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Originariamente inviata da Winston_Smith
Eppure i nazisti o meglio alcuni esponenti di spicco del nazismo avevano dei chiari riferimenti (per quanto poco appropriati) alle religioni pagane germaniche. E concepivano il cristianesimo come una religione "debole" (per non parlare dell'ebraismo).
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Sì, ma di base il pensiero nazista è ateo, la religione pagana era usata come strumento politico per creare un senso di maggiore unità. Poco c'entrava tutto il resto. Poi, il cristianesimo e l'islam derivano in maniera più o meno diretta dall'ebraismo, con delle differenze ma anche con molte cose in comune. Si tratta di una visione del mondo diversa rispetto a quella politeista, che io non condivido in alcun modo.
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Originariamente inviata da Winston_Smith
Eppoi dittature e regimi assoluti (anche se non totalitaristi in senso moderno) in società politeiste ce ne sono state (la parola tirannide è di origine greca, per dire, e i faraoni egizi non mi sembrano proprio degli sponsor del pensiero critico...).
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Certo, non ho mai affermato il contrario. Escludendo la religione egizia però, il dominio di una parte politica non era strettamente connesso alla religione.
Ma il discorso su cui mi concentro maggiormente è la visione del mondo. Nel mondo ci sono forze contrastanti, ci sono chiaramente tante ingiustizie. Se noi riconduciamo tutto quanto ad un'unica divinità, che oltre ad essere onnipotente è anche buona, tutto ciò non ha senso. Bisogna ricorrere ad arrampicate sugli specchi per spiegare il male e le ingiustizie del mondo. Se invece diciamo che esistono molte forze in contrasto tra loro, non solo il bene e il male, allora risulta chiaro in che modo possano avvenire ingiustizie nel mondo, perchè innumerevoli forze agiscono. Non solo, le divinità, se esistono, non è detto in alcun modo che siano buone e abbiano buone intenzioni con gli umani. Gli dei del mondo classico si fanno la guerra tra loro, spesso possono invidiare gli umani e fare cose molto poco corrette. Tutto questo è forse meno bello da pensare, ma è una spiegazione molto più logica del mondo. E non c'è alcuna mortificazione dell'intelletto, perchè non viene richiesto a nessuno di credere aprioristicamente a determinati dogmi. Certamente, ancora più facile sarebbe dire che non esiste alcuna entità superiore e fine, anche questo è possibile (nel mondo classico non mancavano filosofi che dicevano, gli dei se esistono stanno nei loro Intermundia e di noi esseri umani non gliene frega nulla).
Per questo, come atteggiamento logico e come visione del mondo, un totalitarsmo è molto più simile al monoteismo, perchè richiede alle persone di avere controllo su ogni singolo aspetto, includendo la sessualità ecc. Il fatto che nel tempo molte cose siano venute meno e quindi la vita di tutti è migliorata si deve proprio al fatto che ciò che è scritto nella bibbia non viene applicato. Altrimenti avremmo ancora un mondo in cui chi critica la chiesa viene bruciato vivo, chi è omosessuale viene condannato a morte ecc ecc. Il meccanismo mentale è di base lo stesso.
Le religioni politeiste non sono legate nè a un libro nè a un sistema politico, nè hanno la pretesa di dettare leggi su tutta la vita umana. Poi, che nel mondo antico siano esistiti dittatori e tiranni, che le regole erano pressanti e totalitarie è vero, ma queste sono cose indipendenti. Di certo non c'è mai stato il fanatismo di mettere a morte qualcuno perchè pensava liberamente sulla base di una religione. Nel mondo antico Socrate venne condannato a morte, ma non perchè era blasfemo, semplicemente perchè era scomodo e istigava i giovani a non andare in guerra. Le atrocità venivano comunque commesse, ma non c'era il presupposto religioso dietro. Era solo politica.