specialisti hanno il dovere di preservare la sua vita e quindi gli cureranno la depressione. Anche perché che altro possono fare? Qual è l'aiuto che qualcuno dovrebbe dare, se non quello?

Ma a questo punto dico, non è che si cura la depressione, si cercano di alleviare dei sintomi derivanti da un'altra patologia e altri disagi, magari se il tizio camminasse non sarebbe depresso.
O bastano gli esempi di paraplegici felici per sostenere che ogni paraplegico è malato di una malattia mentale e che se qualcuno pensa che non vale più la pena vivere il disturbo è situato nella mente?

L'aiuto può anche mancare attualmente. L'idea che se non c'è nessuno capace di aiutare o curare un disagio significa che in linea di principio non può esistere aiuto per me è scorretta.
Di certe malattie prima si moriva, oggi non si muore più. Prima non potevano fare una mazza, adesso possono.
La mancanza può essere anche sociale e di inserimento, non necessariamente medica.

Sto dicendo solo che dubito che i disturbi depressivi si possano classificare come disturbi che vanno curati con psicologi e psichiatri e che le domande di aiuto relative a questi potrebbero non avere molto a che fare con loro.

claire 18-06-2022 08:22

Re: A chi o cosa chiedere aiuto?
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2719201)
Ma a questo punto dico, non è che si cura la depressione, si cercano di curare dei sintomi derivanti da un'altra patologia, magari se il tizio camminasse non sarebbe depresso

Sì.
Però lo è. E non è costretto ad andare dallo psicologo, può fare a meno e tenersi la depre.
Ti richiedo, qual è l'aiuto che dovrebbe essere dato e che senti che manca? ,O provano a ridarti le gambe o a farti accettare che sei senza, quale sarebbe la terza via che senti mancare("non ti aiuta nessuno")? Queste sono le cose che ad oggi si possono fare, risolvere situazioni oggettive non risolvibili per guarire dalla depre che ne consegue, non è nelle possibilità di nessuno

claire 18-06-2022 08:23

Re: A chi o cosa chiedere aiuto?
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2719201)

Sto dicendo solo che dubito che i disturbi depressivi si possano classificare come disturbi che vanno curati con psicologi e psichiatri.

Dipende, a volte funziona. Comunque la cosa bella è che non sei obbligato, puoi continuare così :)
Nessuno verrà a obbligarti ad andarci sei liberissimo di ritenere che non ti serva.

XL 18-06-2022 08:25

Re: A chi o cosa chiedere aiuto?
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2719203)
Dipende, a volte funziona.

A volte, ma questo non basta a definire un disturbo e sostenere che si è "malati di depressione", contesto proprio a monte questo modo di fare. Secondo me la depressione da sola come disturbo in realtà non esiste, molto spesso è una reazione ad un quadro esistenziale più o meno allargato nel tempo che non si sa di preciso come "aggiustare" e quindi a chi o cosa rivolgersi diventa abbastanza sfumato.

Alla fine se convinci un tizio depresso al quale hanno detto che ha due mesi di vita che non morirà e che nel frattempo non ha sintomi fisici, magari non sarà più tanto depresso in questo periodo, funziona di sicuro se si fanno cose del genere.

Anche essere o meno consapevoli di qualcosa produce sintomi simili.

XL 18-06-2022 08:49

Re: A chi o cosa chiedere aiuto?
 
Quote:

Originariamente inviata da faria (Messaggio 2719207)
Una cosa sono i "disturbi" psicologici, un'altra la depressione (maggiore).

La depressione è una malattia neuropsichiatrica, con sintomi neurologici, e va affrontata anche, se non primariamente, con terapie farmacologiche.

Altra cosa è una personalità distimica (poca motivazione, difficoltà a gioire, stress continui, ansia generalizzata, isolamento, ecc.).
Questo è un altro discorso, e l'aiuto psicoterapeutico può aiutare come no.
E dipende molto anche dal terapeuta, non solo dal paziente (come invece viene detto quasi sempre quando non funziona...).

Cercano di curare con farmaci e psicoterapia entrambe.

Io comunque dico che non si hanno prove contrarie.
Vorrei vedere quante persone restano depresse con certe modifiche sociali, relazionali, economiche, di status e di salute fisica.

Se un depresso vivesse davvero bene (ma bene in generale, non è che in occidente si sta bene se c'è competizione e relazioni di merda) sarebbe ugualmente depresso? :interrogativo:

Se una persona non venisse mai frustrata in relazione a certi bisogni perché dovrebbe diventare depressa?
E' possibile questa cosa?

Se un tizio vivesse abbastanza come desidera perché dovrebbe deprimersi?

Darby Crash 18-06-2022 08:59

Re: A chi o cosa chiedere aiuto?
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2719187)
Dipende cosa vuoi. Nessuno psichiatra psicologo o sciamano ti farà piovere dal cielo niente. Se vuoi cose che dipendono dal caso o dalla fortuna, non andare a spendere soldi. Vacci solo se pensi di potertele procurare una volta acquisiti gli strumenti adeguati, oppure se vuoi lavorare sull'accettazione della mancanza di esse.

Il fatto è che gli psicoterapeuti sono convintissimi di poterti fornire degli strumenti adeguati per ottenere ciò che vuoi: dalla ragazza, agli amici, alla ricchezza, alla soddisfazione, allo svanire delle ansie etc. Mai sentito uno psicoterapeuta che dica "spiace, io non ti posso aiutare". Anzi, no, soltanto in un caso l'ho sentito.

Quindi in linea teorica sembra che questi psicoterapeuti davvero siano utili. Ma nella pratica - nel mio caso e nell'esperienza di qualche altro - oltre le chiacchiere e le riflessioni non si va.

Quasi tutte le cose dipendono dal caso o dalla fortuna, ma hanno anche una componente legata all'impegno personale, per questo si pensa di poter fare qualcosa per determinarle.

XL 18-06-2022 09:05

Re: A chi o cosa chiedere aiuto?
 
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Originariamente inviata da faria (Messaggio 2719209)
Scusami, non sono stato chiaro.
Io dico: smettila di chiamare depressione ciò che non è depressione.
Grazie. :bene:

E cos'è la depressione per te?

Io te l'ho detto dubito che quella di cui sono affette le persone e gli psichiatri chiamano depressione esisterebbe e ci sarebbe allo stesso modo se queste persone non avessero vissuto o lutti, molestie, violenze, o forme di frustrazione di varia natura, e così via.
Che altri hanno vissuto lutti e non sono diventati depressi non basta a mostrare quel che sostengo, che se i depressi non avessero fatto certe esperienze, depressi non sarebbero diventati.

Io mi riferisco proprio alla depressione di cui parli tu e loro.

Vorrei capire davvero quanti casi ci sono di depressione completamente indipendente dagli eventi avversi e altri assetti.

Siccome spunta spesso in concomitanza ad altri quadri clinici, sociali e relazionali, e uno non è matto nel notare questa cosa, non mi sembra una cosa completamente campata in aria.

claire 18-06-2022 09:05

Re: A chi o cosa chiedere aiuto?
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2719208)

Io comunque dico che non si hanno prove contrarie.
Vorrei vedere quante persone restano depresse con certe modifiche sociali, relazionali, economiche, di status e di salute fisica.

Se un depresso vivesse davvero bene (ma bene in generale, non è che in occidente si sta bene se c'è competizione e relazioni di merda) sarebbe ugualmente depresso? :interrogativo:

E invece tante persone sono depresse pur avendo quello che tu attribuisci al "vivere bene"(che è comunque una tua personale idea) , se poi vuoi dire che non è felice nessuno perché tanto il mondo è brutto e fatto male, ok.
Il punto è: se si parla di depressione dovuta alla propria situazione, quale che sia, é possibile stare meglio modificando la propria visione delle cose circa la propria situazione oggettiva? La risposta è strettamente individuale. Ci sono persone che migliorano lavorando sul proprio modo di pensare? Sì. Esistono. Una persona è depressa perché non ha le gambe. Il terapeuta(o chicchessia, un amico, un prete, chi aiuta) la aiuta a vedere che si possono fare un sacco di cose senza gambe. Le fa e sta meglio. Funziona per tutti? No. Ci sono molte persone senza gambe che permangono depresse. Per qualcuno funziona? Sì. É successo e succederà. Le persone che erano depresse e poi non sono più, anche se la situazione oggettiva è la medesima, esistono.Voglio provare anch'io a fare lo stesso? Risposta soggettiva e libera.

XL 18-06-2022 09:20

Re: A chi o cosa chiedere aiuto?
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2719212)
E invece tante persone sono depresse pur avendo quello che tu attribuisci al "vivere bene"(che è comunque una tua personale idea) , se poi vuoi dire che non è felice nessuno perché tanto il mondo è brutto e fatto male, ok.
Il punto è: se si parla di depressione dovuta alla propria situazione, quale che sia, é possibile stare meglio modificando la propria visione delle cose circa la propria situazione oggettiva? La risposta è strettamente individuale. Ci sono persone che migliorano lavorando sul proprio modo di pensare? Sì. Esistono. Una persona è depressa perché non ha le gambe. Il terapeuta(o chicchessia, un amico, un prete, chi aiuta) la aiuta a vedere che si possono fare un sacco di cose senza gambe. Le fa e sta meglio. Funziona per tutti? No. Ci sono molte persone senza gambe che permangono depresse. Per qualcuno funziona? Sì. É successo e succederà. Le persone che erano depresse e poi non sono più, anche se la situazione oggettiva è la medesima, esistono.Voglio provare anch'io a fare lo stesso? Risposta soggettiva e libera.

Ma se la risposta è individuale perché si parla di una malattia da curare?
E perché si sostiene così spesso che se una persona ha certi sintomi depressivi dovrebbe rivolgersi alla psichiatria e questi ambiti? :nonso:

Uno sulla sedia a rotelle potrebbe essere depresso per la propria condizione, ma il come vive non è mica indipendente dal resto.

Se dovessimo investire dei soldi, li diamo allo psichiatra che aiuta chi sta sulla sedia a rotelle ad accettare tutto così com'è (che magari funziona) o li usiamo per costruire scivoli per permettere a chi sta sulla sedia a rotelle di poter accedere a certe strutture?

Per curare la depressione di un disabile avendo un budget limitato i soldi dobbiamo darli agli psichiatri o dobbiamo pensare ai problemi esistenziali e sociali del disabile, che probabilmente incidono sulla sua voglia di vivere?
Sostenere che queste cose non incidono per nulla perché "la depressione è una malattia" che viene fuori sempre dal nulla per me è semplicemente falso.

Darby Crash 18-06-2022 09:22

Re: A chi o cosa chiedere aiuto?
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2719182)
Questi dubbi vengono sempre aggirati dai professionisti del settore che continuano a sostenere imperterriti che tu cerchi quel che loro vogliono venderti o offrirti.
Già si presuppone che quel che manca è situato in queste aree, ma non può essere che non è così e che manca altro? :interrogativo:

Come posso diventare buddista e avvertire che mi manca quel che manca ad un buddista se a me personalmente manca tutt'altro?

Forse c'è un aspetto che ti sfugge.

Psichiatri, psicoterapeuti, psicologi, pratiche buddiste, centri mindfulness, guru spirituali etc non sanno già a priori quel che cerchi, né vendono soluzioni standard per tutti. Quel che vendono sono gli strumenti che secondo loro ti dovrebbero aiutare ad aggiustare i tuoi problemi. In realtà le "cure" sono spesso personalizzate, fatte su misura - certo, questo non basta affinché siano efficaci.

Tu puoi benissimo andare da uno psicoterapeuta e dirgli "a me manca proprio questa cosa qui e la voglio". Lui ti può assecondare e allora lavorate sul raggiungimento di quella cosa. Poi, fatte queste premesse, puoi effettivamente raggiungere la cosa che vuoi oppure buttare dei mesi in chiacchiere inutili nonostante l'apparente impegno del terapeuta :mrgreen:

Quote:

A me pare che è proprio quel che si vuol curare a monte che magari non centra l'obiettivo, non il fatto che sia inefficace la cura.
E' come se tu volessi mangiare verdura e ti spediscono dove vendono carne
Non so quale sia la tua esperienza, ma a me non pare sia come dici. Cioè, sei andato in psicoterapia e hai detto di voler sistemare che cosa di preciso?

Quote:

Certe volte poi ti rigirano la domanda in modo sfacciato e ti dicono "perché ti sei rivolto a noi?" e la mia risposta è questa "perché nessuno ha suggerito più nient'altro, solo da voi spediscono, non si fa più assolutamente un cazzo quando uno si trova in queste condizioni".

Continuo a non vedere chi o cosa possa aiutarmi davvero pur avendo bisogno di aiuto perché da solo da questa situazione sento che non riesco ad uscirne vivo e contemporaneamente soddisfatto.
in queste ultime frasi mi riconosco molto.

claire 18-06-2022 09:37

Re: A chi o cosa chiedere aiuto?
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2719215)
Ma se la risposta è individuale perché si parla di una malattia da curare?
E perché si sostiene così spesso che se una persona ha certi sintomi depressivi dovrebbe rivolgersi alla psichiatria e questi ambiti?

Uno sulla sedia a rotelle potrebbe essere depresso per la propria condizione, ma il come vive non è mica indipendente dal resto.

Se dovessimo investire dei soldi, li diamo allo psichiatra che aiuta chi sta sulla sedia a rotelle ad accettare tutto così com'è (che magari funziona) o li usiamo per costruire scivoli per permettere a chi sta sulla sedia a rotelle di poter accedere a certe strutture?

La risposta ora come fa ad essere soggettiva?

Gradirei che rispondessi tu a quanche domanda invece di continuare a farne perché è difficile dialogare così.
Comunque 1) la risposta è individuale anche per le malattie fisiche, uno può liberamente scegliere se curarle o conviverci, nessuno obbliga. Il ssnn ti offre, non ti obbliga.
2) perché la psichiatria e la psicologia hanno montagne di studi ed esperienze a riguardo.
3)se dovessimo investire soldi lo facciamo per entrambe le cose, ed è quello che si fa già, magari male, ma queste sono le due risposte per chi ha quel problema. Perché sono fattibili. Se il depresso si aspetta lo scivolo, cioè che il mondo si attivi per dargli l'impossibile (ad esempio che gli faccia piovere una ragazza consenziente sul divano) , non è fattibile la cosa, così come un paraplegico non si può aspettare che il ssn gli recapiti a casa un paio di ali.
Altro esempio: se sei depresso perché non hai la casa, lo stato ti può dare un alloggio popolare, se però sei depresso perché non hai una villa non può aiutarti dandoti una villa. Tutto quello che si vuole, per tutti, non c'è. Ma vorrei capire quali sono gli aiuti alternativi che dovrebbero essere dati a chi è insoddisfatto. Se io sono depressa perché non ho la Tesla, chi dovrebbe aiutarmi, tu, lo stato? Come? Ha senso che mi comprino la Tesla o che mi aiutino a capire che si può campare senza, e visto che è possibile campare senza Tesla, potrei farcela anch'io?

XL 18-06-2022 09:43

Re: A chi o cosa chiedere aiuto?
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2719218)
Gradirei che rispondessi tu a quanche domanda invece di continuare a farne perché è difficile dialogare così.
Comunque 1) la risposta è individuale anche per le malattie fisiche, uno può liberamente scegliere se curarle o conviverci, nessuno obbliga. Il ssnn ti offre, non ti obbliga.
2) perché la psichiatria e la psicologia hanno montagne di studi ed esperienze a riguardo.
3)se dovessimo investire soldi lo facciamo per entrambe le cose, ed è quello che si fa già, magari male, ma queste sono le due risposte per chi ha quel problema. Perché sono fattibili. Se il depresso si aspetta lo scivolo, cioè che il mondo si attivi per dargli l'impossibile (ad esempio che gli faccia piovere una ragazza consenziente sul divano) , non è fattibile la cosa, così come un paraplegico non si può aspettare che il ssn gli recapiti a casa un paio di ali.

Ma per i disabili si investono soldi per altro, per chi ha problemi relazionali dov'è che si investe qualcosa?
Gli si dice solo col solito tono di rimprovero che la persona si aspetta che cade dal cielo e non si fa più praticamente nulla, come stai facendo tu.
L'idea che anche altro possa tornare utile o magari più utile nell'intercettare certe richieste di aiuto va rispedita al mittente?
Gli studi poi sono contrastanti, c'è chi sostiene che la depressione è fortemente indipendente da altri fattori e chi sostiene che i fattori sociali e di inserimento sono tutt'altro che ininfluenti.

Quando dico che non so a chi rivolgermi è perché magari le forme di aiuto che mi servirebbero non ci sono e resto dove sto, ma alla fine l'unica risposta che viene costruita di fronte a queste mie perplessità è che "non voglio stare meglio".


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