|
|
11-02-2005, 11:17
|
#21
|
Intermedio
Qui dal: Feb 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 144
|
Quote:
Originariamente inviata da sole
TROPPI SONO I CASI PER TROVARE UN'UNICA RISPOSTA A QUESTO QUESITO..
|
ribadisco il mio concetto.. a qualcuno potrebbe fare bene, ad altri male, ad altri così e così..
come si fa a dare un unico finale?
|
|
11-02-2005, 14:02
|
#22
|
Principiante
Qui dal: Dec 2004
Ubicazione: Italia
Messaggi: 50
|
ribadisco il mio concetto.. a qualcuno potrebbe fare bene, ad altri male, ad altri così e così..
come si fa a dare un unico finale?[/quote]
secondo me il "finale" può essere solo questo: perchè non provare?
Dare opinioni teoriche è giusto e anch'io condivido molte cose che son state dette però se incontrarsi può fare bene o male l'unico che può rispondere è il fatto in se.
Incontrarsi può essere un bene se riceviamo giovamento dalla persona che incontriamo,se invece non è la persona giusta non lo riceviamo tutto quì.
Si può diventare amici o no,ovvio,però se non si prova a conoscere la persona è difficile stabilirno non trovate?
Un abbraccio.
|
|
11-02-2005, 14:59
|
#23
|
Guest
|
Male di sicuro non fa. Nella peggiore delle ipotesi non succede niente e uno non ci perde nulla, nella migliore trova un amico o qualcuno con cui condividere qualcosa: interessi o altro, chissà.
Però la domanda era se un'amicizia tra sociofobici poteva portare a risolvere il problema o a qualche miglioramento. Un depresso può aiutare un altro depresso ad uscire dalla sua depressione? Sarei propenso a dire di no, anche se tutto può essere. Credo però che una persona sia più stimolata a reagire se sta con persone che non hanno il suo problema.
|
|
11-02-2005, 21:21
|
#24
|
Principiante
Qui dal: Dec 2004
Ubicazione: Italia
Messaggi: 50
|
Quote:
Originariamente inviata da insider
Male di sicuro non fa. Nella peggiore delle ipotesi non succede niente e uno non ci perde nulla, nella migliore trova un amico o qualcuno con cui condividere qualcosa: interessi o altro, chissà.
Però la domanda era se un'amicizia tra sociofobici poteva portare a risolvere il problema o a qualche miglioramento. Un depresso può aiutare un altro depresso ad uscire dalla sua depressione? Sarei propenso a dire di no, anche se tutto può essere. Credo però che una persona sia più stimolata a reagire se sta con persone che non hanno il suo problema.
|
Per esperienza personale devo dire che conoscere altre persone depresse come me mi ha sempre aiutato,si condivideva il problema e ci si capiva di più di altri.In questo modo ci si aiutava fino a che diventavamo meno depressi del solito.Per due timidi forse potrebbe valere la stessa cosa.Conosco coppie di timidi che prima non spiaccicavano parola con nessuno da soli,poi una volta incontrati sono insieme,felici e hanno superato in parte il problema.
Sicuramente il problema del tutto non si risolve con un'amicizia o un amore tra due persone che soffrono della stessa cosa ma per quel che ho visto ed anche vissuto aiuta tantissimo. :wink:
|
|
11-02-2005, 23:03
|
#25
|
Guest
|
Mal comun mezzo gaudio, come si dice. Condividere il problema con qualcuno può aiutare a sentirsi meno soli, a consolarsi, a capirsi
a sopportare meglio, tutto quello che vuoi, ma secondo me si rimane dentro un recinto di pensieri chiuso e sempre uguale ovvero dentro un modo di ragionare da depressi.
Due grigi non fanno un rosso e i colori della vita sono molti per chi ha la voglia di scoprirli e conoscerli. Uno che cerca solo o prevalentemente suoi simili, ricerca conferme, consolazioni, similitudini, non esperienze "rivelatrici". Quando sentirai l'esigenza di stare anche con persone diverse da te, allora sarai sulla buona strada per risolvere il tuo problema.
:wink:
|
|
12-02-2005, 14:24
|
#26
|
Principiante
Qui dal: Dec 2004
Ubicazione: Italia
Messaggi: 50
|
Quote:
Originariamente inviata da insider
Mal comun mezzo gaudio, come si dice. Condividere il problema con qualcuno può aiutare a sentirsi meno soli, a consolarsi, a capirsi
a sopportare meglio, tutto quello che vuoi, ma secondo me si rimane dentro un recinto di pensieri chiuso e sempre uguale ovvero dentro un modo di ragionare da depressi.
Due grigi non fanno un rosso e i colori della vita sono molti per chi ha la voglia di scoprirli e conoscerli. Uno che cerca solo o prevalentemente suoi simili, ricerca conferme, consolazioni, similitudini, non esperienze "rivelatrici". Quando sentirai l'esigenza di stare anche con persone diverse da te, allora sarai sulla buona strada per risolvere il tuo problema.
:wink:
|
Certo insider,hai ragione anche tu.Infatti aggiungo che anche altre persone che sono tutt'altro che depresse mi hanno aiutato o mi aiutano.
Posso concludere dicendo che sono sempre e cmq le persone giuste,che soffrono o no,che possono aiutarti.
Il brutto di me è che io sento l'esigenza di stare con qualsiasi persona che mi possa aiutare o io aiutare lei però non riesco a risolvero il mio problema in ogni caso.Sono proprio uno sfigato insider! :cry:
|
|
12-02-2005, 20:50
|
#27
|
Guest
|
Mi sembra molto riduttivo pensare agli altri solo in termini di quanto ti possono o non possono aiutare. E poi vedi, ti svaluti troppo, non puoi pensare di te stesso che sei uno sfigato. Non va bene, non va per niente bene. Se hai una così bassa considerazione di te stesso ci credo bene che ti deprimi. Se poi ti rapporti così susciterai solo compassione negli altri. Tira fuori un po' di grinta dai, un po' di amor proprio!
|
|
13-02-2005, 05:17
|
#28
|
Principiante
Qui dal: Oct 2004
Ubicazione: Canada
Messaggi: 30
|
Conoscere delle persone col nostro stesso problema puo' farci sentre meglio e ci puo' aiutare, ma quando si parla di amici stretti oppure di partners, due sociofobici non penso che siano una buona idea per la semplice idea che la relazione sarebbe sbilanciata. Quello di cui noi, persone che soffriamo di fobia sociale, abbiamo bisogno è equilibrio, sopporto sociale e sicurezza, cose che solo persone che non soffrono dell'ansia sociale ci possono dare.
Io per esempio mi sento benissimo con persone che parlano molto. Non penso che potrei avere una relazione con una ragazza che non lo farebbe perche' in generale sono silenzioso.
|
|
|
|
|