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Originariamente inviata da Stasüdedòs
S
Sarà pure innaturale, ok, ma credo che, come in ogni altra situazione della vita, c'è chi sarà più portato / predisposto ad avere relazioni e chi meno... oltre a chi non ci è portato affatto (netta minoranza, casi anomali, ma ci sono) per VARI motivi, disturbi o problemi personali.
Io appartengo all'ultimo caso, amen... ne sono felice? No, avrei ben gradito una mia fetta di "normalità" in questo, come in molti altri aspetti della vita quotidiana... ma al tempo stesso non sto più nemmeno lì a flagellarmi o lagnarmi ogni 2x3, ho da alcuni anni preso atto della situazione e si va avanti, calibrando la mia vita di conseguenza, e cercando di ricavarne il meglio nonostante tutto con le (vere, non illusorie!) carte a disposizione (anzichè intestardirsi andando per anni contro le evidenze e la realtà dei fatti... come chi sale ogni giorno su un'auto col motore a pezzi e irrecuperabile, nella convinzione che comunque, girando la chiave l'auto prima o poi ripartirà per non si sa quale motivo o miracolo).
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Ecco, quindi
preferiresti stare in compagnia, a prescindere da quanto tu creda di essere inadatto a farlo o che sia impossibile che la situazione si risolva (lo so magari ti faccio arrabbiare dicendo questo ma, non è impossibile).
Sono completamente d'accordo sull'evitare di lagnare e flagellarsi, non farebbe altro che peggiorare la tua sanità mentale. Invece c'è gente che si fissa e soffre e si inacidisce ad ogni occasione.
Però, da questo ad arrendersi c'è una lunga strada. Capisco perfettamente cosa provi, non voglio mancare di rispetto e darti dei consiglietti da guru, in 40 anni devi aver subito molte delusioni e sconfitte dal punto di vista relazionale (da quello che scrivi), però ce ne sono di brutte persone che non si meriterebbero molte cose, sarai mica una di queste? a pelle direi no.
è vero che io sono giovane ma anche io mi sono rassegnato per certe cose. Per alcune permanentemente, per altre (quelle che ritengo più importanti) solo temporaneamente, perché devo fare un passo alla volta e stare tranquillo, come hai detto te, non flagellarsi e stressarsi, perché farlo andrebbe a rallentare il processo... e poi bisogna trovare pure la forza e l'intelligenza di farli sti passi.
Però abbassare la testa è sempre rischioso. In futuro
potrai avere rimpianti, ancora più grandi, di quelli grossi che si aggrappano all'anima e ti perseguitano. Insomma, sicuro che questa rassegnazione sia in equilibrio? Oppure questa convinzione è, sotto sotto, fragile?