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Vecchio 20-01-2010, 21:04   #1
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L'avatar di lialian
 

Salve a tutti, non so se vi ricordate di me (meglio di no)...Sono assente da questo forum da 2-3 anni, il motivo è perchè mi deprimeva leggere i discorsi di gente che si piangeva addosso (scusate non voglio offendere nessuno, ma è ciò che penso, e includo anche me stessa, anch'io mi piangevo addosso). La mia vita è leggermente migliorata in questi anni, ho cambiato ambiente (scuola), mi sono riappacificata con mio padre (che non vedevo da quando avevo 7 anni, ora ne ho 18) e non odio più gli uomini (ma nn riesco ad avere rapporti sentimentali cn loro, per la fobia sociale e seghe mentali irrazionali), anche se qualche volta soffro di misantropia , ma questo me lo potete concedere data la gente di merda che abita questa Terra..
Ma, nonostante i miglioramenti, permane il problema di fondo (fobia sociale di media intensità, difficoltà ad affrontare situazioni sociali, ansia nelle relazioni sociali ecc)..Quindi sto ancora cercando un modo efficace per risolvere questo problema, perchè NON MI ARRENDO! Io, non pretendo di avere una vita "normale" (cioè fidanzato, grandi serate, compagnie, risate), voglio solo eliminare questa grossa limitazione, per realizzarmi in ambito scolastico e lavorativo, per compiere le azioni più banali senza più ansia (es. fare la spesa, chiedere delle informazioni ad uno sconosciuto ecc, parlare tranquillamente con la gente) chiedo solo questo, quindi non mi arrendo, e cerco un modo per andare avanti...

Informandomi sulle possibile terapie, tempo fa avevo letto degli articoli che trattavano della terapia-cognitivo comportamentale, che pare funzioni nell'80% dei casi di disturbi d'ansia, quindi anche per la fobia sociale. Anche qui nel forum se ne parla, ma in termini generici. Chi l'ha sperimentata può dire in cosa consiste concretamente? Quali sono gli effetti, funziona? Grazie..

Ecco cosa ho trovato sulla terapia cognitivo comportamentale per l'ansia sociale:

http://www.istitutobeck.it/Clinica/AnsiaSociale.asp
Quote:
Ansia sociale
Che cos’è?
Quanto è diffusa?
Come si manifesta?
Quali sono le conseguenze?
Trattamento


Che cos’è?
L’ansia sociale è un disturbo comune. Le persone che ne soffrono temono di fare cose che possano creare loro imbarazzo in presenza di altri (parlare in pubblico, mangiare davanti ad altri, firmare un documento, andare ad una festa, parlare con persone di autorità, resistere ai venditori insistenti, provare un abito…). La loro più grande paura è la valutazione negativa da parte degli altri, il ricevere critiche, l’essere rifiutati. La sensazione prevalente che provano è la vulnerabilità, il sentirsi preda di pericoli interni o esterni.
Quando si trovano di fronte a persone non familiari, che reputano particolarmente critiche o superiori a loro, cercano di intervenire il meno possibile nella conversazione, magari sorridendo e annuendo, ci mettono più tempo a rispondere perché hanno paura di essere giudicate non intelligenti, non all’altezza degli interlocutori e non adeguate. Sono quasi costantemente concentrate su loro stesse e su cosa credono che gli altri pensino di loro. Quando ritengono di non essere state competenti e socialmente desiderabili si avviliscono, si autosvalutano, si sentono diverse e inferiori. Col tempo diventano sempre meno capaci di affrontare le situazioni temute.

Quanto è diffusa?
Tra il 3 e il 13% della popolazione soffre di ansia sociale.
Spesso le persone con ansia sociale vengono semplicemente descritte come timide o riservate. Sono invece l’inibizione sociale o l’angoscia personale a limitare la vita privata e professionale di queste persone, contro la loro volontà. L’ansia sociale, per questo motivo, è uno dei disturbi più incompresi e meno diagnosticati. Le persone che ne soffrono sono sempre di più, specialmente nella società occidentale dove le pretese di essere competenti, affabili, responsabili, dinamici, corretti, ironici sono sempre più alte. La pubblicità, i film, i media in genere, ci impongono modelli irrealistici, aumentando in noi paura e insicurezza di non essere all’altezza.

Come si manifesta?
L’ansia sociale può manifestarsi prima, durante o dopo una circostanza sociale e in genere presenta:
-cambiamenti fisiologici: tremori, sudorazione eccessiva, rossori, sensazione di vuoto alla testa, tachicardia;
-cambiamenti del modo di pensare: le persone che soffrono di ansia sociale immaginano in anticipo la situazione temuta e cosa accadrebbe se le cose non andassero come desiderano. Questi pensieri negativi creano ansia e altre emozioni negative, come nel circuito qui sotto.

Nelle forme più gravi l’ansia sociale può provocare attacchi di panico e essere associata a periodi di depressione.

Quali sono le conseguenze?
A lungo termine l’ansia sociale può portare a condurre una vita isolata e solitaria, in cui si frequenta una cerchia molto ristretta di persone. Può inoltre creare seri problemi nella sfera professionale. Ad esempio alcune persone rifiutano promozioni sul lavoro perché richiedono un contatto sociale minimo o non accettano di fare corsi di aggiornamento per paura di dovere partecipare a discussioni in classe. E’ stato inoltre dimostrato che le persone che soffrono di ansia sociale, a volte, possano abusare di alcolici e farmaci ansiolitici nel tentativo di alleviare il proprio malessere.

Il trattamento
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è particolarmente efficace nel curare il disturbo d’ansia sociale. Il trattamento aiuterà le persone che soffrono di ansia sociale a concentrarsi sul proprio modo di pensare. Saranno così in grado di individuare con precisione le situazioni temute e di modificare i loro pensieri disfunzionali riguardo ad esse. Nella parte comportamentale della terapia, attraverso le tecniche di rilassamento, l’apprendimento delle abilità sociali e la tecnica dell’esposizione graduale alla situazione temuta (regolata sulle possibilità di ogni persona), i pazienti saranno aiutati a fronteggiare il proprio comportamento evitante, di protezione e di concentrazione su se stessi. Il terapeuta insegnerà al paziente a giudicare se stesso in modo meno rigido, ad accettare i propri limiti, reali o no che siano, ad ammettere la possibilità di non essere sempre giudicato positivamente da tutti, rinunciando alle proprie pretese di perfezionismo e al desiderio di un amore generalizzato nei suoi confronti.
Anche il trattamento farmacologico risulta efficace nella cura dell’ansia sociale, anche se quando viene interrotto il problema tende a ripresentarsi.

Ultima modifica di lialian; 27-01-2010 a 10:28.
Vecchio 20-01-2010, 21:42   #2
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Quote:
Originariamente inviata da lialian Visualizza il messaggio
Salve a tutti, non so se vi ricordate di me (meglio di no)...Sono assente da questo forum da 2-3 anni, il motivo è perchè mi deprimeva leggere i discorsi di gente che si piangeva addosso (scusate non voglio offendere nessuno, ma è ciò che penso, e includo anche me stessa, anch'io mi piangevo addosso). La mia vita è leggermente migliorata in questi anni, ho cambiato ambiente (scuola), mi sono riappacificata con mio padre (che non vedevo da quando avevo 7 anni, ora ne ho 18) e non odio più gli uomini (ma nn riesco ad avere rapporti sentimentali cn loro, per la fobia sociale e seghe mentali irrazionali), anche se qualche volta soffro di misantropia , ma questo me lo potete concedere data la gente di merda che abita questa Terra..
Ma, nonostante i miglioramenti, permane il problema di fondo (fobia sociale di media intensità, difficoltà ad affrontare situazioni sociali, ansia nelle relazioni sociali ecc)..Quindi sto ancora cercando un modo efficace per risolvere questo problema, perchè NON MI ARRENDO! Io, non pretendo di avere una vita "normale" (cioè fidanzato, grandi serate, compagnie, risate), voglio solo eliminare questa grossa limitazione, per realizzarmi in ambito scolastico e lavorativo, per compiere le azioni più banali senza più ansia (es. fare la spesa, chiedere delle informazioni ad uno sconosciuto ecc, parlare tranquillamente con la gente) chiedo solo questo, quindi non mi arrendo, e cerco un modo per andare avanti...

Informandomi sulle possibile terapie, tempo fa avevo letto degli articoli che trattavano della terapia-cognitivo comportamentale, che pare funzioni nell'80% dei casi di disturbi d'ansia, quindi anche per la fobia sociale. Anche qui nel forum se ne parla, ma in termini generici. Chi l'ha sperimentata può dire in cosa consiste concretamente? Quali sono gli effetti, funziona? Grazie..
ti stimo veramente... soprattuto per quel NON MI ARRENDO
il mio problema mi aveva portato via molti amici, la ragazza e le grandi serate ma l unica cosa che chiedevo quando stavo male e avevo perso tutto o quasi era di stare bene con me stesso per poter fare le banalità con serenità.... mi identifico molto con quello che dici.
Vecchio 20-01-2010, 23:14   #3
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L'avatar di lialian
 

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Originariamente inviata da Skipper Visualizza il messaggio
ti stimo veramente... soprattuto per quel NON MI ARRENDO
il mio problema mi aveva portato via molti amici, la ragazza e le grandi serate ma l'unica cosa che chiedevo quando stavo male e avevo perso tutto o quasi era di stare bene con me stesso per poter fare le banalità con serenità.... mi identifico molto con quello che dici.
Grazie, si beh ho deciso di non arrendermi perchè ho capito che le cose possono migliorare, solo se lavoriamo molto su noi stessi, in modo da affrontare gli altri e le "banalità" senza avere più ansia (ma non è facile purtroppo)..Comunque è inutile piangersi addosso, bisogna darsi da fare cercando qualcosa per uscire da questo problema..Appunto per questo mi sto informando sulla terapia cognitivo-comportamentale, perchè penso possa essere molto utile...
Vecchio 21-01-2010, 01:42   #4
Principiante
L'avatar di Paridone
 

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Originariamente inviata da lialian Visualizza il messaggio
Grazie, si beh ho deciso di non arrendermi perchè ho capito che le cose possono migliorare, solo se lavoriamo molto su noi stessi, in modo da affrontare gli altri e le "banalità" senza avere più ansia (ma non è facile purtroppo)..Comunque è inutile piangersi addosso, bisogna darsi da fare cercando qualcosa per uscire da questo problema..Appunto per questo mi sto informando sulla terapia cognitivo-comportamentale, perchè penso possa essere molto utile...
Fai bene a non arrenderti, si vede che sei in gamba! Anch'io ho letto molte buone cose su quel tipo di terapia e mi attira parecchio, infatti pensavo di trovare una psico di quella scuola (invece mi sono trovato ad andare da una diversa ma cmq molto in gamba).

Ci sono anche diversi manuali fai-da-te che seguono questo genere di terapia, ne ho alcuni molto buoni ma ci vuole veramente buona volontà per seguirli da soli senza un terapeuta o un sostegno morale. Esistono anche dei percorsi gratuiti di terapia cognitiva online per esercitarsi al computer, sono tutte prodotte da associazioni di psicologi ma si trovano solo in lingua inglese.

Facci sapere come va! Fai diversi colloqui e poi scegli la persona con cui ti trovi meglio. Credo che la cosa più importante sia trovare una psico molto preparata e soprattutto che ti ispiri fiducia, il rapporto tra medico e paziente è un elemento primario rispetto al tipo esatto di terapia.
Vecchio 21-01-2010, 01:52   #5
Esperto
L'avatar di esposizione
 

Quote:
Originariamente inviata da Paridone Visualizza il messaggio
Ci sono anche diversi manuali fai-da-te che seguono questo genere di terapia, ne ho alcuni molto buoni ma ci vuole veramente buona volontà per seguirli da soli senza un terapeuta o un sostegno morale. Esistono anche dei percorsi gratuiti di terapia cognitiva online per esercitarsi al computer, sono tutte prodotte da associazioni di psicologi ma si trovano solo in lingua inglese.
ad esempio quali libri e software conosci ?
Vecchio 21-01-2010, 02:28   #6
Principiante
L'avatar di Paridone
 

Quote:
Originariamente inviata da esposizione Visualizza il messaggio
ad esempio quali libri e software conosci ?
Di libri conosco:

Imparare l'ottimismo - M.Selgman -Ed. Giunti

(E' veramente un bel libro, spiegato estremamente bene e con esercizi cognitivi chiari e semplici)

Penso, dunque mi sento meglio - Centro studi Ericksson

(Lo trovo leggermente meno chiaro come spiegazioni ma copre una rosa ampia di problemi)

La depressione. Che cosa è e come superarla.

(Mi sembra eccellente, ancora meglio del libro di Selgman)

Conosco altri libri eccellenti ma sono in lingua inglese.

Di software online conosco questi ma credo che ne esistano altri:

Mood Gym per la depressione

E-Couch per l'ansia e panico
Vecchio 27-01-2010, 10:25   #7
Intermedio
L'avatar di lialian
 

(Voglio riportare in auge questo topic!)

Questo è il trattamento della terapia cognitivo-comportamentale per la fobia sociale:

Quote:
Il trattamento
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è particolarmente efficace nel curare il disturbo d’ansia sociale. Il trattamento aiuterà le persone che soffrono di ansia sociale a concentrarsi sul proprio modo di pensare. Saranno così in grado di individuare con precisione le situazioni temute e di modificare i loro pensieri disfunzionali riguardo ad esse. Nella parte comportamentale della terapia, attraverso le tecniche di rilassamento, l’apprendimento delle abilità sociali e la tecnica dell’esposizione graduale alla situazione temuta (regolata sulle possibilità di ogni persona), i pazienti saranno aiutati a fronteggiare il proprio comportamento evitante, di protezione e di concentrazione su se stessi. Il terapeuta insegnerà al paziente a giudicare se stesso in modo meno rigido, ad accettare i propri limiti, reali o no che siano, ad ammettere la possibilità di non essere sempre giudicato positivamente da tutti, rinunciando alle proprie pretese di perfezionismo e al desiderio di un amore generalizzato nei suoi confronti.
Anche il trattamento farmacologico risulta efficace nella cura dell’ansia sociale, anche se quando viene interrotto il problema tende a ripresentarsi.
Qui ci sono altre informazioni: http://www.istitutobeck.it/Clinica/AnsiaSociale.asp

p.s. io voglio provarla, voi?
Vecchio 27-01-2010, 10:54   #8
Principiante
L'avatar di Paridone
 

Direi che fai benissimo a provare, la terapia cognitivo-comportamentale è un metodo scientificamente provato ma non sparire dopo la cura, facci sapere i tuoi risultati...

Io ho ansia generalizzata con somatizzazioni fisiche più che "fobia sociale" vera e propria, sto provando con Training Autogeno e Emdr
Vecchio 27-01-2010, 12:11   #9
Esperto
L'avatar di jack10
 

si ma i costi e la durata di sta terapia?
Vecchio 27-01-2010, 15:07   #10
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L'avatar di lialian
 

Quote:
Originariamente inviata da jack10 Visualizza il messaggio
si ma i costi e la durata di sta terapia?
Dunque, l'utente "Esposizione", ha detto che le sedute sono 1 volta alla settimana, ognuna da 50 euro (per un numero massimo di 8-10 sedute, a quanto ho capito)...Esposizione ha intrapreso questa terapia, e ha detto che la prima seduta consiste in un colloquio + un test per capire qual è il vero problema, poi nelle altre sedute ci si concentra sulle proprie difficoltà, lo psicoterapeuta ti fa fare degli esercizi e ti da dei "compiti" per cercare di spezzare quei pensieri disfunzionali che ci causa il nostro disturbo...

Sinceramente il costo è troppo per le mie possibilità, ma appena avrò la disponibilità, la farò, almeno spero!

Ovvio, non sarà la bacchetta magica, ma se almeno ci aiuterà ad attenuare il nostro problema, per permetterci di vivere almeno un po' più serenamente, allora ne vale la pena!
Vecchio 27-01-2010, 15:18   #11
Principiante
L'avatar di Paridone
 

Se ti interessa la terapia cognitivo-comportamentale "fai da te" ci sono questi libri specifici per la fobia sociale:

Come vincere l'ansia sociale

Il timore degli altri

Fobia Sociale

Dieci soluzioni per sconfiggere timidezza e ansia sociale

Ultima modifica di Paridone; 27-01-2010 a 15:20.
Vecchio 27-01-2010, 21:51   #12
Intermedio
L'avatar di lialian
 

Quote:
Originariamente inviata da Paridone Visualizza il messaggio
Se ti interessa la terapia cognitivo-comportamentale "fai da te" ci sono questi libri specifici per la fobia sociale:

Come vincere l'ansia sociale

Il timore degli altri

Fobia Sociale

Dieci soluzioni per sconfiggere timidezza e ansia sociale
Grazie! Anche se credo sia impossibile guarire da sè, ci vuole qualcuno di esterno che ci aiuti e che ci guidi nel miglioramento, comunque queste letture possono aiutare a pensare in modo diverso....
Vecchio 27-01-2010, 21:54   #13
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L'avatar di lialian
 

Ecco un altro articolo che spiega come avviene la terapia cognitivo-comportamentale per i disturbi d'ansia: http://www.medicitalia.it/02it/notizia.asp?idpost=42293

Quote:
L’ansia nella Terapia Cognitivo-Comportamentale
Lo scopo della psicoterapia cognitivo-comportamentale è quello di insegnarvi a gestire l’ansia, e questo avviene attraverso due fasi:

1. comprendere
2. esporsi


Le due fasi, come si può notare, rispecchiano la radice del nome di questa psicoterapia: cognitivo, ovvero relativo al pensiero, e comportamentale, ovvero relativo all’atto. Secondo questa prospettiva esiste uno stretto legame tra il pensiero ed il comportamento: modificando il primo andrò a sostituire anche il secondo, e viceversa. Nelle prime fasi della TCC (Terapia Cognitivo-Comportamentale) viene aiutato il paziente a comprendere questo particolare legame. Come abbiamo visto l’ansia non è un qualcosa di indefinito e strano, bensì un’emozione, e come tale può essere compresa sia dal punto di vista psicologico che fisiologico. Inoltre l’ansia non spunta dal nulla (come invece può sembrare a chi, ad esempio, soffre di attacchi di panico) ma è legata a particolari meccanismi tipici di alcune situazioni, diversi da paziente a paziente. Uno dei primi obiettivi nella TCC dell’ansia è aiutare pertanto il paziente a capire come funziona la propria ansia, quali sono i propri soggettivi meccanismi di attivazione dell’ansia stessa. Durante le sedute il terapeuta sostiene il paziente in questa fase di apprendimento attraverso l’ausilio di spiegazioni, schemi, grafici, schede di registrazione.

Un altro aspetto importante della psicoterapia è la condivisione. Lo dice la parola stessa, un problema condiviso è un problema dimezzato: comunicare le nostre ansie e le nostre paure a qualcuno di cui ci fidiamo ci aiuta a non sentirci soli, e ci permette di guardare il problema da una diversa prospettiva. Spesso la motivazione al trattamento passa proprio da qui, ovvero dalla decisione di “mettersi in gioco”, di condividere con qualcuno le nostre preoccupazioni. Per molte persone questo è un passo difficile, di solito si preferisce arrangiarsi in qualche modo. Ma la prima cosa da fare è differenziare le situazioni che possiamo risolvere da soli da quelle che non sono sotto il nostro controllo perché in questo secondo caso i nostri sforzi potrebbero essere vani. Accettare di avere un problema non è una debolezza e nemmeno una sconfitta, ma il primo passo verso la soluzione del problema stesso.

Altro aspetto fondamentale che fa della TCC un potente strumento terapeutico nella gestione dei disturbi d’ansia è l’esposizione: con questo termine si intende quell’insieme di strategie comportamentali che aiutano il paziente ad avvicinarsi gradualmente alla situazione temuta, sino a che questa perda quella connotazione angosciante che spinge l’ansioso all’evitamento. Se imparate a confrontarvi con la vostra ansia in modo graduale, determinato e per un periodo abbastanza lungo essa tenderà ad attenuarsi. Il terapeuta cognitivo-comportamentale aiuta il paziente con disturbo d’ansia a programmare attentamente l’esposizione, dapprima in immaginazione e successivamente dal vivo, direttamente nella situazione temuta.
Chiaramente attraverso l’esposizione si induce il paziente a fare il contrario di ciò che egli normalmente farebbe, ovvero evitare ciò che più teme. Se la prima volta fuggiamo dalla situazione temuta molto probabilmente faremo lo stesso anche le volte successive, e questo non farà altro che aumentare la nostra ansia. Questo non significa che basta incoraggiarvi ad affrontare la cosa che più temete: familiari e amici sicuramente l’hanno già fatto, ma in voi è scaturito l’effetto opposto. Poiché l’esposizione vi farà provare una certa dose di paura, dovrete inoltre essere molto determinati (motivazione). Per questi motivi è necessaria la presenza di un terapeuta con una preparazione accurata, che vi sostenga e vi aiuti a pianificare i vostri esperimenti comportamentali di esposizione.


Un ultimo consiglio
Qualunque metodo scegliate per affrontare la vostra ansia, è importante che ricordiate che questa non può essere eliminata completamente: se vi aspetterete questo rimarrete delusi. Il vostro obiettivo è imparare a ridurre l’intensità dell’ansia, e questo è un processo che richiede impegno costante e soprattutto molta pazienza. I benefici che derivano dalla TCC non sono immediati, ma se imparate a “guardarvi indietro” noterete quanto siete cambiati ed i progressi che avete ottenuto già dopo le prime settimane o i primi mesi di lavoro. Ma la parola d’ordine, quando iniziate una psicoterapia, è pazienza. Che, tra l’altro, mal si combina con un’altra parola: ansia.

Ultima modifica di lialian; 27-01-2010 a 22:00.
Vecchio 31-01-2010, 12:23   #14
Intermedio
L'avatar di lialian
 

Cosa ne pensate di questa terapia? Chi l'ha provata o vuole provarla? Dai raccontateeeeee!
Vecchio 31-01-2010, 13:44   #15
Intermedio
L'avatar di califfo
 

dicono che sia tra le migliori, ma aspetta... ce l'hai ogni tanto con gli uominiiii?
Vecchio 31-01-2010, 13:57   #16
Principiante
L'avatar di disagiato
 

Buongiorno, volevo sapere se c'è qualcuno di modena e provincia che mi sappia dire se c'è la possibilità di avere delle sedute di psicoterapia da parte dell'asl per i non residenti ma domiciliati,magari pagando solo il ticket. Io avevo chiesto ma mi hanno detto che non essendo residente non posso usufruire di questo servizio.

é una cosa abbastanza urgente visto che non stò bene,se c'è qualcuno che sà qualcosa si faccia sentire,a buon rendere.

Grazie
Vecchio 31-01-2010, 14:22   #17
Esperto
L'avatar di stupido
 

io nn mi farei mai curare. per cosa? sono un malato di mente? la soluzione non sono fottuti psicologi ma gli amici.
Vecchio 31-01-2010, 14:56   #18
Intermedio
L'avatar di lialian
 

Quote:
Originariamente inviata da stupido Visualizza il messaggio
io nn mi farei mai curare. per cosa? sono un malato di mente? la soluzione non sono fottuti psicologi ma gli amici.
Ma infatti la fobia sociale non è una malattia mentale, non si tratta di "curare". E' un disturbo, è un disagio, e la terapia cognitivo-comportamentale offre un aiuto concreto per attenuare questo problema, ci aiuta ad eliminare le nostre "paranoie" e i nostri "pensieri disfunzionali", per essere in grado di stare bene con gli altri e quindi anche avere rapporti di amicizia...Comunque, lo psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, non è come il semplice psicologo (con cui si parla e non si risolve niente), è colui che ti da gli strumenti PRATICI per affrontare le tue paure (es esercizi, ti aiuta a sviluppare abilità sociali ecc)

Comunque sei libero di pensarla come vuoi, io sinceramente mi sono stufata di questo stato cadaverico, e voglio affrontare questa fobia una volta per tutte!

Quote:
Originariamente inviata da disagiato Visualizza il messaggio
Buongiorno, volevo sapere se c'è qualcuno di modena e provincia che mi sappia dire se c'è la possibilità di avere delle sedute di psicoterapia da parte dell'asl per i non residenti ma domiciliati,magari pagando solo il ticket. Io avevo chiesto ma mi hanno detto che non essendo residente non posso usufruire di questo servizio.

é una cosa abbastanza urgente visto che non stò bene,se c'è qualcuno che sà qualcosa si faccia sentire,a buon rendere.

Grazie
Forse ti devi rivolgere ad uno psicoterapeuta privato, perchè non so se questo tipo di terapia è praticata anche da parte dell'asl..

Quote:
Originariamente inviata da califfo Visualizza il messaggio
dicono che sia tra le migliori, ma aspetta... ce l'hai ogni tanto con gli uominiiii?
Si dicono che sia un'ottima terapia, allora perchè non provarla? Paura? (parlo in generale, non solo con te)...Che centra l'altra domanda? Non ce l'ho con gli uomini, solo con i misogini, ma non li odio, li compatisco e basta, e cerco invano di farli ragionare...
Vecchio 31-01-2010, 15:02   #19
Esperto
L'avatar di stupido
 

Quote:
Originariamente inviata da lialian Visualizza il messaggio
Comunque, lo psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, non è come il semplice psicologo (con cui si parla e non si risolve niente), è colui che ti da gli strumenti PRATICI per affrontare le tue paure (es esercizi, ti aiuta a sviluppare abilità sociali ecc)

Comunque sei libero di pensarla come vuoi, io sinceramente mi sono stufata di questo stato cadaverico, e voglio affrontare questa fobia una volta per tutte!



..
allora ok, se da stumenti pratici è perfetto , fai bene.
Vecchio 31-01-2010, 15:09   #20
Intermedio
L'avatar di califfo
 

Quote:
Originariamente inviata da lialian Visualizza il messaggio
Si dicono che sia un'ottima terapia, allora perchè non provarla? Paura? (parlo in generale, non solo con te)....
bè può non andare bene per tutti
e c'è chi è troppo orgoglioso x accettare l'aiuto degli altri

Quote:
Che centra l'altra domanda? Non ce l'ho con gli uomini, solo con i misogini, ma non li odio, li compatisco e basta, e cerco invano di farli ragionare..
bè, magari cerca di capire come mai alcuni odiano così tanto le donne
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