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09-01-2019, 01:44
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#1381
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Esperto
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Milano
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Originariamente inviata da Gummo98
non sarò certo io a fermarti.
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A me basta questo.
Mi basta non mi si dica cosa deve piacermi o cosa devo guardare, mi basta che non mi si dica che una cosa vada bene ed un'altra no, mi basta che possa spendere i MIEI 650 euro come pare a me.
Ci fosse Stalin non sarebbe così, tanto mi basta per esserne disgustato.
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09-01-2019, 01:46
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#1382
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
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Originariamente inviata da Winston_Smith
Secondo me avesse vinto l'URSS la Ferragni la mandavano a sparare minchiate esaltandosi per i nuovi missili del Partito come l'annunciatrice della TV coreana. Insomma, sarebbe cambiato solo il tipo di minchiate.
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Perché, Enrico Mentana non spara forse minchiate per trascinare la gente nel giochino destra-sinistra, sovranisti-globalisti, buoni-cattivi? Fin quando esisterà uno stato esisterà una propaganda di stato; fascista, comunista o liberale.
Dal mio punto di vista, fare l'annunciatrice-propagandista è un onore se fatto in nome della patria socialista!
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09-01-2019, 01:59
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#1383
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
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Originariamente inviata da Edwin
Mi basta non mi si dica cosa deve piacermi o cosa devo guardare, mi basta che non mi si dica che una cosa vada bene ed un'altra no, mi basta che possa spendere i MIEI 650 euro come pare a me.
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Ma è una pura illusione di libertà; chi spende i suoi 650 Euro per guardare la Ferragni non lo fa per scelta, ma per inerzia - è ciò che la società dell'immagine e del consumo vuole tu faccia, ecco di chi è la scelta.
Mentre l'individuo X guarda il trucco della Ferragni esiste un individuo Y, ai margini della società, che raschia il fondo d'un cassonetto per trovare qualcosa da mangiare. Ricordiamocelo. Siamo sicuri che questa libertà da te tanto difesa sia una vera libertà, e ancor di più, siamo sicuri che il libero arbitrio sia sempre giusto dal punto di vista morale? Io sono convinto che in un ambiente diverso, con una visione della società nettamente contrapposta a quella immagine-consumo, potremmo non solo fare liberamente le nostre scelte, ma permettere a tutti, dal più ricco al più povero, di condurre una vita serena, cosa che oggi non accade (e l'esempio del clochard è solo un'estremizzazione - esistono mille casi intermedi).
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09-01-2019, 10:48
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#1384
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Originariamente inviata da Gummo98
Perché, Enrico Mentana non spara forse minchiate per trascinare la gente nel giochino destra-sinistra, sovranisti-globalisti, buoni-cattivi? Fin quando esisterà uno stato esisterà una propaganda di stato; fascista, comunista o liberale.
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"E allora il PD?"
Ma il socialismo non doveva portare a una società senza stato? O è la solita fiaba buona per tener buoni i gonzi fino alle calende greche?
Quote:
Originariamente inviata da Gummo98
Dal mio punto di vista, fare l'annunciatrice-propagandista è un onore se fatto in nome della patria socialista!
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In nome della famiglia Kim, in realtà.
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09-01-2019, 10:49
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#1385
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Originariamente inviata da Gummo98
Ma è una pura illusione di libertà; chi spende i suoi 650 Euro per guardare la Ferragni non lo fa per scelta, ma per inerzia - è ciò che la società dell'immagine e del consumo vuole tu faccia, ecco di chi è la scelta.
Mentre l'individuo X guarda il trucco della Ferragni esiste un individuo Y, ai margini della società, che raschia il fondo d'un cassonetto per trovare qualcosa da mangiare. Ricordiamocelo. Siamo sicuri che questa libertà da te tanto difesa sia una vera libertà, e ancor di più, siamo sicuri che il libero arbitrio sia sempre giusto dal punto di vista morale? Io sono convinto che in un ambiente diverso, con una visione della società nettamente contrapposta a quella immagine-consumo, potremmo non solo fare liberamente le nostre scelte, ma permettere a tutti, dal più ricco al più povero, di condurre una vita serena, cosa che oggi non accade (e l'esempio del clochard è solo un'estremizzazione - esistono mille casi intermedi).
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Che ricordiamo, NON era quello che avveniva sotto l'amore tuo Stalin. Che quindi andrebbe esecrato al pari dell'aborrito capitalismo (se non di più, in quanto traditore del socialismo; il capitalismo almeno fa il suo mestiere).
Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel
Germania Ovest: BMW, Mercedes, Audi,Volkswagen, Porsche.
Germania Est comunista: Trabant.
fate vobis.
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Originariamente inviata da Gummo98
Usare le automobili come unità di misura della qualità della vita... Un po' macabro, secondo me; io l'automobile non ce l'ho ma sono felice lo stesso, o per lo meno, la depressione non la imputo a questo.
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Infatti la vera differenza era che le fucilate nella schiena se le beccavano solo quelli che volevano passare da Est a Ovest, non viceversa.
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Ultima modifica di Winston_Smith; 09-01-2019 a 11:39.
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09-01-2019, 11:48
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#1386
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Banned
Qui dal: May 2012
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Originariamente inviata da Gummo98
Io sono convinto che in un ambiente diverso, con una visione della società nettamente contrapposta a quella immagine-consumo, potremmo non solo fare liberamente le nostre scelte
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La famosa "libertà" di fare tutto ciò che si vuole, finché ciò che si vuole è approvato dal regime.
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09-01-2019, 12:42
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#1387
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Originariamente inviata da Antares93
Non capisco perché parlare di illusione di libertà. L'illusione di libertà di cui tu parli presupporrebbe l'esistenza della coercizione, seppur occulta. E mi pare che nessuno sia obbligato a pagare per guardare il trucco della Ferragni o a guardare qualsiasi altra scemenza sul tubo.
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Sull'assenza di coercizione o quantomeno di persuasione occulta non sarei così sicuro ( 1984 insegna). Per il resto trovo sicuramente condivisibile il punto del non paragonare distorsioni di un sistema con idealità dell'altro, specialmente se queste idealità nei fatti diventano solo un paravento o una promessa da calende greche dietro a cui nascondere storture e diseguaglianze simili a quelle dell'altro sistema.
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09-01-2019, 13:01
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#1388
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
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Originariamente inviata da Antares93
Non capisco perché parlare di illusione di libertà. L'illusione di libertà di cui tu parli presupporrebbe l'esistenza della coercizione, seppur occulta. E mi pare che nessuno sia obbligato a pagare per guardare il trucco della Ferragni o a guardare qualsiasi altra scemenza sul tubo.
L'autodeterminazione dell'individuo, deve essere un processo che deve iniziare e completare il suo corso nell'interiorità dell'individuo stesso. Non deve essere la società ad impostare chi tu debba essere per te e per la comunità a cui appartieni.
E libertà vuol dire anche scegliere di dedicare il proprio tempo a guardare il trucco della Ferragni se lo si desidera.
L'esempio che in precedenza era stato fatto sulle case automobilistiche magari non ci dice nulla circa la qualità della vita, ma è evidente che in un sistema capitalistico la tecnologia e lo sviluppo della stessa trovano un terreno molto più fertile rispetto a quello che può assicurare un sistema di stampo comunista, e di questo, ne è testimone la storia. E una società sviluppata, seppur con tutte le diseguaglianze ad oggi esistenti tra ricchi e poveri (che comunque potrebbero essere colmate con una disciplina normativa particolarmente attenta a questo problema), di sicuro, può garantire una vita migliore sia ai ricchi che ai poveri.
Se l'individuo Y è costretto a raschiare il fondo di un cassonetto la colpa non è del sistema capitalistico in se, ma delle distorsioni dello stesso. Distorsioni che, seppur di tipo diverso, saranno presenti anche in un sistema economico di stampo comunista.
Quindi non ha neanche senso cercare di confrontare la visione distorta di un sistema economico con la visione ideale di un altro. Le distorsioni, soprattutto in campo economico ci saranno sempre, proprio perché l'economia non è una scienza esatta ed è influenzata anche dalle scelte imprevedibili dell'essere umano.
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Tu usi la parola libertà, ma in realtà stai parlando della "proprietà", della libertà di chi è proprietario. Chi è proprietario ha tutta la libertà di questo mondo; chi è senza proprietà deve raschiare il fondo del barile, e anche morire. Per essere vermente tutti liberi e poterci esprimere al meglio dobbiamo abolire la proprietà; questa è l'essenza del comunismo. Senza proprietà, nessuno potrà avere potere sull'altro e quindi nessuno subirà la coercizione di nessuno. Anche la scienza e la tecnica potranno svilupparsi meglio senza i condizionamenti economici. I più capaci, in ogni campo, non saranno ostacolati nè dal potere, che a tutti i livelli è egemonizzato dal modo di pensare borghese, nè tantomeno dagli interessi economici.
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09-01-2019, 13:09
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#1389
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
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Originariamente inviata da Gummo98
È un intervento provocatorio? Il secondo postulato non l'ho capito - mi sfugge il nesso col primo - ti rispondo alla prima domanda (anche se magari é retorica). (Parla pure al singolare perché ormai sono il solo che si spende su questo thread, anche su FS abbiamo avuto il riflusso... )
Sai, secondo me sarebbe stato bello se l'URSS avesse avuto modo di svilupparsi pacificamente senza bisogno di controattaccare fin dal primo giorno d'esistenza; le cose sono andate diversamente, tant'é... ma ti dirò, in tutta franchezza, che per me il socialismo é cosa diversa dell'arrivare in Germania Est e prendersi metà Europa con i fucili e non con le idee... Insomma, fra USA e URSS non vi é vincitore, non possiamo parlare di un socialismo puro a Est perché la guerra fredda ha demolito parte dei valori dell'URSS: li ha logorati. Io una Unione Sovietica che conquista il mondo non l'avrei voluta, ideologicamente parlando, al di là dell'arrivo di baffone che sarebbe stato meglio dell'arrivo di Berlusconi e Renzi né, peró insomma, i popoli devono farsi le proprie rivoluzioni, non brutte copie delle altre. La giusta domanda secondo me é: socialismo o capitalismo? Ma capisco sia meno ficcante; comunque, il capitalismo é capace di prendere una donna e renderla così handicappata come la Ferragni o un uomo e deformarlo a tal punto da renderlo come il tipo che su YouTube si ammazza mangiando un Kg di mascarpone in un colpo solo; avesse vinto l'URSS la Ferragni la fucilavamo e Youtuboanchio lo mandavamo in una comune, poveretto, a fare amicizia e a coltivarle le cose prima di potersele mangiare(una cosa dolcissima, si puó fare lo zucchero anche senza liberalismo!) , e così avremmo fatto con molti altri, perché il capitalismo rappresenta le libertà dei borghesi (e io non me ne faccio nulla) mentre il socialismo é il mondo scolpito dall'oppresso (pillola retorica).
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Bè, dal momento che l'URSS finì, nel 1988-1993, nelle dirette mani degli Usa, credo sia stato il contrario; è stata l'Urss ad essere conquistata dagli Usa. Cosa logica, visto che essa, l'Urss, è sempre stata più debole della sua controparte. Da allora abbiamo avuto la globalizzazione capitalistica e le sue conseguenze. Se l'Urss avesse vinto, significava che avrebbe mantenuto la sua indipendenza, e anche noi ne avremmo beneficiato in tema di diritti sociali e di progresso.
Sulla mia seconda affermazione, gli austrolopiteci, io penso che, visti i risultati dell'umanità, era meglio se fossimo rimasti a quello stadio, in cui vigeva il naturale comunismo primitivo. Non sono stato per nulla originale; è un tema trito e ritrito.
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09-01-2019, 13:14
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#1390
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
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Quote:
Originariamente inviata da Edwin
Curioso che proprio ciò che non piace a te sarebbe finito male.
Il giorno che un sistema definirà te "handicappato" perchè fai di ciò che ti piace professione (nel caso della Ferragni, la moda) e finirai fucilato non sperare di avere grazia.
Scherzo, fortunatamente l'URSS non ha vinto nulla e non abbiamo nessuno che ci dice cosa è giusto e cosa è sbagliato dall'alto di una speriorità morale auto proclamata, quindi avrai grazia anche nel caso tu possa realizzarti a discapito dei poveri.
Nota: Youtubo anche io vate assoluto.
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Strano, a me sembra che tutti i giorni ci dicano cosa non solo fare, ma chi dobbiamo essere per restare vivi.....sii aggressivo, capace, capisci quello che vogliamo noi, fai quello che vogliamo noi, altrimenti muori di fame.....
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09-01-2019, 13:21
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#1391
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
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Quote:
Originariamente inviata da Edwin
A me basta questo.
Mi basta non mi si dica cosa deve piacermi o cosa devo guardare, mi basta che non mi si dica che una cosa vada bene ed un'altra no, mi basta che possa spendere i MIEI 650 euro come pare a me.
Ci fosse Stalin non sarebbe così, tanto mi basta per esserne disgustato.
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Di quelli che i 650 euro non ce li hanno, e quindi non possono spenderli come gli pare a loro, che ne pensi?
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09-01-2019, 15:59
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#1392
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,020
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(rispondo ai commenti della pagina precedente.)
Winston e Franz, io capisco le vostre critiche, ma temo siate davanti a un grande malinteso. Voi continuate a parlarmi di passato, dello Stalin di turno, ed è anche comprensibile dato il notevole peso storico di certe figure; io dal mio canto non disconosco la figura di Stalin e non sono mai stato qui a criticare la dinastia Kim, ma se non l'ho fatto non è per mia idolatria degli stessi (se può esserlo sembrato è perché in giro vedo solo mera propaganda contro di essi, e non discussioni approfondite, cosicché per reazione io faccio la stessa cosa ma con segno opposto) ma perché nell'epoca del dominio del capitalismo, con le sue varie sfaccettature di comodo, mi sembra l'ennesimo aiuto fatto al regime che ci comanda; Stalin fa parte della storia del socialismo, ma Stalin non tornerà mai, l'ho già detto diverse volte: se ricordo Stalin non è per i morti nei gulag - da me mai negati - ma per ricordare che un'altra società è possibile, con valori radicalmente diversi e rapporti di forza ribaltati (con tutti i limiti del caso sovietico, Trockij non era uno sprovveduto e certe cose da lui dette sono vere, seppur strumentali). E' il seme che porto avanti, ma in nome di una nuova società che ancora non esiste; ricordare la collettivizzazione dell'agricoltura adoperata da Stalin, così come i Soviet di Lenin, è importantissimo, perché entrambe queste misure - collettivizzazione e democrazia popolare - oggi non solo sono possibili, ma sono applicabili con ancor più grandezza date le nuove tecnologie a nostra disposizione, oggi purtroppo sprecate dai più per parlare di cazzate - vedasi il riferimento alla Ferragni e a Youtuboanchio che ha ferito Edwin.
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09-01-2019, 16:17
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#1393
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Banned
Qui dal: May 2012
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Messaggi: 6,981
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In realtà io mi riferivo al regime in sè nelle sue molteplici incarnazioni, più che a Baffone, e la mentalità da regime è quella di non limitarsi a pensare che ciò che fa la Ferragni sia una cazzata, ma al ritenere che andrebbe presa e rieducata coattamente, con la giustificazione che se fosse cresciuta in un contesto diverso non avrebbe avuto quelle idee deviate che la portano ad ignorare la vera verità ed il Sol dell' Avvenir.
Non vedo come si posso parlare di libertà a queste condizioni, in fin dei conti è puro paternalismo verniciato di ideali.
E con questo non dica che il sistema attuale sia intrinsecamente migliore di altri, solo noto i limiti evidenti di certi modi di pensare, che non mi sorprende abbiano portato alle aberrazioni che tutti conosciamo.
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09-01-2019, 16:41
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#1394
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
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Quote:
Originariamente inviata da Antares93
Non capisco perché parlare di illusione di libertà. L'illusione di libertà di cui tu parli presupporrebbe l'esistenza della coercizione, seppur occulta. E mi pare che nessuno sia obbligato a pagare per guardare il trucco della Ferragni o a guardare qualsiasi altra scemenza sul tubo.
L'autodeterminazione dell'individuo, deve essere un processo che deve iniziare e completare il suo corso nell'interiorità dell'individuo stesso. Non deve essere la società ad impostare chi tu debba essere per te e per la comunità a cui appartieni.
E libertà vuol dire anche scegliere di dedicare il proprio tempo a guardare il trucco della Ferragni se lo si desidera.
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Concordo idealmente con tutto ciò che hai scritto, ma per arrivare a un'autentica libertà bisogna prima permettere che tutti gli uomini siano egualmente liberi da ogni influenza esterna. Ovviamente non parlo dell'influenza che puoi esercitare tu sopra di me, oppure di un gruppo di militanti che cerca di fare propaganda, ma parlo dell'influenza organizzata dagli apparati di potere. Per liberarsi da ciò occorre un atto politico, piaccia o meno, che estirpi dalla società tutte queste influenze esterne. Poi, realizzatasi questa realtà fattuale, io non avrò niente da ridire se qualcuno vorrà spendere il proprio guadagno guardando la Ferragni truccarsi, sempre ammesso che in questa nuova società la Ferragni possa fare molta strada facendo quello che fa ora.
Quote:
Originariamente inviata da Antares93
Quindi non ha neanche senso cercare di confrontare la visione distorta di un sistema economico con la visione ideale di un altro. Le distorsioni, soprattutto in campo economico ci saranno sempre, proprio perché l'economia non è una scienza esatta ed è influenzata anche dalle scelte imprevedibili dell'essere umano.
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Qui non concordo, perché rifiuti un'analisi di classe. Qualsiasi sistema ha un'impostazione di classe, e le scelte imprevedibili dell'essere umano sono in larga misura influenzate dal sistema in cui vive. Senz'altro all'interno di ogni sistema esistono schegge impazzite, spiriti liberi che non sono soggiogabili da nessuno stato; è avvenuto per Engels che da ricco borghese ha teorizzato lo stato proletario insieme a Marx, ad esempio, e questo, rimpicciolendo il paragone, spiega anche perché né io, né te né Aliquis siamo interessati a guardare la Ferragni truccarsi; siamo le tipiche schegge impazzite che sfuggono all'egemonia culturale del capitalismo - vuoi per caso, vuoi per ambiente in cui siamo cresciuti, vuoi per letture/discussioni fatte. E mi allaccio a questo per fare un'ulteriore osservazione. Chi ha fatto la fila per guardare la Ferragni truccarsi non era certo un operaio né un appartenente alla classe media, ma quanto meno un piccolo borghese; questo significa che oggi gli schiavi spirituali della società non sono più soltanto i poveri, ma anche i ricchi stessi, perché vi è stata una consegna di poteri dalla borghesia classica a quella contemporanea, la cricca dei mercati. Dimentichiamoci quindi anche la mano salvifica di un 'borghese illuminato' alla Robespierre: oggigiorno anche un avvocato borghese, come era lui, è soggiogato dal sistema in cui vive - prima i borghesi creavano la realtà, oggi sono anche loro dei piccoli schiavi.
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09-01-2019, 18:09
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#1395
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da ansiolino
infatti era ironico il fatto che fosse collegato al comunismo visto appunto la tua prima osservazione. Speravo ci arrivassi, ma evidentemente ti ho ''condannato'' (cioè giudicato) a prescindere da tante cose che scrivi e che lasciano pensare il contrario.
Resta comunque un attacco politico, ed è probabile che non siano stati quelli di destra.
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Prima di emettere sentenze sarebbe bene appurare meglio i fatti...
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09-01-2019, 18:12
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#1396
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Quote:
Originariamente inviata da Gummo98
(rispondo ai commenti della pagina precedente.)
Winston e Franz, io capisco le vostre critiche, ma temo siate davanti a un grande malinteso. Voi continuate a parlarmi di passato, dello Stalin di turno, ed è anche comprensibile dato il notevole peso storico di certe figure; io dal mio canto non disconosco la figura di Stalin e non sono mai stato qui a criticare la dinastia Kim, ma se non l'ho fatto non è per mia idolatria degli stessi (se può esserlo sembrato è perché in giro vedo solo mera propaganda contro di essi, e non discussioni approfondite, cosicché per reazione io faccio la stessa cosa ma con segno opposto) ma perché nell'epoca del dominio del capitalismo, con le sue varie sfaccettature di comodo, mi sembra l'ennesimo aiuto fatto al regime che ci comanda; Stalin fa parte della storia del socialismo, ma Stalin non tornerà mai, l'ho già detto diverse volte: se ricordo Stalin non è per i morti nei gulag - da me mai negati - ma per ricordare che un'altra società è possibile, con valori radicalmente diversi e rapporti di forza ribaltati (con tutti i limiti del caso sovietico, Trockij non era uno sprovveduto e certe cose da lui dette sono vere, seppur strumentali). E' il seme che porto avanti, ma in nome di una nuova società che ancora non esiste; ricordare la collettivizzazione dell'agricoltura adoperata da Stalin, così come i Soviet di Lenin, è importantissimo, perché entrambe queste misure - collettivizzazione e democrazia popolare - oggi non solo sono possibili, ma sono applicabili con ancor più grandezza date le nuove tecnologie a nostra disposizione, oggi purtroppo sprecate dai più per parlare di cazzate - vedasi il riferimento alla Ferragni e a Youtuboanchio che ha ferito Edwin.
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Non è che ne parlo io, sei tu che intervieni ogni volta in difesa ora della DDR, ora di Stalin, ora di Kim. Ed è di quegli orrori che si parla, sono quelle sciagure che si criticano (sia pure a volte in maniera strumentale per esaltare sistemi che presentano anch'essi le loro magagne). Non puoi giocare su due piani, difendendo la deviazione degenerata con lo scudo del modello ideale (sempre che si possa parlare di deviazioni degenerate di un modello ideale), quando è la prima che si sta mettendo sotto accusa e non il secondo.
Per dire: se uno dice che non vuole vivere sotto le imposizioni dello Stalin di turno, puoi anche rispondergli che l'economia di mercato esercita un'influenza altrettanto pervasiva, ma non tirare in ballo esempi di società perfette che con lo Stalin di turno non c'entrano nulla.
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Ultima modifica di Winston_Smith; 09-01-2019 a 18:15.
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09-01-2019, 18:24
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#1397
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
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Quote:
Originariamente inviata da Antares93
Io ho risposto a ciò che era stato scritto. Ho utilizzato la parola libertà dandogli lo stesso significato attribuitogli da chi aveva scritto il commento a cui io ho risposto.
Poi ribadisco, è inutile continuare a prendere come esempio di analisi la distorsione di un sistema, che in quanto, disciplinato dall'essere umano non può realizzarsi nella sua completezza ideale. E poi paragonarlo all'idealizzazione di un altro sistema che invece si è dimostrato tutto il contrario di ciò che continuate a narrare.
Basterebbe rispettare i dettami della Costituzione Italiana per avere una società equa e che garantisca lo sviluppo dell'individuo in tutte le sue forme.
Sulla scienza e la tecnica invece lascia perdere, che il Comunismo, in tutte le sue forme, ha dimostrato proprio l'esatto contrario.
E se oggi siamo arrivati a questo livello di sviluppo tecnologico, in larga parte lo dobbiamo proprio al Capitalismo.
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E' sbagliato definire "Comunismo" i passati regimi comunisti, durati complessivamente un settantennio, vale a dire un istante se paragonati ai secoli del capitalismo. E comunque, anche in quel periodo, la parte più potente del mondo era capitalista.
Dici che dobbiamo al capitalismo l'attuale sviluppo tecnologico. In effetti, gli dobbiamo la recinzione delle terre comuni, cominciata in Ilghilterra alla fine del Medioevo, con la fine dei dirirtti di pascolo e l'espulsione di masse di contadini dalla produzione agricola, che si riversarono in cerca di lavoro nelle città. Furono loro a creare l'esercito operaio di riserva della rivoluzione industriale; rivoluzione fatta con l'introduzione di macchine che a loro volta provocò la distruzione del lavoro degli artigiani. Donne, bambini, fanciulli, operai abbrutiti, furono usati come carne dal macello, pagati solo per mangiare, in quei tuguri che furono le prime maleodoranti fabbriche, che in paesi come India e altri in Asia e in Africa esistono ancora. L'industrializzazione distrusse la vita comunitaria e i ritmi naturali. E oggi, una nuova ondata robotica è in procinto di creare una nuova disoccupazione di massa. Aveva ragione Luigi IX il Santo, il re di Francia del XIII secolo, a rifiutare la tecnologia in nome dell'umanità.
E ora, guarda caso, inquinamento, sfruttamento senza limite, degrado, stanno cambiando il clima in modo catastrofico. Siamo in presenza della sesta estinzione di massa nella storia della Terra; presto probabilmente la stessa specie umana si estinguerà. Frutto della tecnologia capitalista, copiata, guarda caso, da Stalin negli anni Trenta.
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09-01-2019, 18:37
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#1398
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Esperto
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Però Aliquis dovrai ammettere che se Stalin avesse rifiutato l'industrializzazione avrebbe perso la guerra contro Hitler in un batter d'occhi: Stalin era costretto a giocare in competizione con il capitalismo. Anch'io credo fermamente che il progresso non coincida con l'industrializzazione, che il positivismo non vada sempre bene ma che vada affrontato in maniera critica. Oggi possiamo permettercelo, perché la guerra degli anni '30 è scongiurata e il web connette tutto il mondo, il quale immediatamente saprebbe di ogni azione bellica nei nostri confronti, Lenin e Stalin non avevano altra scelta.
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09-01-2019, 18:42
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#1399
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Esperto
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Non è che ne parlo io, sei tu che intervieni ogni volta in difesa ora della DDR, ora di Stalin, ora di Kim. Ed è di quegli orrori che si parla, sono quelle sciagure che si criticano (sia pure a volte in maniera strumentale per esaltare sistemi che presentano anch'essi le loro magagne). Non puoi giocare su due piani, difendendo la deviazione degenerata con lo scudo del modello ideale (sempre che si possa parlare di deviazioni degenerate di un modello ideale), quando è la prima che si sta mettendo sotto accusa e non il secondo.
Per dire: se uno dice che non vuole vivere sotto le imposizioni dello Stalin di turno, puoi anche rispondergli che l'economia di mercato esercita un'influenza altrettanto pervasiva, ma non tirare in ballo esempi di società perfette che con lo Stalin di turno non c'entrano nulla.
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Stalin è imperfetto ma si avvicina di più alla società che immagino, ci si avvicina soltanto, lo sottolineo, perché la società ideale che immagino è quella comunista che segue a quella della dittatura del proletariato, che è la fase più dura e controversa. Chi pensa che il comunismo si possa realizzare cantando Imagine e mettendo fiori nei fucili non solo non lo vedrà mai realizzarsi in questo secolo, ma non lo vedrà realizzarsi fino alla fine dei tempi. La rivoluzione non è un pranzo di gala. (Anche se oggi un nuovo Stalin potrebbe muoversi più agilmente nelle contraddizioni fra USA, Russia e Cina, evitando molte misure estreme adottate all'epoca nell'URSS; è un po' quello che stanno facendo Maduro in Venezuela e Morales in Bolivia, danno fastidio a tutti e tre i grandi della terra, per diversi motivi, ma Russia e Cina se li tengono stretti per continuare ad avere uno sbocco geopolitico in America latina.)
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09-01-2019, 20:19
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#1400
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Avanzato
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Quote:
Originariamente inviata da Gummo98
Però Aliquis dovrai ammettere che se Stalin avesse rifiutato l'industrializzazione avrebbe perso la guerra contro Hitler in un batter d'occhi: Stalin era costretto a giocare in competizione con il capitalismo. Anch'io credo fermamente che il progresso non coincida con l'industrializzazione, che il positivismo non vada sempre bene ma che vada affrontato in maniera critica. Oggi possiamo permettercelo, perché la guerra degli anni '30 è scongiurata e il web connette tutto il mondo, il quale immediatamente saprebbe di ogni azione bellica nei nostri confronti, Lenin e Stalin non avevano altra scelta.
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Secondo Bogdanov un'altra scelta c'era. C'è sempre un'altra scelta. A mio avviso, Lenin non doveva sciogliere gli altri partiti e il potere andava dato a tutto il popolo, non ad un vertice assoluto. E' vero che l'Urss sconfisse Hilter. Ma è anche vero che perse 40 anni dopo.
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