Dalla Lollo al Lollo, che decadenza (non che pure lei fosse un'aquila politicamente, ma almeno nel suo era brava).
Dunque il First Brother-in-law si è lanciato sul terreno dell'analisi storica, argomento riguardo al quale soffre evidentemente di significative lacune (non le uniche, purtroppo per l'infelice Paese, pardon Nazzzzzzione (cit.), di cui egli è inopinatamente ministro).
E sfidando il senso del ridicolo
l'adoratore di criminali di guerra stragisti, lo sventurato ha risposto in sede di intervista, dicendo che per lui dichiararsi antifascisti è inopportuno, "troppo generico" (?!?), mentre sarebbe meglio dichiararsi antitotalitaristi come la Costituzione sulla quale ha giurato (che vieta la ricostituzione del partito fascista, per la cronaca, però vuoi mettere come suona più fico antitotalitarista?).
L'antifascismo infatti secondo il Lollo ha provocato morti nella storia, uccisi da gente che si dichiarava antifascista. Lo sprovveduto forse si riferisce alle vittime del terrorismo "rosso" nella seconda metà del '900, che non si capisce bene cosa ci azzecchi con il 25 aprile 1945, ma questo è il livello del dibattito che ci possiamo permettere.
In ogni caso, applicando devotamente la logica (aristote)lollista, si potrebbe arrivare a dedurre che non è opportuno dichiararsi cristiani in quanto nella storia ci sono state intere categorie di persone e di organizzazioni statali e non, che hanno più o meno disinvoltamente torturato, massacrato e mandato al rogo altri esseri umani, il tutto brandendo la croce di Cristo e atteggiandosi a difensori della fede.