Peppemetal81

Chi di voi ha la "fortuna" di vivere insieme ad una persona che soffre di depressione? E come vivete questa situazione?

Io vivo insieme a mia mamma che soffre di depressione maggiore e ho le palle piene di crisi di pianto,pensieri negativi e medicine da spedire.

Xchénnpossoreg?

Ho vissuto con una persona depressa.

La cosa più brutta è sentirsi del tutto inutili di fronte alla situazione.
Ricordo che facevo il possibile per farla sentire un pochino meglio ma tutto scivolava via.

camadorea

Mia madre soffre di depressione da quando avevo 6-7 anni e non è stato facile.
Adesso le cose vanno molto meglio, anche se ogni tanto ha ancora momenti di crisi.

Ma anch'io sono depressa, fra alti e bassi, ormai da dieci anni e ho i miei momenti di crisi.
Ci "sopportiamo" a vicenda...

Peppemetal81

Nei momenti peggiori purtroppo è cosi'.

Anch'io soffro di depressione anche se non ho mai tentato il suicidio perche' se mi tolgo la vita distruggo anche quella di mia mamma.

reknub

chi ti ha detto che essere fobici sia da deboli?
ah li voglio vedere io i "forti" a vivere coi miei pensieri

Dark Star

Mia madre era e tutt ora è depressa...é un po' come me...ha alti e (tanti) bassi..non riesce ad affrontare le prove che ci riserva la vita,e il suo istinto é quello di chiudersi...ora sta a casa tutto il giorno,non lavora da quando sono nato(28 anni)ed esce solo per sbrigare commissioni di casa...ovviamente non ha amici.Una debole in definitiva,una cosa che non ho mai sopportato in una persona che dovrebbe essere forte per poter portare avanti una famiglia e dei figli...cioé per la serie,se non sei capace di affrontare niente di sta vita i figli non li fai.

Peppemetal81

Prima i figli si facevano in giovane età.Quando hai vent'anni è difficile capire se stai facendo una cazzata secondo me.

Rex Brown

Le persone realmente depresse non sono aiutabili in alcun modo senza un supporto concreto, e cioè farmaci e sedute dallo psichiatra. E tra l'altro possono anche essere pericolose per gli altri e sopratutto per loro stesse. Motivo per cui stare li a sopportare una persona malata, non serve a niente ed è una cosa che ci si può anche evitare.

Dark Star

mia madre mi ha avuto a 23 anni...ma piú che l etá è altro...se fai fatica pure ad uscire dalla porta di casa,ti deprimi e piangi tutto il giorno e hai attacchi di panico,un minimo di domande te la farai no?piuttosto che mettere al mondo dei figli che poi avranno i tuoi stessi cazzo di disturbi(almeno,per quanto mi riguarda...mia sorella no)

Kody

Io ho la mia ragazza che soffre di depressione e di altri problemi. Io semplicemente le sto vicino per quanto posso, le parlo, la faccio distrarre ed uso certe tecniche che ho usato su di me e che mi sono state consigliate dalla mia dottoressa.
Non mi sento inutile, perchè so di fare il possibile per lei. Sta a lei trovare la forza dentro di se per superare i suoi problemi.

Un "forte" non può avere questi pensieri, altrimenti non sarebbe un "forte". I "forti" sono stati educati in modo diverso dal nostro ed hanno avuto esperienze diverse dalle nostre. Pertanto reagiscono in modo diverso dal nostro a certi input [Ad esempio una "presa di giro"]
Spesso si sente dire che le personalità "forti" emergono [e si fanno rispettare], mente quelle "deboli" subiscono [e NON si fanno rispettare].

Essere fobici/timidi significa avere una personalità "debole", c'è poco poco da fare.

Bisogna darsi da fare per portarsi ad un livello più "forte".

liuk76

Ho avuto una ex che ne ha sofferto per gran parte del rapporto.
Io ho portato avanti la relazione finché è durata (è finita per altri motivi) però, se tornassi indietro, penso che lascerei una persona depressa se la patologia dovesse essere particolarmente marcata e cronica nell'ordine degli anni.

Questo perché sarebbe una vita di coppia priva di certi elementi per me fondamentali e, per me, il sentimento da solo non basta.

In particolare vivrei male la costante apatia, negatività, tristezza, il limitato/scarso desiderio/fantasia sessuale (effetto collaterale di molti farmaci SSRI) ed il rischio che la situazione possa peggiorare, trovandomi accanto una persona incapace (seppur per cause non dipendenti dalla sua volontà) di darmi sicurezza e stabilità per un domani insieme come conviventi e, in un futuro, come famiglia.

Ovvio che se fosse una depressione in fase di guarigione, distimia, ciclostimia o un disturbo dell'umore meno grave, acuto e non cronico e, in sintesi, compatibile con la qualità che mi aspetto in un rapporto, non solo non avrei esitazioni ma cercherei comunque di fare il più possibile per la persona, fermo restando che solo uno specialista può fare.

Attenzione però.
Un fidanzato, per definizione, sarà inefficace come terapeuta perché ha un legame con la persona che gli impedisce la massima obiettività.
Meglio una persona formata e senza legami.

Conclusione affrettata. Questi pensieri sono trasversali.

reknub

nono, se io desidero morire nell'uscire di casa, non lo si deve a nessun input...

forte o non forte è un pensiero che fa male, se non fa male.... mi sa che è più malato quello a cui non fa male

Gocciola

Anche io ho dei periodi di depressione. Devo ammettere che si fa veramente una gran fatica a fare le cose, tutto appare senza senso, niente sembra valga la pena di essere fatta, non si capisce perché ci si dovrebbe alzare da letto.

In questi momenti mi dico che non mi importa se le cose non hanno senso, finché sono in vita combatterò, voglio morire in piedi, per riposare ci sarà poi tutta l'eternità, ma non voglio morire con il pensiero di non aver combattuto. Così imposto una specie di pilota automatico, e anche se non vedo alcun senso faccio lo stesso le cose.

E così ogni volta mi capita di tornare ad assaporare il gusto di un lavoro (anche piccolo) portato a termine, di un piccolo obiettivo raggiunto, come la lettura di un capitolo di un libro, dell'essere riuscito ad andare a comprare il pane, mentre pensavo che non mi sarei mai alzato dal letto, invece mi rendo conto di aver avuto le palle di farlo, e la mia autostima aumenta. Ed è vero che l'appetito vien mangiando, perché quel piccolo successo mi ha fatto tornare la fiducia in me stesso, e mi sento un guerriero che nonostante le ferite si rialza con orgoglio per sconfiggere il nemico.

Kody

Questa è la via della guarigione, perseguila. Mai arrendersi.

Winston_Smith

Quoto, in particolare la depressione non è collegata a nessuna presunta "debolezza" del carattere e purtroppo può colpire chiunque.

Demiurgo

Io vivo con mio padre che soffre di depressione
Purtroppo non abbiamo un rapporto molto aperto e mi rammarico di non riuscire a raggiungerlo ne a scuoterlo

Ci incrociamo per casa, ogni tanto chiacchieriamo, ogni tanto litighiamo, ma poi torniamo a chiuderci nel nostro guscio

Justsunrise

anche io vivo con un depresso però non è certo il tipo di depresso da crisi di pianto ma piuttosto di pessimismo e predizioni apocalittiche

Peppemetal81

Anche la sorella di mia mamma è tutto un'altro carattere,non soffre di ansia o depressione,eppure i genitori sono gli stessi.

in the deepest

mio padre è un depresso che rifiuta di prendere coscienza della sua condizione e di farsi aiutare. è una situazione pesante in effetti, ma siccome io ho già i miei non indifferenti problemi, faccio finta di niente...in fondo lo ha sposato mia madre no? e se lo cucca lei!