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23-12-2015, 00:43
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#81
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
Lo specchio XD
Vi prego mettete a posto i quote che m.me Adelaide sennò impazzisce a leggere...
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una cosa è l'estetica, un'altra il desiderio sessuale..
ho visto prostitute proprio obese..
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23-12-2015, 01:15
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#82
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
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Quote:
Originariamente inviata da Takkuri
Fonti? (cit)
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La fonte rappresentata da me medesimo, il suo gusto estetico e la visione di quanto ha palesato l'utentessa da te quotata è quasi diametralmente opposta alla sua
Poi, non sto a sindacare più di tanto sulla percezione altrui di sé stessi anche perché, nano-aneddoto, molte mie partner quando mi dicevano "non mi stancherei mai di guardarti" si sentivano spesso la mia uscita "hai bisogno di un lassativo?", proprio in virtù di una certa vena autocritica che mi scatta ogni tanto
Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
ho visto prostitute proprio obese..
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Certo, confermo.
La domanda in questo caso, però, è perché il cliente le ricerca.
Nella mia esperienza indiretta chi s'indirizza verso queste fisicità lo fa perché le associa a volontà di trasgressione estrema, per usare un eufemismo.
Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper
Ok, prostituirsi non è dignitoso come lavoro e arreca un danno.
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Per me se legalizzato è un lavoro dignitoso e non arreca danno a nessuno. Non vedo perché sostenere ciò.
Quote:
Però immagino che sicuramente scelga la prostituzione volontariamente
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Riflessione estemporanea: se fosse regolamentata a livello fiscale e previdenziale, io mi prostituirei volentieri con una clientela femminile selezionata e non necessariamente giovane e bella.
Perché? Perché per me il lavoro è solo una fonte di reddito e non è autorealizzazione e perché, probabilmente, potrei limitarmi a prostituirmi a "tempo parziale" e vederlo come base reddituale per potermi dedicare ad attività che mi realizzano di più, magari anche traendone ulteriore reddito.
In più mi piace l'idea di dare piacere fisico a terze persone e conoscere persone nuove.
Discorso analogo, per carità, lo farei nel settore della pornografia.
All'atto pratico non lo farei mai perché non vorrei dispiacere chi mi sta accanto (non ho mai avuto partner che avrebbero accettato ciò) e la mia famiglia.
Quote:
il ragazzo che fa pesca a strascico o va nella discoteca a rimorchiare donne per fare sesso alla one night stand con quelle che ci stanno esattamente in cosa differisce in modo dignitoso dal cliente di prostitute ?
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Se il ragazzo approccia ragazze che reputa sufficientemente attraenti (anche al minimo sindacale) e queste si concedono per un coito perché attratte da lui, la differenza è enorme per come la penso io.
Io vedo la qualità di un rapporto sessuale influenzata molto dalla gratuità dello stesso e da una genesi derivante dall'attrazione fisica/esteriore.
Poi, se il ragazzo vede le ragazze solo come oggetti sessuali, per quanto non condivida affatto la visione, non scuote più di tanto questa lettura i miei principi morali. Diciamo che rimango neutrale.
Quote:
Perché c'è quest'idea del sesso come meritocratico e che se non te lo guadagni come tutti significa che non lo devi fare ?
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Perché ritengo che sia una forzatura.
Alla fine, la domanda essenziale è: perché Tizio decide di far sesso con Caia? Perché Caia ha peculiarità fisiche o di personalità che attraggono.
E' solo questo il mio concetto di "merito" che è sicuramente soggettivo.
Come dico sempre, io sono favorevole ad un mondo dove ci sia la prostituzione ma ritengo che sia anche un diritto del singolo esprimere la sua critica e giudizio sul prossimo.
Criticare non implica impedire che una persona si rivolga ad una prostituta.
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23-12-2015, 01:32
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#83
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 4,011
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@liuk
In alcune parti del discorso da te quotate ero ironico e stavo praticamente sostenendo la posizione opposta alla mia per mettere in luce alcuni elementi, per me, incoerenti.
Non ho capito se questo è palese oppure passa l'idea che io pensi determinate cose.
Tralasciando il punto dell'attrazione sessuale e connessi, concordo a grandi linee con quanto da te scritto.
Giustissimo che si critichi anche la prostituzione e il farvici ricorso. Non vedo perché non si dovrebbe.
Io stesso ho anche critiche in tal senso e non è che voglia incoraggiare la prostituzione in massa.
Tuttavia sono infinitamente più critico -come si sarà notato - nei confronti delle posizioni che negherebbo alle persone la libertà di disporre del proprio corpo liberamente, entro i limiti di legge.
O che vorrebbero accomunare tutti i clienti di prostitute a stupratori e sfruttatori dell'altrui debolezza; mirando a negare qualsiasi possibilitá e forma di prostituzione indiscriminatamente.
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24-12-2015, 00:28
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#84
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Termina field
Messaggi: 2,688
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Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
Lo specchio XD
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Non concordo con lo specchio.
Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
Vi prego mettete a posto i quote che m.me Adelaide sennò impazzisce a leggere...
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In che senso "mettere a posto"?
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Ultima modifica di Takkuri; 24-12-2015 a 00:41.
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24-12-2015, 00:48
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#85
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Se è lecito moralmente la vendita del proprio corpo diventa anche lecita la posizione del consumatore e questo genere di consumismo (come tutti i consumismi) farebbe cultura o, meglio incultura. L'idea che le donne alla fine servano solo a scaldare letti e appagare le multiformi libidini continuerebbe a perpetuarsi nei secoli con grave pregiudizio di quelle donne che il corpo non lo vendono, ma che nell'immaginario maschile rimangono degli oggetti di piacere
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quindi escludi tout court la possibilità che una persona adulta e sana di mente possa desiderare, a pagamento e non, di essere trattato, in un determinato momento (si parla troppo spesso di vendita del corpo, ma a rigor di logica al massimo si dovrebbe parlare di affitto), come un oggetto di piacere?
No, perché a me è capitato. E non me ne volere, così come non me ne vogliano altri, ma ho l'impressione, senza che questo voglia essere considerato un attacco personale, che molti dei contrari alla prostituzione per ragioni morali analoghe possiedano una visione limitata dell'ampio spettro di dimensioni che la sessualità possiede. Forse questo è dovuto a giovane età, forse a inesperienza, o a entrambe, o ad altro.
O forse mi sbaglio.
Sta di fatto che in un mondo dove una domanda e un'offerta esercitate in modalità totalmente consapevoli e consenzienti, che non produce danno a nessuna persona, se questo genere di trattative può essere resa illegale (ovvero se qualcuno auspica siano rese illegali), mi domando perché non possano essere rese illegali, con le medesime argomentazioni, qualsiasi altro tipo di transazione fra persone, con dei criteri totalmente arbitrari (es: vietiamo di far pagare la musica perché è vendita dello spirito musicale ed è degradante per il musicista, inoltre l'idea che i musicisti alla fine servano solo a scaldare le orecchie e appagare le multiformi libidini musicali degli ascoltatori continuerebbe a perpetuarsi nei secoli con grave pregiudizio di quei musicisti che non vendono la loro musica, ma che nell'immaginario degli ascoltatori rimangono degli oggetti di piacere ).
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24-12-2015, 01:05
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#86
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da ~~~
Mi interessa indagare quel compromesso che spinge una donna a prostituirsi. E mi interessa il “cliente”, che non va inquadrato solo come un poveretto solo e disperato che non ha altra scelta, ma anche come qualcuno che prova piacere a pagare una donna per “possederla”, che prova piacere a potersela scegliere come se pescasse da un catalogo.
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Non necessariamente si tratta della stessa persona.
Quote:
Originariamente inviata da ~~~
E mi interessa la maniera in cui la prostituta è costretta a dissociarsi da quello che sta facendo, per tirare avanti. Per onorare quel compromesso, che sia per mangiare, per sopravvivere, per dare i soldi ai genitori, per mandare i soldi alla famiglia, per mantenere i figli, per fare shopping consolatorio, per scalare le vette e arrivare a fare “la bella vita”, per sentirsi “inclusa” dalle altre pischellette della Roma bene, e via così.
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Non tutte le motivazioni hanno lo stesso peso, IMO.
E troverei altamente fuorviante parlare di tutte queste situazioni come se fossero una cosa sola.
Quote:
Originariamente inviata da ~~~
Mi interessa la maschera di cinismo, freddezza e pragmaticità che si cala sul volto per andare avanti, determinata, fino a raggiungere l'obiettivo.
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Per me il discrimine è quando si forza la volontà altrui o si reca loro danno.
Se si parte dal presupposto che in qualsiasi forma di prostituzione ciò avviene in ogni caso, onestà intellettuale imporrebbe secondo me:
1) di dimostrarlo
2) di includere nel calderone anche i casi di prostituzione non "classica", ovvero quelli in cui un elemento detereminante dell'attrazione femminile o maschile è determinato dalla materialità (stare insieme per i soldi, o per il tenore di vita, o per la fama/posizione sociale del partner, ecc.). Anche lì c'è pragmaticità a pacchi, e spesso anche cinismo, no? Visto che vuoi mettere le cose in discussione, apriamo la discussione anche a questo tipo di rapporti.
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24-12-2015, 01:41
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#87
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 4,011
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Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
C'erano dei post in cui i quote mancavano della giusta formattazione e mi confondeva leggerli, non riuscendo a dividere visivamente citazione e testo.
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Ehm, sì, tipici danni miei
Poi ho aggiustato.
Si nota quando scrivo da smartphone, tra formattazione del testo e punteggiatura escono dei porcai unici a volte.
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04-01-2016, 22:53
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#88
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
Ubicazione: milano
Messaggi: 566
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Io sono favorevole a legalizzare la prostituzione, ci sarebbero meno malattie, più sicurezza e lo stato incasserebbe più soldi, d'altronde di recente nel pil hanno contato anche alcune attività illecite, comunque in italia purtroppo regna il bigottismo e questa cosa non si farà mai.
Io su questi argomenti ho un pensiero liberale,le idee di liuk76 sono simili alle mie e il suo mi pare un discorso sensato.
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05-01-2016, 06:29
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#89
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 19,112
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Non si può parlare di utilità sociale della prostituzione perché legalizzarla va a vantaggio prevalentemente della popolazione maschile eterosessuale che così per avere rapporti sessuali con una donna può ricorrere a una seconda possibilità oltre a quella di avere relazioni sentimentali con una donna.
Le donne proprio per questo vantaggio che conferisce al maschio tendono a vederla negativamente perché perderebbero il monopolio del consenso, perché visto che la violenza sessuale è illegale e la prostituzione lo è pure, l'unico modo di fare sesso legalmente con una donna sarebbe tramite una relazione più o meno impegnativa che disponga del pieno consenso della stessa.
Ed ecco perché le femministe la odiano tanto ma non riusciranno a distruggerla, ovviamente ci hanno costruito sopra la morale su quanto è squallido andare con le prostitute e cose del genere, la cosa veramente squallida è andare con una femminista, cioè con una che lavora all'indebolimento dei diritti del tuo sesso a favore del suo.
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21-01-2016, 20:32
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#90
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,644
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Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper
È una realtà triste e squallida ma esiste perché evidentemente qualcuno avverte una mancanza di alternative percorribili e qualcun altro decide di offrire tale possibilità dietro compenso.
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Stavo rileggendo il topic e mi ha colpito questo: è curioso che si guardi all'assenza di alternative del cliente quando invece è proprio la prostituta/il prostituto ad avvertire una mancanza di alternative, andando dall'essere l'unica alternativa alla povertà estrema (o alla morte) fino all'essere l'alternativa più remunerativa fra poche altre.
Voglio ragionare ancora sulla prostituzione, aiutandomi anche con i testi che sto leggendo, magari aprirò un altro topic e fuori da questa sezione.
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22-01-2016, 02:28
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#91
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 4,011
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@ ondine
Occhio però a non decontestualizzare la citazione, che altrimenti passa Roma per toma.
Io nei miei discorsi ho sempre parlato di prostituzione come scelta tra varie, possibili, alternative.
Non di prostituzione per sopravvivenza, sfruttamento o condizione sociale che la impone. Di non-scelta insomma.
Se mi dici che poi questa non è la condizione della maggioranza delle prostitute : ok, non l'ho negato.
E posso concordare coi tuoi pensieri.
Solo che io stavo parlando di prostituzione pienamente volontaria, (appunto) del perché avviene etc etc.
Non di prostituzione - praticamente - forzata dalle circostanze esterne alla persona, sfruttamento della stessa e altri fenomeni
Se poi per te rientra tutto sotto un'unics bandiera, libera di dirlo ed esporre i tuoi punti di vista. Il forum sta qua apposta.
Però non me fate passà per lo stronzo che incoraggia o sostiene indiscriminatamente tutte le forme di prostituzione. Grazie.
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22-01-2016, 15:50
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#92
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,644
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I miei pensieri non servono a granché, molto meglio quelli di chi ha avuto modo di dedicare buona parte del suo tempo ad osservare il fenomeno da vicino e a pensarlo.
Mi piacerebbe riportarli qui, solo che mi sento un po' “sola” nel discorso, ma confido che possano aiutare altri a pensare meglio la cosa e non solo me.
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23-01-2016, 12:06
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#93
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da ~~~
Stavo rileggendo il topic e mi ha colpito questo: è curioso che si guardi all'assenza di alternative del cliente quando invece è proprio la prostituta/il prostituto ad avvertire una mancanza di alternative, andando dall'essere l'unica alternativa alla povertà estrema (o alla morte) fino all'essere l'alternativa più remunerativa fra poche altre.
Voglio ragionare ancora sulla prostituzione, aiutandomi anche con i testi che sto leggendo, magari aprirò un altro topic e fuori da questa sezione.
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Chiunque, in qualunque situazione, può avvertire la mancanza di alternative, basta alzare l'asticella delle alternative inaccettabili sufficientemente in alto.
Alla fine anche il depresso di FS fa così. Si auto-reclude fra quattro pareti, eliminando le possibilità ("conoscere gente? No, troppa paura. Andare da uno psicologo? No, mi prenderebbe per pazzo. Seguire i consigli su internet? No, non mi capiscono." ecc.).
La "vera" mancanza di alternative si chiama schiavitù e va combattuta in quanto tale, a prescindere dall'attività unica a cui si è chiamati. Può essere prostituzione, come può essere fare il mimo ai semafori.
Ma quando si parla di ragazze ignoranti che non hanno voglia di andare a fare le pulizie, quella non è mancanza di alternative. E' scelta di alternative.
Qualcuna ne è consapevole, qualcun'altra cova rancore per la sua incapacità di assumersi la responsabilità delle proprie scelte (comprese quelle passate e relative conseguenze).
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23-01-2016, 19:46
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#94
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,644
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Una risposta alla FAQ “e un operaio allora? anche un operaio vende il proprio corpo e ne esce logorato, ammalato, e spesso muore”.
Così praticamente si utilizzano le dannose conseguenze del capitalismo per giustificarne l'aspetto più odioso, cioè quello che mira a rendere tutto mercificabile, anche il sesso, l'affettività, l'intimità, la libertà della persona.
Pagando, il cliente compra una temporanea libertà su quel corpo e su quella persona, in alcuni casi il margine è più ristretto, in altri più ampio, in ogni caso il desiderio (della prostituta di fare sesso con il cliente) non è una discriminante.
Se il mio pensiero è ancora “rozzo” avrò tempo di affinarlo.
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23-01-2016, 20:44
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#95
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da ~~~
Una risposta alla FAQ “e un operaio allora? anche un operaio vende il proprio corpo e ne esce logorato, ammalato, e spesso muore”.
Così praticamente si utilizzano le dannose conseguenze del capitalismo per giustificarne l'aspetto più odioso, cioè quello che mira a rendere tutto mercificabile, anche il sesso, l'affettività, l'intimità, la libertà della persona.
Pagando, il cliente compra una temporanea libertà su quel corpo e su quella persona, in alcuni casi il margine è più ristretto, in altri più ampio, in ogni caso il desiderio (della prostituta di fare sesso con il cliente) non è una discriminante.
Se il mio pensiero è ancora “rozzo” avrò tempo di affinarlo.
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Precisamente. Capitalismo a parte. Anzi, il capitalismo offre una scelta tra rompersi la schiena o il culo (o la testa).
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