Da adulto mi è successo solo una volta (lasciamo perdere l'adolescenza che è passata da troppo) e dura, anche se affievolita, ancora oggi dopo una decina d'anni dai fatti.
Oggi non cerco più nulla, siamo fuori tempo limite, basta sprecare lacrime ed energie, eppure se ogni tanto mi arriva un messaggio da quella persona (quando va a lei a distanza di mesi, totalmente a caso) devo fare di tutto per non lasciarmi coinvolgere, per non permettermi di ricaderci. Ed è veramente dura farlo (lo scorso dicembre è capitato ed ho resistito).
Ci siamo conosciuti tramite amicizie comuni anche se lei è relativamente distante ed era in zona solo per un periodo, ci siamo avvicinati inizialmente per il fatto di avere in comune tante sfighe nella vita e abbiamo proseguito la conoscenza a distanza al telefono. Ci siamo accorti fin dall'inizio che oltre alle esperienze comuni fra noi c'è una chimica, una sorta di energia elettrica che quando entriamo a contatto riempie l'aria di scintille. Solo che evidentemente la cosa manda in corto circuito solo me, lei l'avverte distintamente ma non è abbastanza per "friggere". Comunque sia si è andati avanti, si è usciti da soli, ci si è tenuti la mano, coccolati, sono scappati anche alcuni baci, ma poi lei si allontanava. Credevo la sua fosse paura di una cosa così grande, di farsi travolgere, di avere una situazione familiare delicata che impediva certi colpi di testa. Ma non era così.
Dal canto mio ero in una sorta di limbo, non pensavo che a lei giorno e notte, per farla felice ho anche iniziato a fare delle cose che non avrei mai creduto possibile uscire da me (poi ho scoperto che queste cose, che io le inviavo tramite messaggi, non le conservava neanche). Sono passati mesi così, senza per altro vederci fisicamente, le poche persone che sapevano della cosa mi ammonivano, di non lasciarmi andare così, che io nel mezzo della cosa non me ne rendevo conto, ma c'era qualcosa di sbagliato. Ed avevano ragione.
Per tagliare corto, lei nella situazione ci "sguazzava", le piaceva così, uno che le moriva dietro (ammesso palesemente), ma non aveva alcuna intenzione di andare oltre (col senno di poi aveva il suo "cagnolino fedele" a distanza che le riempiva le giornate). Addirittura, per tenermi buono credo, abbiamo fatto delle "cose" online che io non credevo di fare mai. Ma a me tutto questo non è mai bastato, volevo di più, ho procrastinato mesi e mesi, crogiolandomi in questo "fittizio" rapporto a distanza.
Poi, forse ritrovando un po' di lucidità finalmente, mi sono deciso a darle un ultimatum, o spostavamo le cose a un livello superiore (per il quale io sarei stato disposto a mollare la mia città e il mio lavoro per starle vicino), oppure io non sarei più stato disposto a fare le cose a distanza. Lei ha reagito come se "cadesse dal pero", dicendo che non aveva capito la situazione, che provava qualcosa ma non così forte (da lì odio la frase "ti amo di bene"), che dovevo accontentarmi di quello che c'era, addirittura che se quel che mi mancava era il sesso avremmo potuto incontrarci sporadicamente solo per quello, ma a livello sentimentale non poteva dare altro. Il colpo è stato duro, come viaggiare in auto a 100 all'ora con la radio ad alto volume e veder materializzarsi un muro davanti.
Le ho concesso ancora del tempo per cambiare idea, ma invece di prendere una decisione sono riprese le solite dinamiche senza più discutere della cosa. Alla fine, passando qualche mese veramente come uno straccio, impedendomi fisicamente di contattarla (ma pensandola h24), sono riuscito in qualche modo a staccarmene... e lei non ha fatto nulla per impedirmelo (se non messaggi dal tono "pensaci, non perdiamo quello che abbiamo"). Poi sono passati anni, in cui ho cercato solo di "dimenticare", e un bel giorno, dal nulla ha ripreso a scrivermi come nulla fosse, raccontandomi della sua nuova vita sentimentale e chiedendo addirittura consigli. Anche questo mi ha abbattuto molto, anche a distanza di anni, soprattutto il mio modo di reagire a questi messaggi, per me era cambiato poco, ero felice di sentirla e più volte ho pensato di riavvicinarmi, per fortuna, memore del passato me lo impedisco. Ed è così da tanti anni, ma anche oggi, se lei mi dicesse che ha cambiato idea, credo che mollerei tutto e andrei da lei
Mi faccio pena da solo.