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11-10-2021, 18:56
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#21
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 536
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Io mi concedo fino a quando sarà in vita mio papà, poi se la situazione sarà sempre quella di oggi vedrò il da farsi: suicidio o eremitaggio in montagna
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11-10-2021, 19:41
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#22
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Principiante
Qui dal: Oct 2021
Messaggi: 33
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Quote:
Originariamente inviata da spezzata
Dipende. I miei andranno in pensione tra un paio d'anni o poco più ed averceli sempre tra i piedi è davvero troppo per me.. già questa quarantena è stata un'inferno (o forse è stata la normalità ormai non saprei più dirlo). Gente che si metteva a fare i cavoli propri da leggere a guardare serie TV da dipingere a altro mentre io non ho potuto al solito fare nulla che mi andava veramente di fare, ma aiutarli in tutte le loro dannate attività e il rimanente del tempo a passarlo sempre con loro in casa. Figurarsi quando li avrò lì 24 ore al giorno. Morire è meglio, è la fine dell'annullamento di me stessa.. la cessazione della sofferenza di ciò che sarebbe potuto essere e la conclusione di qualunque domanda e risposta che il mio cervello si fa già da troppo tempo. Mi sono data la scadenza attorno l'arrivo della pensione dei miei per uscire di casa.. se non ce la farò entro tale data lo farò. Mi toglierò di torno. Niente bigliettini, niente drammaticità, solo metodi sicuri che so che mi porteranno a morte certa.
Se invece riuscissi per qualche colpo di fortuna ad andarmene di casa e a riuscire a mantenermi allora lascerò che sia la vita a fare il suo corso. Sto sempre peggio ma se riuscissi ad uscire da questo buco infernale alcune cose potrebbero mettersi apposto.. altre no e tante altre magari si complicherebbero ma non si può trovare una soluzione per tutto.
La verità è che a volte ci spero ancora che la situazione possa migliorare.. riuscire ad andarmene, chiedere un po' d'aiuto terapeutico e medico, trovare la mia serenità, un amico magari, un partner forse... più ci penso però più mi sembra un'utopia.
L'unica cosa, se veramente la facessi finita, mi dispiacerebbe per la mia gatta. Non saprei a chi lasciarla e i miei non se ne occuperebbero.
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È quali sarebbero questi metodi sicuri che ti portano a morte certa? A parte l'eutanasia che devi pagare e devi avere motivazioni valide penso per farla! Forse imbottirsi di farmaci? E quali farmaci?
Ci sono dei giorni che vado a dormire e prego dio che non mi faccia più svegliare! Quale morte migliore di questa?
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11-10-2021, 21:18
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#23
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Esperto
Qui dal: May 2021
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 602
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Argomento spinoso. Ahimè questi anni di studio e solitudine sono stati la mia maledizione, hanno destrutturato la visione che ho del mondo e con essa il desiderio di abitarlo (non senza duri conflitti intrapsichici). Al momento ho ancora delle cose da fare, alcune delle quali mi auguro mi condurranno a un minimo di equilibrio.
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11-10-2021, 21:31
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#24
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,091
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Sinceramente non lo so, probabilmente andrò avanti come tutti un po' per inerzia, un po' per speranza che la situazione possa migliorare, finchè non arriverà la batosta più grossa che io possa immaginarmi che mi farà uscire di testa seriamente, a quel punto non voglio immaginare cosa potrà succedere. Cerco di vivermi il presente ultimamente, "alla giornata" come si dice, ho cercato una routine che fatico a rispettare tutt'ora, approfitto dei momenti stabili quantomeno... Ma la verità è che ho cambiato visione del mondo, ormai ho perso fiducia. La maschera che userò per interfacciarmi ad un ipotetica società, la quale dovrò volente o nolente inserirmi, la sto progettando lentamente, solo questa è la mia speranza, stravolgere me stesso per darla vinta a chi mi ha affossato sempre.
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11-10-2021, 21:49
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#25
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Avanzato
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: In a sad point of the Universe
Messaggi: 421
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Mi ero dato una data di scadenza... Ma sono andato oltre... Sarò un "preferibilmente"
Inviato dal mio 5024F_EEA utilizzando Tapatalk
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11-10-2021, 23:54
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#26
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 302
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All'età di 20 anni ero appena entrato nella mia crisi post diploma, una crisi soprattutto sociale ed in parte esistenziale, oltre che legata alla mia totale e cronica inettitudine con l'altro sesso. Riflettevo riguardo un ipotetico suicidio se entro il compimento del 25° compleanno la mia vita non fosse sensibilmente migliorata: un ragionamento molto infantile, ma l'idea di trascorrere altri 5 anni in quel modo mi terrorizzava.
A 25 anni ci sono arrivato e no, la mia condizione non ha visto miglioramenti sostanziali. Ho pensato di farla finita? Non seduta stante, quanto meno.
Quanto possa andare avanti è difficile dirlo. Se la mia vita rimanesse così com'è oggi potrei persino sopportarla, ma per forza di cose prima o poi questa fase della mia esistenza dovrà terminare.
Per quanto la mia vita attuale sia ricca di criticità, credo che sia rose e fiori rispetto a ciò che realisticamente mi attenderà nei prossimi 5-10 anni. E allora farò le mie valutazioni. Come le feci a vent'anni.
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12-10-2021, 07:42
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#27
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da spezzata
Chiaramente se uno vuol morire di una morte "dolce" la cosa si fa assai più difficile.
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Ma è questo il vero problema, uno può ingerire anche la varichina e roba simile, e muore lo stesso se ne ingerisce in quantità letali (magari muore in un modo dolorosissimo, ma muore), queste sostanze e mezzi li abbiamo tutti in casa, ed infatti non li mettono fuori legge per paura che qualcuno li usi per ammazzarsi (i casi sono sporadici), hanno messo fuori legge (ostacolandone la reperibilità controllata) proprio tutta la roba che permetterebbe di morire "bene" perché si sono accorti che questa roba le persone la usavano più spesso.
Qua alla fine le motivazioni che bloccano le persone non sono relative alla voglia di vivere, l'ambivalenza e così via, ma pare che dipendono il larga misura proprio dal dolore che causa l'agonia, l'ambivalenza non c'entra quasi nulla, questo pare sia il vero ostacolo, se no non mi spiego certe cose.
Si potrebbe morire anche smettendo di nutrirsi e di bere ad esempio, c'è bisogno di documentarsi per fare questa cosa qua?
Perché i suicidi di questo tipo qua (quando l'inappetenza o la mancanza di voglia di bere non sono causate da disfunzioni organiche) sono così sporadici?
Massimo una settimana senza liquidi e sei morto, non ti serve nulla.
Ci si potrebbe ammazzare anche dando testate contro il muro e nei modi più assurdi, certo è che non sarà una passeggiata a livello di sensazioni dolorose e cose simili.
A cosa serve la sensazione di dolore? A costringerci a rimanere integri, se non provassimo una cosa del genere saremmo già morti quasi tutti. Non siamo vivi solo perché vogliamo vivere, siamo vivi anche perché sentiamo segnali sgradevolissimi in sé se tentiamo ti tagliarci un braccio o urtiamo qualcosa o questo e quell'altro.
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Ultima modifica di XL; 12-10-2021 a 08:07.
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12-10-2021, 12:31
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#28
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Principiante
Qui dal: Oct 2021
Messaggi: 33
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Certo che è così per tutti! Almeno per me lo è. Trovate una soluzione! Ma se siamo realisti ti rendi conto che suzioni non ve ne sono! E te ne rendi sempre più conto quando passano gli anni! Tra i 18 e 3p anni puoi vedere ancora soluzioni! Ma in base a. Come ti va la vita e per noi sappiamo come va la vita, dai 30 anni in poi per la mia esperienza capisci che non ve ne sono soluzioni! Poi ve chio. Pensa prima o dopo i 30anni per fare un esempio di età dove ti rendi sempre più conto della tua. Situazione! Sicuramente il dolore che si prova in questi modi di morire ti fa passare la. Voglia di provarci! Almeno io non lo farei mai così! O un colpo in testa o in bocca con la pistola rivolta verso il cervello! O ti metti in una vasca piena d'acqua ti tagli le vene in una direzione ben precisa e ti lasci abbandonare allo svenimento senza guardare la vasca piena di sangue che è meglio! O un imbottitura di farmaci letale che però ti potrebbe far soffrire dal punto di vista crampi alla pancia e cazzi vari! Non vedo altre soluzioni! Quelle di ingerire acidi o altri cazzi lo escludo assolutamente! Che poi magari rimani in vita e sei un vegetale!
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12-10-2021, 12:39
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#29
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da spezzata
Per quanto riguarda la varechina direi che morire è difficile. Può succedere ma è difficile.. tante persone sopravvivono a quel tipo di suicidio.. ti fanno la lavanda gastrica ed alcune arrivano a portare la sacca permanentemente come conseguenza. Se mi parli per esempio di ingerire acido muriatico allora quella è decisamente un'altra cosa... ma è una delle morti più dolorose al mondo: ingerirla è come dare l'esofago alle fiamme. Presente quanto ti ustioni per sbaglio? Una volta aprii la pentola a pressione quando non era ancora pronta e mi schizzai addosso acqua bollente. Fa discretamente male, praticamente bruci la tua pelle. Dopo poco però il dolore da acuto diventa sordo e costante ma leggero...quasi non lo senti più. Ustione di secondo grado nel mio caso. Ingerire l'acido invece è come accendere una fiamma ossidrica giù per gola che non smette mai di bruciare finché non si muore.
Comunque sia molte persone non ingeriscono varechina perché sanno che oltre al dolore lento e costante la possibilità di sopravvivere è alta.. per questo se alla fine vogliono farla finita davvero si gettano giù da un ponte. Inoltre non si può impedire di vendere la varechina.. in molti la utilizzano per pulire il bagno.
Smettere di bere o di mangiare è uno dei metodi più stupidi che uno possa attuare.. funzionerebbe solo se una persona vive da sola no? Ed è sicura che nessuno vada mai a trovarla. Io che mangio coi miei e ho sempre qualcuno tra i piedi vorrei vedere come farei. Poi ci vuole un forte autocontrollo per impedirsi di bere o mangiare quando se ne sente il bisogno.
Però son d'accordo con ciò che dici cioè che molte persone hanno paura del dolore che potrebbero provocare a loro stesse commettendo un suicidio, la paura del dolore, dell'agonia...in parte ti frena molto.. come dici tu avvertiamo segnali sgradevolissimi se tentiamo di tagliarci un braccio. Però alla fine penso che la percezione del dolore sia una cosa molto soggettiva, molte persone sentono più o meno dolore di altri (certo sì dipende anche da come si muore.. l'acido muriatico sarebbe un'agonia per chiunque). Alla fine molta gente non riesce a sopportare la propria condizione e la cosa diventa così frustrante ed agonizzante a tal punto che se ti spacchi la testa gettandoti giù da un'alta struttura poco t'importa. Il dolore ti tiene in vita, ti fa sentire vivo... ma per molte persone c'è un limite.
Nel mio caso però.. sì ho paura del dolore che potrei sperimentare su me stessa se mi uccidessi o il fatto che potrei sopravvivere con delle disabilità terribili e permanenti ma non è solo quello che mi tiene in vita, è anche una piccola e calda luce chiamata speranza.. la speranza che qualcosa un giorno possa cambiare. Io non voglio veramente morire, vorrei trovare una soluzione ai miei problemi.. non é forse così per tutti?
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Ma ti puoi andare a disperdere in un bosco e non mangi e non bevi più, poi non credo che con qualsiasi dose di merda che ingerisci ti possono salvare, a morire se non si teme il dolore non ci vuole nulla, è inutile girarci intorno.
Non so se è ancora reperibile, ma ricordo un documentario che ho visto dove c'erano delle persone che non percepivano il dolore e dovevano andare in giro con caschi ed evitare di mettere le mani nel fuoco o cose simili per rimanere integri.
Se non percepissi sensazioni di malessere o dolorose anche quando mangi roba avvelenata difficilmente ti abitueresti ad evitarla la prossima volta e le probabilità di restarci secco/a aumentano.
Certo uno vorrebbe una soluzione, il problema è solo uno... Dov'è?
C'è questa soluzione?
In base a quel che mi dicono e raccontano altre persone nel mio caso specifico questa soluzione non la vedo, vogliono sempre impormene altre che a me fanno comunque schifo, e mi infastidiscono proprio questi aiuti qua.
Attaccano tutti con i soliti discorsi, dicono a me di essere un registratore rotto ma loro fanno altrettanto.
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Ultima modifica di XL; 12-10-2021 a 12:53.
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13-10-2021, 03:48
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#30
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,387
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Non me lo chiedo, trovo che la preoccupazione sia una gran cosa quando ti aiuta a fare dei progetti di miglioramento. Dopo anni e anni di preoccupazioni che non han portato a nulla se non sofferenza fine a se stessa ho pensato che sì può servire ma non a me e quindi la scaccio.
Vado avanti per inerzia, a volte devo ripetermi dove sono, cosa sto facendo e perché ma non c'è un vero e proprio pilota, può essere che sono arrivato a questo punto da quando non ho più paura di morire, diventare pazzo o un senzatetto. Penso che chi vuole farla finita faccia confronti con la sua vita e un'ipotetica vita a cui aveva sempre aspirato o osserva negli altri, io non credo di aver mai immaginato nulla, zero aspettative e zero delusioni che è l'esatto contrario di quello che la società ti inculca. Chi mi segue ha sempre detto che man mano le difficoltà si presentano sono in grado di affrontarle, questo non significa che sarò in grado di affrontare tutto ma che ci provo quando ci sbatto contro.
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13-10-2021, 14:54
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#31
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 1,854
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se solo esistesse il suicidio assistito ammesso per qualsiasi motivazione.....
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13-10-2021, 16:34
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#32
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Principiante
Qui dal: Oct 2021
Messaggi: 33
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Quote:
Originariamente inviata da untipostrano
se solo esistesse il suicidio assistito ammesso per qualsiasi motivazione.....
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Non sono tanto acculturato in Materia! Ma avevo letto. Qualcosa sulleutanasia che in altri stati tipo. Svizzera potevi farlo! Cifre tra i 5000/10000 euro! Mi pare che per depressione pesnate si poteva fare! Poi penso che sia sbattimento assurdo a livello burocratico! A sto punto cerco un killer gli do 1000 euro lascio la porta di casa aperta! Prendo sonnifero per sonno pesante e non lo sento entrare e gli dico di spararmi in testa nel sonno! 😁 Questo sarebbe top
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13-10-2021, 17:57
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#33
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 1,854
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Quote:
Originariamente inviata da Ros
Non sono tanto acculturato in Materia! Ma avevo letto. Qualcosa sulleutanasia che in altri stati tipo. Svizzera potevi farlo! Cifre tra i 5000/10000 euro! Mi pare che per depressione pesnate si poteva fare!
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In Svizzera c'è ma esistono dei criteri estremamente rigidi: bisogna soffrire di una patologia che abbia tutte queste caratteristiche:deve essere cronica,invalidante e per la quale non c'è alcuna speranza di trattamento efficace....credo che la depressione sia ammessa soltanto in casi moolto selezionati
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13-10-2021, 18:09
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#34
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 1,854
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Preferirei esistesse il contrario, un sostegno reale che permetta di vivere in un mondo tranquillo
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Che cosa intendi con esattezza con questo sostegno reale?
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13-10-2021, 19:17
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#35
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
O forse costa meno uccidere una persona, e come ho scritto prima, mi fa rabbia.
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Alla società costano anche i suicidi, non conviene al consorzio al potere né diffondere sistemi semplici per suicidarsi accessibili a tutti, né curare bene le persone (perché costa).
Conviene a chi sta al potere lasciare tutto così com'è.
Se si liberalizzassero questi sistemi l'individuo disporrebbe finalmente della propria vita e potrebbe sottrarsi in ogni istante ai doveri che lo stato e il consorzio umano gli impongono.
Questo le organizzazioni pubbliche lo vogliono impedire, un tizio che avesse fatto una strage e poi si suicida in modo indolore farebbe incazzare tutti, un altro che deve mantenere la famiglia e fa lo stesso produrrebbe un danno, poi gli alimenti alla moglie chi li paga se questo tizio muore?
A chi sta messo meglio converrebbe solo eliminare gli individui improduttivi che non sono nemmeno grossi consumatori, gli altri bene o male servono, nel senso che sono servi, se anche una quota di questi si ammazzasse, chi li sfrutta poi non potrebbe piú sfruttarli.
Un animale da soma conviene tenerlo attivo e sfruttarlo finché si può, dargli una via di uscita semplice per sottrarsi al giogo del bastone e la carota che lo fa andare avanti quasi per inerzia, non conviene.
Viviamo in una sorta di enorme campo di concentramento un po' camuffato. Agli aguzzini non conviene mica che i prigionieri del campo si ammazzino da soli, poi dei lavori forzati chi se ne occuperebbe?
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Ultima modifica di XL; 13-10-2021 a 19:33.
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13-10-2021, 19:28
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#36
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Se si liberalizzassero questi sistemi l'individuo disporrebbe finalmente della propria vita e potrebbe sottrarsi in ogni istante ai doveri che lo stato e il consorzio umano gli impongono.
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Ragionamento che starebbe in piedi se al giorno d'oggi nessuno riuscisse a suicidarsi, cosa che non mi risulta.
Quello che la società non offre è un sistema di suicidarsi talmente semplice che chiunque in un momento di negatività passeggero possa mettere in atto, il che per quanto non sia propriamente entusiasta della contemporaneità mi pare comunque etico.
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13-10-2021, 19:30
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#37
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Intermedio
Qui dal: Feb 2018
Messaggi: 100
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Non ne ho idea, ma se qualcosa non si raddrizza non oltre il prossimo autunno. Ultimamente ho avuto pensieri depressivi che non facevo da un pò, o che perlomeno erano coperti da altro.
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13-10-2021, 19:39
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#38
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da Franz86
Ragionamento che starebbe in piedi se al giorno d'oggi nessuno riuscisse a suicidarsi, cosa che non mi risulta.
Quello che la società non offre è un sistema di suicidarsi talmente semplice che chiunque in un momento di negatività passeggero possa mettere in atto, il che per quanto non sia propriamente entusiasta della contemporaneità mi pare comunque etico.
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Ma moltissimi desistono proprio perché non ci sono questi sistemi. Se fossero disponibili la quota di suicidi aumenterebbe e non di poco.
Quelli che si occupano di parenti disabili disperati, quelli che lavorano e basta senza svaghi.... Questa gente all'organizzazione serve.
E una volta che i suicidi aumentano se si vuole che un tizio sia produttivo e continui ad occuparsi di famiglia, lavoro e compagnia bella, bisognerà usare altri sistemi e curarla davvero in modi più dispendiosi l'esistenza di questo tizio, non con le solite cazzate.
Per questo per me la liberalizzazione (ma che sia totale) metterebbe sotto scacco i sistemi più beceri di sfruttamento.
Le persone che tirano avanti senza voglia di vivere oggi secondo me non sono più una sparuta minoranza.
Ma non la concederanno mai una cosa del genere, chi sta messo meglio lo sa che produrrebbe un danno di questo tipo, e se si lascia in piedi questo diritto bisognerà trovare altre soluzioni davvero. É un diritto che non verrà concesso: a monte c'è l'idea che la vita di un tizio non sia del tizio, ma della comunità che deve e può disporne.
Se uno è adulto è giusto che disponga di queste cose per me, è più etico questo che lasciare che altri decidano se siamo in grado di decidere.
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Ultima modifica di XL; 13-10-2021 a 20:14.
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13-10-2021, 19:43
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#39
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Ma moltissimo desistono proprio perché non ci sono questi sistemi. Se fossero disponibili la quota di suicidi aumenterebbe e non di poco.
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Desistono perché hanno delle fantasie suicidiarie deboli, per questo non arrivano a tradurle in sforzi concreti per ottenere il risultato.
Il consesso umano non ti incoraggia a suicidarti, ma non è affatto vero che te lo renda impossibile.
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13-10-2021, 19:50
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#40
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
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Ma figa quanto ci vuole in teoria a prendere una corda al brico? La verità è che suicidarsi è molto più difficile che parlarne.
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