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14-11-2012, 02:37
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#1
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Un'osservazione di muttley mi ha fatto rammentare di un topic che volevo aprire già da diverso tempo.
Siete d'accordo?
Riuscite a scendere dalla vostra montagna e scalare quella dell'interlocutore per vedere le cose dal suo punto di vista?
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14-11-2012, 02:51
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,687
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Dipende da tante cose. In primo luogo: l'interlocutore, il contesto e l'argomento. Quando mi sento sicuro negli ultimi due campi e non stimo l'interlocutore, allora è più facile che la montagna venga da me.
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14-11-2012, 04:13
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#3
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 1,314
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Sinceramente si, o comunque ci provo....la verità é che molto spesso mi é capitato che la comunicazione diventasse da parte dell'interlocutore una sorta di sfida o gara.. quando non addirittura ci si ritrovi ad aprirsi salvo poi scoprire che come nelle peggiori serie televisive.....ogni cosa che dici potrà essere usata contro di te
Questo col tempo mi ha portato a chiudermi molto, probabilmente a diffidare molto delle persone ed evitare quelle poche volte in cui la comunicazione potrebbe essere "piena" e biunivoca.
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14-11-2012, 08:06
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#4
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Uhm... un esempio pratico?
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14-11-2012, 10:46
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#5
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Il punto di vista degli altri è che io sono uno sfigato e che non vale la pena di frequentarmi. Cos'altro c'è da capire?
In generale, la mia propensione a mettermi nei panni altrui dipende dalla reciprocità
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14-11-2012, 11:27
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da barclay
Il punto di vista degli altri è che io sono uno sfigato e che non vale la pena di frequentarmi
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Secondo me questo è il tuo punto di vista e a forza di convincertene fai in modo che diventi anche quello altrui
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14-11-2012, 11:42
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#7
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Mah, azzarderei un "sì". Forse non sembra, ma rimugino molto su ciò che dicono gli altri e mi sforzo di mettermi nel loro cervello e di giustificare quello che dicono.
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14-11-2012, 11:56
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#8
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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No, non bisogna mai mettersi in discussione secondo me. O meglio: ciò che ha la forza di cambiarti.. non richiede che tu sia predisposto al cambiamento.. ti cambia a prescindere. Ciò che non ha la forza di cambiarti è meglio che non ti cambi. Insomma secondo me essere un po' "chiusi" e poco disponibili al dialogo è un pregio perchè permette di conservare le piccole diversità che poi fanno la ricchezza delle persone.
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Ultima modifica di Halastor; 14-11-2012 a 12:04.
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14-11-2012, 12:20
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#9
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Secondo me questo è il tuo punto di vista e a forza di convincertene fai in modo che diventi anche quello altrui
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Questa è una risposta da bignami di psicologia, buona per tutte le occasioni.
Possibile che sia anche vera. Ma secondo me è più probabile che barclay sia affetto da ciò che affligge molti di noi: l'incapacità di recitare *.
* Nota: io uso il termine "recitazione" per denotare tutto il complesso di elementi che determinano la comunicazione della propria interiorità all'esterno; non sto parlando di "finzione" o di "teatralità".
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14-11-2012, 12:23
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#10
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Un'osservazione di muttley mi ha fatto rammentare di un topic che volevo aprire già da diverso tempo.
Siete d'accordo?
Riuscite a scendere dalla vostra montagna e scalare quella dell'interlocutore per vedere le cose dal suo punto di vista?
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Sì. Questo non implica che io sia d'accordo con lui, naturalmente.
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14-11-2012, 12:26
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#11
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Secondo me questo è il tuo punto di vista e a forza di convincertene fai in modo che diventi anche quello altrui
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Ah sí? E allora perché TUTTE, DOPO avermi conosciuto ed aver detto che non capiscono come mai abbia tanta sfortuna con le donne, si fidanzano col solito tamarro / palestrato / guidatore di SUV / che sa far ridere?! [DOMANDA RETORICA]
P.S.— Risparmiami la solita osservazione sulla mia presunta mancanza di volontà/capacità di ampliare le mie conoscenze.
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Ultima modifica di barclay; 14-11-2012 a 12:28.
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14-11-2012, 12:54
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Questa è una risposta da bignami di psicologia, buona per tutte le occasioni.
Possibile che sia anche vera. Ma secondo me è più probabile che barclay sia affetto da ciò che affligge molti di noi: l'incapacità di recitare *.
* Nota: io uso il termine "recitazione" per denotare tutto il complesso di elementi che determinano la comunicazione della propria interiorità all'esterno; non sto parlando di "finzione" o di "teatralità".
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L'essere, l'individuo, il carattere non sono categorie dotate di oggettualità/oggettività fenomenica, sono semplici autopercezioni. Tu non sei, tu ti senti di essere qualcosa .
Quote:
Originariamente inviata da barclay
Ah sí? E allora perché TUTTE, DOPO avermi conosciuto ed aver detto che non capiscono come mai abbia tanta sfortuna con le donne, si fidanzano col solito tamarro / palestrato / guidatore di SUV / che sa far ridere?! [DOMANDA RETORICA]
P.S.— Risparmiami la solita osservazione sulla mia presunta mancanza di volontà/capacità di ampliare le mie conoscenze.
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No, ma non voglio risparmiarti la mia solita osservazione sulla tua presunta incapacità di modificare la percezione che hai di te stesso nei confronti del mondo che ti circonda. Tu hai costruito un'immagine di te stesso e tu, in base agli input provenienti dall'esterno, selezioni arbitrariamente quelli che vanno più o meno a confermarla.
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Ultima modifica di muttley; 14-11-2012 a 13:01.
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14-11-2012, 12:57
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#13
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Ma secondo me è più probabile che barclay sia affetto da ciò che affligge molti di noi: l'incapacità di recitare *.
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Possibile che sia anche questo.
Ma prima di tutto dipende dal fatto che per barclay gli altri = {le donne dalle quali sono stato sessualmente attratto e che mi hanno respinto}.
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14-11-2012, 12:59
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Ragazzi, intendiamoci: nell'economia generale di quelli che sono i problemi che ci attanagliano, l'importanza maggiore è rivestita da ciò che accade dentro di noi, da come assorbiamo, filtriamo ed elaboriamo le informazioni provenienti dall'esterno e non da ciò che realmente ci accade...certo, ovviamente esistono le eccezioni, ma siamo davvero sicuri di essere tutti quanti un'accolita di perseguitati dalla sorte, destinati a non conoscere pace per omnia saecula saeculorum?
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14-11-2012, 13:01
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#15
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
L'essere, l'individuo, il carattere non sono categorie dotate di oggettualità/oggettività fenomenica, sono semplici autopercezioni. Tu non sei, tu ti senti di essere qualcosa .
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Filosoficamente, forse.
Ma sul piano empirico succede che l'unica cosa che importa è l' apparenza, la quale è determinata in parte dalle tue caratteristiche oggettive e in parte da come reciti all'esterno la tua interiorità. E' l'apparenza che determina le dinamiche oggettive (e per oggettive intendo p.es. se ti invitano oppure no ad uscire e le ragioni vere per cui lo fanno o non lo fanno): quello che tu pensi di te importa solo in termini di quanta influenza diretta ha su come reciti.
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14-11-2012, 13:04
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#16
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quello che tu pensi di te consciamente, ma pensa invece a quanti segnali tu lanci involontariamente perché esiste una parte di te completamente sommersa e inconscia sulla quale non riesci o non sei ancora riuscito ad esercitare un controllo...quest'apparenza è determinata da tutto quel campionario di segnali che tu lanci all'esterno senza averne spesso una completa, se non addirittura nulla, padronanza.
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14-11-2012, 13:07
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#17
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Quello che tu pensi di te consciamente, ma pensa invece a quanti segnali tu lanci involontariamente perché esiste una parte di te completamente sommersa e inconscia sulla quale non riesci o non sei ancora riuscito ad esercitare un controllo...
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Certo. Ma gli altri, non essendo psicoanalisti, non hanno che un accesso molto limitato a questa componente di te, quindi prendono da essa (e da quella cosciente) solo quello che influenza l'apparenza. *
* Nota: con "apparenza" naturalmente non intendo i vestiti di dolce e gabbana: intendo anche semplicemente il modo di fare un sorriso o la scelta delle parole che si usano o il tono della voce.
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14-11-2012, 13:08
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#18
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Ma prima di tutto dipende dal fatto che per barclay gli altri = {le donne dalle quali sono stato sessualmente attratto e che mi hanno respinto}.
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Tu quoque… L'ho detto e ridetto un'infinità di volte: IO NON GUARDO ESCLUSIVAMENTE LE STRAFICHE!
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14-11-2012, 13:10
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#19
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Ma ci metti anche tu del tuo quando selezioni segnali di un certo tipo a scapito di altri e, così facendo, contribuisci a crearti un'immagine (a livello conscio ma anche e soprattutto inconscio) e a convincerti di essere in un certo modo.
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14-11-2012, 13:14
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#20
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,727
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Io l'ho interpretata in un altro modo.
Io vedo che su un cucuzzolo ci sono due persone e sull'altro ce n'è una sola; allora la persona che si trova al centro decide di andare dove sono due persone.
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