FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Fobia Sociale > Presentazioni
Rispondi
 
Vecchio 20-11-2018, 16:50   #1
Principiante
L'avatar di mimesi
 

Presentarmi -che per etimologia significa mostrare ad altri qualche cosa perché sia osservata e giudicata- è sempre stato molto difficile per me. Non lo farei, di norma, tuttavia è curioso provarci in un forum di questo genere, con questo nome e con questi temi, abbatte il primo limite dato (appunto) dalla fobia sociale.
Ho letto qualche presentazione e temo di dovervi -in un certo senso- riassumere la mia vita, perché sostanzialmente è dovuta a specifici avvenimenti la mia presenza qui: sono cresciuta con mia madre e i miei nonni, in una piccola casa a pochi chilometri dal mare. La città in cui vivevo era tranquilla, poco numerosa, particolarmente colorata. Ricordo un’infanzia anonima, ero molto timida e vivevo di fantasia, leggevo molto e pensavo ad alta voce, mia madre aveva il cancro, più o meno da quando sono nata. L’ho sempre vissuta con lei, la sua lenta perdita di sè stessa, la vedevo in lei come iniziavo ad intravederla in me, che di lì a breve sarei rimasta sola. Non mi dilungo, avevo undici anni quando persi mia madre, l’altra metà che mi aveva messa al mondo era troppo codarda per prendersi la responsabilità di una ragazzina traumatizzata, così, con lei persi tutto l’interesse che avevo per l’esterno, per gli altri. Non riuscivo a fare amicizia, parlavo poco, a bassa voce, soffrivo costantemente per quella mancanza di senso, di sensi; camminavo in punta di piedi per non calpestare l’erba, passavo molto tempo con gli insetti, mi affascinava il concetto che un essere così innocuo potesse incutere (talvolta) così tanto timore, lo trovavo buffo.
Ora frequento l’università, lavoro, vivo. Noto (con un po’ di malinconia) come la mia bolla di fantasia si sia lentamente infranta davanti a piaceri e necessità, ma se da un lato mi rende cosciente e capace di andare avanti, dall’altro perpetua quello stato quasi primitivo di sofferenza e profonda depressione che spesso mi eclissa da tutto ciò che non sento come profondamente rassicurante. Niente, così. Grazie di aver letto
Vecchio 22-11-2018, 21:41   #2
Intermedio
L'avatar di Hannibal
 

Si come ci si sente quando non si ha interesse per nulla. Cosa si cerca di fare per apparire adeguati. Ma non sempre indossare l'abito da esseri umani è semplice, e la nostra fobia sociale, nei momenti di sconforto, è fatale, perché nessuno ci ascolta e noi stessi vediamo tutto troppo nero per rialzarci, quindi semplicemente riprendiamo a strisciare fino al prossimo crollo, e poi al seguente...
Vecchio 28-11-2018, 20:11   #3
Super Moderator
L'avatar di Loner
 

Benvenuta nel forum, mimesi

Ti invito, come nuovo utente, a leggere
Vecchio 29-11-2018, 08:52   #4
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

benvenuta
Ringraziamenti da
mimesi (30-11-2018)
Vecchio 29-11-2018, 21:19   #5
Principiante
L'avatar di Kirito
 

Ciao benvenuta
Ringraziamenti da
mimesi (30-11-2018)
Rispondi


Discussioni simili a Una storia di cui si può fare a meno
Discussione Ha iniziato questa discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
Fare pena alle donne, breve storia... Sitchnatio SocioFobia Forum Generale 27 07-11-2018 15:03
Come sentirsi meno vuoti, meno soli e meno tristi shycrs Automiglioramento 39 23-08-2015 19:47
Una storia triste e disperata che piu o meno ci rappresenta tutti Triplalien Depressione Forum 5 26-01-2011 18:36
timidezza: ne volete veramente fare a meno ? Hertz Timidezza Forum 15 30-08-2006 18:57
Le cose delle quali non saprei fare a meno ... ghostshape Off Topic Generale 23 18-05-2006 14:10



Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 15:49.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Powered by vBadvanced CMPS v3.2.2