tlou00

Stamattina ho riletto i miei vecchi diari, ne avevo due: uno cartaceo scritto quando andavo le medie, e uno sul telefono che ho usato al liceo( e che ho ancora oggi)
In quello cartaceo scrivevo poco di molto personale perché temevo qualcuno me lo leggesse e quindi non è molto utile.
In quello digitale invece scrivevo sinceramente e rileggendolo ho capito che sono migliorato tantissimo. Su tante date scrivevo che ero sempre solo e volevo un amico con cui parlare.
A qualcuno di voi è mai capitato una cosa simile?

Ncode

Anch'io avevo un diario digitale da piccolo! Mi piaceva l'idea di usare il computer come i grandi (scrivendo, anziché giocando). Iniziai trascrivendo alcuni sogni avventurosi per poi continuare scrivendo ciò che facevo durante le giornate e le piccole conquiste quotidiane.

Iniziai a scriverlo alle scuole medie, ma smisi appena arrivai il liceo. Poi un giorno andai a rileggerlo e tornai a scriverlo verso i 15 o 16 anni, sempre per trascrivere sogni o esperienze particolarmente significative della mia vita, per poi smettere totalmente verso i 17 anni.

In realtà ripresi a scriverlo perché mi piacque molto rileggere i pensieri di quando stavo alle medie. Alcune cose non le ricordavo per niente e mi insegnarono a vedere meglio alcune situazioni che stavo vivendo durante l'adolescenza.

Ho sempre attribuito a queste azioni la mia grande ricchezza interiore.
Ti consiglio di non smettere fino a quando avrai qualcosa di importante da scrivere.

Hor

Ho un diario, tenuto molto a lungo, dalla terza media in poi, ma ho sempre avuto una gran paura a rileggere quello che ci scrivevo, e appunto non l'ho mai fatto.

Psico[a]patico

Rileggendo vecchi diari o comunque pensieri, mi sono reso conto di essere migliorato, ma l’amarezza è che oggi sono com’erano i miei coetanei 10 anni fa... sono rimasto indietro, su tutto, sembro un bambino troppo cresciuto.

EmptyHeart

non scrivo un diario perché mi vegogno di quello che leggerà il futuro me stesso

Abe's Oddysee

Merito del correttore automatico