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Vecchio 23-03-2014, 22:38   #1
Avanzato
L'avatar di Drecks
 

Tra una seduta e l'altra sto finalmente cominciando a ridurre l'ansia degli ultimi mesi. C'è ancora parecchio da lavorare ma i risultati cominciano a sentirsi.

In fatto di pensiero invece rimango al punto di partenza: ovvero lo stress e la rabbia accumulata in questi anni non passano minimamente, e non mi riferisco ovviamente ai casi di persone che mi tocca avere tra i piedi ogni giorno, ma anche quelle che nel passato hanno dato non pochi problemi.

Giusto per farmi capire meglio, non mi chiedo se esista un modo per sfogarsi dai problemi giornalieri, quello c'è e ognuno ha il suo, che sia sport, un hobby diverso o altre cose.

Non passa un momento che non mi venga da ripensare a cose passate/subite in passato, che sia un pensiero integro oppure un interruzione di un pensiero serio, e questa ossessione disturba non poco, non solo come seccatura nel corso della giornata ma proprio anche nello studiare o fare attività in cui tengo il cervello attivo. A parte quando lo "spengo" al computer o alla televisione ci ripenso con una frequenza impressionante ogni giorno, e non mi riesce di fare altrimenti.

Esistono modi per evitare tutto ciò?
Oppure bisogna ricorrere (senza nulla togliere per carità anche se rimango abbastanza scettico al riguardo) a metodi di ipnosi e simili?
Vecchio 23-03-2014, 23:47   #2
Esperto
L'avatar di Noriko
 

I pensieri ossessivi sono difficili da mandare via e il sentirsi in colpa verso sé stessi se non ci pensi è una ulteriore pesantezza.

Esistono terapie cognitive comportamentali che sembrano essere efficaci per questi tipi di problemi, dove ti insegnano metodi per liberarti da questi pensieri più facilmente, se è possibile. Comunque queste terapie richiedono sforzo e volontà per il superamento del problema.
Se è presente poca consapevolezza del disagio cioè "insight" credo che la via da seguire sia quella dei farmaci sotto controllo di un medico.

Per quanto riguarda l'ipnosi non sono informata.
Vecchio 23-03-2014, 23:53   #3
Esperto
L'avatar di anahí
 

Anche a me capitava, adesso molto meno spesso per fortuna. Dal nulla mi tornavano alla mente episodi che nella mia mente erano "figuracce" o comunque momenti che avevo vissuto con vergogna o umiliazione.

Io riesco a tenerli sotto controllo rendendomi conto che non vengono davvero "dal nulla", ma da un certo stato d'animo che ti predispone a tormentarti.
Almeno per me è così: di solito se cerco di risalire al corso dei pensieri che ha portato al ricordo spiacevole, mi accorgo che già ero un po' ansiosa, e la mia mente cercava come un "pretesto" concreto a cui attaccarsi.

Se cerco di osservare l'ansia nelle sue manifestazioni fisiche e di rendermi conto che è il ricordo che scaturisce dall'ansia, e non viceversa, il ricordo perde molto del suo potere.

Questo riesce quasi sempre a calmarmi, perché mi fa capire che l'episodio in sé non era terribile, ma è solo la mia tendenza a preoccuparmi che cerca un pretesto qualsiasi per innescarsi.

Spero possa essere d'aiuto!
Vecchio 23-03-2014, 23:57   #4
Esperto
L'avatar di Kody
 

Secondo me per rimuoverli bisogna imparare a vivere nel presente e non nel passato/futuro.
Vecchio 24-03-2014, 01:11   #5
Esperto
L'avatar di Kody
 

Quote:
Originariamente inviata da FirstClass Visualizza il messaggio
In assenza di supporto terapeutico - come l'ipnosi? - credo sia la soluzione migliore.
Ipnosi? Macchè. Concentrarsi su cosa fare ora, nel presente, invece di vagare nel passato ed apparire, così, poco svegli.
Vecchio 25-03-2014, 16:54   #6
Avanzato
L'avatar di Drecks
 

Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Secondo me per rimuoverli bisogna imparare a vivere nel presente e non nel passato/futuro.
Lo credo anch'io e mi è stato ripetuto più volte. Il problema è cosa fare se vivere nel presente continua a farti rimandare al passato? (Meno vago. Se le conseguenze del passato non influenzano, ma caratterizzano proprio il tuo presente? )

*la domanda è vera e non vuole essere una provocazione di qualche tipo*
Vecchio 25-03-2014, 17:37   #7
ndm
Esperto
L'avatar di ndm
 

Come già detto bisogna vivere nel presente. Ovvio che se nel presente sei ridotto male tipo disoccupato, senza amici, ragazza e pure depresso non può che tornarti in mente il passato..

E' un bel problema.
Vecchio 25-03-2014, 18:11   #8
Esperto
L'avatar di Wrong
 

Cura farmaceutica? Dopo dipende da quanto sono "pesanti" e invadenti questi pensieri
Vecchio 25-03-2014, 20:12   #9
Esperto
L'avatar di Kody
 

Quote:
Originariamente inviata da Drecks Visualizza il messaggio
Lo credo anch'io e mi è stato ripetuto più volte. Il problema è cosa fare se vivere nel presente continua a farti rimandare al passato? (Meno vago. Se le conseguenze del passato non influenzano, ma caratterizzano proprio il tuo presente? )

*la domanda è vera e non vuole essere una provocazione di qualche tipo*
Mi sa che non ho capito, ma provo a fare un esempio:

Le conseguenze del mio passato caratterizzano il mio presente: si perchè io non sono affatto socievole e nei discorsi, a volte, mi rintano nella mia testa e perdo ciò che gli altri dicono, apparendo poco sveglio.
Posso non farci nulla oppure posso chiedermi perchè tutto questo sia successo a me, trovando un certo tipo di risposte, oppure posso chiedermi come fare per essere più sveglio e presente, arrivando ad altri tipi di risposte.

Oppure, il mio passatto ha fatto si che io sia un totale inetto con le donne nel presente. Posso chiedermi perchè tutto questo sia successo a me e perchè nessuna mi degni di uno sguardo o parola.
Ma posso anche chiedermi come fare, data questa situazione, a migliorarla, a "sistemarla", nel presente.

Vivere nel presente aumenta "l'acutezza sensoriale", si riesce a cogliere molti più dettagli e si è quindi più svegli e attenti. Uno degli esercizi è proprio quello di uscire, andare per esempio in un parco, sedersi e "sentire" le sensazioni del corpo, "udire" i suoni esterni, "vedere" le cose esterne, "sentire" gli odori, insomma tutto ciò che è reale e presente nel momento.

Il fobico spesso si rintana nella sua testa, legge nel pensiero delle altre persone, deduce ragionamenti suoi da quello che pensa gli altri pensino e questo non aiuta.

Il passato influisce sicuramente sul presente, ma è meglio non rimuginarci tanto sopra, il passato è immodificabile, ma sicuramente c'è un modo per modificare il presente e il futuro. Certo, c'è da rivedere tutto il sistema di convinzioni che ci siamo creati.
Io per dire ho abbandonato vecchi schemi mentali autodistruttivi per altri molto più positivi e la differenza non l'ho solo vista io, ma anche le poche persone che mi erano attorno tutti i giorni.

Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Sì, sono d'accordo... aggiungerei che bisognerebbe trarre insegnamento dagli eventi negativi che ci sono successi per maturare.
Si, ma attenzione a come si trae questo insegnamento. Il fobico medio ne trae insegnamento così:
"Ho fatto la cosa X, mi è andata male -> non farò mai più X, tanto so come andrà a finire"

Ma anche peggio:
"Dovrei fare la cosa X, ma dentro di me so già che andrà male -> non la faccio"

Trarne insegnamento, per me, vuol dire: "Ok, mi è andata male questa cosa...riproviamoci magari in quest'altro modo", perchè da ricordare che stessi comportamenti portano a stessi risultati.
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