Originariamente inviata da pure_truth2

Se anche in futuro la tua routine sarà quella di restare a casa, credo che potrai sopravvivere dignitosamente,ma è da considerare la situazione economica familiare. Probabilmente un assegno di invalidità minima sarà quantomeno necessario.
Ti direi che sarebbe pura sopravvivenza, però in fondo tu non hai vizi,non sei soggetto a desideri consumistici,ti accontenti di poco,non hai in mente di instaurare relazioni,quindi potrebbe bastare così.
Non uscendo,non hai neanche da affrontare lo stigma.

Io invece,in un misto tra reale difficoltà e immaturità/negazione/compensazione, uscivo, ma le attività mi erano precluse o ridotte, mi facevo tentare da cose che avrei voluto ma non potevo avere, vedevo gente che aumentava la sensazione di estraneità, percepivo lo stigma del lavoro , venivo redarguito dai familiari e non compreso.
Tutta sofferenza.
Insomma cercavo di fare come se niente fosse,ma era solo auto illusione,non volevo vedere ed affrontare il problema,non accettavo che la mia vita dovesse essere quella.
Non serviranno decenni prima che anche i miei se ne vadano, eppure proprio come te, non ho mai avuto quella spinta.
E quando c'era si concludeva in due modi:
- Paura/evitamento
- Breve esperienza lavorativa disastrosa, che rafforzava la credenza negativa

Ora dunque mi sono un po' ridimensionato,cerco di sfuggire ai desideri indotti ed inutili,mi accontento,e accetto il fatto che, se non lavoro,non posso permettermi quasi niente.
Forse neanche la socialità

Non so come andrà a finire, spero di migliorare in questo senso e ottenere un lavoro quantomeno sopportabile.

Originariamente inviata da Palmiro

La socialità è il problema minore, se non lavori non puoi permetterti di vivere per conto tuo, non dipendere dalla volontà dei genitori (che finché vivi sotto il loro tetto , possono fare di te quello che vogliono) , e tantissime altre limitazioni. Una vita così è degno di essere vissuta?

Originariamente inviata da Krieg

Io sto spammando curricula in tutto il nord italia e ho scritto che mi voglio trasferire appunto ma non mi chiama nessuno, a Roma invece bene o male qualche colloquio lo ottenevo precovid

Originariamente inviata da FolleAnonimo

Nessuna di quelle certezze mi appartiene, mi piace sicuramente la mia libertà ma non conosco se effettivamente questa sarà sempre presente, cerco testimonianze, persone over trenta che possano affermare che anche senza un lavoro fanno una vita dignitosa e chi si affanna per il lavoro lo fà soltanto per un senso di appartenza oppure di critica necessità.
Poi mi sento anche molto solo, tutti sembrano correre dietro al lavoro, anche i fobici qui scrivono di quanti colloqui e progetti fanno, quando io penso solo a chiudermi in casa, lontano senza pensare e vedere nessuno, mi sento diverso, stigmatizzato, escluso, tormentato, sconfitto, vorrei sapere se infondo la maggiorparte di chi parla di lavoro lo fà più per piacere mentale che necessità.

Originariamente inviata da Palmiro

La socialità è il problema minore, se non lavori non puoi permetterti di vivere per conto tuo, non dipendere dalla volontà dei genitori (che finché vivi sotto il loro tetto , possono fare di te quello che vogliono) , e tantissime altre limitazioni. Una vita così è degno di essere vissuta?

Originariamente inviata da Servo di Yahweh

Ho trovato un annuncio che cercano un giardiniere apprendista. Gli ho mandato un email, chissà se vogliono con esperienza o no.

Originariamente inviata da Ezp97

Io l’ho fatto con un tizio, lo faccio ancora saltuariamente ed e’ uno di quei mestieri che vanno fatti con passione, altrimenti è una merda. Delle volte becchi gente che non ti paga o giardinieri con cui vai che ti danno 5 euro l’ora(non accettarne meno di 8). Una signora mi ha dato 30€ dopo un mese quasi una volta.

Originariamente inviata da Servo di Yahweh

Il tizio che ha messo l'annuncio ha dei vivai di piante in un paese vicino al mio. Ancora mi deve rispondere però. Ora come ora però sono pronto a fare qualsiasi cosa pur di lavorare.

Originariamente inviata da Ezp97

Se è un vivaio attento ancora di piu’, ti sfruttano parecchio in quei posti...lo so, non lavorare alla lunga ti fa sentire una zecca. Io mi arrangio, ma al momento non si becca nulla...adesso stiamo ammucchiando altre batterie e fili.

Originariamente inviata da Servo di Yahweh

Io ormai è quasi 1 mese che non lavoro al mercato, potrei fare un lavoretto online ma si tratta di una miseria davvero e in più non riesco a lavorare al pc per via del mal di testa che ho ogni giorno e del poco riposo notturno.

Originariamente inviata da Ezp97

Ti capisco...io da metà settembre che non faccio un giardino o falcio l’erba a qualcuno...mio padre scommette come un pazzo ultimamente credendo di ottenere dei soldi con quello. Prende una fame di pensione.

Originariamente inviata da Servo di Yahweh

Anche tuo padre in pensione? Il mio prende proprio la miseria e come se non bastasse ha dei debiti da scontare fino al 2022. Si è sempre divertito facendo debiti e pagando le donne che lo fregavano, e io poi devo scontare tutto questo prestandogli dei soldi che nemmeno ho visto che non sto lavorando.

Originariamente inviata da Ezp97

Si da un anno in pensione, gioca pure 7/8 euro al giorno delle volte e mia madre però ancora lavora...gli presta dei soldi spesso.

Originariamente inviata da Servo di Yahweh

Brutto vizio il gioco d'azzardo. Io se trovassi un lavoro fisso, nel giro di qualche mese me ne andrei. Non sopporto di vivere con mio padre.

Originariamente inviata da Ezp97

Lui gioca calcio e 10 e lotto. In una settimana una volta si è giocato 70€.
Anch’io me ne andrei se trovassi un lavoro con uno stipendio di 1000-1100€ netti al mese, con meno non credo che uno possa andare avanti, mille euro sono proprio il minimo per non fare il morto di fame...

Originariamente inviata da Servo di Yahweh

Io nella zona dove vivo vanno bene anche 800 euro, tanto si trovano in affitto case a 200-250 euro, anche se poi devo stare un pò stretto. L'importante che me ne vada al più presto.

Originariamente inviata da Palmiro

Secondo me in questo momento bisogna avere calma e sangue freddo

Non è il momento di abboccare alle sirene del "lavoro e guadagno subito" perché si rischia di accettare lavori umilianti o mezze truffe dietro promesse di "potenziali grandi guadagni, entra nel nostro team !!"

Bisogna fare dei piani per il futuro, formarsi in ambiti che non saranno scalfiti dalla crisi covid, tipici lavori in digitale, che si possono fare sia dalla spiaggia di Bali circondato dalle palme che dalla casa di campagna in mezzo alle mucche (salvo zone con poca connessione)

Non è il momento di fermarsi al presente

Originariamente inviata da Servo di Yahweh

Purtroppo ho 31 anni e difficilmente ci sono piani per il futuro anche perchè non ho ne laurea ne specializzazione. Spero un giorno di trovare un lavoro sicuro e stabile.

Originariamente inviata da Palmiro

Avrai un'esperienza in un settore ...