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06-01-2023, 22:36
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#21
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,073
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Comunque i fobici difficilmente fanno carriera, la fanno gli psicopatici stronzi e funzionali.
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06-01-2023, 23:33
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#22
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Secondo me un introverso può avere tutte le carte per far bene in un ruolo di dirigente, e anche un fobico. Molto dipende dalle qualità dei suoi sottoposti, ovvero dalla capacità di lasciarsi condurre e capir... vabbé, diciamo tollerare certe caratteristiche e limiti del manager, che non hanno nulla a che fare con la sua capacità organizzativa e decisionale.
L'esempio degli esempi è lui: https://it.wikipedia.org/wiki/Claudio
Se parliamo di saper competere per il posto, il discorso è invece un po' diverso, almeno quando è rilevante la discrezionalità dei superiori. Il Claudio suddetto è stato nominato imperatore perché... hanno letteralmente assassinato tutti gli altri potenziali candidati.
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06-01-2023, 23:37
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#23
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Quote:
Originariamente inviata da Hitomi
La verità è che per essere dei buoni capi occorre essere dei fini psicologi che sanno capire i propri sottoposti e stimolare tutti nel modo a loro consono.
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Sì, infatti, è una parte non facile del lavoro del "capo", che non invidio.
Finché devi pensare solo al tuo lavoro, è più facile, devi pensare solo a come "far funzionare" te stesso. Ma quando devi pensare a motivare e far rendere te stesso ma anche tutti i tuoi collaboratori, ognuno con i suoi scazzi (e diciamo ci sono anche alcuni irrecuperabili), è dura. E infatti tanti sono pessimi capi
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07-01-2023, 00:15
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#24
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Mi sto ispirando ad espstein scommesse criptovalute,apparizioni misurate,viaggi appare scompare come il mago bargnani,qui dentro ci sono uomini che hanno scelto di indossare maschere,io ho scelto la strada alla keanu reeves,o alla raikkonen,vedremo sulla lunga distanza in un contesto nuovo,questi 3 anni ho capito attraverso test sociali che tutto ciò che dice crepaldi e vero,perché lho constatato,vedere uno come antinelli che attacca la ferrari emblema della donna moderna italiana,mi ha fatto godere,perché da uno come antinelli non me l'aspettavo,da Sgarbi e zequila si..quando vai in banca e trovi donne spocchioso e uomini gentili capisci cosa non va,siamo donne in carriera non abbiamo bisogno degli uomini,ok vi attirerete solo antipatie,perché ve la state prendendo pure con uomini che non vi hanno fatto nulla..i mass media hanno fatto il resto,e ci sono uomini ammirevoli perché non possono neanche fiatare,lo vedo con mio padre che la personalità l'aveva,ma ormai resta inerme..da neurotipico di fronte a familiari neurodiversi spontanei e diretti,ho anche notato che la donna neurotipica non va mai allo scontro frontale,con uomo diretto,jasmine e charlotte non lo sono,la veneta non mi ha attaccato frontalmente,ho studiato ogni reazioni di ogni utentessa,e credo quelle che scrivono di più di averle inquadrate tutte,ma si vede come le neurotipiche anche con gli uomini sono diverse nelle reazioni,perché il cervello elabora in maniera diversa..questa psicologa mi ha fatto capire come comunicano in maniera diversa,ho adeguato la comunicazione ma non snaturero la mia indole,ma il problema di base è che essendo più le estroverse vogliano più uomini come loro,la lite condominiale con la donna estroversa e lo specchio della percezione che certe donne hanno verso gli introversi..li è venuta fuori la voglia di zittire quel tipo di donna,una cosa che covava da sempre,il motivo c'era,ma se fosse stata un altro personaggio ci sarei andato più leggero verbalmente,quel tipo di donna con un introverso non sarebbe mai uscita,come quella che dava del froscio a Varano in disco,
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07-01-2023, 03:23
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#25
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Esperto
Qui dal: Feb 2018
Messaggi: 4,604
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Se è davvero affetto da fobia sociale, con tanto di diagnosi ragionevolmente accettabile, le possibilità che ciò accada sono molto basse.
La fobia sociale, a differenza dell'ansia sociale, è sinteticamente la paura di compiere azioni in pubblico, come ad esempio scrivere mentre ci si trova in un gruppo, mangiare, fare un discorso, ecc.
Fare carriera in queste condizioni è quasi impossibile, a meno che non si tratti di lavori in un contesto abbastanza riservato, oppure lavori da remoto...
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07-01-2023, 12:51
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#26
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Quote:
io penso che molti dei miei problemi a lavoro derivino da un ambiente tossico, da colleghi stronzi e invidiosi. la mia colpa, se vogliamo, è di non riuscire a sfogare la rabbia e tenendomi tutto dentro finisco per implodere.
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07-01-2023, 14:04
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#27
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,707
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Quote:
Originariamente inviata da Stasüdedòs
Non me ne è mai importato niente della carriera, da apprendista nel 2005 a operaio specializzato che prende attualmente un normale stipendio per quel ruolo, la mia "carriera" ha già raggiunto l'apice e NON intendo andare oltre (manco sarei in grado), che già il carico di fatica e stress da sopportare è al limite delle mie possibilità... ruoli di responsabilità, se mai mi venissero proposti, non posso e soprattutto non VOGLIO accettarli a prescindere, nemmeno per un milione di euro al mese. La salute e la tranquillità personale viene prima dei soldi e della carriera.
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Io per un milione di euro al mese lo farei. Resisto 6 mesi e poi ... ciaone a tutti.
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07-01-2023, 16:28
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#28
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Provincia di Bologna
Messaggi: 5,151
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Neanche io riuscirei a reggere un ruolo dirigenziale di responsabilità, già il fatto che nel lavoro di ufficio che faccio ora non sono comprese riunioni nelle quali io debba fare relazioni, mi rasserena.
Certo che ho avuto più incontri sociali in questi due mesi di lavoro che negli ultimi tre anni... un bombardamento social bello peso, e io sono abbastanza timido.
Poi io sono abituato a gruppetti piccoli di persone, e ritrovarmi a prendere un goccio di birra con più di una decina di colleghi è straniante, dopo due ore ti ritrovi mezzo stordito.... troppa gente tutta in sieme in un unico posto.
Per fortuna son persone easy, alla mano. Però magari dopo tre anni di lavoro (se non vado via prima) cominceremo a starci sui coglioni allegramente a vicenda. 😂
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12-01-2023, 00:55
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#29
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Intermedio
Qui dal: Oct 2022
Messaggi: 264
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Direi che dipende dalla carriera e dal fobico: sicuramente una persona con problemi sociali e relazionali non potrebbe fare lo showman in TV, ma potrebbe essere un romanziere di successo, o un artista/artigiano. E' una domanda troppo generica.
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12-01-2023, 10:07
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#30
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,466
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secondo me sottovalutate il fatto che un fobico, spesso e volentieri, al di là del lavoro non ha quasi nulla e quindi può potenzialmente usare lo stesso come una valvola di sfogo dalla sua problematica vita e quindi ha più tempo per superare gli altri
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12-01-2023, 10:11
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#31
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Non è un caso quanto abbia migliorato il fisico in 3 anni faccio solo questo,il fobico può è come ha meno distrazioni
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12-01-2023, 16:32
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#32
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Epstein e diventato ricco così,non credo andasse alle feste,ci vuole tenuta mentale più di un estroverso..che magari ha una vita piu piena,io da ragazzo mi deprimere parecchio,poi è scattata la scintilla..i
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12-01-2023, 17:21
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#33
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Banned
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: care a lot
Messaggi: 9,237
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Quote:
Originariamente inviata da Teal
Ovviamente dipende dal livello del disturbo e dal tipo di lavoro. Ma secondo voi chi soffre di fobia sociale fino a che punto può assumere ruoli di responsabilità crescente in ambito lavorativo (se vuole)? Anche se uno é molto preparato e qualificato, e magari ha anche attitudine alla riflessione e al problem-solving, il doversi continuamente rapportare con le persone, sia i superiori che i sottoposti, oltre che i clienti e gli utenti, rappresenta un limite invalicabile? E magari la necessità di guadagnare di più, o l’ambizione, possono essere dei propulsori che aiutano a spingersi oltre i propri limiti ed accettare più compromessi?
E, di riflesso, per chi é nel mondo del lavoro, non trovate frustrante il fatto che alcune persone abbiano più successo non per meriti lavorativi ma solo perché non hanno i limiti psicologici che abbiamo noi? Insomma, perché sanno “stare al mondo” (con tutto quello che comporta)?
So che batto un po’ sempre sugli stessi chiodi, ma esplorare queste dinamiche mi sembra interessante e utile.
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Dipende dal tipo di fobia sociale, da quali sfere tocca.
Sul senso di ingiustizia e frustrazione mi pare un ragionamento che non sta in piedi perché chiunque può applicarlo a qualunque cosa.
Nelle comparazioni non si vince mai.
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23-01-2023, 10:42
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#34
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Principiante
Qui dal: Jan 2023
Messaggi: 37
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Quote:
Originariamente inviata da Teal
Ovviamente dipende dal livello del disturbo e dal tipo di lavoro. Ma secondo voi chi soffre di fobia sociale fino a che punto può assumere ruoli di responsabilità crescente in ambito lavorativo (se vuole)? Anche se uno é molto preparato e qualificato, e magari ha anche attitudine alla riflessione e al problem-solving, il doversi continuamente rapportare con le persone, sia i superiori che i sottoposti, oltre che i clienti e gli utenti, rappresenta un limite invalicabile? E magari la necessità di guadagnare di più, o l’ambizione, possono essere dei propulsori che aiutano a spingersi oltre i propri limiti ed accettare più compromessi?
E, di riflesso, per chi é nel mondo del lavoro, non trovate frustrante il fatto che alcune persone abbiano più successo non per meriti lavorativi ma solo perché non hanno i limiti psicologici che abbiamo noi? Insomma, perché sanno “stare al mondo” (con tutto quello che comporta)?
So che batto un po’ sempre sugli stessi chiodi, ma esplorare queste dinamiche mi sembra interessante e utile.
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Generalmente un fobico non vuole fare carriera perché penserebbe a tutto ciò che ne comporterebbe. Tutto quello che hai detto non è un limite invalicabile ma, se si è introversi e fobici, sifnificherebbe praticamente prendere un martello e sfracassarselo sui cosidetti ogni volta che si va a lavoro. Sarebbe una scelta di forte contrasto con la propria personalità. Io, personalmente, farei una cosa del genere solamente se lo stipendio supererebbe almeno i 3500€ al mese, insomma deve valerne la pena. Lo farei ma non è detto che riuscirei nell'intento.
Più che successo trovo frustante il dover mettere i bastoni tra le ruote a chi non ha quelle stesse abilità ma che è semplicemente più bravo a svolgere il proprio lavoro. E questo lo dico per esperienza personale. Volete fare successo? Fatelo ma evitate di mettere i bastoni tra le ruote a chi è introverso e fobico, ma svolge egregiamente il proprio lavoro. Mi è capitato personalmente.
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