Ciao a tutti,
Ho 42 anni, omosessuale(?) non dichiarato, ovviamente single e senza storie importanti alle spalle.
Da sempre timido e solitario, quando ero ragazzo questa mia timidezza veniva scambiata spesso per "mitezza": insomma, passavo per essere "un bravo ragazzo", ma in realtà son sempre stata solo una persona molto debole e incapace di farmi valere.
La mia omosessualità scoperta fin da adolescente, ma raramente e malamente praticata (prima volta a 23 anni, e poi quasi sempre solo rari rapporti occasionali) non ha fatto altro che accrescere la mia chiusura verso gli altri.
Come immagino per molti, è successo che fin che si è molto giovani, l'immagine del ragazzo un po' timido e "dolce" suscitasse tenerezza e simpatia (nel senso etimologico del termine), ma ovviamente un quando si arriva a quarant'anni con un carattere del genere, la sensazione che si suscita negli altri è ben diversa: più che altro sentimenti di pena (ma non muove a compassione, al massimo a un po' di disprezzo e derisione), fastidio e anche un po' di viscidume.... insomma: per molti sono solo un omuncolo un po' di m***a. E probabilmente hanno semplicemente ragione.
Ovviamente più volte nella vita ho pensato di chiderla lì, ma "se pur sorge di morir consiglio/ a mia fera ragion chiudon le porte/ furor di gloria e carità di figlio/ e so invocare, e non darmi la morte".
Perché sono qui? Ma ... si ci son capitato un po' per caso, ma trovo alcune discussioni interessanti. Forse anche solo condividere la mia storia può aiutare ad andare avanti, senza pretendere di risolvere niente.
Col tempo sono cresciuto, non dico maturato, ma almeno ho imparato a conoscere e tentare di gestire le mie frustrazioni ( principalmente di tipo sessuale, ma non solo) e, guardando indietro al mio passato ho imparato che tante cose che una volta giudicavo come "negative" in realtà mi hanno aiutato a vivere meglio che potessi, senza arrecare troppo disturbo agi altri.
Al momento non ho uno scopo nella vita, e non ne cerco: fortunatamente sto bene di salute, economicamente con un lavoro da impiegato riesco ad essere autosufficiente conducendo una vita modesta. Lo scorso anno addirittura ho fatto la follia di comprare un piccolo appartamento: questo per alcuni mesi ha concentrato le mie energie su un obbiettivo da raggiungere e le fatiche anche fisiche nel ristrutturare casa e nel trasloco mi hanno dato un po' di soddisfazioni. Spero che l'effetto di questo prosegua a lungo, mutuo permettendo
A volte immagino a come sarebbe potuta essere la mia vita se fossi stato etero (egualmente sfigato) o un "gay" libero e libertino e, in entrambi i casi, penso che in cambio di brevi a apparenti momenti di felicità, probabilmente avrei arrecato molti più danni a me stesso e a chi mi sarebbe stato intorno. Per cui, tutto sommato, penso di essere fortunato ad essere quello che sono.
Certo, a volte la solitudine e la malinconia si fanno sentire. Ma alla fine son sempre stato abituato a essere solo, senza amici, fin da ragazzo.
Al momento ho rapporti sociali ridotti al minimo indispensabile: colleghi di lavoro (con cui però ho solo brevi contatti durante la giornata visto che svolgo il mio compito per lo più da solo) con cui cerco di avere rapporti cordiali e corretti. Ovviamente non ho mai fatto "coming out", anche se qualcuno comincia a capire. Ma mi limito a nascondermi dietro la maschera dello "sfigato" che fa pena, ruolo che tra l'altro rivesto molto bene.
Non ho amici. Ho meglio ne ho due, uno gay che conosco da anni, e uno etero. Ci vediamo molto raramente. Ogni tanto ci scambiamo qualche messaggio con whatsapp. Con loro riesco ad essere abbastanza aperto e non mi devo nascondere.
So benissimo che arrivato alla mia età avrei da tempo dovuto fare delle scelte mature sull'essere quel che sono. Ci ho pensato spesso. Ma, soppesando i pro e i contro, ho sempre calcolato che un improvvido coming out avrebbe portato solo più problemi(al lavoro e fuori, per non parlare della famiglia) e nessun vero vantaggio, sopratutto nel medio e lungo termine. Come detto, riguardando la mia vita, son convinto che se lo avessi fatto in passato ora me ne sarei pentito amaramente.
Bhe... che altro dire. In realtà di cose ce ne sarebbero, ma valuterò se e quando scriverle qui. Spero che questo basti come presentazione.
Grazie a tutti per la pazienza.
Se verrò ammesso in questo forum, spero di poter scambiare qualche parola con qualcuno, per confrontarmi.
PS: riguardo al mio nick, capisco che a prima vista potrebbe essere un po' "forte", offensivo, o di essere scambiato per un troll o un hater o cose simili. Ma vi assicuro che non lo sono. E' un termine su cui ho riflettuto a lungo, e che ho trovato adattissimo per definirmi. E non ha un valore offensivo o negativo. Tutt'altro! Col tempo, se ne avrò la possibilità, lo spiegherò meglio e nel dettaglio. Spero non sia un problema esser accettato nel forum con questo nick.