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Vecchio 20-05-2012, 11:23   #1
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Qualcuno sa come si fa?
Leggo qua un bel suggerimento, sul fatto di "esprimersi".
E' qualcosa che sto cercando di applicare già. Vedo che parlare, comunicare e trasmettere le proprie esigenze agli altri porta a dei risultati.

Altro? Ad esempio iniziare a contattare gli amici, non aspettare che mi contattino loro... ho cominciato a far questo ma molto timidamente, se un amico non mi risponde ci rimango male e m'imparanoio
Vecchio 20-05-2012, 11:37   #2
Esperto
L'avatar di Guardianangel
 

ciao corona,
puoi essere piu specifico
quali sono le situazioni che odi di piu e che vorresti fare?
ad esempio molti normaloni si sentono a disagio in disco e mi sembra inutile stare a dirti come andare in disco se non ti piace

quanti anni hanno i tuoi amici?
quanti sono?
che lavoro fanno?
Vecchio 20-05-2012, 12:22   #3
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Originariamente inviata da Guardianangel Visualizza il messaggio
ciao corona,
puoi essere piu specifico
quali sono le situazioni che odi di piu e che vorresti fare?
ad esempio molti normaloni si sentono a disagio in disco e mi sembra inutile stare a dirti come andare in disco se non ti piace

quanti anni hanno i tuoi amici?
quanti sono?
che lavoro fanno?
mah, tante. Ad esempio la disco. A me piace, mi piace ballare e mi piace il genere di musica. Ma faccio fatica ad andarci. Non ho veri amici con cui andarci, più che altro conoscenti. Ieri ne ho contattato uno, ma non m'ha risposto che adesso con un messaggio "chi sei?". Ieri mi sono leggermente imparanoiato, ero già stanco e non ho voluto contattare altra gente.
Ci sono altre cose. Ad esempio mi ero imposto di farmi una lampada, ma mi vergogno. Così è da 2 settimane che rimando. In generale mi vergogno a rivolgermi ad un'attività commerciale per la prima volta: adesso ad esempio faccio shopping facilmente, ma le prime volte che dovevo entrare in un negozio, mi sentivo sempre osservato.
Di recente ho superato la paura di acquistare bigiotteria, volevo comprarmi un bracciale e una collana, è stata dura ma ce l'ho fatta...
Un'altra cosa che evito è di fare degli esercizi. Come sto scrivendo sotto ad Ombra, sto seguendo dei percorsi per sbloccarmi. Ma non riesco a raggiungere la necessaria costanza, perché evito. E' molto più facile non "fare i compiti" e poi lamentarsi dei risultati, che farli ed assumersene il rischio. In effetti ora che ci penso anche alle superiori ho avuto un rapporto molto conflittuale con i compiti.

ho 28 anni.
Le persone che conosco di più e che sarebbe più appropriato definire "amici", un gruppetto di 8 persone circa, più o meno sono miei coetanei, ma hanno altri interessi rispetto alla disco. Con loro si va a fare per lo più la bevuta al pub, a volte facciamo altre cose ma sempre in gruppo "chiuso". Il genere di amici che vorrei invece, sono persone tipo il Ciro di questo bellissimo thread. Possibilmente non così cafoni, ma mi accontenterei. Mi piacerebbe imparare a interagire più con gli estranei, giacché se mi sento a mio agio riesco a non risultare timido o addirittura sembro un estroversone e dò il meglio di me. Mentre spreco tutto il mio potenziale in situazioni sociali dove non mi sento sicuro.
Ho conosciuto tramite internet persone con cui uscire in locali, ma faccio ancora fatica a propormi per le uscite, perché stupidamente mi vergogno della mia timidezza e del fatto che uscendo con me rischiano di portarsi appresso un "freno a mano tirato", non una persona che aggiunge valore al gruppo.
Nello stesso tempo se non esco mai non riuscirò mai a sbloccarmi, quindi una situazione da comma 22.
Penso che dovrei sbattermene di cosa pensano loro e del fatto che mi possano reputare un freno. Proverò a propormi per uscite con più decisione e a più persone, qualcuno dovrò pur trovarlo.

Quote:
Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso Visualizza il messaggio
Ottimo spunto.
Ma sulla paura di essere giudicati? Provare a "esprimersi" è cosa buona e giusta se e solo se, attorno hai persone dotate di cervello + sensibilità.
Se uno dice la sua riguardo un argomento e ottiene una risposta tipo "stai zitto tu che non capisci niente", avrà fatto mezzo passo avanti e due indietro. Quindi, nonostante gli sforzi profusi, la sua condizione tenderà a peggiorare.

Poi, come ricordi tu, ci sono le paranoie. Quelle si sono consolidate con gli anni e sono dure a morire.
non sono del tutto d'accordo Ombra.
In parte hai ragione, il rischio di trovarti dinnanzi persone con atteggiamenti indisponenti esiste.
Ma d'altra parte dovremmo raggiungere uno stato in cui abbiamo abbastanza amor proprio da relativizzare le reazioni altrui.
Oppure tante volte dobbiamo domandarci se le reazioni altrui sono negative solo perché non ci siamo fatti capire bene.
Tanto per farti un esempio: sto seguendo un libro che propone degli esercizi per sbloccarsi socialmente, e uno dei primi consisteva nel cercare di attaccare bottone con 5 persone qualsiasi. Andava bene qualsiasi frase, dal "certo che fa proprio caldo oggi" a "l'ha vista la partita di ieri?", e l'esercizio si poteva ritenere superato anche se l'altra persona rispondeva con un grugnito o non rispondeva affatto, e non era necessario che la conversazione proseguisse.
Beh una delle persone con cui mi sono messo alla prova, una ragazza molto carina e benvestita che s'era seduta di fronte a me sul treno, ha avuto una reazione inizialmente negativa. Faceva un caldo soffocante, e a un certo punto apre la finestra. Allora le dico "adesso sì che si respira!". Ha fatto una faccia stranissima, manco fossi stato un maniaco.
Nell'arco di 3-4 secondi nella mia mente si sono affastellate paranoie ("avrà pensato che ci volevo provare") dubbi e alla fine una potenziale spiegazione: avrà capito male.
Mi ripeto, alzando la voce: "dicevo, che finalmente adesso si respira...". Vedo che m'illumina con un sorriso sincero e mi risponde un "già!". Che per me è fin troppo!
Se non avessi avuto il coraggio di ripetere la frase, mi sarebbe rimasto il retrogusto della sua brutta espressione iniziale, e probabilmente anche a lei sarebbe rimasto il dubbio "ma chissà quello sgorbio cosa voleva?".
Vecchio 20-05-2012, 12:36   #4
Principiante
L'avatar di Alaska
 

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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
sto seguendo un libro che propone degli esercizi per sbloccarsi socialmente, e uno dei primi consisteva nel cercare di attaccare bottone con 5 persone qualsiasi. Andava bene qualsiasi frase, dal "certo che fa proprio caldo oggi" a "l'ha vista la partita di ieri?", e l'esercizio si poteva ritenere superato anche se l'altra persona rispondeva con un grugnito o non rispondeva affatto, e non era necessario che la conversazione proseguisse.
Beh una delle persone con cui mi sono messo alla prova, una ragazza molto carina e benvestita che s'era seduta di fronte a me sul treno, ha avuto una reazione inizialmente negativa. Faceva un caldo soffocante, e a un certo punto apre la finestra. Allora le dico "adesso sì che si respira!". Ha fatto una faccia stranissima, manco fossi stato un maniaco.
Nell'arco di 3-4 secondi nella mia mente si sono affastellate paranoie ("avrà pensato che ci volevo provare") dubbi e alla fine una potenziale spiegazione: avrà capito male.
Mi ripeto, alzando la voce: "dicevo, che finalmente adesso si respira...". Vedo che m'illumina con un sorriso sincero e mi risponde un "già!". Che per me è fin troppo!
Se non avessi avuto il coraggio di ripetere la frase, mi sarebbe rimasto il retrogusto della sua brutta espressione iniziale, e probabilmente anche a lei sarebbe rimasto il dubbio "ma chissà quello sgorbio cosa voleva?".
Ciao!
Trovo l'esercizio che stai seguendo molto utile: sei infatti riuscito a superare le tue paranoie sul fatto che la ragazza non rispondesse, e ti sei messo alla prova nuovamente, ottenendo un ottimo risultato. Continua così
Vecchio 20-05-2012, 13:08   #5
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Ad esempio iniziare a contattare gli amici, non aspettare che mi contattino loro... ho cominciato a far questo ma molto timidamente, se un amico non mi risponde ci rimango male e m'imparanoio
che vergogna, e ti definisci evitante?

fosse per me ti farei immediatamente cancellare dall'albo
Vecchio 20-05-2012, 13:37   #6
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Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso Visualizza il messaggio
Botta di fortuna direi. Avrebbe potuto risponderti "ma cosa vuoi sgorbio?".
Magari il sorriso era di circostanza e cercava di scrollartisi di dosso quando ha visto che le hai rivolto la parola per la seconda volta.
Ma non sono uno sgorbio, lo so. Non sarò un gran figo ma neanche da buttar via.
E' che faccio fatica ad accettarlo.
Sai quando vieni preso per il culo per i primi 17 anni della tua esistenza, risulta difficile credere di essere cambiato. Magari razionalmente lo accetto, ma dentro di me c'è una parte che ancora s'allarma.
La mia prima ragazza mi faceva la metafora del "brutto anatroccolo", ancora questa cosa faccio fatica ad interiorizzarla.

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Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
che vergogna, e ti definisci evitante?

fosse per me ti farei immediatamente cancellare dall'albo
Inox, ma un evitante deve avere degli amici, così da poterli evitare....
altrimenti a chi dici "no, devo riordinare il cassetto dei calzini è urgente" quando ti invitano ad uscire?
Vecchio 20-05-2012, 14:14   #7
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Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso Visualizza il messaggio
Non intendevo dire che sei brutto. Intendevo che lei , pensando che tu ci volessi provare o che volessi attaccare bottone (quello era lo scopo), di dicesse "ma cosa vuoi sgorbio?" per stroncare sul nascere ogni possibilità di discussione. Magari neanche lei avrebbe pensato che tu fossi brutto. E' solo un modo come un altro per scacciare una persona indesiderata.
Vero. Ma in quel caso avrebbe avuto problemi lei. Io sono una persona sociale, aperta e gentile, inoltre non ho detto nulla di male; lei una persona con dei problemi che non posso controllare, magari di timidezza o di fobia sociale.
E' questo che intendo quando parlo di "Uno stato in cui abbiamo abbastanza amor proprio da relativizzare le reazioni altrui".

Bisogna imparare a difendere le proprie affermazioni, per lo meno quando non hanno nessuna malizia. Ad esempio chiedere indicazioni, l'ora o la sigaretta (se uno fuma) ad una bella ragazza: e se quella pensa che ci vogliamo provare? Chissenefrega... problemi suoi.
Vecchio 20-05-2012, 14:42   #8
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sto imparando....
Vecchio 20-05-2012, 19:05   #9
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pratica&quotidianità.
Vecchio 20-05-2012, 20:38   #10
Esperto
L'avatar di Guardianangel
 

[QUOTE=Marco Russo;763324]mah, tante. Ad esempio la disco. A me piace, mi piace ballare e mi piace il genere di musica. Ma faccio fatica ad andarci. Non ho veri amici con cui andarci, più che altro conoscenti. Ieri ne ho contattato uno, ma non m'ha risposto che adesso con un messaggio "chi sei?". Ieri mi sono leggermente imparanoiato, ero già stanco e non ho voluto contattare altra gente.
Ci sono altre cose. Ad esempio mi ero imposto di farmi una lampada, ma mi vergogno. di cosa ? ( io me le faccio ... ti vergogni d essere piu figo?)Così è da 2 settimane che rimando. In generale mi vergogno a rivolgermi ad un'attività commerciale per la prima volta: adesso ad esempio faccio shopping facilmente, ma le prime volte che dovevo entrare in un negozio, mi sentivo sempre osservato.
Di recente ho superato la paura di acquistare bigiotteria, volevo comprarmi un bracciale e una collana, è stata dura ma ce l'ho fatta...( ehm e cosa te ne fai della bigiotteria ....? )( è controproducente!)
Un'altra cosa che evito è di fare degli esercizi. Come sto scrivendo sotto ad Ombra, sto seguendo dei percorsi per sbloccarmi. Ma non riesco a raggiungere la necessaria costanza, perché evito. E' molto più facile non "fare i compiti" e poi lamentarsi dei risultati, che farli ed assumersene il rischio. In effetti ora che ci penso anche alle superiori ho avuto un rapporto molto conflittuale con i compiti.

ho 28 anni.
Le persone che conosco di più e che sarebbe più appropriato definire "amici", un gruppetto di 8 persone circa, più o meno sono miei coetanei,( inizierei sviluppando un rapporto piu profondo con loro !) ma hanno altri interessi rispetto alla disco ( per ora chissene ). Con loro si va a fare per lo più la bevuta al pub, a volte facciamo altre cose ma sempre in gruppo "chiuso". Il genere di amici che vorrei invece, sono persone tipo il Ciro ( ehm ciro esiste come esiste babbo natale) di questo bellissimo thread. Possibilmente non così cafoni, ma mi accontenterei. Mi piacerebbe imparare a interagire più con gli estranei,(ma prima i conoscenti dopo gli estranei) giacché se mi sento a mio agio riesco a non risultare timido o addirittura sembro un estroversone e dò il meglio di me. Mentre spreco tutto il mio potenziale in situazioni sociali dove non mi sento sicuro.
Ho conosciuto tramite internet persone con cui uscire in locali, ma faccio ancora fatica a propormi per le uscite, perché stupidamente mi vergogno della mia timidezza e del fatto che uscendo con me rischiano di portarsi appresso un "freno a mano tirato", non una persona che aggiunge valore al gruppo.
Nello stesso tempo se non esco mai non riuscirò mai a sbloccarmi, quindi una situazione da comma 22.
Penso che dovrei sbattermene di cosa pensano loro e del fatto che mi possano reputare un freno. Proverò a propormi per uscite con più decisione e a più persone, qualcuno dovrò pur trovarlo.

ho scritto all'interno
Vecchio 20-05-2012, 21:34   #11
Esperto
L'avatar di Sotterranea
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Leggo qua un bel suggerimento, sul fatto di "esprimersi".
Una cosa bella che dice l'utentessa di YA è che il mettersi in disparte comporta comunque una scelta e non lascia al riparo dall'emissione di giudizi sulla nostra condotta.
Da evitante invece ho sempre persistito nella mia condotta di isolamento nell'illusione di passare inosservata.
Vecchio 20-05-2012, 21:43   #12
Banned
 

Scusa se te lo dico ma secondo me tu hai un'idea del tutto tendenziosa e fuori di testa! <freno a mano tirato> <persona che non aggiunge valore al gruppo> <riesco ad essere estroversone e QUINDI do il meglio di me> .. mi sembra che tu voglia fare tutto quello che fai per integrarti.. il chè secondo me non porta a niente di buono se non ad essere un clone di un milione di altre persone.
Vecchio 21-05-2012, 00:43   #13
Banned
 

stavo pensando quasi di aprire un nuovo thread.
L'avrei intitolato: "Voglio smettere di essere evitante?".

Sì perché alla fine la colpa è mia che non mi disciulo. Oggi anziché passare il giorno a schiacciare f5 sui forum e su facebook o a giocare a governor of poker, potevo fare una delle cose che mi ero programmato di fare. Ne avevo programmate due: fare ginnastica e compilare dei documenti per lavoro...

in compenso, per una strana coincidenza, sono finito a rivedermi "il favoloso mondo di amelie".
Quel film rappresenta molto per me. La prima volta che lo vidi ero nel periodo più nero della mia esistenza, quando tutta la mia incapacità di relazionarmi col mondo proruppe improvvisamente con grande veemenza, costringendomi ad abbandonare persino la scuola. Mi innamorai del film ma non ne avevo mai afferrato il significato. Siamo noi che ci dobbiamo prendere le cose che vogliamo, siamo noi che spesso e volentieri non le prendiamo, non perché non le vogliamo, ma perché per qualche ragione abbiamo paura... forse che ci vengano sottratte proprio nel momento in cui allunghiamo la mano.

Devo fare qualcosa. Questa incapacità di far seguitare l'azione al pensiero è snervante.
Vecchio 21-05-2012, 08:39   #14
Esperto
L'avatar di barclay
 

Per smettere d'essere evitante bisogna prima esserlo
Vecchio 21-05-2012, 08:49   #15
Esperto
L'avatar di TheCopacabana
 

Quote:
Originariamente inviata da MCLovin Visualizza il messaggio
... torno a pensare di me quello che di me pensavano i miei carnefici.
Ehi, MCLovin, 'zzo dici?
Quelli che tu chiami "i tuoi carnefici", quanta intelligenza/educazione/maturita/etc. hanno?
Ecco, e devi stare male tu, perchè loro sono Goglioni?

Io penso che cercano di nascondere la loro immaturità, il loro vuoto mentale, il fatto che non sanno ragionare con la loro capa, semplicemente attirando l'attenzione su qualcun altro, tirandogli mer*a addosso.

In questo modo evitano di riconoscere che loro sono le ultime mer*acce del mondo, e pensano: "guarda, c'è uno che è più mer*accia di me"

Non ti curar di loro, ma guarda le passere!
Vecchio 14-06-2012, 16:21   #16
Principiante
L'avatar di Larry_JR
 

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
che vergogna, e ti definisci evitante?

fosse per me ti farei immediatamente cancellare dall'albo
ciò che mi chiedo è: PERCHE' VI FATE QUESTE AUTODIAGNOSI DISTRUTTIVE E SCONFORTANTI?!?!!??!? per fare una diagnosi di evitante ci vuole ben altro di una timidezza cronica nel rapportarsi!
Vecchio 14-06-2012, 16:23   #17
Principiante
L'avatar di Larry_JR
 

e cmq se hai la voglia di cambiare e di uscire ma "hai una paura generalizzata" puoi star tranquillo che non sei evitante!
Vecchio 14-06-2012, 16:40   #18
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Larry_JR Visualizza il messaggio
ciò che mi chiedo è: PERCHE' VI FATE QUESTE AUTODIAGNOSI DISTRUTTIVE E SCONFORTANTI?!?!!??!? per fare una diagnosi di evitante ci vuole ben altro di una timidezza cronica nel rapportarsi!
Ho una diagnosi.
Vecchio 14-06-2012, 16:57   #19
Principiante
L'avatar di Larry_JR
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Ho una diagnosi.
ah beh, non si era capito dal msg
Vecchio 14-06-2012, 17:12   #20
Principiante
L'avatar di Larry_JR
 

cmq, non per sminuire le capacità del tuo psicologo, ma se mi dici che stai cercando in tutti i modi di uscire da questa situazione e stai mettendo in pratica dei comportamenti, il quadro cambia! tu hai paura di ripercussioni nel momento in cui esci, che è ben diverso dal non avere proprio intenzione di uscire! tu vorresti uscire di casa, ma fondamentalmente hai paura... oppure ho fraintesto?
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