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09-03-2021, 22:32
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#1
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Principiante
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 2
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Ultima modifica di wildflower; 13-03-2021 a 21:24.
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09-03-2021, 23:09
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#2
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Avanzato
Qui dal: Dec 2020
Ubicazione: piemonte
Messaggi: 434
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Ultima modifica di sconfitto; 22-01-2022 a 13:24.
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09-03-2021, 23:21
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#3
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Principiante
Qui dal: Feb 2021
Messaggi: 35
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Hai ragione è un meccanismo perverso che funziona più o meno così a volte rimane latente per poi ripresentarsi senza un apparente motivo
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10-03-2021, 12:51
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Bisogna divenire trasgressivi.
L'evitante è persona abituata a reprimere ogni impulso emozionale verso l'esterno, trasgredire ai propri schemi di azione costruiti e radicatisi nel tempo può essere una soluzione. Anzi direi una liberazione.
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10-03-2021, 13:03
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#5
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Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 330
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Quote:
Originariamente inviata da wildflower
Quando sento parlare di paura del giudizio altrui non mi sento rappresentata, perché in realtà non ho paura di quello che penseranno gli altri, ma è come se nella mia testa avessi già deciso a prescindere cosa gli altri debbano pensare di me (cioè che sono inadeguata).
Sono consapevole che i sentimenti auto-svalutativi che provo sono irrazionali, ma permane sempre una sensazione di inadeguatezza di fondo, come un rumore in sottofondo, un'interferenza.
Come si fa, allora, a liberarsi di queste credenze radicate, se il raziocinio non basta ad estirparle?
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La paura del giudizio è proprio quello che hai descritto tu per una persona che ha ansia sociale aldilà della personalità o altri problemi. È la sensazione che le persone possano vedere l'inadeguatezza che hai dentro, da lí nasce l'ansia.
Come estirparla con raziocinio? La risposta che mi sono dato è la seguente:
Porsi la domanda "Se io fossi un estraneo da aiutare come mi aiuterei? Cosa gli direi di fare?"
Dovresti rapportarti con te stessa da esterna, quando applichi la ragione. La ragione non è comunque l'unico mezzo per uscirne
Se cerchi di forzare con la ragione in modo repressivo i tuoi comportamenti, rischi solamente di peggiorare la situazione, come rimuginare sulle cose ecc...
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10-03-2021, 15:04
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#6
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Principiante
Qui dal: Feb 2021
Messaggi: 35
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La terapia cognitiva non è per tutti un successo per me non lo è stato , hai paura del giudizio positivo , quindi ti senti come rassicurata dal senso di inadeguatezza ?
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10-03-2021, 16:00
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,037
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La vergogna è un problema, ma ancora di più è la mancanza di coraggio il problema principe. Non coraggio di fare chissà cosa, ma quello di tutti i giorni, rispondere a tono a chi ti importuna, reagire a presa in giro con altra presa in giro. Oppure a chi ti disprezza, blocca, accusa di cose false chiedere il perché, cosa gli passa per la testa in quel momento, dove abbiamo sbagliato noi, etc. Il coraggio dell'assertività, che poi è questo che ti fa crescere giorno dopo giorno, che non ti fa avere discorsi in sospeso, che ti fa stare sereno.
Poi può darsi pure che non si ha coraggio perché ci si vergogna di esternare, questo non lo escludo.
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10-03-2021, 23:44
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#8
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Principiante
Qui dal: Feb 2021
Messaggi: 35
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Sembra una sorta di distorsione della realtà , il fatto di pensare che un apprezzamento positivo si in realtà errato , capita anche a me in altri ambiti , la mente prende e va per i fatti suoi senza Che vi sia un reale motivo è un modo di pensare che si è instaurato
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11-03-2021, 00:53
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#9
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Quote:
Originariamente inviata da wildflower
Sì e no. Paradossalmente, ho più paura del giudizio positivo che di quello negativo, perché se qualcuno mi disconferma l'idea di essere una persona inadeguata, la mia identità cade per intero visto che oramai si è consolidata intorno a questo concetto. è una cosa irrazionale e anche un po' masochista, ma per mantenere un senso del sé integro, metto in atto atteggiamenti che portano gli altri a confermare la credenza centrale di essere inadeguata. E pur essendone pienamente consapevole, non riesco a smettere di farlo.
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Qualcosa di simile capita anche a me e il motivo consiste nella paura di deludere.
Comunque se contro la paura c'è il coraggio, contro la vergogna non si ha a disposizione una qualità definita. Cioè probabilmente ci vuole ancora un atto di coraggio, il problema è che, se dopo aver superato una paura ti senti forte, dopo esser riuscito a fare un'esternazione senza vergogna spesso ti senti comunque una m*rda, perché appunto la vergogna è un substrato costante e profondo, che rimane consolidato dentro. Forse ci vuole più una desensibilizzazione rispetto a questa sensazione conseguente, ci vuole molto tempo e non credo che se ne esca proprio del tutto, si migliora ma un "fastidio" di fondo rimane comunque.
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11-03-2021, 00:59
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#10
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Banned
Qui dal: May 2017
Messaggi: 816
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Anche per me la vergogna è sempre stato un fattore centrale del mio essere .. un po' se ne è andato, non so se per via dell'età che aumenta e per cui ci pensi meno o per coraggio, cmq un po' alla volta sparisce..
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11-03-2021, 03:42
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#11
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Bisogna divenire trasgressivi.
L'evitante è persona abituata a reprimere ogni impulso emozionale verso l'esterno, trasgredire ai propri schemi di azione costruiti e radicatisi nel tempo può essere una soluzione. Anzi direi una liberazione.
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Anche per me..anche dissociarsi dal proprio essere e dalle proprie credenze/catene
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11-03-2021, 10:56
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#12
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Non ho paura del giudizio, nessuno può giudicare qualcosa che semplicemente non esiste. Un'ombra è solo una proiezione scura e informe. Non incute emozioni o sensazioni, al massimo ti ripara dal sole quando fa caldo. Ormai mi vergogno solo di esistere, di consumare risorse come cibo acqua e ossigeno che potrebbero andare a persone la cui vita ha un significato è un'utilità.
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11-03-2021, 11:22
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#13
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Provincia di Bologna
Messaggi: 5,151
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Credo che nel mio caso l'autosvalutazione sia una delle cause principali... e i complimenti o gli incoraggiamenti spesso non servono a un ciufolo se non sono io il primo ad esserne convinto.
Ma c'è pure un problema nel rapportarsi con la gente...è faticoso...stancante.
La socialià mi brucia le energie, la devo prendere a piccole sorsate.
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