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Originariamente inviata da franz90
XL, non iniziare a girare la frittata però dai
Anche io, quando ero bimbo, conoscevo di vista un tizio che mangiava piccoli sassi o bottoni perché ''così peso di più altrimenti il vento mi porta via''.
Non mi sembra la quintessenza della lucidità ma capisco quello che stai cercando di dirmi, il problema è che, in teoria in una società civile un minimo di idea su cosa sia la lucidità ci vorrà .....o no?
Perché altrimenti si potrebbe lasciare la libertà a chiunque di cospargersi di benzina e darsi fuoco, dici sia una buona idea, o meglio lasciare che gli venga fatto un TSO?
Esempio a cazzo, che ho sentito fare in prima persona, tempo fa vidi un' intervista di una ex guardia giurata che aveva sofferto di depressione dopo aver mollato il proprio lavoro. Disse che se avesse avuto armi in casa si sarebbe sicuramente ammazzato, però è riuscito a uscirne ed ora ha una vita relativamente normale ed è contento di viverla.
Per te sarebbe stata una buona idea dargli la possibilità di ammazzarsi?
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Ma non è un esempio del cazzo perché la depressione la diagnosticano praticamente quasi a tutti, e quasi tutti con questi parametri del cazzo diventerebbero non lucidi e quindi si ucciderebbero non sapendo cosa fanno.
Poi però se gli stessi tizi prendono un'auto o quel che è e investono un mucchio di persone, poi per magia per la società civile del cazzo diventano lucidissimi e consapevoli di quel che stavano facendo e una depressione non basta certo a scagionarli, o meglio, deresponsabilizzarli.
Qua bisogna decidersi, io sono incapace e non lucido? E allora perché poi altre scelte si suppone che le ho fatte in piena consapevolezza mentre poi quando la cosa riguarda la mia vita il giudizio cambia?
Per i deficit mentali gravi già ci sono tutori e altri che si occupano di queste persone e perciò sono falsi problemi questi. Non possono fare certe cose da soli, cosí come non possono i minorenni proprio per questo, ma gli altri cosa c'entrano?
Il suicidio è un fenomeno umano e sociale prima che psichiatrico, rigetto questa lettura moderna della cosa, anzi direi che in buona misura rigetto la psichiatria e le manie di controllo connesse a questa.
Anche tu stesso hai usato questa cosa "tu sei in preda ad emozioni, questo e quell'altro e non sai cosa dici". Con discorsi del genere si liquida troppo facilmente tutto, che poi un tizio possa pentirsi di qualcosa che ha fatto vale in molti contesti, ti fanno firmare carte col tuo consenso prima di un'operazione, e qua si suppone poi si sia lucidi, la lucidità va a intermittenza, anzi è sovrapposta alla non lucidità.
Anche in casi del genere ci si può imbarcare in una situazione dove non sono più possibili ripensamenti e chi può sapere altrimenti cosa sarebbe successo?
Uno dice, eh ma quello si è salvato dopo l'intervento, ma poi magari c'è anche quello che ha sofferto le pene dell'inferno ed è morto.
Col suicidio vale lo stesso discorso, si possono mostrare persone che poi salvate son contente di vivere, ma ce ne sono altre che vivono male per il resto della vita.
Salvarle non è detto che sia un bene in sé cosí come accanirsi a sottoporre delle persone a cure obbligatorie nel caso non vogliano rischiare le complicazioni di queste cure e in quel momento non se la sentono.
Per questo dico che questa scelta spetta all'individuo e sarebbe corretto che una persona che non ha deficit gravi (la tristezza o quella che chiamano depressione non sono deficit gravi) possa scegliere cosa fare liberamente e abbia accesso ad ogni forma di cura contro il dolore, comprese quelle più estreme.