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28-07-2016, 03:33
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#1
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Intermedio
Qui dal: Apr 2016
Messaggi: 119
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Ho 26 anni e non mi sento per niente realizzato. vi spiego : vivo una vita frustrante, non ho soldi, vivo in una famiglia con un tenore economico medio basso e negli ultimi anni ci sono stati molti problemi economici. Io devo ancora finire la triennale, in realtà la iniziai a 23 anni quindi sono di poco in ritardo, però faccio una facoltà difficile che ha esami come mattoni, che purtroppo sono lunghi e difficili da preparare per cui magari ci vogliono 4/5 mesi per preparare un esame che poi magari per qualche punto non si passa. Vedo in giro i miei coetanei già tutti laureati, o chi non ha studiato già ben affermati nel mondo del lavoro. Tutti hanno un lavoro, dei soldi, delle possibilità economiche, tra chi si compra la casa e chi si compra la macchina e chi va a convivere e chi gira il mondo è chi fa dei figli tutti si stanno realizzando. Io mi ritrovo a studiare ancora per materie che non mi gratificano ma che sto inseguendo perché è una facoltà buona per inserirsi nel mondo del lavoro. Però mi chiedo a 26 anni chi mi assumerà con una laurea presa in ritardo e con un voto basso? sono consapevole che dopo tante rinunce dovrò come minimo fare un master in qualche buona università per avere delle solide possibilità di lavoro, oppure andare a lavorare all estero dove si guarda meno l età e il curriculum. Sono molto spaventato per il mio futuro perché non ho basi economiche, non so quando potrò andare a vivere da solo ed essere indipendente. Anche per quanto riguarda il profilo sentimentale non ho mai avuto una storia seria, e mi chiedo quale donna vorrebbe al suo fianco un ragazzo di 26 anni con nulla tra le mani ? Non posso permettermi di fare regali, vacanze, cene, divertimenti, quale donna starebbe con un ragazzo che non può darle materialmente nulla? Anche nei rapporti con gli amici sono penalizzato perché non posso mai fare le cose che possono fare gli altri, devo sempre arrangiarmi, passare estati e feste sui libri mentre gli altri sono in giro a spassarsela. Da un po di tempo non ci dormo più la notte perché so che tutti mi vedono come un fallito, alla mia età dovrei fare tutt'altro tipo di vita, e avere meno preoccupazioni mentre sono sobbarcato da responsabilità anche a casa, e dai problemi economici che abbiamo in famiglia. Sono molto stanco di tutto ciò, e spesso ho pensato di mollare tutto e andare a cercarmi un lavoro ma vivo in una cittadina di provincia senza possibilità lavorative e al massimo andrei a fare il cameriere a vita. Non che non sia un lavoro su cui sputare per carità! Però io sono un ragazzo molto ambizioso, punto in alto, mi piacerebbe e sto lottando per laurearmi e puntare a fare un lavoro nel settore del management o della finanza. Non accetterei la sconfitta di ritirarmi dall università quando mi mancano 7 esami, sprecare questa opportunità di vita e andare a fare a vita lavoretti umili (ma pur sempre rispettabilissimi) con il rimpianto di non essere riuscito a realizzarmi. Si magari per i primi periodi sarei felice, avrei i miei soldi e inizierei ad essere indipendente ma vivrei a vita con il rimpianto e con l insoddisfazione di essermi accontentato e siccome io sono un tipo molto combattivo non accetterei tutto ciò'. So che devo tenere duro ma sento di cedere, non riesco più a studiare, in giro tutti mi chiedono quanto mi manca per finire, tutti mi guardano con pena e io sono stanco. Secondo voi sto ingigantendo la situazione o a 26 anni la cosa è recuperabile... Voi cosa fareste al posto mio? Ho bisogno sul serio di qualcuno con cui parlarne e ho deciso di scrivere qui perché tutti mi giudicano male
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28-07-2016, 08:54
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da Meninblack90
tutti mi giudicano male
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Da quello che hai scritto, sembra che l'unico a giudicarti spietatamente sia tu. Il 90% dei giovani italiani tuoi coetanei é in una situazione analoga alla tua, non mi pare di aver visto tantissimi 26enni, sposati con figli, lavori a tempo indeterminato e mutui già estinti.
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28-07-2016, 09:00
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#3
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Banned
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 1,665
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Finisci assolutamente. Intanto prendi la laurea, poi per il lavoro Dio vede e provvede. Il lavoro garantito e ben retribuito non é appannaggio di molti. Cmq il tuo problema non sono gli altri che ti vedono "fallito", sei tu che ti reputi tale (scarsissima autostima). L'unico consiglio che posso darti é: Fregatene del giudizio altrui, perché tanto qualunque cosa uno faccia sarà sempre criticato per una cosa o per un'altra. A 26 anni non ci si può definire falliti, pensa solo a migliorare la tua vita nel prossimo quarto di secolo, che é quello a cui punto anch'io ( 50 anni sono un'età più adatta per iniziare a fare i bilanci). In bocca al lupo
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28-07-2016, 09:05
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#4
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Esperto
Qui dal: Jun 2008
Ubicazione: varese
Messaggi: 954
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finisci il tuo corso di studi e poi cerca lavoro all'estero. qui in italia ormai non c'è più trippa per gatti. un sacco di giovani come te all'estero ha trovato lamerica :-)
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28-07-2016, 09:16
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 4,795
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Un passo alla volta. Non siamo computer, il multitasking non lo possiamo fare.
Occhio a questi pensieri difficili che ti fai, perché poi - succede una brutta situazione, nella vita possono e a volte devono capitare - ti dirai che c'avevi visto giusto e si innescherà un circolo vizioso di pensieri autodistruttivi che, anzi, mi sembrano già iniziati.
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28-07-2016, 09:33
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#6
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Avanzato
Qui dal: May 2016
Messaggi: 443
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Quote:
Originariamente inviata da Meninblack90
Però io sono un ragazzo molto ambizioso, punto in alto, mi piacerebbe e sto lottando per laurearmi e puntare a fare un lavoro nel settore del management o della finanza. Non accetterei la sconfitta di ritirarmi dall università quando mi mancano 7 esami, sprecare questa opportunità di vita e andare a fare a vita lavoretti umili (ma pur sempre rispettabilissimi) con il rimpianto di non essere riuscito a realizzarmi.
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Mi sono laureato ad ottobre e ho iniziato facendo il tuo stesso ragionamento..ma se un giorno non potrò avere soddisfazioni a livello lavorativo perché non ho laurea?!?
Un po' come dici tu da come ho capito.
Dopo che mi sono laureato non ho provato nulla,come se non mi importasse. Non ho festeggiato ed è stato quasi un peso..La spiegazione che mi sono dato è che forse si dà veramente troppo retta ai luoghi comuni o alle ansie degli altri a tal punto da farle proprie..
Se uno riuscisse dovrebbe fare sempre quello che gli dice il cuore,non per forza l'Università è importante come la società vuole farti credere..forse è proprio lì il problema..
Riuscire a crearsi la propria di strada...
Ah io ho 27 anni e non sto cercando lavoro..
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28-07-2016, 11:12
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#7
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Principiante
Qui dal: Feb 2016
Ubicazione: Roma
Messaggi: 82
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Probabilmente questa risposta non ti soddisferà (anzi ne sono sicura) ma questo è il mio consiglio.
Smettila di farti le domande che ti sei appena fatto nel post e poniti un unica semplice domanda:
Io cosa voglio fare?
Rispondi alla domanda ignorando possibilità economiche, confronto con gli altri, cosa è utile e cosa non lo è.
Non devi sapere cosa devi fare... ma la ricerca sta nello scoprire cosa vuoi fare, una volta eliminate paure e insicurezze.
Il confronto non ti porterà mai a scoprire cosa fare, ma ti farà semplicemente sentire come tutte le porte della tua personale felicità e realizzazione siano chiuse. Non perché vali di meno degli altri ma semplicemente perché non ti stai concentrando sul tuo obiettivo ma solo sul tuo (illusorio) fallimento. Finché respiri, finché hai energie dentro di te, puoi cambiare la tua vita e lottare.
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28-07-2016, 16:30
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#8
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Intermedio
Qui dal: Apr 2016
Messaggi: 119
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Io so quello che voglio fare ed è finire l università, però so che forse sarà difficile perché mi mancano degli esami tosti che richiederanno mesi di altri sacrifici, e ho perso un po la motivazione! Non so se sono disposto a continuare a vivere di stenti e sacrifici per altri 6 mesi/ 1 anno e bruciare un anno della mia vita per tutto ciò! Perché come ho detto la vita che faccio ora è molto limitante sia per me stesso che per le persone che ho intorno perché come ho già detto ho la sensazione di non vivere, non so cosa siano divertimenti, sfizi e vacanze cose che la maggior parte dei miei coetanei ha senza tanti problemi!!
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28-07-2016, 16:32
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#9
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Intermedio
Qui dal: Apr 2016
Messaggi: 119
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So che il confronto con gli altri e' la cosa che mi distrae dall obbiettivo e mi demoralizza, ma non appena ho un minimo contatto sociale prendo coscienza della mia situazione è ci sto male.
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28-07-2016, 17:39
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#10
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Banned
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 1,665
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Quote:
Originariamente inviata da Meninblack90
So che il confronto con gli altri e' la cosa che mi distrae dall obbiettivo e mi demoralizza, ma non appena ho un minimo contatto sociale prendo coscienza della mia situazione è ci sto male.
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Men , mi rendo conto di quello che dici.. anzi qui dentro, chi più chi meno, si confronta giornalmente o quasi con queste comparazioni ( o perché si autosvaluta o perché magari fatte da familiari/conoscenti che devono impicciarsi).
Io sono in una situazione peggiore della tua(quantomeno dal punto di vista scolastico), ho un anno in meno di te e la laurea la vedo col binocolo a causa di un'autostima sotto i piedi( dovuta a tanti fattori..e in parte colpa mia per non esser riuscito a "reagire" a queste avversità), a cui sono seguiti altri problemi che hanno aggravato la situazione. Io appartengo a quella categoria di persone che si stima meno di quel che vale (non che valga tantissimo eh, semplicemente invece di ritenermi una persona nella media mi valuto "inadeguato" a priori...e sto cercando di cambiare mentalità, giudicandomi più obiettivamente) in una società permeata da persone che si ritengono "caviale" quando, in realtà, in ogni loro aspetto rimandano più alle "uova di lompo". Ho passato 3 anni di crisi profonda e l'unica cosa importante che ho capito dopo tutto questo travaglio è che la gente tendenzialmente se ne frega di te, che tu abbia successo nella vita o meno. Quindi, a che pro crucciarsi e farsi diventare il sangue amaro?
"Prendi coscienza" che non hai nulla di cui vergognarti, che non sei un fallito, che se ti laurei in ritardo di 1 anno non succede nulla e che non devi render conto a nessuno, hai fatto quello che potevi con i mezzi a disposizione e nonostante i vari problemi (situazione familiare, sentimentale, ecc). Valuti le persone secondo criteri cosi stringenti? Non credo, quindi non autogiudicarti cosi severamente.
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28-07-2016, 19:10
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#11
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Principiante
Qui dal: Feb 2016
Ubicazione: Roma
Messaggi: 82
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Quote:
Originariamente inviata da Meninblack90
Io so quello che voglio fare ed è finire l università, però so che forse sarà difficile perché mi mancano degli esami tosti che richiederanno mesi di altri sacrifici, e ho perso un po la motivazione! Non so se sono disposto a continuare a vivere di stenti e sacrifici per altri 6 mesi/ 1 anno e bruciare un anno della mia vita per tutto ciò! Perché come ho detto la vita che faccio ora è molto limitante sia per me stesso che per le persone che ho intorno perché come ho già detto ho la sensazione di non vivere, non so cosa siano divertimenti, sfizi e vacanze cose che la maggior parte dei miei coetanei ha senza tanti problemi!!
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Allora il tuo bivio è: continuare l'università per ottenere quelle cose che vedi negli altri (che ripeto...E' SBAGLIATISSIMO) oppure mollare e cercare di fare altro. Secondo me se vuoi finire devi solo finire, senza indugiare in questi pensieri che davvero... non ti porteranno a laurearti prima, anzi, ti faranno semplicemente ritardare la laurea.
Quote:
Originariamente inviata da Ippocrates
"Prendi coscienza" che non hai nulla di cui vergognarti, che non sei un fallito, che se ti laurei in ritardo di 1 anno non succede nulla e che non devi render conto a nessuno, hai fatto quello che potevi con i mezzi a disposizione e nonostante i vari problemi (situazione familiare, sentimentale, ecc). Valuti le persone secondo criteri cosi stringenti? Non credo, quindi non autogiudicarti cosi severamente.
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Se proprio vuoi fare paragoni perché, come dice proprio Ippocrates, non conti quanta gente è nella tua stessa situazione, se non peggiore? Il mio ex si doveva ancora laureare alla triennale ed aveva 30 anni e mezzo. Io mi sono laureata ad un mese dai miei 25 anni quindi non certo in tempo. Ma l'importante è raggiungere i propri obiettivi, ed aquistare sicurezza per averli raggiunti infine, con difficoltà molto grandi, che tante persone nemmeno devono affrontare. Se ti laurerai in ritardo non sarà certo per pigrizia! Quella sarebbe una cosa da biasimarti! (e ripeto... se vuoi fare paragone dai un' occhiata a quanta gente semplicemente non studia perché non vuole studiare!)
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29-07-2016, 10:07
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#12
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Principiante
Qui dal: Jan 2016
Messaggi: 58
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Anch'io sono un po' nella tua stessa situazione, anche se ho 18 anni.
Ti spiego: anche io vivo in una famiglia che ha diverse difficoltà economiche e proprio per questo sono costretta a continue rinuncie.
Il mio desiderio è sempre stato quello dopo il diploma di cercare lavoro e di essere così indipendente. Tuttavia dopo un mese dal diploma, comincio a cercarne e mi scontro con la dura realtà: da me, piccola cittadina di provincia e nelle zone adiacenti non c'è n'è neanche l'ombra di un lavoro (figurati che io cercavo proprio occupazioni come cameriera, commessa e così via).
Così nonostante il mio sogno fosse stato quello di cominciare già a lavorare, sarò costretta a cedere a un compromesso: ovvero iscrivermi all'università. I miei ci tengono molto, ma io non vorrei andare perché, oltre a minare la mia indipendenza, saranno altre spese a loro carico.
Questo per dirti che a volte, nonostante i nostri sogni ci invitano a seguire altre strade, se non si ha abbastanza perseveranza, conviene cedere a dei compromessi.
Lo so che questo è un modo sbagliato di pensare, ma purtroppo la nostra società dà troppa importanza alle convenzioni sociali (in questo caso conseguire una laurea e trovare un buon lavoro) e sè magari il cuore ti indica una scelta (cioè nel tuo caso trovare un lavoro per essere indipendente) la testa tiene conto molto del contesto sociale (la tanto "agognata" laurea).
Per concludere, posso dire che la tua è certamente una scelta non facile: per comodità ti consiglierei di resistere un altro po' (hai detto che mancano sette esami e se ti può consolare un anno passa in fretta); ma se le tue rinuncie finiscono per invalidare eccessivamente la tua autostima e indipendenza, ti consiglio, come hanno già detto gli altri utenti, di chiedere a te stesso "ma io cosa voglio veramente?".
Nel mio caso ho rinunciato ai miei sogni semplicemente perché non ho avuto la forza di andare avanti; proprio per questo dico che se si vogliono fare delle scelte di cuore, si deve mettere in conto anche tutte le difficoltà a seguire e si deve valutare se si ha abbastanza forza per raggiungere i propri sogni.
Perdona il mio ragionamento un po' intricato, ma non sono riuscita a spiegarmi con parole migliori...
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