Miky

il problema non è il lavoro che faccio. Ciò che non va sono quei piccoli sopprusi e le piccole ingiustizie che mi tocca subire casua il carattere fobico e sottomesso. Il fatto che dopo 20 anni che faccio questo mestiere, vengo trattato come se fossi un apprendista appena uscito dalla scuola. Quello che mi avvilisce è che sono il più "anziano", nel senso che sono quello da più anni nell'ufficio, ma vengo sempre considerato l'ultimo arrivato, quello a cui affidare i lavori peggiori, i più noiosi e che gli altri non han voglia di fare. Questa è la cosa che mi fa star male a lavoro, non tanto la tipologia di lavoro di per sè.

Astrid

No non mi piace il lavoro che faccio ma ho un titolo di studio inutile e non ho nè esperienza né particolari skills quindi ...

claire

Mi hai fatto venire in mente che alla laurea la controrelatrice mi chiese" cosa sono le competenze", e non era concordata.
Andai di supercazzola.
Potevo dire "quelle che non ho io".

Milo

Quello che ho iniziato da un anno a questa parte almeno per ora mi piace molto perchè stò ricevendo molti attestati di stima e complimenti che mi stanno tirando su un pochettino l'ego, anche i colleghi non sono male non i soliti trogloditi con cui ho avuto a che fare per anni e il fatto che sia un'ambiente misto uomini e donne è sicuramente stimolante, devo dire però che anche il vecchio lavoro i primi anni mi piaceva poi col tempo sono arrivato ad odiarlo non ho mai capito se era perchè sono cambiato io o perchè era cambiato lui molto probabilmente un mix delle 2 cose...

Balto

Si, perché comunque riesco a sfruttare al lavoro quello che è la mia caratteristica, perciò mi riesce molto bene e ora sono pure soddisfatto dello stipendio.


Lo farei potessi fare a meno di un lavoro? Certo che no, il tempo libero non ha prezzo per me. Ma visto che tocca lavorare meglio stare in un ambiente che ti piace

claire

Secondo me un lavoro piace davvero quando lo faresti/fai anche come hobby.

Masterplan92

Perché mi faccio del male aprendo questi thread?mi aspettavo peggio dalle risposte.. inoltre non ho mi lavorato.. allegria...

Stasüdedòs

Abbastanza, è legato agli studi fatti e dopo 16 anni ho accumulato esperienza e competenze... ma dall'altro lato, essendo molto di nicchia, le opportunità sono molto scarse, in caso di ennesima perdita del posto alla mia età potrei (ri)trovare lavoro per miracolo solo in una decina di ditte sparse su tutto il nord Italia.

Ed io so fare solo quello, mai fatti altri lavori in altri settori... quindi sarei in trappola.

Blue Sky

"Mi piace", no. Devo lavorare, e se fosse possibile non lavorare smetterei. Non faccio un tipo di lavoro che ripaga da un punto di vista umano.

Ci sono alcuni aspetti positivi (distanza da casa, stabilità, ambiente amichevole) che fanno sì che sia un impiego che non desidero cambiare. Non cerco altrove.
Mi causa costanti problemi di stress e ansia, ma credo che siano dovuti al mio carattere e li avrei dovunque lavorassi.

Masterplan92

Chiedono esperienza anche per i cassieri d'estate..ripeto,non devo aprirli..sono assolutamente tra i messi non peggio di più..

claire

Hai la facoltà di continuare a essere studente oltre i 30 anni e rammaricarti di non sapere cosa fare da grande, non tutti hanno questa possibilità, gli tocca buttarsi in mezzo per forza e constatarlo fattualmente che non sono capaci di fare un cazzo.Potendo rimanere in ambito ipotetico almeno si evitano i traumi, la terapia, gli attacchi di panico al lavoro, pianti,digiuni, ecc ecc.

claire

Ah, io pure, ma da 15 anni tocca anche lavorare (per modo di dire), preferirei invidiare senza traumi e stress post traumatici e burnout.
É diventato quasi insostenibile rispondere a chi non si capacita delle mie "scelte" lavorative assurde, una col mio punteggio e anzianità che continua a saltare i concorsi e fare le brevi e manco più le annuali è inconcepibile.
Sarebbe giustificabile se avessi sei figli e tanti soldi e attività e lavorassi per hobby ,ma lo sanno tutti che sono da sola in affitto, non faccio altro e non ho finaziatori, ormai mi trattano da persona strana, e del resto lo sono, passare per normale sarebbe pretesa assurda.

Milo

Claire ma non ti converrebbe andare in ruolo e poi se stai male andare in malattia? in fondo sarebbe un tuo diritto e non ruberesti niente a nessuno.

Trinacria

No. Il mio lavoro non mi piace. Mi ci sono trovata un po' per caso. Non è quello per cui ho studiato e non mi appassiona per niente. Questo mi porta a non avere voglia di migliorarmi. Mi viene la nausea solo a pensare di dover accendere il pc.
Lo lascerei volentieri ma, al momento, non saprei cos'altro fare e non lascerei mai un posto fisso con uno stipendio decente senza avere un piano b.
La cosa positiva è che con i colleghi mi trovo piuttosto bene.

claire

Questo è quello che mi dicono i normie, me lo dico anch'io perché scema non sono ancora del tutto, ma quello che mi conviene, purtroppo, non coincide con quello che riesco a fare.

Nightlights

Hobby e lavoro purtroppo sono 2 parole che fanno a pugni, la discriminante è il DOVERE: nel momento in cui una certa cosa la DEVI fare per forza, e non quando hai voglia/estro/ispirazione, diventa un lavoro, non è più un hobby.
La lingua francese traduce in modo esemplare il concetto: lavoro=travail (travaglio)

Hank Moody

Hai una laurea in Medicina?

Michiru-1990

Io non ho formazione per il lavoro che sto facendo. Mi stanno formando.
Per ora sono in prova diciamo. È un lavoro d'ufficio ma mi trovo abbastanza bene. Diciamo che vado in crisi quando faccio errori visto che, i miei capi, non vorrebbero che ne facessi, quindi quando mi arrivano i cazziatoni vado in crisi perché ho paura di essere cacciata e quindi ho il terrore di dover cercare nuovamente; anche perché, ad oggi non ho chissà quale competenze.
Devo dire che però l'ambiente é sereno (per ora) e quello mi piace.

claire

Però c'è chi lavora perché gli piace anche se potrebbe fare a meno.

Masterplan92

Esatto,ha scelta..