La crisi esistenziale io la visualizzo come un vuoto enorme interiore, vuoto, vuoto, vuoto, aridità....la sensazione che si avverte è bruttissima, orrenda, in hit parade nella classifica delle sensazioni più brutte vivibili dall'uomo
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Qual è l'obiettivo di chi sente questo, e altre sensazioni tal spiacevoli? Fermarla, non sentirla più..si fa qualsiasi cosa per raggiungere tale obiettivo...i tamponi, perchè tali sono e non rimedi, possono celare il vuoto per un po', alcuni di essi sono pericolosi perchè ti portano ancor più giù, i primi che mi vengono in mente alcol, droga, e altre forme di compulsione, altri sono meno pericolosi ma quasi tutti hanno l'incognita della dipendenza..la dipendenza dal non sentire il vuoto, dal non star male, che se volessimo potremmo anche vedere con la volontà di star meglio..il che di per sè è giusta, non si vuole star male, chi potrebbe volere il contrario? solo che bisogna cercare di avere la forza mentale per prendere le strade giuste...niente alcol, droghe, pozioni, maghi da tv private e cazzate varie...ma sempre e comunque prendere prima le strade conosciute, quindi terapia, anche con farmaci, ma sempre abbinati con la terapia.
Io come faccio quindi a spezzare il vuoto? A volte me lo vivo e vado giù, a volte dormo e cerco di non sentirlo, a volte mi immergo in un'immaginazione di cosa mi piacerebbe fare se fossi come desidero, altre volte provo a meditare e ad espellere la sensazione dalla bocca con una simil meditazione...sono tecniche per non sentire più il vuoto, ma come posso riempirlo questo vuoto? Credo, dopo anni di autoanalisi e pippe mentali non da poco, sia quello di accettarsi, di trovare il senso nelle piccole cose, non giudicarsi come padri padroni, ma come papà complice, morale, etico ed avere una visione del mondo e degli altri con un destino di crescita, di positività e miglioramento....alcuni potrebbero metterci in mezzo la parola "fede", ma io preferisco pensarlo come un cammino interiore di miglioramento, di perdono, di accettazione...
lo so, non è facile...ma pensate solo un momento quanto deve essere bello, dopo anni e anni di buio, imparare ad "essere liberi di essere", emoziona solo scriverlo...è una conquista, e come tutte le conquiste va sudata e fortemente voluta dentro...per questo serve quel germoglio di forza, di volontà, da lì si parte...quindi
Forza!