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Utilità sociale della prostituzione
Riporto la discussione partita su un altro topic:
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Molti clienti di prostitute sono, di fatto, stupratori, dato che vanno con donne obbligate a prostituirsi. Buona serata. Quote:
Ho fatto una domanda a The_Sleeper visto che non ha specificato quale sarebbe la funzione sociale utile delle prostitute secondo lui. La mia era una domanda provocatoria formulata a quella maniera perché (come hai aggiunto tu stesso) chi ricorre alle prostitute è soprattutto uomo, ma non è questo quello di cui volevo discutere. C'è una parte di persone sommerse (uomini, donne, bambini, ragazzini, bestie, il cazzo che vuoi) che diventa vittima sacrificale di altre società o di parte della società stessa in cui vive, e si entra in un discorso più ampio. Quote:
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Re: Utilità sociale della prostituzione
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Non si può mercificare l'affettività. È un'illusione. E accettare che venga mercificata è un fallimento. Che qualcuno provi sollievo andando con prostitute lo trovo il sintomo di un'educazione all'affettività inesistente. Poi non provo alcuna empatia verso chi compra il mero godimento. La figura dell'assistente sessuale è interessante ma andrebbe valutato caso per caso e non è un discorso semplice. Non nego l'infelicità o il dolore di chi patisce uno stato di solitudine, ma pensare che le mignotte siano la soluzione è uno sbaglio. Anzi mi pare che mortifichi ed abbruttisca ancora di più. |
Re: Utilità sociale della prostituzione
Mi era sfuggito che qualcuno ha scritto che modella vende suo corpo. Ma che stai a dì?!?:moltoarrabbiato: indossare un vestito non è stessa cosa che farsi mettere mani addosso o peggio!
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Re: Utilità sociale della prostituzione
Ultimo post nell'altro topic
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Bisogno che comunque c'è, affiancato a quello affettivo. Sarà un qualcosa di più biologico, animale, non so che dirti. Ma c'è, ed è un qualcosa che si può riconoscere come separato dal bisogno di affetto (interagisce con questo). Discorso complesso credo, ma da uomo con un pene posso dirti che lo avverto. E non è un qualcosa che si soddisfa realmente con una sega ogni tanto. Mi va forse "di culo" di avere di mio una sessualità meno prorompente di altri e quindi non sentire il peso del dover ricercare sesso a tutti i costi. Ma in altri lo vedo, eccome. Sono loro ad ammettere di averlo spesso e volentieri. Penso sia sostanzialmente la pulsione a riprodursi, qualcosa di animalesco. Probabilmente uno di quegli istinti che Freud direbbe essere repressi dalla nostra società. Chi va con prostitute ed escort penso che sappia già che non troverà affetto. Infatti non è che ci si va per farsi le coccole o avere una particolare intesa sessuale - in genere. Non posso provare una piena empatia nei loro confronti solo perché non ne avverto io stesso la necessità. Ma posso capirne le ragioni. La prostituta che volontariamente fa questo mestiere per guadagnare di più, rispetto a quanto farebbe con altri lavori, come la giudichi quindi ? L'assistente sessuale non sarebbe una specie di escort di Stato ( più completa e formata cone figura, ok) per alcune persone ? Se a queste fosse riconosciuto un diritto all'affetto e a vivere la propria sessualità ( sacrosanto), perché alle persone "normali" che non ci riescono no? Voglio capire, secondo me è un casino non da poco quello del gestire gli stimoli sessuali nella nostra società. Per te cosa porta alla ricerca di prostitute sapendo che si avrà ( al 99%) solo del sesso ? Che stimolo, bisogno, situazione portano a rivolgersi ad una prostituta nella tua ottica ? |
Re: Utilità sociale della prostituzione
Se si parla di donne che lo fanno per loro scelta non trovo un'azione malvagia andare con loro, più che altro può essere più o meno efficace rispetto a quello che si cerca. Effettivamente di affetto reale non ce n'è, ci può essere l'illusione. Però da parte dell'uomo può bastare anche un contatto fisico, che non riesce ad avere in altro modo.
Se io decidessi di far compiere su di me un'azione di cui non sento il bisogno e/o che mi crea un certo fastidio o dolore e valuto che sono in grado di tollerarlo e che in cambio otterrei un vantaggio che compensa e supera quel disagio, il fatto che chi opererà quell'azione su di me sia consapevole di ciò non mi porterebbe a condannarlo. In un certo senso è un accordo, uno scambio, cosa triste, magari anche squallida nella sua concretizzazione, ma accettabile. Se la persona lo fa per scelta. |
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Se si vuole vedere il rapporto prostituta-cliente come una mercificazione allora lo è anche quello economico con la modella. "Compro" il tuo corpo per farci ciò che mi interessa : sesso in un caso, un cartellone pubblicitario con te mezza nuda che pubblicizzi qualcosa nell'altro. Farsi mettere mani addosso = subire violenza non è l'attività di una prostituta, mi dispiace. Quello è il caso di qualcuno che compie un reato e spero venga punito. Non identifichiamo il caso estremo o fuorilegge con la prostituzione di cui stavo discutendo, please. Quote:
Non sto sostenendo che la prostituzione sia il massimo della vita. È una realtà triste e squallida ma esiste perché evidentemente qualcuno avverte una mancanza di alternative percorribili e qualcun altro decide di offrire tale possibilità dietro compenso. |
Re: Utilità sociale della prostituzione
COncordo con chi dice che un conto è la escort volontari ch elo fa per poter guadagnare 10000 euro al mese e fare la bella vita un conto è la poverina costretta a botte a stare sulla strada....
Per il resto l'impossibilità di far sesso normalmente è solo uno dei motivi e neanche il principale per cui si va a prostitute o escort, tanto è vero che ci sono non so quanti milioni di uomini dai 18 anni in su ch efreqeuentano abitualmente prostitute e similari(trans mistress fetish girls ecc ecc) e credo ben pochi di loro siano fobici ch enon hanno alternative.... Quindi per un mero discorso statistico un certo numero di ragazze del sito stanno o son state o staranno con uomini che son andati, vanno o andranno a prostitute/trans/mistress.....think about it.... |
Re: Utilità sociale della prostituzione
L'utilità sociale della prostituzione è eliminare le criptoprostitute dai posti di lavoro, fanno calare la produttività del 30%.
A loro piace, piace sempre, ovunque, con chiunque. Non sono frequenti, ci vuole vocazione. (io ne ho conosciuta una. Che roba...) Ma tu beccati una Valentina Nappi in fabbrica. Può mandarla in fallimento. Ben venga che possa prostituirsi. Le altre, beh, ognuno è libero/a di fare le sue valutazioni. Parli di stupro, fare il data entry per 8 ore al giorno non è uno stupro? Per me lo è. Preferirei dare il culo che il cervello. La maggior parte delle prostitute non hanno né la vocazione, né sono costrette. Semplicemente, preferiscono quello a fare le pulizie o altri lavori poco specializzati. Poi c'è chi invece va a fare le pulizie, perché preferisce quello. |
Re: Utilità sociale della prostituzione
paragonare i clienti della prostituzione a degli stupratori mentre si fa un discorso generale sulla prostituzione è come dire che gli extracomunitari sono dei delinquenti parlando di extracomunitari
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Re: Utilità sociale della prostituzione
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Raramente chi paga per il sesso trova nella compravendita il massimo dell'appagamento, ma ben difficilmente potrebbe ottenere di meglio a un "prezzo" per lui più vantaggioso. Nessuno paga per ciò che lo soddisfa se lo può ottenere a gratis: se paga è perché, dal suo punto di vista, ciò che ottiene col denaro rappresenta la soluzione più appagante e/o la più conveniente tra quelle alla sua portata. |
Re: Utilità sociale della prostituzione
La mia posizione sulla prostituzione: sono favorevole alla legalizzazione.
Ho un'opinione positiva di chi si prostituisce: è un lavoro come un altro. La persona è sfruttata? Non è onere del cliente sincerarsi di ciò ed ogni prostituta è da considera libera da sfruttamento, salvo dimostrazione contraria. La colpa poi dello sfruttamento per me ricade prevalentemente sulla codardia e paura delle prostitute nel denunciare gli aguzzini e sull'inefficacia del contrasto dell'immigrazione clandestina e del controllo e prevenzione reati delle polizie del Paese d'origine e d'esercizio del meretricio. Ho un'opinione negativa del cliente della prostituta: se consapevole che è sfruttata non biasimo chi lo considera uno schifoso miserabile. In generale trovo stupido, poco dignitoso e sinonimo di persona senza amor proprio e forse anche mediocre, essere in grado di rimediare un coito solo dietro pagamento. Ciò nonostante non impedisco che accada ciò ed, anzi, ci lucrerei sfruttando il meretricio in forma legale. Non ho mai negato che gestirei volentieri un bordello perché ritengo che sia giusto speculare su questa debolezza maschile. La funzione sociale della prostituta è quella di consentire ad un maschio di consumare un coito, dandogli piacere fisico e serenità mentale. Inoltre è una chimera di calore umano proto sentimentale. Infine c'è anche una funzione di counselor perché molti putt@nieri cercano anche il dialogo, una confidente nella meretrice. Chi pensa che la masturbazione possa sostituire il coito, il sesso orale/anale evidentemente non ha mai praticato sesso in modo prettamente fisico. Sicuramente l'affettività non si compra ma trovo eccessivamente inutile e moralista, leggere come un fallimento la mercificazione della stessa. |
Re: Utilità sociale della prostituzione
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Ps io non ci sono mai andato ma non ci vedo niente di male nell'esserci andato qualche volta assicurandosi che dall'altra parte lei lo faccia per scelta |
Re: Utilità sociale della prostituzione
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Uno di questi è lo scegliere una persona che attragga e sia attratta da noi. L'altro principio è di non pagare per un coito. Quote:
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Re: Utilità sociale della prostituzione
nel mio mondo ideale la (solo e mera) prostituzione è ritenuta cosa ovvia
sarebbe da bandir chesso assumere una persona perche fa i pompini al selezionatore e cosendi questo genere dovrebbe esser vista come cosa cosi naturale che sarebbe diffusissima e di conseguenza i prezzi dei sex worker calerebbero un po sicuramente la promiscuità aumenterebbe a livelli vertiginosi son pronto a metterci la mano sul fuoco che se la prostituzione non è vista come andar al bar è perche i prezzi non son cosi alla portata di tutti.... una conseguenza che non mi piacerebbe potrebbe esser l'eccessivo valor al denaro che si darebbe.... specie per chi per forza di cose non potrebbe permetterselo.. ma sempre nel mio mondo ideale lo stato pagherebbe la disoccupazione come in germania e i servizi sexual costerebbero pochissimo.. |
Re: Utilità sociale della prostituzione
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Mi piace pensare che questo è un paese libero, e che i maggiorenni dovrebbero essere in grado di disporre di loro stessi come meglio ritengono. |
Re: Utilità sociale della prostituzione
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rispondi con un si e con un no...non dare risposte "no ma ci proverei e la convincerei lo stesso ecc" |
Re: Utilità sociale della prostituzione
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Re: Utilità sociale della prostituzione
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Comunque ci tengo a ribadirlo: io non sono contro la prostituzione ma, anzi, sono per la legalizzazione e considero più dignitoso prostituirsi (legalmente) rispetto a qualsiasi lavoro in nero, per dire. Ho solo una mia opinione sul sesso di qualità e questa include il fatto che dev'essere sempre fatto a titolo gratuito e con una persona che sia attratta da noi. Difenderò sempre la libertà di prostituirsi (fosse per me lo consentirei già a 16 anni, fai tu...) in forma autonoma e dipendente (critico ferocemente chi vorrebbe impedire lo "sfruttamento" in forma societaria) e la libertà di essere clienti di prostitute (anche se lo trovo sciocco difendo il suo diritto di andarci) ma semplicemente se mi si vuole forzare a giudicare positivamente il cliente, va contro i miei principi. Alla fine si fanno tante cose senza la benedizione di amici/conoscenti. |
Re: Utilità sociale della prostituzione
Il sesso con prostitute (libera professionista non schiava del racket) è una pratica sessuale, qualcuno l'ha già scritto?
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Re: Utilità sociale della prostituzione
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